Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di negozio di alimentari.
Il mercato alimentare italiano nel 2025 dimostra una resilienza straordinaria con una crescita del settore food che supera la media nazionale.
La filiera alimentare italiana vale oltre 600 miliardi di euro e offre opportunità concrete per chi vuole aprire un negozio di alimentari in un momento di forte espansione del biologico e dell'e-commerce alimentare.
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Il mercato alimentare italiano nel 2025 mantiene una crescita sostenuta con la filiera che vale 607 miliardi di euro e l'export che raggiunge i 70 miliardi.
Il biologico cresce del 4,5% raggiungendo 5,7 miliardi di euro, mentre l'e-commerce alimentare tocca i 4,6 miliardi rappresentando il 6% del retail.
Indicatore | Valore 2024-2025 | Crescita |
---|---|---|
Filiera alimentare totale | 607 miliardi € | Stabile |
Industria alimentare | 193 miliardi € | +5,9% |
Export agroalimentare | 70 miliardi € | +7,5% |
Mercato biologico | 5,7 miliardi € | +4,5% |
E-commerce alimentare | 4,6 miliardi € | +6,2% |
Prodotti plant-based | 641 milioni € | +16% |
Quota biologico su retail | 3,5% | In crescita |

Qual è il fatturato totale della filiera alimentare italiana negli ultimi anni?
La filiera alimentare italiana mantiene dimensioni impressionanti con un valore complessivo di 607 miliardi di euro nel 2024.
L'industria alimentare e delle bevande ha raggiunto i 193 miliardi di euro nel 2023, registrando una crescita del 42,3% rispetto al 2015. Nel 2024, il settore ha continuato a crescere del 5,9%, superando nettamente la crescita del PIL italiano fermo allo 0,7%.
I consumi alimentari domestici delle famiglie italiane si attestano sui 184,8 miliardi di euro nel 2023. La crescita del settore è trainata sia dal mercato interno che dall'eccellente performance dell'export, che ha raggiunto i 70 miliardi di euro nel 2024 con un incremento del 7,5%.
La filiera completa include agricoltura (11% del valore), industria alimentare (27%), distribuzione all'ingrosso e dettaglio (53%) e ristorazione (8%). Questo dato conferma l'importanza strategica del settore distributivo per chi vuole aprire un negozio di alimentari.
Quali categorie di prodotti alimentari crescono di più?
I prodotti plant-based dominano la crescita con un incremento del 16% in due anni, raggiungendo 641 milioni di euro di fatturato.
I formaggi vegetali registrano la performance più brillante con +77% nei volumi di vendita, seguiti dalla carne vegetale e dal latte vegetale. I prodotti surgelati mantengono una crescita costante, specialmente i vegetali surgelati e le pizze (+3,7% nel 2024).
Il settore salutistico mostra tendenze positive con cereali (+5,7%), alimenti integrali (+21,2%), prodotti a base di soia (+8,4%) e spezie (+16,4%). La frutta secca segna un importante +11,6%, confermando l'attenzione crescente dei consumatori verso prodotti naturali e benefici per la salute.
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Quanto vale il mercato del biologico rispetto al totale?
Il mercato biologico italiano ha raggiunto 5,7 miliardi di euro nel 2024, crescendo del 4,5% rispetto all'anno precedente.
La quota del biologico sul retail alimentare italiano si attesta al 3,5%, con la Grande Distribuzione Organizzata che rappresenta il 64% delle vendite bio per un valore di 3,3 miliardi di euro (+5,3%). I consumi domestici sfiorano i 5,2 miliardi di euro, mentre il fuori casa vale 1,3 miliardi.
L'Italia mantiene la leadership europea con 2,46 milioni di ettari destinati al biologico (19,8% della superficie agricola totale) e 94.500 operatori attivi (+1,8%). L'export biologico consolida la crescita raggiungendo 3,9 miliardi di euro (+7% nel 2024).
Il 93% della popolazione tra i 18 e 65 anni acquista prodotti biologici, rappresentando 24 milioni di famiglie. I discount biologici crescono del 6% superando i 350 milioni di euro di vendite.
Qual è la quota dell'e-commerce rispetto alla distribuzione tradizionale?
L'e-commerce alimentare vale 4,6 miliardi di euro nel 2024, rappresentando circa il 6% del retail food & grocery.
Canale distributivo | Quota di mercato | Valore |
---|---|---|
Distribuzione moderna (iper, super, discount) | 75% | Circa 56 miliardi € |
Distribuzione tradizionale (piccoli negozi, mercati) | 25% | Circa 19 miliardi € |
E-commerce alimentare | 6% | 4,6 miliardi € |
Discount | 24% | Circa 18 miliardi € |
Supermercati e ipermercati | 42% | Circa 31 miliardi € |
Chi sono i principali attori della distribuzione alimentare in Italia?
