Produzione audiovisiva: statistiche e sintesi del settore
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Il numero di imprese registrate nell’industria audiovisiva sfiora le 9.000 unità
L'industria audiovisiva è un settore che comprende la produzione, la distribuzione e la fruizione di contenuti audiovisivi, come film, serie, documentari, animazione e intrattenimento.
Si tratta di un settore in forte crescita, sia a livello nazionale che internazionale, grazie alla diffusione delle tecnologie digitali e delle piattaforme online.
L'industria audiovisiva italiana ha un fatturato complessivo di circa 13 miliardi di euro, pari al 10% del totale europeo.
L'Italia è il quarto mercato di riferimento in Europa, dopo Germania, Francia e Regno Unito, e il terzo per produttività del lavoro. Tra i generi audiovisivi più prodotti e consumati in Italia ci sono la fiction, l'animazione e il documentario.
Secondo i dati dell'ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), il numero di imprese registrate nell'industria audiovisiva italiana nel 2020 era di 8.983 unità, con un aumento del 2,5% rispetto al 2019. Di queste, il 71% opera nel settore della produzione, il 18% in quello della distribuzione e l'11% in quello dell'esercizio cinematografico.
Fonte: ICE
Il settore delle agenzie audiovisive impiega oltre 12.000 persone
Il settore delle agenzie audiovisive è una parte importante dell’industria creativa italiana.
Le agenzie audiovisive offrono servizi professionali di consulenza, ideazione, realizzazione e post-produzione di opere audiovisive, sia di fiction che di documentario, spaziando da cortometraggi a lungometraggi, da spot pubblicitari a serie tv, da video musicali a reportage.
Secondo i dati dell’Osservatorio Audiovisivo Italiano, il settore impiega oltre 12.000 persone, tra dipendenti e collaboratori.
Il fatturato complessivo delle agenzie audiovisive nel 2022 è stato di circa 1,4 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto al 2021.
Questo settore rappresenta quindi una risorsa strategica per lo sviluppo culturale ed economico del Paese, capace di generare valore aggiunto, occupazione qualificata e competitività internazionale.
Fonte: ICE
Il fatturato annuo dell'industria supera 1 miliardo di euro
L'industria audiovisiva italiana è un settore dinamico e in continua evoluzione, che contribuisce in modo significativo alla crescita del Pil nazionale.
Si tratta di un comparto che comprende diverse attività, come la produzione, la distribuzione, l'esercizio cinematografico, la televisione, il web e i servizi connessi.
L'industria audiovisiva italiana è caratterizzata da una forte vocazione internazionale, sia per quanto riguarda l'esportazione delle proprie opere, sia per l'attrazione di investimenti esteri.
Secondo i dati dell'Istat, il fatturato annuo dell'industria audiovisiva italiana supera 1 miliardo di euro, con una crescita media annua del 4% nel periodo 2018-2022.
Il settore rappresenta l'1,2% del valore aggiunto della cultura e il 2,4% degli occupati nel settore culturale.
Il maggior contributo al fatturato proviene dalla produzione cinematografica e televisiva, che vale il 62% del totale, seguita dalla distribuzione cinematografica e televisiva, che vale il 24%. L'esercizio cinematografico vale invece il 9%, mentre il web e i servizi connessi valgono il 5%.
Fonte: ICE
Il settore delle agenzie audiovisive sta crescendo a un tasso del 5% all'anno
Secondo i dati dell'Osservatorio Audiovisivo Italiano, il settore delle agenzie audiovisive sta crescendo a un tasso del 5% all'anno, superando la media del settore audiovisivo nel suo complesso.
Il fatturato delle agenzie audiovisive nel 2022 è stato di circa 1,4 miliardi di euro, con una quota del 36% sul fatturato totale dell'industria audiovisiva. Il settore è caratterizzato da una forte internazionalizzazione, con una quota del 18% del fatturato derivante dall'esportazione.
Questo è un mercato in forte espansione, capace di rispondere alle esigenze e alle tendenze del mercato e del pubblico. Per consolidare il settore, sono necessari una maggiore collaborazione tra le agenzie audiovisive e gli altri attori della filiera audiovisiva, una maggiore tutela dei diritti d'autore e una maggiore formazione e aggiornamento delle competenze professionali.
Fonte: ICE
Il valore degli investimenti dei video on-demand è di 70 milioni di euro
Il video on-demand è una modalità di fruizione di contenuti audiovisivi che permette agli utenti di scegliere quando e dove guardare i propri programmi preferiti.
Si tratta di un settore in forte crescita, soprattutto grazie alla diffusione di piattaforme online come Netflix, Amazon Prime Video, Disney+ e altre. Queste offrono una vasta gamma di film, serie tv, documentari e altri generi, spesso prodotti in esclusiva per il loro pubblico.
Il valore degli investimenti dei video on-demand in Italia è stimato in 70 milioni di euro nel 2023, con un aumento del 18% rispetto al 2022.
Questo dato riflette la crescente domanda di contenuti originali e di qualità da parte degli spettatori italiani, che sono sempre più abituati a consumare video in streaming su diversi dispositivi. Il video on-demand rappresenta anche una sfida per il settore televisivo tradizionale, che deve adeguarsi alle nuove abitudini e preferenze del pubblico.
Fonte: ICE
Videogiochi: in Italia giro d’affari supera i 2 miliardi di euro
I videogiochi sono una forma di intrattenimento digitale che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo.
Si tratta di prodotti interattivi che richiedono l'uso di dispositivi elettronici come computer, console, smartphone e tablet. I videogiochi possono appartenere a diversi generi, come azione, avventura, sport, strategia, simulazione e altri.
In Italia, il mercato dei videogiochi ha generato un giro d'affari di 2,2 miliardi di euro nel 2022, registrando una lieve decrescita dell'1,2% rispetto all'anno precedente. Questo dato è dovuto anche alla carenza di scorte delle console di ultima generazione, che hanno avuto una forte domanda da parte dei consumatori. Il segmento software, invece, ha totalizzato un giro d'affari di 1,8 miliardi di euro, con una crescita del digitale e delle app di gioco.
Fonte: Dire
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