Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di broker assicurativo.
Il mercato dei broker assicurativi in Italia è in forte evoluzione, con oltre 2.500 operatori attivi e una crescita significativa nei premi intermediati.
Il settore sta attraversando una fase di consolidamento caratterizzata da acquisizioni e digitalizzazione, mentre la domanda di servizi di brokeraggio continua a crescere, soprattutto nei rami danni non auto che rappresentano il 67,8% dell'attività del comparto.
Se vuoi davvero partire con il piede giusto, scarica il nostro business plan completo per aprire la tua attività di broker assicurativo.
Il mercato italiano dei broker assicurativi conta tra 2.300 e 2.800 operatori attivi, con una concentrazione maggiore nel Centro-Nord Italia.
Il settore sta vivendo una crescita sostenuta, con i broker che hanno generato il 66% dell'incremento della raccolta danni nel 2023, pari a 2 miliardi di euro su 3,1 miliardi totali.
Indicatore | Valore | Note |
---|---|---|
Broker attivi in Italia | 2.300 - 2.800 | Stima basata su fonti AIBA e RUI |
Fatturato medio annuo | 50.000 - 500.000€+ | Varia in base alla dimensione |
Margine netto | 20% - 30% | Sul fatturato totale |
Segmento principale | Danni non auto | 67,8% dell'attività |
Regioni leader | Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto | Concentrazione Centro-Nord |
Digitalizzazione | 62% | Ha investito in nuove tecnologie |
Crescita premi danni 2023 | 66% | Incremento generato dai broker |

Quanti broker assicurativi sono attualmente attivi in Italia?
Il numero di broker assicurativi attivi in Italia si stima tra 2.300 e 2.800 unità, considerando sia le società di brokeraggio che le ditte individuali.
Le fonti AIBA del 2019 indicano oltre 2.300 imprese e ditte individuali attive nel mercato, mentre altre analisi parlano di circa 1.300 broker intesi come soggetti distinti. La differenza dipende dai criteri di classificazione utilizzati e dall'inclusione o meno di collaboratori e agenti.
Il registro IVASS riporta circa 234.713 intermediari assicurativi totali al 31 dicembre 2023, ma questa cifra comprende tutte le tipologie di intermediari, non solo i broker. Il dato preciso e aggiornato al 2024/2025 non è disponibile pubblicamente in modo univoco.
Il mercato è caratterizzato da una forte frammentazione, con una prevalenza di piccole e medie realtà locali accanto ai grandi gruppi nazionali e internazionali.
Qual è stato l'incremento di nuovi broker negli ultimi 12 mesi?
Non sono disponibili dati ufficiali e aggiornati sul numero di nuovi broker registrati negli ultimi 12 mesi in Italia.
Le fonti più recenti sottolineano che il settore è in crescita per quanto riguarda i volumi di business, ma si trova in una fase di consolidamento caratterizzata principalmente da acquisizioni e aggregazioni piuttosto che da nuovi ingressi. La registrazione al RUI (Registro Unico Intermediari) è obbligatoria per tutti gli operatori, ma IVASS non pubblica statistiche dettagliate sui nuovi ingressi annuali.
Il trend attuale mostra una stabilizzazione del numero totale di intermediari, con una leggera diminuzione degli operatori più piccoli compensata dalla crescita dei grandi gruppi attraverso operazioni di M&A. Questo processo di consolidamento sta caratterizzando il mercato italiano, seguendo le tendenze già osservate in altri paesi europei.
Qual è il fatturato medio annuo di un broker assicurativo italiano?
Il fatturato medio di un broker assicurativo in Italia varia significativamente in base alla dimensione dell'operatore e al portafoglio clienti gestito.
Tipologia Broker | Fatturato Annuo | Margine Netto |
---|---|---|
Piccolo broker | 50.000 - 100.000€ | 20-30% |
Broker medio | 100.000 - 500.000€ | 20-30% |
Grande broker | 500.000€ - 1.000.000€+ | 20-30% |
Broker individuale | 50.000 - 150.000€ | 25-35% |
Società di brokeraggio | 200.000 - 2.000.000€+ | 15-25% |
Broker specializzato corporate | 300.000 - 1.500.000€ | 20-28% |
Broker multiramo | 150.000 - 800.000€ | 22-32% |
Qual è la distribuzione tra broker indipendenti e affiliati a grandi gruppi?
Non esistono dati ufficiali che riportino la percentuale precisa di broker indipendenti rispetto a quelli affiliati a grandi gruppi assicurativi.
