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Come sta andando il mercato del vino in Italia?

Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di wine bar.

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Il mercato del vino italiano nel 2025 si presenta dinamico e ricco di opportunità per chi vuole aprire un wine bar.

Con un fatturato complessivo di oltre 14,5 miliardi di euro e una produzione che tocca i 41-48 milioni di ettolitri, il settore vinicolo italiano offre una base solida per chi vuole entrare nel business della ristorazione specializzata nel vino.

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Sommario

Il mercato del vino italiano nel 2025 mostra segnali di ripresa con una produzione di 41-48 milioni di ettolitri e un fatturato export di 8,1 miliardi di euro.

Il Veneto si conferma la regione leader con il 22-25% della produzione nazionale, seguito da Puglia, Emilia-Romagna e Sicilia, mentre le bollicine continuano a crescere nei consumi interni.

Indicatore Valore 2024 Tendenza
Produzione nazionale 41-48 milioni di ettolitri +7% rispetto al 2023
Fatturato export 8,1 miliardi di euro +5,5% rispetto al 2023
Prezzo medio export 3,72 euro/litro Stabile
Consumo interno 22 milioni di ettolitri In calo rispetto al 2020
Bottiglie esportate 2,91 miliardi +3,3% in volume
Vendite online 5-10% del mercato In crescita
Denominazioni attive 78 DOCG + 341 DOC Sistema consolidato

Chi c'è dietro a questo contenuto?

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Come abbiamo realizzato questo contenuto 🔎📝

Su Il Mio Business Plan conosciamo molto bene il mercato dei wine bar in Italia. Ogni giorno analizziamo dati, osserviamo le tendenze e ci confrontiamo con imprenditori, investitori e professionisti del settore.

Questo contenuto nasce proprio da quell'esperienza diretta: non ci limitiamo a consultare report e statistiche, ma raccogliamo anche feedback reali e aggiornati da chi lavora sul campo. Per garantire l'affidabilità dei dati, incrociamo sempre le nostre analisi con fonti autorevoli, che troverai indicate in fondo all'articolo.

Abbiamo anche creato infografiche originali per aiutarti a visualizzare al meglio i dati più importanti. Tutti gli altri elementi grafici sono stati realizzati dal nostro team e aggiunti manualmente.

Se pensi che ci sia qualcosa da approfondire, scrivici pure: rispondiamo sempre entro 24 ore.

Qual è il volume di produzione di vino in Italia negli ultimi 12 mesi?

La produzione italiana di vino nel 2024 ha raggiunto un volume compreso tra 41 e 48 milioni di ettolitri, segnando una ripresa del 7% rispetto al 2023.

Le stime più conservative di Ismea, Uiv e Assoenologi indicano circa 41 milioni di ettolitri, mentre altri report più recenti parlano di 44-48 milioni di ettolitri grazie alla buona ripresa della vendemmia. Questo volume, seppur in crescita, rimane ancora sotto la media degli ultimi 5 anni che si attestava sui 47 milioni di ettolitri.

Il 2023 era stato un anno particolarmente difficile per la viticoltura italiana, con forti cali produttivi dovuti alle condizioni climatiche avverse. La ripresa del 2024 rappresenta quindi un segnale positivo per tutto il settore, anche se non ha ancora raggiunto i livelli storici di produzione.

Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo wine bar.

Quante bottiglie di vino italiano vengono esportate ogni anno e quali sono i principali mercati di destinazione?

Nel 2024 l'Italia ha esportato circa 2,91 miliardi di bottiglie di vino, corrispondenti a 2,18 miliardi di litri, con una crescita del 3,3% in volume rispetto al 2023.

Mercato Valore (miliardi €) Crescita 2024
Stati Uniti 1,9 +10,2%
Germania 1,2 +3,7%
Regno Unito 0,85 +1%
Canada Non specificato +15,3%
Russia Non specificato In crescita
Polonia Non specificato In crescita
Repubblica Ceca Non specificato In crescita

Qual è il fatturato complessivo del settore vinicolo italiano nell'ultimo anno fiscale?

Il fatturato complessivo del settore vinicolo italiano nel 2024 ha raggiunto circa 14,5 miliardi di euro, suddiviso tra export e mercato interno.

Il fatturato dell'export ha toccato gli 8,1 miliardi di euro, registrando una crescita del 5,5% rispetto al 2023 e confermando l'Italia come leader mondiale nelle esportazioni di vino. Il mercato interno contribuisce per circa 6,4 miliardi di euro, pur mostrando una tendenza al consolidamento più che alla crescita.

