Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di negozio di cannabis.
Aprire un negozio di CBD richiede un investimento iniziale che può variare da 15.000 a 40.000 euro, ma esistono diverse strategie per ridurre i costi e accedere a finanziamenti esterni.
In questa guida analizziamo tutte le opzioni di finanziamento disponibili nel 2025, dai prestiti bancari al microcredito, dal crowdfunding ai pagamenti dilazionati con i fornitori. Scoprirai come minimizzare il capitale iniziale necessario e strutturare un piano operativo sostenibile per il tuo negozio di CBD.
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Per aprire un negozio di CBD servono minimo 15.000-20.000 euro in franchising o 25.000-30.000 euro per un'attività indipendente.
Esistono diverse opzioni di finanziamento che permettono di ridurre l'investimento iniziale e dilazionare i pagamenti nel tempo.
Tipo di Finanziamento | Importo Massimo | Caratteristiche Principali | Requisiti |
---|---|---|---|
Prestiti Bancari | Variabile | Tassi competitivi, garanzie richieste | Reddito dimostrabile, business plan |
Microcredito | 75.000€ | Senza garanzie reali, assistenza inclusa | Meno di 5 dipendenti, progetto sostenibile |
Crowdfunding | Variabile | Raccolta pubblica, marketing incluso | Progetto innovativo, campagna efficace |
Investitori Privati | Variabile | Capitale + esperienza, quote societarie | Business plan solido, crescita potenziale |
Leasing Attrezzature | 50.000€+ | Canoni mensili, riscatto finale | Solvibilità minima, attività avviata |
Pagamenti Dilazionati | 10.000-30.000€ | 30/60/90 giorni fornitori | Accordi commerciali, affidabilità |
Incentivi Regionali | 5.000-25.000€ | Contributi a fondo perduto | Età, territorio, settore specifico |

Qual è il budget minimo indispensabile per aprire un negozio di CBD e qual è l'allestimento minimo necessario?
Per aprire un negozio di CBD in Italia nel 2025 servono minimo 15.000-20.000 euro se scegli il franchising, oppure 25.000-30.000 euro per un'attività indipendente.
L'allestimento minimo richiede un locale di almeno 25-30 metri quadrati con arredamento essenziale che include bancone, scaffalature ed espositori per un costo di 5.000-15.000 euro. Il primo stock di prodotti CBD comporta un investimento di 5.000-10.000 euro, mentre sistema POS e software gestionale costano 2.000-3.000 euro.
Le spese burocratiche per licenze, autorizzazioni e SCIA ammontano a 500-1.000 euro, il marketing iniziale richiede 1.000-2.000 euro e la cauzione per l'affitto del locale varia tra 3.000-6.000 euro. Infine, utenze e assicurazioni comportano una spesa iniziale di 500-1.000 euro.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo negozio di cannabis.
Quali sono le principali fonti di finanziamento esterno disponibili oggi in Italia per aprire un negozio di CBD?
Le principali opzioni di finanziamento esterno per un negozio di CBD includono prestiti bancari tradizionali, microcredito garantito dal Fondo PMI, finanziamenti agevolati regionali e statali, crowdfunding e investitori privati.
I prestiti bancari tradizionali sono disponibili presso tutte le principali banche italiane ma richiedono garanzie reddituali solide e un business plan dettagliato. Il microcredito permette di ottenere fino a 75.000 euro ed è specificamente pensato per nuove imprese e lavoratori autonomi con meno di 5 dipendenti.
I finanziamenti agevolati regionali e statali offrono bandi specifici per giovani imprenditori, startup innovative o attività in aree svantaggiate. Le piattaforme di crowdfunding come Mamacrowd, Produzioni dal Basso e Opstart consentono di raccogliere capitali anche per progetti legati al settore CBD.
Gli investitori privati e business angel rappresentano un'opzione per chi cerca non solo capitale ma anche esperienza manageriale e networking, in cambio di quote societarie o partecipazione agli utili.
È possibile aprire un negozio di CBD senza investire capitali propri? Se sì, come?
