I marketplace: panoramica e statistiche del settore

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Gli acquisti online in Italia valgono 48,1 miliardi di euro

Se stai pensando di aprire una nuova attività, non puoi ignorare il potenziale del mercato online.

Per cogliere questa opportunità, devi offrire ai tuoi clienti un’esperienza di acquisto semplice, sicura e soddisfacente. Questo significa avere un sito web ben progettato, una logistica efficiente, un servizio clienti attento e una strategia di marketing efficace. Inoltre, devi tenere conto delle preferenze e delle abitudini dei consumatori italiani, che si differenziano da quelle di altri paesi.

Gli italiani sono sempre più abituati a fare acquisti su internet, sia per comodità che per risparmio. Secondo i dati dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano, nel 2022 gli acquisti online in Italia hanno raggiunto il valore di 48,1 miliardi di euro, con una crescita del 26% rispetto all’anno precedente.

Fonte: Ossercatori

Il digital retail occupa più di 300 mila lavoratori in Italia

Il digital retail rappresenta un settore ricco di possibilità imprenditoriali in Italia.

Con più di 300 mila lavoratori impiegati in tutta Italia, il digital retail è un'industria in crescita che offre molte opportunità imprenditoriali. Il commercio al dettaglio online ha rivoluzionato il modo in cui le persone fanno acquisti.

Più conveniente e accessibile, permette ai consumatori di acquistare praticamente tutto ciò che desiderano con pochi clic. Che tu voglia aprire un negozio online specializzato in abbigliamento, elettronica o prodotti per la casa, il digital retail ti offre un vasto pubblico di potenziali clienti.

Una delle chiavi del successo nel digital retail è l'attenzione per l'esperienza del cliente. Offrire un sito web intuitivo, facile da navigare e con immagini di alta qualità può fare la differenza tra un cliente che acquista e uno che abbandona il carrello. Inoltre, sfruttare le opportunità offerte dai social media e dal marketing digitale può aumentare la visibilità del tuo brand e attirare nuovi clienti.

Fonte: Osservatori

I consumatori digitali sono più di 1/3 della popolazione italiana

I consumatori digitali italiani sono quegli utenti che usufruiscono di servizi di eCommerce o per i quali il digitale ha un ruolo nel proprio percorso di acquisto, dalla scoperta del brand alla fase di conversione.

Secondo una ricerca dell'Osservatorio Multicanalità della School of Management del Politecnico di Milano e di NielsenIQ, nel 2021 sono 46,1 milioni i consumatori multicanale in Italia, pari all'88% della popolazione italiana con più di 14 anni (52,6 milioni). Questo significa che più di un terzo della popolazione italiana è composto da consumatori digitali.

I consumatori digitali italiani si distinguono in base al loro livello di maturità e di abitudine all'uso dei canali online. Tra i segmenti più evoluti ci sono i Digital Rooted (14% degli italiani 14+), che utilizzano la rete ovunque, hanno maggiore familiarità con i social media e i servizi per i pagamenti digitali e sono i più attenti ai consigli degli influencer, e i Digital Engaged (19% degli italiani 14+), che sono molto disinvolti nell'uso dei canali online, soprattutto da smartphone, ma più legati al negozio fisico.

Tra i segmenti meno maturi ci sono invece i Digital Rookies (33% degli italiani 14+), che hanno una dotazione tecnologica sotto alla media e una scarsa conoscenza e uso dei servizi più evoluti, e i Digital Unplugged (12% degli italiani 14+), che sono refrattari al digitale e vivono lo shopping esclusivamente nella dimensione fisica.

Fonte: Osservatori

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Il 45% di chi vende su marketplace è presente su almeno 2-3 piattaforme contemporaneamente

I marketplace sono diventati sempre più popolari tra i consumatori digitali, che li utilizzano per confrontare le offerte, trovare le migliori occasioni e accedere a un'ampia gamma di prodotti.

Secondo una stima di Casaleggio Associati, nel 2020 il valore del fatturato e-commerce in Italia è stato di 48,5 miliardi di euro, di cui il 15,5% generato dai centri commerciali online. Anche i venditori online hanno scoperto i vantaggi dei marketplace, che consentono loro di raggiungere un pubblico più vasto e diversificato, di ridurre i costi di gestione e di marketing, di sfruttare la reputazione e la fiducia dei grandi brand.

Secondo una ricerca di Yocabe, il 45% delle realtà italiane che vendono sui marketplace è presente su almeno 2-3 piattaforme contemporaneamente, mentre il 30% presidia solo una piattaforma. Il 12% vende anche su 4-5 piattaforme diverse, il 15% su più di 5. Tra i marketplace più utilizzati dai venditori italiani spiccano Amazon (38%), eBay (19%), Facebook Marketplace (12%), Alibaba (4%), ePRICE (4%), Zalando (4%) e Tmall (4%).