Questi numeri collocano l'Italia saldamente al primo posto mondiale per valore delle esportazioni vinicole, davanti a Francia e Spagna. La crescita dell'export è trainata principalmente dai mercati nordamericani e da alcuni paesi emergenti dell'Europa orientale.

La ripartizione tra export e mercato interno evidenzia come il settore vinicolo italiano sia sempre più orientato verso l'internazionalizzazione, con l'export che rappresenta ormai oltre il 55% del fatturato totale.

Quali sono le regioni italiane che producono più vino e con quale quota di mercato ciascuna?

Il Veneto si conferma la regione leader nella produzione vinicola italiana con 10,7 milioni di ettolitri e una quota di mercato del 22-25% del totale nazionale.

Regione Quota Volume (%) Quota Valore (%)
Veneto 22-25% Non specificato
Puglia 16,1% 12,6%
Emilia-Romagna 14,6% 7,9%
Sicilia 11,3% 5,1%
Piemonte 4,6% 9,8%
Toscana 4,2% 9,5%
Abruzzo 4,2% 1,6%
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Qual è il prezzo medio di vendita al litro per il vino italiano, sia in Italia che all'estero?

Il prezzo medio del vino italiano per l'export nel 2024 si attesta a 3,72 euro al litro, in leggero aumento rispetto ai 3,65 euro del 2023.

Per quanto riguarda il mercato interno, il prezzo medio nelle vendite al dettaglio della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) si mantiene stabile intorno ai 3,70 euro al litro. Questo dato evidenzia come i prezzi del vino italiano siano sostanzialmente allineati tra mercato interno ed export.

La stabilità dei prezzi riflette un equilibrio di mercato, anche se alcune categorie di vino hanno subito pressioni al ribasso, mentre i segmenti premium e le bollicine mantengono margini più elevati. Il Prosecco e gli spumanti, ad esempio, riescono a spuntare prezzi superiori alla media.

Questa dinamica dei prezzi è particolarmente importante per chi vuole aprire un wine bar, poiché influenza direttamente i margini di guadagno e la strategia di posizionamento dell'offerta.

Quali sono le tendenze di consumo interno di vino in Italia, in termini di volumi e tipologie?

Il consumo interno di vino in Italia è in calo, passando da 24,4 milioni di ettolitri nel 2020 a circa 22 milioni nel 2023, con un consumo pro-capite sceso a 37,4 litri annui.

  • Vini rossi: Ancora preferiti dall'80,8% degli italiani, ma in calo nei volumi di vendita
  • Vini bianchi: Scelti dal 75,2% dei consumatori, in crescita soprattutto grazie agli spumanti
  • Bollicine e frizzanti: Preferiti dal 65,3%, in forte crescita trainati dal Prosecco
  • Vini rosé: Apprezzati dal 51,4% del pubblico, segmento emergente
  • Tendenza generale: "Si beve meno ma meglio", con preferenza per qualità superiore

Qual è l'evoluzione dei costi di produzione del vino in Italia?

I costi di produzione del vino in Italia hanno subito aumenti significativi negli ultimi anni, con incrementi del 10% tra 2019 e 2022 e punte dell'83% sui budget iniziali per alcune filiere nel 2022.

Le materie prime hanno registrato i rincari più consistenti: il vetro è aumentato del 25%, il cartone è più che raddoppiato e i tappi sono cresciuti del 40%. Anche il costo dell'uva base ha subito incrementi, come nel caso del Prosecco con un +35% nel 2022.

I costi di manodopera sono in crescita costante, soprattutto per le attività manuali in vigna e cantina, mentre la logistica ha subito forti rincari nei trasporti e negli imballaggi, aggravati dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina.

Questo scenario ha creato difficoltà maggiori per le aziende "light" (meno patrimonializzate) rispetto a quelle "strong" con filiera completa, influenzando la competitività del settore e i prezzi finali al consumo.

Quali sono le denominazioni di origine (DOC, DOCG) più vendute e più richieste sul mercato?

Il Prosecco DOCG del Veneto è la denominazione leader assoluta, trainante sia per l'export che per il mercato interno italiano.

  1. Prosecco DOCG (Veneto): Leader indiscusso del mercato delle bollicine
  2. Chianti DOCG (Toscana): Tra i più richiesti in Italia e all'estero
  3. Lambrusco DOC (Emilia-Romagna): Molto popolare in Nord Europa e USA
  4. Amarone della Valpolicella DOCG (Veneto): Icona di qualità e valore
  5. Barolo DOCG (Piemonte): Richiestissimo nel mercato premium
  6. Barbaresco DOCG (Piemonte): Eccellenza del segmento alto

Il sistema delle denominazioni italiane comprende attualmente 78 DOCG, 341 DOC e 118 IGT/IGP, costituendo una delle reti di tutela più articolate al mondo.