Il mercato italiano rimane molto frammentato, con una quota significativa di broker indipendenti, soprattutto tra le PMI e le realtà locali che servono il mercato retail e delle piccole imprese. Tuttavia, i grandi gruppi nazionali e internazionali stanno acquisendo quote crescenti attraverso operazioni di fusioni e acquisizioni.
La tendenza in atto mostra una progressiva riduzione della quota di broker completamente indipendenti a favore di aggregazioni e partnership con network più ampi. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività di broker assicurativo.
Si stima che attualmente la maggioranza dei broker sia ancora formalmente indipendente, ma la tendenza verso il consolidamento è accelerata negli ultimi anni, seguendo il modello già consolidato in altri mercati europei.
In quali regioni italiane si concentrano maggiormente i broker assicurativi?
La maggior parte dei broker assicurativi italiani è concentrata nelle regioni del Centro-Nord, con una particolare densità in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Toscana.
La Lombardia rappresenta il mercato più importante, ospitando le sedi principali dei maggiori gruppi di brokeraggio e beneficiando della presenza di un tessuto imprenditoriale denso che richiede servizi assicurativi specializzati. L'Emilia-Romagna segue per importanza, con una forte tradizione nel settore dell'intermediazione assicurativa.
Il Veneto e la Toscana completano il quadro delle regioni leader, mentre il Sud Italia presenta una densità inferiore di broker, principalmente concentrati nelle aree metropolitane di Napoli, Bari e Palermo. Questa distribuzione geografica riflette la concentrazione delle attività economiche e la densità imprenditoriale del paese.
Le regioni del Nord-Est mostrano una crescita particolare nel segmento dei broker specializzati in rischi industriali e commerciali, beneficiando della presenza di distretti produttivi che richiedono coperture assicurative sofisticate.
Qual è il ticket medio per cliente di un broker assicurativo italiano?
Non esistono dati pubblici ufficiali sul ticket medio per cliente gestito dai broker assicurativi italiani, ma si possono fare delle stime basate sui volumi di mercato.
Per i clienti corporate e le aziende di medie-grandi dimensioni, il ticket medio può variare da qualche migliaio a decine di migliaia di euro annui, a seconda del settore di attività, delle dimensioni aziendali e del livello di rischio. Le grandi aziende industriali possono generare premi annui anche superiori ai 100.000 euro.
Per i clienti retail e le piccole imprese, il ticket medio risulta significativamente più contenuto, tipicamente nell'ordine di poche centinaia o migliaia di euro annui. Questa differenza spiega perché molti broker tendono a specializzarsi su specifici segmenti di mercato.
I broker specializzati in settori ad alto rischio (trasporti, costruzioni, sanità) tendono a registrare ticket medi più elevati rispetto a quelli che operano su mercati generalisti.
Quanti clienti gestisce mediamente un broker assicurativo in Italia?
Il numero medio di clienti gestiti da un broker assicurativo varia enormemente in base alla dimensione dell'operatore e alla strategia commerciale adottata.
Le principali società di brokeraggio gestiscono da decine di migliaia a centinaia di migliaia di clienti. Ad esempio, PIB Group Italia dichiara di servire oltre 100.000 clienti, mentre altri grandi gruppi si attestano su numeri simili. Questi operatori beneficiano di piattaforme digitali avanzate e team commerciali strutturati.
Per i broker indipendenti o i piccoli studi professionali, il numero di clienti è molto più contenuto, tipicamente nell'ordine delle decine o centinaia di posizioni. Questi operatori compensano il minor numero di clienti con un livello di servizio più personalizzato e una consulenza più approfondita.
I broker specializzati su segmenti corporate tendono a gestire un numero inferiore di clienti ma con ticket più elevati, mentre quelli focalizzati sul retail gestiscono portafogli numericamente più ampi.
Quali sono i principali segmenti di mercato dei broker assicurativi italiani?
I broker assicurativi italiani sono particolarmente attivi nei rami danni non auto, che rappresentano il 67,8% della loro attività complessiva.
- Rami danni non auto (67,8%): incendio, furto, responsabilità civile generale, rischi industriali, cyber risk
- Rami danni auto: quota minore ma comunque significativa, principalmente per clienti corporate con flotte aziendali
- Rami vita e salute: in crescita costante, spinti dalla maggiore sensibilità verso la protezione individuale
- Assicurazioni professionali: RC medica, RC professionale per studi legali, commercialisti, architetti
- Rischi speciali: trasporti, costruzioni, energia, settore marittimo
Qual è il tasso di crescita annuo del settore negli ultimi 5 anni?
Il settore dei broker assicurativi in Italia ha registrato una crescita costante negli ultimi anni, sia in termini di premi intermediati che di quota di mercato.
