Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di dropshipping.
Il dropshipping è un modello di business che promette libertà finanziaria, ma quanto si guadagna realmente?
Nel primo mese è realistico aspettarsi profitti tra 50-300 euro, mentre dopo un anno i dropshipper esperti possono guadagnare 1.000-3.000 euro mensili. I risultati dipendono da fattori come nicchia scelta, budget pubblicitario e ottimizzazione del negozio online.
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Il dropshipping offre opportunità concrete di guadagno, ma richiede investimento iniziale, strategia e pazienza.
I profitti crescono progressivamente: da 50-300 euro nel primo mese fino a 1.000-3.000 euro mensili dopo un anno di esperienza.
| Aspetto | Primo Mese | Primi 6 Mesi | Dopo 1 Anno |
|---|---|---|---|
| Ricavi lordi medi | 0-2.000 € | 500-5.000 €/mese | 5.000-15.000 €/mese |
| Profitto netto realistico | 50-300 € (5-15%) | 100-500 €/mese | 1.000-3.000 €/mese (20%) |
| Margine lordo medio | 15-25% | 18-27% | 20-30% |
| CPA medio | 15-30 € | 10-25 € | 5-20 € |
| Costi fissi mensili | 50-100 € | 70-120 € | 100-200 € |
| Ordini tipici al mese | 5-50 | 50-200 | 200-800 |
| Tempo dedicato/giorno | 2-4 ore | 3-6 ore | 4-8 ore o team |

Quanto si può guadagnare realisticamente con il dropshipping nel primo mese, nei primi sei mesi e dopo un anno?
I guadagni nel dropshipping crescono progressivamente e dipendono fortemente dall'esperienza, dal budget e dalla nicchia scelta.
Nel primo mese, la maggior parte dei principianti guadagna tra 50 e 300 euro di profitto netto, con ricavi lordi che oscillano tra 0 e 2.000 euro. Questo periodo è caratterizzato da una curva di apprendimento ripida e investimenti iniziali per testare prodotti e campagne pubblicitarie.
Nei primi sei mesi, chi persiste e ottimizza il proprio negozio può raggiungere profitti mensili tra 100 e 500 euro, con ricavi che salgono a 500-5.000 euro al mese. È il periodo in cui si iniziano a comprendere le dinamiche del mercato e si affinano le strategie di marketing.
Dopo un anno di esperienza, i dropshipper che hanno sviluppato competenze solide possono aspettarsi profitti netti tra 1.000 e 3.000 euro mensili, con ricavi che vanno da 5.000 a 15.000 euro. I negozi più ottimizzati e con brand forti possono superare i 25.000-100.000 euro di profitto mensile.
È importante ricordare che questi numeri rappresentano medie: alcuni non raggiungono mai la redditività, mentre altri superano queste cifre già nei primi mesi grazie a prodotti virali o nicchie particolarmente profittevoli.
Quali sono i principali fattori che influenzano il fatturato giornaliero, settimanale e mensile di un negozio in dropshipping?
Il fatturato di un negozio dropshipping è determinato da sei fattori chiave che ogni imprenditore deve monitorare costantemente.
La scelta della nicchia e del prodotto rappresenta il fattore più importante: prodotti con alta domanda, basso tasso di reso e margini interessanti generano fatturati superiori. Nicchie stagionali possono creare picchi di vendita temporanei ma anche cali drastici.
La qualità e affidabilità dei fornitori influenza direttamente la soddisfazione del cliente: ritardi nelle spedizioni, prodotti difettosi o di bassa qualità aumentano i resi e le recensioni negative, riducendo il fatturato nel medio termine.
Il budget pubblicitario è direttamente proporzionale al traffico generato: più si investe in advertising di qualità, maggiori sono le possibilità di aumentare le vendite, purché il costo di acquisizione cliente rimanga sostenibile.
L'ottimizzazione del sito web incide sul tasso di conversione: velocità di caricamento, user experience, qualità delle immagini e copywriting persuasivo possono raddoppiare le conversioni dallo stesso traffico.
