Dati sul mercato delle marche di abbigliamento in Italia

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Il mercato della moda italiana raggiungerà un valore di 81,3 miliardi di euro

Il mercato della moda italiana è uno dei settori più importanti e dinamici dell'economia nazionale, con una forte vocazione all'export e all'innovazione.

Il settore della moda italiana si conferma così come uno dei leader mondiali nel campo dell’abbigliamento, della pelletteria, dell’occhialeria e degli accessori , con marchi prestigiosi e una qualità riconosciuta a livello globale. Il settore si sta anche impegnando a promuovere una moda più sostenibile e circolare, in linea con le esigenze dei consumatori sempre più attenti all’impatto ambientale e sociale delle loro scelte.

Secondo uno studio di PwC Italia e Fondazione Edison, presentato a Firenze in occasione di Pitti Uomo, il settore prevede di chiudere il 2022 con un fatturato di 78 miliardi di euro, in crescita del 16% rispetto al 2021. La ripresa è sostenuta dalla domanda interna e soprattutto estera, in particolare dai paesi asiatici, dove i grandi marchi del lusso hanno investito per potenziare le proprie strategie di vendita e distribuzione e le proprie piattaforme digitali ed e-commerce.

Fonte: Soldi Online

Il sistema moda rappresenta circa il 12% dell’intero settore manifatturiero italiano

Per sistema moda si intendono tutte le attività che riguardano la produzione, la distribuzione e la vendita di abbigliamento, calzature, accessori e tessuti.

Secondo i dati di SACE, il sistema moda rappresenta circa il 12% dell’intero settore manifatturiero italiano in termini di valore aggiunto, ovvero la differenza tra il valore della produzione e il costo dei beni e servizi utilizzati. La percentuale si riduce all’8% se si considera il fatturato, ovvero il valore delle vendite. In entrambi i casi, il sistema moda si colloca al quinto posto tra i settori industriali italiani.

Il sistema moda è anche un settore fortemente orientato all’export, ovvero alla vendita dei propri prodotti sui mercati esteri. Grazie alla sua capacità di attrarre la domanda internazionale con la sua qualità e il suo prestigio, il sistema moda garantisce all’Italia un surplus commerciale con l’estero strutturalmente superiore ai 30 miliardi di euro.

Fonte: Ansa

Il fatturato del tessile-abbigliamento è di 52,9 miliardi di euro

Il settore del tessile-abbigliamento è uno dei pilastri dell’industria italiana, famoso nel mondo per la sua qualità, il suo stile e la sua creatività.

Si tratta di un comparto che comprende diverse attività, dalla produzione dei filati e dei tessuti alla realizzazione dei capi di abbigliamento e degli accessori.

Secondo i dati di Confindustria Moda, il fatturato del tessile-abbigliamento nel 2020 è stato di 52,9 miliardi di euro. Nonostante le difficoltà, il settore ha mostrato segnali di ripresa nel primo semestre del 2021, con un aumento del fatturato del 24%3. Il tessile-abbigliamento è infatti un settore fortemente orientato all’export, che rappresenta il 65% del suo fatturato. I principali mercati di destinazione sono l’Unione Europea, gli Stati Uniti e la Cina.

Il tessile-abbigliamento è quindi un settore strategico per l’Italia, che ha saputo innovarsi e rilanciarsi dopo la crisi. Per continuare a crescere e competere nel mondo, il settore dovrà puntare sempre più sulla sostenibilità, sul digitale e sulla formazione.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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Il giro d’affari dei grandi gruppi di moda aumenta del 32%

I grandi gruppi di moda italiani hanno registrato una forte crescita del loro giro d’affari, ovvero il valore delle vendite dei loro prodotti.

Hanno un fatturato superiore a 100 milioni di euro e che operano in diversi settori, come l’abbigliamento, le calzature, gli accessori e la gioielleria.

Secondo uno studio di Mediobanca, il giro d’affari è aumentato del 32% rispetto al 2020. Questo significa che le aziende hanno venduto di più e hanno guadagnato di più. La crescita è stata sostenuta soprattutto dalle vendite all’estero, che rappresentano il 74% del giro d’affari totale. I principali mercati di destinazione sono l’Europa, l’Asia e le Americhe. I grandi gruppi di moda italiani hanno saputo cogliere le opportunità offerte dal digitale, dalla sostenibilità e dall’innovazione.

Fonte: La Repubblica

70 maggiori player mondiali nell'abbigliamento hanno fatturato 379 miliardi di euro

La moda mondiale è un settore in forte espansione, che ha saputo cogliere le opportunità offerte dal digitale, dalla sostenibilità e dall’internazionalizzazione.

Secondo uno studio di Mediobanca, i 70 maggiori player mondiali nell’abbigliamento, ovvero le aziende che hanno un fatturato superiore a un miliardo di euro, hanno fatturato complessivamente 379 miliardi di euro nel 20202. Si tratta di una cifra impressionante, che dimostra la vitalità e la capacità di innovazione del settore.

Nel 2021, il settore ha registrato una forte crescita del giro d’affari, pari al 32% rispetto al 2020. Questo significa che le aziende hanno venduto di più e hanno guadagnato di più, superando i livelli pre-pandemia. La crescita è stata sostenuta soprattutto dalle vendite online, che hanno raggiunto oltre un quarto del fatturato totale.

Fonte: La Repubblica

Gli italiani spendono in media 710 euro all’anno per l’abbigliamento

L’abbigliamento è una delle principali voci di spesa delle famiglie italiane, che hanno speso circa 51 miliardi di euro per acquistare vestiti, scarpe e accessori.

Secondo i dati dell’OCSE, la spesa totale per l’abbigliamento delle famiglie italiane è oscillata tra i 50 e i 55 miliardi di euro. Il mercato dell’abbigliamento in Italia è influenzato dalla lunga tradizione del paese nella produzione di capi di alta qualità e di moda, che lo rende uno dei leader mondiali nel settore. Milano è considerata una delle capitali della moda e molte delle più famose marche di lusso provengono dall’Italia.

Dividendo la spesa totale per l’abbigliamento per il numero di abitanti, si ottiene che gli italiani spendono in media 710 euro all’anno per vestirsi, un valore superiore alla media europea di 650 euro. Tuttavia, la spesa per l’abbigliamento varia molto a seconda del reddito, dell’età e delle preferenze dei consumatori.

Fonte: FashionUnited

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Il settore della moda in Italia comprende 58 mila imprese e 560 mila lavoratori

La moda è una delle eccellenze dell’Italia nel mondo, capace di esprimere creatività, qualità e innovazione.

Il settore della moda in Italia comprende diverse filiere produttive, che vanno dal tessile all’abbigliamento, dalla pelletteria all’occhialeria, dai gioielli al beauty. Secondo i dati di Confindustria Moda, la federazione che riunisce le associazioni dei settori tessile, moda e accessorio, il settore della moda in Italia conta circa 58 mila imprese attive, che danno lavoro a circa 560 mila addetti. Il fatturato complessivo del settore nel 2022 è stato di circa 98 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto al 2021 e del 4% rispetto al 2019.

Il settore della moda in Italia è anche caratterizzato da una forte presenza di piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare, che operano in distretti produttivi specializzati e diffusi sul territorio nazionale. Alcuni esempi sono il distretto del cuoio in Toscana, il distretto dell’occhiale in Veneto, il distretto del cashmere in Umbria e il distretto della moda in Lombardia.

Fonte: FashionUnited

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