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Quali sono i costi di un'impresa?

Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente i nostri business plan per progetti aziendali.

Tutti i nostri prospetti finanziari contengono un modello di previsione delle vendite.

Avviare un'impresa richiede una pianificazione accurata dei costi per garantire la sostenibilità economica del progetto. Comprendere tutte le voci di spesa è fondamentale per calcolare il capitale necessario e prevedere la redditività.

I costi aziendali si dividono principalmente in fissi e variabili, con alcune spese che dipendono dal settore di attività e altre che sono comuni a tutte le tipologie di impresa.

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Sommario

I costi di un'impresa comprendono spese fisse mensili, costi variabili legati al volume di attività e investimenti iniziali per attrezzature e locali.

La pianificazione finanziaria deve considerare anche tasse, assicurazioni, personale e servizi professionali per una gestione completa.

Categoria di Costo Tipologia Impatto Mensile Medio
Costi Fissi Affitto locali € 500 - € 3.000
Costi Fissi Personale fisso € 1.500 - € 5.000
Costi Fissi Utenze aziendali € 100 - € 500
Costi Variabili Materie prime 20-40% fatturato
Servizi Professionali Commercialista € 200 - € 1.000
Assicurazioni Coperture aziendali € 50 - € 300
Marketing Pubblicità e promozione 5-10% fatturato

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Quali sono i costi fissi principali che un'impresa deve sostenere ogni mese?

I costi fissi sono spese obbligatorie che l'impresa deve sostenere indipendentemente dal volume di produzione o vendita.

L'affitto dei locali aziendali rappresenta solitamente la voce più consistente, variando da 500 a 3.000 euro mensili a seconda della zona e delle dimensioni. Gli stipendi del personale fisso costituiscono un'altra componente significativa, con costi che includono la retribuzione lorda più i contributi previdenziali a carico dell'azienda.

Le utenze aziendali come energia elettrica, acqua, gas e internet comportano spese mensili tra 100 e 500 euro per una piccola-media impresa. Le assicurazioni obbligatorie e facoltative richiedono mediamente 50-300 euro al mese, mentre i servizi professionali del commercialista oscillano tra 200 e 1.000 euro mensili.

Altri costi fissi includono licenze software, canoni per attrezzature in leasing, tasse di proprietà e spese di manutenzione ordinaria. La somma di tutti questi elementi può rappresentare dal 30% al 60% dei costi totali aziendali.

Quali sono i costi variabili più comuni che un'impresa deve considerare in base al volume di attività?

I costi variabili cambiano proporzionalmente al volume di produzione o vendita dell'impresa.

Le materie prime e le forniture rappresentano la componente principale, oscillando generalmente tra il 20% e il 40% del fatturato a seconda del settore. Il personale a chiamata o con contratti flessibili varia in base alle necessità produttive, permettendo di adattare i costi alla domanda.

Le spese di spedizione e consegna aumentano con il numero di ordini evasi, mentre i consumi energetici legati direttamente alla produzione crescono con l'intensità dell'attività. La manutenzione straordinaria di macchinari e attrezzature dipende dall'utilizzo e può variare significativamente.

Altri costi variabili includono commissioni su vendite, carburante per trasporti legati all'attività, materiali di consumo e eventuali royalty o percentuali su fatturato. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per la tua impresa.

Quanto costa mediamente l'affitto o l'acquisto dei locali aziendali, includendo eventuali spese accessorie?

Tipologia Locale Affitto Mensile Spese Accessorie
Ufficio 50 mq centro € 800 - € 1.500 € 100 - € 200
Capannone 200 mq periferia € 600 - € 1.200 € 80 - € 150
Locale commerciale 80 mq € 1.000 - € 2.500 € 120 - € 250
Laboratorio artigianale 100 mq € 500 - € 1.000 € 60 - € 120
Magazzino 300 mq € 700 - € 1.400 € 90 - € 180
Showroom 120 mq € 1.200 - € 2.800 € 150 - € 300
Ufficio condiviso postazione € 200 - € 500 € 30 - € 80

Quali sono i costi medi per le utenze aziendali come energia elettrica, acqua, gas e internet?

Le utenze aziendali rappresentano una voce di costo fisso che varia in base alle dimensioni e al tipo di attività dell'impresa.

L'energia elettrica per utenze business costa mediamente 0,30 euro per kWh in bassa tensione, con consumi che variano da 200 kWh mensili per un piccolo ufficio fino a 2.000 kWh per un'attività produttiva. La bolletta elettrica mensile oscilla quindi tra 60 e 600 euro.