La stagionalità e i trend influenzano pesantemente le vendite: alcuni prodotti vendono solo in determinati periodi dell'anno, mentre prodotti trendy possono generare picchi temporanei di fatturato.
Qual è la spesa media per acquisire un cliente (CPA) tramite pubblicità online, e come varia a seconda della nicchia?
Il costo per acquisire un cliente (CPA) nel dropshipping varia significativamente in base alla nicchia, alla concorrenza e alla qualità delle campagne pubblicitarie.
La media generale del CPA oscilla tra 5 e 30 euro per cliente acquisito. Nelle nicchie molto competitive come moda, elettronica o beauty, il CPA può superare i 20-30 euro a causa dell'alta concorrenza pubblicitaria e dei costi elevati per click.
In nicchie meno competitive o con prodotti di nicchia specifici, è possibile mantenere un CPA sotto i 10 euro, specialmente se si riesce a intercettare trend emergenti prima della saturazione del mercato.
La qualità delle creatività pubblicitarie influenza drasticamente il CPA: video e immagini coinvolgenti possono ridurre i costi fino al 50% rispetto a creative generiche. Il targeting preciso delle campagne può ulteriormente ottimizzare i costi di acquisizione.
Il prezzo del prodotto e il valore percepito dai clienti giocano un ruolo fondamentale: prodotti con valore percepito alto giustificano CPA più elevati, mentre prodotti a basso prezzo richiedono CPA contenuti per mantenere la redditività.
Qual è il margine lordo medio per ordine in dropshipping (in euro e in percentuale), e come si può migliorare?
Il margine lordo medio nel dropshipping europeo si attesta tra il 15% e il 30%, con una media che si aggira intorno al 20-22% per la maggior parte dei negozi.
In termini assoluti, su un ordine medio di 40 euro, il margine lordo tipico oscilla tra 6 e 12 euro. Questo margine deve coprire tutti i costi operativi, le commissioni di pagamento, i costi pubblicitari e generare il profitto netto finale.
Per migliorare il margine lordo, la prima strategia è negoziare prezzi migliori con i fornitori, specialmente dopo aver dimostrato volumi di vendita consistenti. Molti fornitori offrono sconti progressivi per ordini ricorrenti o quantità elevate.
L'aumento strategico dei prezzi di vendita può incrementare i margini senza necessariamente ridurre le conversioni, purché il valore percepito del prodotto sia adeguato. Test A/B sui prezzi possono rivelare il punto ottimale tra margine e volume di vendite.
L'implementazione di strategie di upselling, cross-selling e bundle permette di aumentare il valore medio dell'ordine e di conseguenza il margine assoluto per transazione, diluendo anche i costi fissi di acquisizione cliente.
Quanto costano le piattaforme (Shopify, plugin, strumenti vari) e i servizi ricorrenti ogni mese?
| Servizio | Costo Mensile Base | Costo Mensile Avanzato |
|---|---|---|
| Shopify (piano base) | 24-39 € | 69-299 € |
| Plugin/app dropshipping | 0-49 € | 49-199 € |
| Dominio | 1-2 € | 1-2 € |
| Email marketing | 0-30 € | 30-150 € |
| Strumenti di analisi | 0-20 € | 20-100 € |
| Customer service tools | 0-15 € | 15-80 € |
| TOTALE | 50-150 € | 200-800 € |
Qual è l'impatto delle commissioni di pagamento, resi e frodi sul profitto netto?
Le commissioni e i costi accessori possono erodere significativamente il margine netto, riducendo il profitto finale del 5-15% rispetto al margine lordo teorico.
Le commissioni di pagamento rappresentano il costo più consistente, oscillando tra il 2,9% e il 4,4% del valore dell'ordine, più una commissione fissa di 0,30-0,50 euro per transazione. Su un ordine di 100 euro, le commissioni possono costare 3-5 euro.
I resi possono erodere il margine netto dal 5% al 20% in settori con alto tasso di reso come abbigliamento o accessori. Ogni reso comporta perdita del prodotto, costi di spedizione e tempo per la gestione del customer service.
Le frodi e i chargeback rappresentano un costo nascosto ma significativo: ogni chargeback può costare 15-30 euro oltre al valore dell'ordine perso. La prevenzione delle frodi diventa cruciale per mantenere la redditività.