Selex ha conquistato la leadership della GDO italiana nel 2024, superando Conad con circa il 17% di quota di mercato.
La classifica vede Conad al secondo posto (16%), seguito da Coop (12%) ed Esselunga (8%). VéGé si distingue per la forte crescita consolidando la propria posizione tra i principali operatori. I discount rappresentano complessivamente il 24% del retail alimentare, con Lidl, MD ed Eurospin tra i leader.
Le centrali d'acquisto e i gruppi distributivi stanno ridisegnando il mercato attraverso strategie di consolidamento e acquisizioni. La distribuzione moderna mantiene il 75% del mercato totale, mentre i piccoli negozi di vicinato conservano il 25% con una forte presenza territoriale.
Per chi vuole aprire un negozio di alimentari, questa frammentazione offre opportunità di posizionamento in nicchie specifiche o come punto vendita di prossimità.
Quali sono i margini medi per categoria di prodotto?
I margini lordi nel retail alimentare variano significativamente per categoria, con i prodotti freschi che offrono le migliori opportunità di guadagno.
I supermercati operano con margini medi del 20-30%, mentre i prodotti freschi come formaggi raggiungono il 40-50%. La gastronomia e l'ortofrutta garantiscono margini superiori al 25%, rappresentando settori ad alta redditività per i negozi di alimentari.
Le bevande, oli e carni presentano margini più contenuti, spesso inferiori al 10%, richiedendo volumi elevati per garantire profittabilità. I prodotti a marchio del distributore (private label) offrono margini superiori rispetto alle marche industriali, rappresentando un'opportunità strategica.
I prodotti da forno freschi raggiungono il 42,8% di margine, mentre i prodotti inscatolati si fermano al 33,3%. Il margine medio ponderato si attesta intorno al 35% per un negozio ben assortito.
Come stanno evolvendo i prezzi nel settore alimentare?
I prezzi alimentari hanno registrato aumenti significativi negli ultimi anni, ma il 2024 mostra un rallentamento dell'inflazione.
Nel 2023 si è verificato un aumento medio del 13% rispetto al 2022, con alcuni prodotti che hanno subito rincari drammatici: olio extravergine (+81% dal 2019), pasta (+35,6%), uova (+25,7%) e passata di pomodoro (+41,9%). Il 2024 ha visto un rallentamento con crescite medie del 2,2%.
I prezzi all'ingrosso mostrano dinamiche diverse per categoria: aumenti per carni, formaggi stagionati e burro, mentre frutta e ortaggi registrano cali stagionali. L'indice prezzi all'ingrosso ha segnato +74,6% per il riso e +24% per le pesche nel periodo agosto 2024-gennaio 2021.
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Qual è l'impatto di import ed export nel mercato italiano?
L'export agroalimentare italiano ha raggiunto il record di 70 miliardi di euro nel 2024, crescendo del 7,5% e confermando l'Italia come potenza mondiale del food.
I prodotti più esportati includono vini fermi in bottiglia, pasta, olio extravergine, vini spumanti, formaggi stagionati e caffè torrefatto. L'industria alimentare genera circa il 40% del fatturato dall'export, dimostrando la forte competitività internazionale del Made in Italy.
Le importazioni sono cresciute del 7,2% nel 2024, risultando significative per cereali, carni e pesce. Tuttavia, il saldo commerciale agroalimentare rimane fortemente positivo grazie alle eccellenti performance export.
Germania (10 miliardi €), Francia (7,3 miliardi €) e Stati Uniti (6,7 miliardi €) rappresentano i principali mercati di destinazione. Mercati emergenti come India, Vietnam e Thailandia offrono nuove opportunità di crescita.
Quali normative e certificazioni sono necessarie?
L'apertura di un negozio di alimentari richiede il rispetto di normative stringenti sulla sicurezza alimentare e l'ottenimento di certificazioni specifiche.
- Regolamento (CE) n. 178/2002 sui principi generali della legislazione alimentare
- Regolamento (CE) n. 852/2004 sull'igiene dei prodotti alimentari
- Regolamento (CE) n. 1169/2011 sull'etichettatura degli alimenti
- Decreto Legislativo 231/2017 per il sistema sanzionatorio
- Norme HACCP per l'autocontrollo igienico obbligatorio
Le certificazioni volontarie includono il biologico (Reg. UE 2018/848), ISO 22000 per la gestione della sicurezza alimentare, e standard internazionali come IFS, BRC e FSSC 22000. I marchi di qualità DOP, IGP, STG, DOC e DOCG aggiungono valore ai prodotti.