Nel 2023, i broker hanno generato il 66% dell'incremento totale della raccolta danni, pari a 2 miliardi di euro su 3,1 miliardi di euro di crescita complessiva del mercato. Questo dato evidenzia il ruolo sempre più centrale dei broker nella distribuzione assicurativa italiana.
La crescita è stata particolarmente sostenuta nel ramo danni non auto, dove i broker hanno consolidato la loro posizione dominante. Anche nei rami vita e salute si registra un trend positivo, favorito dalla digitalizzazione e dalla crescente domanda di prodotti di protezione individuale.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività di broker assicurativo, analizzando le opportunità di crescita del settore.
Quali sono i canali di acquisizione clienti più efficaci per i broker?
I canali di acquisizione clienti per i broker assicurativi italiani si sono diversificati notevolmente, con un mix tra approcci tradizionali e digitali.
- Referral e passaparola: rimane il canale più efficace, soprattutto per broker indipendenti che beneficiano della fiducia e delle raccomandazioni dei clienti esistenti
- Canali digitali: siti web ottimizzati, comparatori online, social media marketing e campagne di lead generation rappresentano una quota crescente
- Collaborazioni professionali: partnership con commercialisti, consulenti finanziari, studi legali e altri professionisti che possono generare referenze qualificate
- Eventi e networking: partecipazione a fiere di settore, convegni, eventi business locali per costruire relazioni dirette
- Acquisizioni e aggregazioni: strategia prevalente per i grandi gruppi che crescono acquisendo portafogli clienti di operatori più piccoli
Qual è il livello di digitalizzazione dei broker assicurativi italiani?
Il settore dei broker assicurativi italiani sta attraversando una fase di accelerata digitalizzazione, con il 62% degli operatori che ha effettuato investimenti in nuove tecnologie negli ultimi 24 mesi.
Strumento Digitale | Percentuale di Utilizzo | Benefici Principali |
---|---|---|
Strumenti di confronto e quotazione online | 81% | Velocità, precisione, competitività |
Software gestione sinistri e portali | 71% | Efficienza operativa, tracciabilità |
Strumenti di analisi dei dati | 67% | Profilazione clienti, pricing |
CRM avanzati | 58% | Gestione relazioni, automation |
Piattaforme di firma digitale | 65% | Velocità contrattuale, paperless |
App mobile dedicate | 45% | Accessibilità, servizio h24 |
Intelligenza artificiale | 23% | Automazione, analisi predittiva |
Quali sono le principali sfide regolamentari per i broker italiani?
I broker assicurativi italiani devono affrontare un quadro normativo complesso e in continua evoluzione, con sfide significative in termini di compliance e adeguamento tecnologico.
Gli adempimenti normativi includono l'obbligo di iscrizione e mantenimento al RUI (Registro Unico Intermediari), la formazione continua obbligatoria, la trasparenza delle commissioni e la corretta informativa precontrattuale ai clienti. Questi requisiti comportano costi fissi significativi, soprattutto per i piccoli operatori.
La gestione della privacy e protezione dei dati secondo il GDPR rappresenta una sfida costante, richiedendo investimenti in sistemi di sicurezza e procedure di data management. La Product Oversight and Governance (POG) impone inoltre nuovi standard nella progettazione e distribuzione dei prodotti assicurativi.
La crescente pressione competitiva da parte di grandi gruppi internazionali e delle insurtech richiede continui investimenti in tecnologia e formazione. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività di broker assicurativo, fornendo una guida completa per navigare il panorama normativo.
Conclusione
Il mercato dei broker assicurativi in Italia presenta opportunità significative per chi vuole entrare nel settore, con una crescita sostenuta dei volumi e una domanda crescente di servizi specializzati. Il consolidamento in corso crea spazio per operatori innovativi che sappiano combinare competenza tecnica e approccio digitale.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Il settore dei broker assicurativi italiani offre opportunità concrete per imprenditori preparati e orientati all'innovazione.
La chiave del successo risiede nella capacità di combinare competenza tecnica, servizio personalizzato e strumenti digitali avanzati per differenziarsi in un mercato competitivo ma in crescita.
Fonti
- Assicurazione.it - Guida ai broker assicurativi
- Assiteca - Bilancio consolidato 2020
- IVASS - Relazione annuale 2023
- PLTV - Crescita broker tra acquisizioni ed espansione
- AssNews - Aggregazione broker assicurativi
- BSness - Guadagni broker assicurativo
- EY - Broker Tech 2023
- Insurzine - Crescita rami danni 2023
- IoAssicuro - Distribuzione assicurativa Italia
- Intermedia Channel - Investimenti in tecnologia