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Qual è la quota di mercato della vendita di vino online rispetto ai canali tradizionali in Italia?

La vendita di vino online in Italia rappresenta ancora una quota limitata del mercato totale, stimata tra il 5% e il 10%, ma è in costante crescita.

Il canale e-commerce sta guadagnando terreno soprattutto tra i consumatori più giovani e per le categorie premium, con particolare successo per le bollicine e gli spumanti. La crescita è stata accelerata dalla pandemia e si mantiene stabile anche nel post-covid.

I canali tradizionali come GDO, enoteche e horeca continuano a dominare il mercato, ma la vendita online sta diventando sempre più strategica per raggiungere nuovi segmenti di clientela e offrire esperienze di acquisto personalizzate.

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Quanto pesa il turismo enogastronomico sul mercato del vino italiano?

Il turismo enogastronomico rappresenta un driver fondamentale per la valorizzazione e la vendita diretta di vino, con un impatto economico stimato di oltre 40 miliardi di euro sul PIL italiano.

Non esistono dati ufficiali precisi sul peso economico diretto del turismo enogastronomico sul solo settore vinicolo, ma la sua importanza è crescente per la reputazione internazionale del vino italiano. Le cantine più note e i territori vinicoli più visitati beneficiano significativamente di ricavi da turismo e vendita diretta.

Le regioni come Piemonte, Toscana, Veneto e Sicilia registrano i flussi turistici più consistenti legati al vino, con visite in cantina, degustazioni e percorsi enogastronomici che contribuiscono sostanzialmente al fatturato delle aziende vinicole.

Per un wine bar, il turismo enogastronomico rappresenta un'opportunità importante per intercettare clientela qualificata e interessata a esperienze autentiche legate al vino italiano.

Ci sono agevolazioni fiscali, fondi o incentivi pubblici attivi per chi vuole entrare nel mercato vinicolo italiano?

Il settore vinicolo italiano può beneficiare di diversi strumenti di sostegno pubblico, a partire dalla Politica Agricola Comune (PAC) che offre contributi diretti e indiretti per la viticoltura.

  • Politica Agricola Comune (PAC): Contributi per viticoltura e valorizzazione denominazioni
  • Piani di Sviluppo Rurale (PSR): Sostegno a innovazione, sostenibilità e digitalizzazione
  • Incentivi regionali: Finanziamenti per ristrutturazione vigneti, promozione ed export
  • Fondi europei e nazionali: Programmi per promozione del vino italiano all'estero
  • OCM Vino: Organizzazione Comune di Mercato con contributi specifici per il settore

Quali sono i principali ostacoli burocratici o normativi per avviare un'attività vitivinicola in Italia?

Avviare un'attività nel settore vinicolo richiede il superamento di diversi ostacoli burocratici e normativi che possono risultare complessi per i nuovi imprenditori.

Le autorizzazioni e licenze rappresentano il primo scoglio: sono necessarie autorizzazioni ambientali, sanitarie e commerciali, oltre a procedure complesse per l'iscrizione ai registri delle denominazioni DOC e DOCG. La normativa fiscale prevede regimi specifici per le aziende agricole e vitivinicole, con obblighi di tracciabilità, etichettatura e certificazione molto dettagliati.

La regolamentazione del settore impone vincoli produttivi e territoriali per le denominazioni, con obblighi di registrazione e controllo della filiera che richiedono competenze specifiche. L'accesso al credito costituisce un ulteriore ostacolo, poiché le nuove imprese spesso faticano a ottenere finanziamenti bancari senza adeguate garanzie patrimoniali.

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Conclusione

Il mercato del vino italiano nel 2025 presenta opportunità concrete per chi vuole entrare nel settore con un wine bar, grazie a una produzione in ripresa, export in crescita e un panorama di denominazioni ricco e diversificato. La crescita delle bollicine e la tendenza verso il "bere meno ma meglio" offrono spazi interessanti per proposte di qualità.

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.

Fonti

  1. Agronotizie - Report RRN Vino Dicembre 2024
  2. WineNews - Anno 2024 del vino italiano
  3. Promos Italia - Esportazioni vino italiano 2024
  4. WineNews - Record export vino italiano 2024
  5. Gambero Rosso - Export vino italiano 2024
  6. Censis - Report Enpaia per Vinitaly 2024
  7. I Numeri del Vino - Vendite GDO Italia 2023
  8. Intesa Sanpaolo - Italia primo produttore mondiale vino 2024
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