Aprire un negozio di CBD senza capitale proprio è possibile ma complesso e richiede una strategia combinata di diverse fonti di finanziamento.
Le opzioni principali includono microcredito o prestiti garantiti al 100%, crowdfunding reward-based o equity, coinvolgimento di soci finanziatori che apportano capitale, leasing per arredi e attrezzature con pagamento rateale e accordi con fornitori per pagamenti dilazionati a 30/60/90 giorni.
Anche senza capitale proprio è necessario mantenere un minimo di liquidità iniziale per coprire spese non finanziabili come cauzioni, autorizzazioni burocratiche e prime spese operative. Questa liquidità può essere ottenuta attraverso prestiti personali o il coinvolgimento di familiari come garanti.
Il successo di questa strategia dipende dalla capacità di presentare un business plan solido che dimostri la sostenibilità economica del progetto e la capacità di generare flussi di cassa positivi nel breve termine.
Quali finanziamenti agevolati o incentivi statali o regionali sono disponibili per questo tipo di attività?
Il microcredito per PMI rappresenta la principale agevolazione statale disponibile, offrendo fino a 75.000 euro per imprese individuali, società di persone, SrlS e cooperative entro i limiti dimensionali previsti.
Alcune Regioni italiane pubblicano periodicamente bandi specifici per nuove attività commerciali nel settore benessere e agricoltura innovativa, che possono includere i negozi di CBD. Il regime forfettario offre un'aliquota agevolata al 5% per i primi 5 anni e poi al 15%, applicabile se i ricavi annui non superano i 65.000 euro.
Esistono inoltre incentivi specifici per la filiera della canapa, con contributi statali e regionali dedicati alla coltivazione e trasformazione della canapa industriale. Questi bandi variano per territorio e possono includere contributi a fondo perduto fino a 25.000 euro.
Per accedere a questi finanziamenti è necessario monitorare costantemente i bandi pubblicati dalle Regioni e dal Ministero dello Sviluppo Economico, presentando domanda entro i termini stabiliti con tutta la documentazione richiesta.
Quali sono i requisiti e le condizioni per ottenere un prestito bancario per avviare un'attività nel settore CBD?
Per ottenere un prestito bancario per aprire un negozio di CBD sono richiesti documenti di identità completi, business plan dettagliato, prova di reddito e certificazione della solvibilità creditizia.
Categoria Requisiti | Documenti Necessari | Specifiche |
---|---|---|
Identità e Residenza | Documento d'identità, codice fiscale, certificato di residenza | Validi e aggiornati |
Progetto Imprenditoriale | Business plan dettagliato con proiezioni finanziarie | Minimo 3 anni di proiezioni |
Situazione Reddituale | Buste paga, dichiarazioni redditi, cedolini pensione | Ultimi 2-3 anni |
Attività Esistente | Visura camerale, partita IVA | Se già operativo |
Affidabilità Creditizia | Centrale rischi, CRIF | Assenza segnalazioni negative |
Requisiti Anagrafici | Età minima 18 anni, residenza Italia | Cittadinanza italiana o UE |
Servizi Bancari | Conto corrente attivo presso la banca | Storico movimenti positivo |
Quali sono i pro e i contro dei finanziamenti da privati o investitori per aprire un negozio di CBD?
I finanziamenti da investitori privati offrono accesso rapido ai capitali e supporto manageriale, ma comportano la cessione di quote societarie e possibili conflitti di gestione.
I vantaggi principali includono l'accesso immediato a capitali senza le lungaggini burocratiche bancarie, il supporto di una rete professionale consolidata, minori garanzie richieste rispetto ai prestiti tradizionali e maggiore flessibilità nei termini di pagamento e nella strutturazione dell'accordo.
Gli svantaggi comprendono la possibile perdita di controllo delle decisioni strategiche, la richiesta di quote societarie significative o partecipazione elevata agli utili, potenziali conflitti sulla direzione aziendale e la gestione operativa, e una maggiore pressione sui risultati economici nel breve termine.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo negozio di cannabis.