Le certificazioni di sostenibilità (MSC, Fairtrade) rispondono alla crescente domanda di prodotti etici. La formazione del personale sui protocolli HACCP è obbligatoria e deve essere aggiornata periodicamente.
Come si comportano i consumatori italiani oggi?
I consumatori italiani mostrano un approccio sempre più consapevole agli acquisti alimentari, bilanciando qualità, salute e convenienza economica.
La spesa alimentare media per famiglia si attesta sui 3.000-3.500 euro annui, con una crescente attenzione al risparmio e alle promozioni. Il 72% degli italiani considera fondamentale la sostenibilità del packaging, mentre il 22% ha ridotto il consumo di carne nell'ultimo anno.
La frequenza d'acquisto rimane prevalentemente settimanale, ma cresce il fenomeno degli acquisti online e dei meal kit delivery. Il 68% degli italiani è disposto a pagare di più per prodotti sostenibili, offrendo opportunità per negozi specializzati in prodotti eco-friendly.
L'85% dei giovani tra 18 e 35 anni sta considerando di ridurre il consumo di carne, aprendo mercati per alternative vegetali. La preferenza per prodotti locali e a km zero è in forte crescita, specialmente nelle regioni con forte identità agroalimentare.
Quali sono le principali tendenze di consumo emergenti?
Il plant-based guida le tendenze con una crescita del 16% in due anni, mentre ready-to-eat, zero waste e local food definiscono il futuro del retail alimentare.
I prodotti a base vegetale hanno raggiunto 641 milioni di euro con formaggi vegetali che crescono del 77% in volumi. I meal kit delivery raggiungeranno 6,21 milioni di euro nel 2024 con una crescita annua del 14,8%. Il mercato dei superfood globale toccherà 170 miliardi di euro entro il 2025.
La tendenza zero waste spinge verso packaging sostenibili e prodotti sfusi, mentre il local food privilegia filiere corte e produttori locali. I prodotti funzionali e nutraceutici crescono del 20%, con particular focus su probiotici, omega-3 e ingredienti che supportano il benessere mentale.
L'innovazione food-tech include carne coltivata in laboratorio e alternative sostenibili, mentre il 9% degli italiani segue diete vegetariane o vegane, aprendo nicchie di mercato specifiche per negozi specializzati.
Quali regioni mostrano la maggiore crescita nella domanda?
Il Sud Italia guida la crescita dell'e-commerce alimentare con +24%, mentre il Nord mantiene la concentrazione maggiore di punti vendita e domanda complessiva.
Area geografica | Crescita e-commerce | Caratteristiche |
---|---|---|
Sud Italia | +24% | Forte dinamismo digitale |
Centro Italia | +12% | Crescita equilibrata |
Nord-Est | +6,5% | Mercato maturo |
Nord-Ovest | +3% | Saturazione elevata |
Sicilia | 36,8% quota discount | Prevalenza formato convenienza |
Sardegna | 35,6% quota discount | Forte presenza discount |
Puglia | 33,5% quota discount | Mercato dinamico |
Conclusione
Il mercato alimentare italiano nel 2025 dimostra una solidità eccezionale con una filiera da 607 miliardi di euro e tassi di crescita superiori al PIL nazionale. Le opportunità per aprire un negozio di alimentari sono numerose, specialmente nei segmenti biologico, plant-based e prodotti salutistici che registrano crescite a doppia cifra.
La Grande Distribuzione mantiene il 75% del mercato, ma i negozi di prossimità conservano il 25% con margini interessanti sui prodotti freschi (40-50%). L'e-commerce rappresenta ancora solo il 6% del totale, offrendo spazio per strategie omnichannel innovative.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo negozio di alimentari.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
L'analisi approfondita del mercato alimentare italiano rivela opportunità concrete per imprenditori preparati e informati.
I dati mostrano chiaramente che settori come biologico, plant-based e prodotti salutistici offrono margini di crescita superiori alla media, rendendo questo il momento ideale per entrare nel mercato con una strategia ben definita.
Fonti
- Fondazione Metes - Fatturato Industria Alimentare 2024
- Food Industry Monitor - Report 2024
- FederBio - Biologico italiano in crescita nel 2024
- GDO News - Il mercato del biologico
- Consorzio Netcomm - E-commerce Food & Grocery 2024
- ITS Agroalimentare - Tendenze alimentari 2025
- CREA - Quanto vale l'agroalimentare italiano
- LifeGate - Mercato biologico Italia 2024