L'acqua e il gas dipendono dal consumo specifico: un ufficio consuma circa 10-20 metri cubi di acqua al mese (costo 30-60 euro), mentre un'attività che richiede riscaldamento può spendere 100-300 euro mensili per il gas. La connettività internet e telefonia business varia da 30 euro per piani base fino a 100 euro per connessioni ad alta velocità con servizi aggiuntivi.

Le utenze complessive per una piccola impresa si attestano mediamente tra 150 e 500 euro mensili, rappresentando circa il 3-7% dei costi operativi totali.

Qual è il costo del personale, includendo stipendi, contributi previdenziali, assicurazioni e altri oneri?

Il costo totale del personale supera significativamente la retribuzione lorda a causa dei contributi e oneri accessori.

I contributi previdenziali a carico dell'azienda ammontano a circa il 30% della Retribuzione Annua Lorda (RAL). Per uno stipendio lordo di 30.000 euro annui, l'azienda deve versare circa 9.000 euro di contributi INPS. L'assicurazione INAIL varia dall'1% al 3% della RAL in base al rischio dell'attività.

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) richiede un accantonamento annuale pari al 6,91% della retribuzione lorda. Altri oneri includono eventuali benefit, buoni pasto, straordinari e premi di produzione. Il costo totale del personale risulta mediamente superiore del 40-50% rispetto allo stipendio netto percepito dal dipendente.

Per un dipendente con RAL di 30.000 euro, il costo aziendale complessivo si aggira intorno ai 42.000-45.000 euro annui, considerando tutti gli oneri accessori e contributivi obbligatori.

Quanto costa dotarsi di attrezzature e macchinari necessari per l'attività e quali sono i tempi di ammortamento tipici?

L'investimento in attrezzature e macchinari varia enormemente in base al settore e alla complessità tecnologica richiesta.

Un'attività di servizi può richiedere investimenti minimi di 5.000-15.000 euro per computer, mobili e attrezzature base. Un'attività produttiva artigianale necessita di 20.000-50.000 euro, mentre un'industria manifatturiera può richiedere centinaia di migliaia di euro per macchinari specializzati.

L'ammortamento fiscale dei macchinari è generalmente del 15% annuo, corrispondente a una durata utile di circa 7 anni. Le attrezzature informatiche si ammortizzano al 20% annuo (5 anni), mentre mobili e arredi al 12% annuo (8 anni). L'ammortamento permette di dedurre fiscalmente il costo distribuendolo nel tempo.

È possibile optare per il leasing operativo per ridurre l'investimento iniziale, pagando canoni mensili che includono spesso manutenzione e assistenza. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per la tua impresa.

Quali sono le imposte e tasse principali che un'impresa deve pagare annualmente e come si calcolano?

  • IRES (Imposta sul Reddito delle Società): aliquota fissa del 24% sull'utile imponibile per società di capitali
  • IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive): circa 3,9% variabile per regione e settore di attività
  • IRPEF: per imprese individuali, aliquote progressive dal 23% al 43% in base al reddito
  • IVA: da versare trimestralmente o mensilmente in base al volume d'affari
  • IMU: se proprietari di immobili strumentali all'attività
  • TARI: tassa sui rifiuti in base ai metri quadri dei locali
  • Contributi previdenziali: per titolari di partita IVA e dipendenti

Quali sono i costi legati alla contabilità e ai servizi professionali come consulenti fiscali e legali?

I servizi professionali rappresentano un costo fisso essenziale per la gestione amministrativa e fiscale dell'impresa.

Un commercialista per la gestione ordinaria di una piccola impresa richiede 200-500 euro mensili per tenuta contabilità, dichiarazioni fiscali e adempimenti periodici. Per società più strutturate i costi salgono a 500-1.500 euro mensili. La consulenza fiscale straordinaria per operazioni complesse può costare 100-300 euro per sessione.

I servizi legali hanno costi variabili: la redazione di contratti costa 300-800 euro, mentre l'assistenza in contenziosi richiede parcelle da 1.000 a 5.000 euro o più. Molte imprese optano per consulenze legali a pacchetto annuale di 2.000-8.000 euro per coprire le esigenze ordinarie.

Altri servizi professionali includono consulenti del lavoro (150-400 euro mensili), revisori contabili per società obbligate, e specialisti settoriali. Il costo totale per servizi professionali oscilla tra 3.000 e 15.000 euro annui per una PMI.

Quali sono i costi di assicurazione necessari per proteggere l'attività e quali coperture sono consigliate?