Fonte: Software per negozi

Il valore del fatturato e-commerce in Italia è stimato in 48,5 miliardi di euro

L'e-commerce è il commercio elettronico, ovvero l'insieme delle transazioni di beni e servizi effettuate tramite internet.

L'e-commerce può riguardare sia il mercato business-to-consumer (B2C), in cui i venditori sono le aziende e gli acquirenti sono i consumatori finali, sia il mercato business-to-business (B2B), in cui i venditori e gli acquirenti sono entrambi aziende. L'e-commerce può avvenire sia tramite siti web dedicati, sia tramite piattaforme online che mettono in contatto diversi venditori e acquirenti, come i marketplace.

L'e-commerce in Italia ha registrato una forte crescita negli ultimi anni, grazie alla diffusione di internet, degli smartphone e dei servizi di pagamento digitale, nonché alla maggiore fiducia e abitudine dei consumatori italiani verso lo shopping online.

Secondo una stima di Casaleggio Associati, il valore del fatturato e-commerce in Italia nel 2019 è stato stimato in 48,5 miliardi di euro, con una crescita del 17% sul 2018. Il canale mobile ha transato in media il 43,5% del fatturato delle aziende e-commerce italiane (+9,5%).

Fonte: Casaleggio

Il settore food e alimentari vale circa 2.7 miliardi di euro

Il settore food e alimentari comprende tutte le attività economiche legate alla produzione, alla trasformazione, alla distribuzione e al consumo di prodotti alimentari di origine vegetale o animale.

Si tratta di un settore strategico per l'economia italiana, che vanta una forte tradizione e una grande varietà di prodotti tipici e di qualità, apprezzati in tutto il mondo. Secondo una stima dell'Istat, il settore food e alimentari ha contribuito per il 4,3% al valore aggiunto dell'intera economia italiana nel 2020.

Il settore food e alimentari è composto da diverse componenti: il settore primario, che comprende l'agricoltura, la silvicoltura e la pesca; il settore secondario, che comprende l'industria alimentare, delle bevande e del tabacco; il settore terziario, che comprende il commercio all'ingrosso e al dettaglio di prodotti alimentari, la ristorazione e i servizi di supporto.

Secondo una stima del Food Industry Monitor, il valore del fatturato del settore food e alimentari in Italia nel 2020 è stato di circa 522 miliardi di euro, di cui il 48% generato dal settore primario, il 36% dal settore secondario e il 16% dal settore terziario.

Fonte: Software per negozi

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Il settore informatica ed elettronica di consumo vale circa 6.2 miliardi di euro

Il settore informatica ed elettronica di consumo comprende tutte le attività economiche legate alla produzione, alla distribuzione e al consumo di prodotti tecnologici, come computer, smartphone, tablet, televisori, fotocamere, console, cuffie, speaker e altri dispositivi intelligenti.

Si tratta di un settore in continua evoluzione, che segue le tendenze e le innovazioni del mercato digitale e che risponde alle esigenze e alle preferenze dei consumatori italiani. Secondo una stima di GfK, il valore del fatturato del settore informatica ed elettronica di consumo in Italia nel 2020 è stato di circa 6.2 miliardi di euro, con una crescita del 20% rispetto al 2019.

Il settore informatica ed elettronica di consumo è composto da diverse categorie di prodotti, che hanno registrato andamenti diversi nel corso del 2020. Tra le categorie più dinamiche ci sono state quelle legate alla tv e all'audio, che hanno beneficiato della domanda generata dallo switch-off al digitale terrestre. Secondo una stima de Il Sole 24 Ore, il mercato della tv è cresciuto del 5% nel 2020, raggiungendo i 2 miliardi di euro, mentre il mercato dell'audio è cresciuto del 4%, arrivando a 400 milioni di euro.

Fonte: Software per negozi

Il settore abbigliamento vale circa 3.9 miliardi di euro

Il settore abbigliamento comprende tutte le attività economiche legate alla produzione, alla distribuzione e al consumo di capi di vestiario, calzature e accessori per uomo, donna e bambino.

Si tratta di un settore importante per l’economia italiana, che vanta una lunga tradizione e una grande reputazione a livello internazionale, grazie alla qualità, alla creatività e allo stile dei prodotti italiani. Secondo una stima di GfK, il valore del fatturato del settore abbigliamento in Italia nel 2020 è stato di circa 3.9 miliardi di euro, con una crescita del 22% rispetto al 2019.

Secondo una stima di Business Intelligence Group, il mercato dell’abbigliamento sportivo è cresciuto del 10% nel 2020, raggiungendo i 2 miliardi di euro, mentre il mercato dell’abbigliamento casual è cresciuto del 5%, arrivando a 1,5 miliardi di euro. Tra le categorie emergenti ci sono quelle legate all’abbigliamento sostenibile e personalizzato, che hanno registrato una crescita del 15%, raggiungendo i 300 milioni di euro.

Fonte: Software per negozi

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