Esistono opzioni di microcredito dedicate a piccole imprese che vogliono entrare nel settore CBD?
Il microcredito imprenditoriale è specificamente dedicato a microimprese e lavoratori autonomi con meno di 5 dipendenti (10 per le società) che vogliono avviare nuove attività nel settore CBD.
Questo strumento finanziario permette di ottenere fino a 75.000 euro senza necessità di garanzie reali, richiedendo solamente un business plan credibile che dimostri la sostenibilità del progetto. Il microcredito include anche assistenza tecnica nella fase di avvio dell'attività.
Le caratteristiche principali prevedono tassi di interesse agevolati rispetto ai prestiti bancari tradizionali, procedure di valutazione semplificate e tempi di risposta più rapidi. L'ente erogatore fornisce anche supporto nella redazione del business plan e nella gestione amministrativa iniziale.
Per accedere al microcredito è necessario presentare domanda presso gli enti convenzionati, allegando il progetto imprenditoriale dettagliato e dimostrando la fattibilità economica dell'investimento nel settore CBD.
Quali spese possono essere rinviate o considerate non essenziali nella fase iniziale per contenere i costi?
Nella fase di avvio di un negozio di CBD è possibile rinviare diverse spese per ridurre l'investimento iniziale, concentrandosi solo sugli elementi indispensabili per aprire.
- Personalizzazione avanzata degli arredi (utilizzare soluzioni standard ed economiche)
- Marketing tradizionale costoso (concentrarsi su strategie digitali low-cost)
- Assunzione di personale aggiuntivo (gestire inizialmente da soli o con familiari)
- Scorte di magazzino eccessive (partire con un assortimento ridotto ma mirato)
- Servizi accessori come delivery, programmi fedeltà complessi o sistemi di e-commerce sofisticati
- Attrezzature tecnologiche avanzate non strettamente necessarie per le vendite di base
- Ristrutturazioni importanti del locale (limitarsi a interventi minimi di decoro)
Come strutturare un piano operativo di 30 giorni per avviare un negozio di CBD senza capitale iniziale e iniziare a generare incassi?
Un piano operativo di 30 giorni per avviare un negozio di CBD senza capitale richiede una strategia sequenziale che combini ricerca fornitori, finanziamenti e marketing pre-lancio.
I primi 5 giorni vanno dedicati alla ricerca di fornitori e partner disposti ad accettare pagamenti dilazionati, insieme al scouting di location con affitti agevolati o rinviabili. Dal giorno 6 al 10 si prepara il business plan dettagliato e si avviano le richieste di microcredito o campagne di crowdfunding.
Dall'11° al 15° giorno si gestiscono le pratiche burocratiche indispensabili: SCIA, partita IVA e codice ATECO specifico per la vendita di prodotti CBD. Dal 16° al 20° giorno si definisce l'allestimento minimo del negozio e si richiedono contratti di leasing per arredi e attrezzature essenziali.
Gli ultimi 10 giorni (dal 21° al 30°) sono cruciali per il marketing pre-lancio: campagne online per raccogliere preordini e prenotazioni, allestimento finale del negozio, formazione sui prodotti e normative, e infine l'apertura con le prime vendite per generare i primi incassi.
Ci sono piattaforme di crowdfunding adatte a finanziare l'apertura di un negozio di CBD?
Esistono diverse piattaforme di crowdfunding italiane che accettano progetti per l'apertura di negozi di CBD, purché rispettino la normativa vigente sulla cannabis light.
Mamacrowd è specializzata in equity crowdfunding per startup innovative e accetta progetti retail nel settore benessere, inclusi i negozi di CBD con piani di crescita strutturati. Produzioni dal Basso si concentra su reward-based crowdfunding e permette di raccogliere fondi offrendo prodotti o servizi in cambio del sostegno economico.
Opstart è focalizzata su progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili, includendo il settore della cannabis light come area di interesse. Queste piattaforme richiedono la presentazione di un progetto dettagliato che dimostri la legalità dell'attività e il potenziale di mercato.