Tipologia Assicurazione Costo Annuale Copertura
Responsabilità Civile Professionale € 300 - € 1.200 Danni a terzi per errori professionali
Responsabilità Civile Generale € 200 - € 800 Danni causati dall'attività
Tutela Legale € 150 - € 400 Spese legali per controversie
Furto e Rapina € 250 - € 600 Beni aziendali e merci
Interruzione Attività € 400 - € 1.000 Mancati ricavi per eventi esterni
Cyber Risk € 200 - € 800 Attacchi informatici e data breach
Infortuni INAIL 0,5% - 3% RAL Obbligatoria per dipendenti

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Qual è il budget medio da destinare a marketing e pubblicità per una nuova impresa?

Il budget marketing per una nuova impresa dovrebbe rappresentare dal 5% al 15% del fatturato previsto, con percentuali più alte nei primi anni di attività.

Per un'impresa che prevede 100.000 euro di fatturato annuo, il budget marketing dovrebbe oscillare tra 5.000 e 15.000 euro. Nelle fasi di lancio è consigliabile investire maggiormente per costruire awareness e acquisire i primi clienti. Le attività online risultano più convenienti: una campagna Google Ads può partire da 500-1.000 euro mensili.

I social media richiedono budget variabili da 200 a 2.000 euro mensili tra gestione e sponsorizzazioni. La pubblicità tradizionale (radio, stampa, outdoor) ha costi più elevati ma può essere efficace per target specifici. Eventi, fiere e sponsorizzazioni locali rappresentano investimenti mirati da 1.000 a 10.000 euro per evento.

È fondamentale monitorare il ROI (Return on Investment) di ogni canale per ottimizzare la distribuzione del budget e concentrare le risorse sui canali più performanti.

Quanto incidono i costi di acquisto o approvvigionamento delle materie prime e dei fornitori principali?

I costi di approvvigionamento rappresentano una delle voci più significative per le imprese manifatturiere e commerciali.

Nel settore manifatturiero le materie prime incidono mediamente per il 40-60% del fatturato, mentre nel commercio al dettaglio il costo della merce venduta si aggira intorno al 60-70% del prezzo di vendita. Per le attività di servizi questa voce è generalmente più contenuta, attestandosi sul 10-25% del fatturato.

La gestione degli acquisti richiede negoziazione con fornitori per ottenere condizioni favorevoli: sconti per quantità, dilazioni di pagamento e qualità certificata. È importante diversificare i fornitori per ridurre i rischi di interruzione e mantenere il potere contrattuale.

I costi nascosti includono trasporto, sdoganamento, stoccaggio e deperibilità delle merci. Una gestione efficiente del magazzino può ridurre questi costi del 10-20%. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per la tua impresa.

Quali altre spese operative è opportuno considerare per avere un quadro completo e realistico dei costi complessivi?

  1. Spese di ricerca e sviluppo: per innovazione prodotti e processi, variabile dal 2% al 10% del fatturato
  2. Formazione del personale: corsi obbligatori e aggiornamento professionale, 500-2.000 euro per dipendente annui
  3. Certificazioni e licenze: ISO, certificazioni di qualità e rinnovi periodici
  4. Spese di viaggio e trasferta: per commerciali e attività esterne, variabili per settore
  5. Manutenzione straordinaria: oltre quella ordinaria, accantonamento del 2-5% del valore degli impianti
  6. Consulenze specialistiche: sicurezza sul lavoro, ambiente, privacy GDPR
  7. Spese bancarie: commissioni, interessi passivi, costi di gestione conto corrente
  8. Ammortamenti e accantonamenti: per investimenti futuri e fondi rischi

Conclusione

La pianificazione accurata dei costi rappresenta il fondamento per il successo di qualsiasi impresa. Dall'analisi emerge che i costi fissi, variabili e gli investimenti iniziali devono essere attentamente valutati per garantire la sostenibilità economica del progetto imprenditoriale.

Una gestione oculata delle spese, l'ottimizzazione dei processi di approvvigionamento e un controllo costante dei costi operativi permettono di mantenere la competitività e assicurare margini di profitto adeguati. La conoscenza dettagliata di tutte le voci di costo facilita anche la ricerca di finanziamenti e la presentazione di business plan credibili agli investitori.

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.

Fonti

  1. Agicap - Costi Fissi
  2. Headvisor - Costi Fissi
  3. Lexe Business - Tipologie di Costi Aziendali
  4. Sorgenia - Costo kWh
  5. SC Management - Costi Dipendente
  6. Fiscozen - Ammortamento Macchinari
  7. Finom - Redditi di Impresa
  8. Fiscozen - Consulenza Fiscale
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