Le conversioni valutarie, per chi vende in più mercati, possono aggiungere costi dell'1-3% su ogni transazione internazionale, riducendo ulteriormente il margine netto finale.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per il tuo progetto di dropshipping.
Come cambia il margine netto quando si passa da 10 a 100 a 1.000 ordini al mese?
Il margine netto migliora significativamente con l'aumentare del volume di ordini grazie alle economie di scala e alla diluizione dei costi fissi.
Con 10 ordini al mese, i costi fissi (piattaforma, strumenti, tempo) incidono pesantemente su ogni singolo ordine, risultando in margini netti spesso negativi o molto bassi (0-5%). A questo livello, si è ancora in fase di test e apprendimento.
Con 100 ordini al mese, iniziano le economie di scala: i costi fissi si spalmano su più transazioni e si può iniziare a negoziare condizioni migliori con i fornitori. Il margine netto può salire al 10-15% con una gestione ottimizzata.
A 1.000 ordini mensili, le economie di scala diventano significative: migliori condizioni dai fornitori, sconti sui servizi, possibilità di automatizzare processi. Il margine netto può raggiungere il 20-25%, ma aumentano anche i costi di customer care e il rischio di resi.
Tuttavia, volumi elevati portano anche nuove sfide: necessità di team per la gestione, maggior complessità operativa e rischi amplificati che possono impattare il margine se non gestiti correttamente.
Quali sono gli esempi concreti di scenari: ad esempio, quanto guadagna chi fa 5 ordini al giorno a 40€ con un margine del 25%?
Analizzando lo scenario specifico di 5 ordini giornalieri a 40 euro con margine del 25%, possiamo calcolare una redditività mensile concreta e realistica.
I ricavi mensili lordi ammontano a 6.000 euro (5 ordini × 40 € × 30 giorni), generando un margine lordo teorico di 1.500 euro (25% di 6.000 euro). Tuttavia, questo è solo l'inizio del calcolo della redditività reale.
I costi operativi mensili includono: piattaforma e strumenti (80-120 euro), investimenti pubblicitari per mantenere il traffico (300-500 euro), commissioni di pagamento (180-250 euro), gestione resi e customer service (100-150 euro).
Il profitto netto finale si attesta tra 500 e 800 euro mensili, considerando tutti i costi variabili e fissi. Questo rappresenta un margine netto effettivo dell'8-13% sui ricavi totali.
Questo scenario rappresenta un business sostenibile per un dropshipper a tempo parziale, ma richiede costanza nell'ottimizzazione delle campagne pubblicitarie e nella gestione del customer service per mantenere la qualità del servizio.
Che differenza di profitto c'è tra spedire dalla Cina e usare un fornitore in Europa, e quando conviene fare il passaggio?
| Aspetto | Fornitori Cinesi | Fornitori Europei |
|---|---|---|
| Costo prodotto | Più basso (fino a -30%) | Più alto |
| Tempi di spedizione | 7-30 giorni | 2-7 giorni |
| Gestione resi | Complessa e costosa | Semplice e rapida |
| Soddisfazione cliente | Rischi di lamentele | Esperienza superiore |
| Margine lordo potenziale | 25-35% | 18-28% |
| Tasso di reso | 8-15% | 5-10% |
| Momento ideale | Fase di test iniziale | Scaling e fidelizzazione |
Quali strategie concrete permettono di aumentare il valore medio dell'ordine (upsell, bundle, cross-sell) e di quanto in media?
Le strategie per aumentare il valore medio dell'ordine (AOV) possono incrementare i ricavi del 10-30% senza aumentare i costi di acquisizione cliente.
- Upselling: proporre versioni premium o quantità maggiori del prodotto scelto può aumentare l'AOV del 15-25%
- Cross-selling: suggerire prodotti complementari al momento del checkout incrementa l'ordine medio del 10-20%
- Bundle: creare pacchetti di prodotti correlati a prezzo scontato può aumentare l'AOV del 20-35%
- Spedizione gratuita sopra una soglia: incentiva ad aggiungere prodotti per raggiungere la soglia, aumentando l'AOV del 12-18%
- Timer di scarsità e urgenza: creare senso di urgenza su offerte speciali può spingere acquisti impulsivi aggiuntivi del 8-15%
L'implementazione combinata di queste strategie può portare ad aumenti dell'AOV del 25-50% per i negozi che le applicano sistematicamente e le ottimizzano costantemente attraverso test A/B.