Il successo di una campagna di crowdfunding dipende dalla qualità della presentazione, dalla chiarezza degli obiettivi, dall'originalità del progetto e dalla capacità di coinvolgere una community di sostenitori attraverso strategie di comunicazione efficaci.
Come funzionano i leasing per attrezzature e arredi e possono rappresentare un'opzione per ridurre l'investimento iniziale?
Il leasing per attrezzature e arredi permette di utilizzare beni strumentali pagando un canone mensile o trimestrale, senza sostenere l'intero costo di acquisto iniziale.
Il fornitore o la società di leasing mantiene la proprietà del bene e ne cede l'uso in cambio di canoni periodici prestabiliti. Al termine del contratto è possibile riscattare il bene pagando una quota finale, restituirlo o rinnovare il contratto di locazione.
I vantaggi principali includono l'eliminazione dell'esborso iniziale elevato, la possibilità di deducibilità fiscale dei canoni, la protezione dall'obsolescenza tecnologica e la conservazione della liquidità aziendale. Inoltre, il leasing non impatta negativamente sui rapporti bancari come invece farebbe un finanziamento tradizionale.
Gli svantaggi comprendono un costo totale superiore all'acquisto diretto, la necessità di dimostrare una solvibilità minima e vincoli contrattuali che limitano la flessibilità nell'utilizzo dei beni. Il leasing è particolarmente conveniente per attrezzature tecnologiche che si deprezzano rapidamente.
Quali partner o fornitori potrebbero accettare pagamenti dilazionati per agevolare la partenza del negozio?
Molti grossisti di CBD e franchisor offrono condizioni di pagamento dilazionate a 30, 60 o 90 giorni per facilitare l'apertura di nuovi punti vendita.
I principali fornitori di prodotti CBD in Italia spesso accettano pagamenti dilazionati per i primi ordini, specialmente se si tratta di nuovi partner commerciali o punti vendita in zone strategiche. Alcuni franchisor del settore includono nei loro pacchetti anche dilazioni sui costi di allestimento e formazione.
I fornitori di arredi commerciali e attrezzature per negozi frequentemente propongono pagamenti rateali o dilazionati, soprattutto per ordini superiori ai 10.000 euro. Anche i fornitori di servizi come software gestionali, sistemi POS e servizi di marketing digitale offrono spesso piani di pagamento flessibili.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo negozio di cannabis.
È fondamentale negoziare queste condizioni già in fase di trattativa iniziale, presentando un piano finanziario credibile e dimostrando la serietà del progetto imprenditoriale. La reputazione commerciale e la capacità di fornire garanzie aggiuntive possono influenzare positivamente le condizioni ottenibili.
Conclusione
Aprire un negozio di CBD senza disporre di capitali ingenti è possibile combinando strategicamente diverse fonti di finanziamento. Il microcredito rappresenta spesso la soluzione più accessibile, mentre crowdfunding e investitori privati offrono opportunità per progetti innovativi. L'utilizzo di leasing, pagamenti dilazionati e la riduzione delle spese non essenziali permettono di contenere l'investimento iniziale entro limiti sostenibili.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Il successo di un negozio di CBD dipende non solo dal finanziamento iniziale ma anche da una strategia commerciale ben strutturata e dalla scelta di fornitori affidabili.
Prima di richiedere qualsiasi finanziamento, è essenziale avere una chiara comprensione della normativa vigente e delle prospettive di mercato nel proprio territorio.
Fonti
- InfoFranchising - Aprire un canapa shop costi
- Il Mio Business Plan - Apertura negozio CBD
- Il Mio Business Plan - Allestimento negozio CBD
- Aprire in Franchising - Negozio prodotti canapa cannabis
- Il Mio Business Plan - Convenienza negozio CBD
- UniCredit - Microcredito Fondo Centrale
- Microcredito.gov.it - Microcredito imprenditoriale
- PartitaIva.it - Aprire negozio cannabis light
- JustBob - Coltivazione canapa legale
- Il Sole 24 Ore - Documentazione prestiti