Dati sul mercato dei negozi di giocattoli in Italia

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Il mercato italiano del giocattolo è aumentato del 9%

Il 2021 è stato un anno positivo per il settore del giocattolo in Italia, che ha registrato una crescita del 9% rispetto al 2020 e del 2,1% rispetto al 2019, secondo i dati forniti dalla società di ricerche Npd e diffusi da Assogiocattoli.

Il mercato dei giocattoli a licenza ha rappresentato il 26% del totale e ha registrato una crescita del 14%. Le top 5 licenze del 2021 sono state Harry Potter, Me Contro Te, Disney Frozen, Super Mario e Bing.

Tra i prodotti più venduti nel corso dell'anno spiccano i giochi in scatola e le costruzioni, che hanno coinvolto non solo i bambini ma anche gli adulti, i cosiddetti kidult, grazie a modalità di gioco in grado di intrattenere e divertire tutti eliminando ogni gap generazionale. Altre categorie di successo sono state le bambole, i prodotti collezionabili, i peluche, i veicoli a ruote, i supereroi e i dinosauri.

Fonte: Il Mattino

Il mercato italiano del giocattolo vale 1,8 miliardi di euro

Il settore dei giocattoli in Italia ha registrato una forte ripresa dopo il periodo di pandemia, grazie alla riscoperta del piacere di giocare a casa con i figli e al ruolo educativo e culturale del gioco.

Secondo i dati di Assogiocattoli, l'associazione che rappresenta i produttori e i distributori di giocattoli, il mercato italiano del giocattolo è cresciuto di oltre il 18% nel primo semestre del 2021, raggiungendo un valore di 1,8 miliardi di euro. Tra i giocattoli più venduti e apprezzati dagli italiani ci sono le costruzioni, i peluche, i giochi in scatola e le carte, le bambole fashion e i giocattoli per la prima infanzia.

Il mondo digitale influenza anche i trend dei giochi, con l'aumento dell'offerta di videogiochi, soprattutto in modalità multiplayer e legati a cinema e serie tv, e con il fenomeno dell'unboxing, ovvero l'apertura delle confezioni dei giocattoli davanti alla videocamera. Il mercato dei videogiochi in Italia ha superato i 2,2 miliardi di euro nel 2021, con un incremento del 2,9% rispetto al 2020.

Fonte: Cribis

Il fatturato dei prodotti a licenza rappresenta il 26% del totale

I prodotti a licenza sono quei prodotti che sfruttano il marchio, il logo, il personaggio o il tema di una proprietà intellettuale (come film, serie tv, libri, fumetti, videogiochi, ecc.) per attrarre i consumatori e creare valore aggiunto.

Si tratta di un settore molto importante nel mercato dei giocattoli, dove le licenze possono influenzare le scelte d'acquisto dei bambini e delle loro famiglie. Secondo i dati di Assogiocattoli, il fatturato dei prodotti a licenza nel mercato italiano del giocattolo ha raggiunto 1,8 miliardi di euro nel 2021, rappresentando il 26% del totale e registrando una crescita del 14% rispetto al 2020.

Il fenomeno delle licenze non riguarda solo i giocattoli, ma anche altri settori come l'abbigliamento, l'editoria, la cosmetica, la cancelleria e l'alimentazione. Tra le categorie più rilevanti ci sono l'intrattenimento e i personaggi (che comprendono film, tv, videogiochi e celebrità), il corporate branding (che include marchi di moda, sport e lifestyle) e lo sport (che include squadre, eventi e atleti).

Fonte: Il Mattino

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Il 22,7% delle imprese si trovano in Lombardia

La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di imprese di giocattoli, con una quota del 22,7% sul totale nazionale.

Secondo i dati di iCRIBIS, il settore dei giocattoli in Italia ha un giro d'affari di circa 1,8 miliardi di euro ed è in crescita per il terzo anno consecutivo. Le imprese lombarde operano principalmente nella fabbricazione di giochi e giocattoli di plastica, che rappresentano il 46,4% del totale regionale.

Tra le aziende lombarde più note nel settore dei giocattoli ci sono Ravensburger, leader nella produzione di puzzle e giochi da tavolo, Dorel Italia, specializzata in articoli per l'infanzia come passeggini, seggiolini e biciclette, Garlando, famosa per i suoi calcio balilla e altri giochi sportivi, e Fao Schwarz, il celebre marchio americano che ha aperto il suo primo negozio europeo a Milano nel 2021.

Altre aziende lombarde si occupano di distribuzione e vendita all'ingrosso di giocattoli provenienti da varie parti del mondo, come Filippini Srl.

Fonte: Cribis

Milano si conferma la prima provincia italiana con l’8,8% delle aziende

Milano è la capitale italiana del giocattolo, con una quota di mercato che supera il doppio di quella di Roma, Torino, Firenze e Napoli.

Secondo un'analisi di iCRIBIS, il settore dei giocattoli in Italia ha un giro d'affari di circa 1,8 miliardi di euro ed è in crescita per il terzo anno consecutivo. Le aziende milanesi rappresentano l'8,8% del totale nazionale, seguite da quelle romane (4,4%), torinesi (4%), fiorentine (3,8%) e napoletane (3,7%).

Le imprese milanesi del giocattolo si distinguono per la qualità e la varietà dei prodotti offerti, che spaziano dai peluches ai giochi elettronici, dai tricicli agli strumenti musicali. Tra le aziende più note ci sono Fortura, che produce peluches dal 1930 con marchi prestigiosi come National Geographic e Beanie Boos, e Clementoni, leader nella produzione di giochi educativi e scientifici.

Fonte: Cribis

Le imprese hanno una media dipendenti di circa 5,1 unità

Le imprese di giocattoli in Italia sono prevalentemente micro e piccole imprese, con una media dipendenti di circa 5,1 unità.

La media dipendenti delle imprese di giocattoli varia a seconda del territorio e del tipo di attività. Le regioni con la media dipendenti più alta sono il Lazio (7,8), la Toscana (7,4) e il Piemonte (6,9), mentre quelle con la media più bassa sono la Campania (3,2), la Puglia (3,4) e la Sicilia (3,5).

Le imprese che si occupano della fabbricazione di giochi elettronici hanno una media dipendenti di 9,2 unità, mentre quelle che producono giochi e giocattoli hanno una media di 4,6 unità.

La media dipendenti delle imprese di giocattoli riflette anche la composizione per genere dei titolari e dei lavoratori. Le aziende italiane di giocattoli a maggioranza femminile sono solo il 18,8% del totale e hanno una media dipendenti di 3,9 unità.

Fonte: Cribis

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Oltre 1 genitore su 3 cerca informazioni sui giocattoli da acquistare su internet

Internet e i giocattoli intelligenti hanno cambiato il modo di giocare dei bambini e le abitudini di acquisto dei genitori.

Oltre a poter giocare online con altre persone, le console di oggi consentono di svolgere una moltitudine di attività online e di utilizzare i giocattoli per interagire e sbloccare i livelli dei giochi. I genitori, dal canto loro, possono trovare online una vasta gamma di informazioni e consigli sui giocattoli da acquistare per i propri figli.

Secondo una ricerca dell'Osservatorio Kids & Toys della School of Management del Politecnico di Milano, oltre 1 genitore su 3 cerca informazioni sui giocattoli da acquistare su internet o social network.

Il 34% dei genitori si fa consigliare da forum e social network, il 22% si farebbe consigliare da uno smart shopping assistant e il 18% consulta siti specializzati o blog. Il 60% dei genitori acquista online con lo smartphone, approfittando delle offerte e della comodità.

Fonte: Osservatori

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