Quando ha senso passare dalla gestione in solitaria a un team o agenzia, e come questo impatta sui margini?
Il passaggio da gestione individuale a team o agenzia diventa necessario quando il volume di lavoro supera le capacità di una singola persona e limita la crescita del business.
Ha senso considerare questa transizione quando si superano i 100-200 ordini mensili, il customer service richiede più di 3-4 ore giornaliere, o quando si vogliono espandere le attività su più canali di vendita o mercati geografici.
L'impatto sui margini è inizialmente negativo: i costi per stipendi, fee di agenzia o collaboratori esterni possono ridurre il margine netto del 5-10%. Tuttavia, la liberazione di tempo permette di concentrarsi su strategie di crescita e ottimizzazione.
Nel medio termine, un team competente può aumentare l'efficienza operativa, migliorare il customer service e permettere di scalare il business più rapidamente, compensando la riduzione iniziale dei margini con l'aumento dei volumi.
La chiave è valutare attentamente il ROI: se il costo aggiuntivo del team è inferiore all'incremento di fatturato che permette di generare, l'investimento è giustificato economicamente.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per il tuo progetto di dropshipping.
Quali sono gli errori più comuni che erodono i profitti nel dropshipping, e come evitarli fin dall'inizio?
Gli errori che erodono i profitti nel dropshipping sono spesso evitabili con la giusta pianificazione e monitoraggio costante delle metriche chiave.
- Non monitorare i KPI fondamentali: senza dati precisi su CPA, LTV, margini e conversioni è impossibile ottimizzare la redditività
- Sottovalutare i costi pubblicitari: spendere più di quanto si incassa è l'errore più comune dei principianti
- Scegliere fornitori inaffidabili: ritardi, prodotti scadenti e problemi di comunicazione generano resi e recensioni negative
- Non ottimizzare il sito web: tassi di conversione bassi e carrelli abbandonati riducono drasticamente la redditività
- Ignorare il customer service: una gestione scadente dei clienti aumenta resi, chargeback e danneggia la reputazione
- Non diversificare le fonti di traffico: dipendere da un solo canale pubblicitario aumenta i rischi di blocchi o aumenti dei costi
- Sottovalutare i costi nascosti: commissioni, resi, frodi e tasse possono erodere significativamente i margini
La soluzione è implementare fin dall'inizio un sistema di tracking completo, scegliere fornitori affidabili anche se più costosi, investire nell'ottimizzazione del sito e del customer service, e mantenere sempre un margine di sicurezza nei calcoli di redditività.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per il tuo progetto di dropshipping.
Conclusione
Il dropshipping offre opportunità concrete di guadagno, ma richiede approccio strategico, pazienza e investimenti iniziali. I profitti crescono progressivamente: da 50-300 euro nel primo mese fino a 1.000-3.000 euro mensili dopo un anno di esperienza e ottimizzazione costante.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Il successo nel dropshipping dipende dalla combinazione di strategia, esecuzione e costante ottimizzazione delle performance.
Ogni cifra indicata rappresenta una media di mercato: i risultati individuali possono variare significativamente in base a nicchia, esperienza e budget investito.
Fonti
- Spocket - Dropshipping Salary and Earnings Guide
- TrueProfit - Average Dropshipping Income
- Dripshipper - How Much Can You Make Dropshipping
- TrendHijacking - Dropshipping Profits Revealed
- EcomZone - Calculate Profit Margins Dropshipping
- Uniqbe - Maximize Dropshipping Profit Margins 2025
- LinkedIn - Shopify Dropshipping Costs
- DSers - Hidden Fees in Dropshipping
- InventorySource - Essential KPI Dropshipping
- Zendrop - How Much Do Dropshippers Make



