Dati sul mercato delle imprese di costruzioni in Italia
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Il settore delle costruzioni rappresenta oltre un terzo della crescita del Pil del +6,5%
Il settore delle costruzioni è uno dei principali motori della ripresa economica dell’Italia.
Il settore delle costruzioni offre anche importanti opportunità occupazionali: secondo l’Ance, l’associazione nazionale dei costruttori edili, nel 2023 si prevede la creazione di oltre 100 mila posti di lavoro nel settore, con una crescita dell’8% rispetto al 2022.
Secondo i dati dell’Istat, il valore aggiunto delle costruzioni è aumentato del 9,7% nel primo trimestre del 2023, contribuendo per oltre un terzo alla crescita del Pil del +6,5%.
Tra i settori più dinamici ci sono le costruzioni residenziali, che hanno registrato un incremento del 12,4%, e le opere infrastrutturali, che hanno segnato un +8,9%.
Fonte: Business Weekly
Gli investimenti nel settore delle costruzioni sono cresciuti del +16,4%
Gli investimenti nel settore delle costruzioni sono un indicatore della vitalità dell'economia e della qualità del patrimonio edilizio di un paese.
Negli ultimi anni, l'Italia ha registrato una forte crescita degli investimenti in questo settore, grazie soprattutto agli incentivi fiscali e ai fondi europei del PNRR.
Secondo i dati dell'Ance, l'associazione nazionale dei costruttori edili, gli investimenti in costruzioni sono aumentati del 20% nel 2021 e del 12% nel 2022, raggiungendo un valore di circa 200 miliardi di euro.
Questa performance ha reso l'Italia il paese con la maggiore crescita degli investimenti in costruzioni tra i principali paesi europei.
Si prevede anche un aumento delle opere pubbliche, grazie all'avvio dei progetti finanziati dal PNRR. Il settore delle costruzioni, quindi, si trova di fronte a nuove sfide e opportunità, che richiedono una politica industriale adeguata e una maggiore competitività delle imprese.
Fonte: Business Weekly
L’industria delle costruzioni conta 811.441 imprese
L'industria delle costruzioni in Italia è la filiera economica più importante del Paese, sia per il contributo al PIL sia per il numero di occupati.
Secondo i dati del 2021, il settore conta 811.441 imprese, di cui 249.999 sono società di capitali, e 38.195 sono in crescita. L'industria delle costruzioni comprende tutti i soggetti che operano nell'edilizia, come imprese di costruzioni, produttori di materiali edili, fornitori, consulenti e professionisti.
Il settore ha subito una forte crisi tra il 2008 e il 2017, perdendo circa 400.000 posti di lavoro e oltre 65 miliardi di investimenti. Negli ultimi anni, ha mostrato segnali di ripresa, grazie anche agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e ai progetti di investimento pubblico. L'industria delle costruzioni è quindi un mercato fondamentale per lo sviluppo economico e sociale dell'Italia.
Fonte: MonitoraItalia
249.999 imprese di costruzioni sono società di capitali
Le società di capitali sono forme giuridiche assunte da imprese di medie e grandi dimensioni, in cui l'elemento del capitale ha una prevalenza rispetto all'elemento soggettivo dei soci.
Le società di capitali si suddividono in società per azioni (S.p.A.), società in accomandita per azioni (S.a.p.A.), società a responsabilità limitata (S.r.l.) e società a responsabilità limitata semplificata (S.r.l.s.). Tra le 811.441 imprese di costruzioni in Italia, 249.999 sono società di capitali, e rappresentano il 30,8% del totale.
Queste imprese operano nei diversi settori dell'edilizia, come la progettazione e realizzazione delle costruzioni, le attività accessorie e di supporto, l'installazione di impianti, il noleggio di attrezzature e la manutenzione.
Le società di capitali hanno la personalità giuridica e rispondono soltanto con il loro patrimonio, garantendo ai soci una maggiore tutela rispetto alle società di persone.
Fonte: MonitoraItalia
Gli investimenti in ristrutturazioni hanno garantito circa 300.000 posti annui
Il bonus ristrutturazione è un'agevolazione fiscale che consente di detrarre il 50% della spesa sostenuta per interventi di ristrutturazione edilizia, fino a un massimo di 96.000 euro.
Il bonus è stato prorogato fino al 2024 dalla Legge di Bilancio 2022, con l'obiettivo di sostenere il settore delle costruzioni e la riqualificazione del patrimonio immobiliare. Gli investimenti in ristrutturazioni hanno un forte impatto sull'economia e sull'occupazione, in quanto generano un effetto moltiplicatore sui redditi e sulle attività dell'indotto.
Secondo una stima della CRESME, il bonus ristrutturazione ha garantito circa 300.000 posti di lavoro annui nel periodo 2014-2019, contribuendo alla ripresa del settore dopo la crisi del 2008-2013. Il bonus ristrutturazione è quindi uno strumento efficace per stimolare la domanda di lavori edili e creare nuove opportunità occupazionali.
Fonte: Italia in dati
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