Le panetterie: dati, trend e analisi del settore in Italia

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Sono 4.100 le panetterie sul territorio italiano

Le panetterie sono tra le attività commerciali più diffuse e apprezzate in Italia.

Ogni giorno, milioni di persone si recano in questi esercizi per acquistare pane fresco, prodotti da forno e altre specialità gastronomiche. Le panetterie rappresentano anche una fonte di occupazione e di reddito per molti imprenditori e lavoratori del settore alimentare.

Tuttavia, le panetterie italiane continuano a offrire un servizio di qualità e di prossimità ai loro clienti, valorizzando le tradizioni locali e l’innovazione tecnologica.

Alcune si sono specializzate in prodotti biologici, integrali, senza glutine o con farine alternative. Altre hanno ampliato la loro offerta con pizzerie, pasticcerie, caffetterie o servizi di catering.

Secondo i dati dell’Associazione Italiana Panificatori (AIPAN), nel 2020 c’erano circa 4.100 panetterie sul territorio nazionale, distribuite in modo omogeneo tra le varie regioni. Questo numero è in calo rispetto agli anni precedenti, a causa della crisi economica, della concorrenza dei supermercati e dei cambiamenti nelle abitudini dei consumatori.

Fonte: Businesscoot

L’84% degli italiani dichiara di consumare abitualmente pane

Il pane è uno degli alimenti più antichi e diffusi nel mondo.

In Italia, il pane ha una storia millenaria e una grande varietà di tipi e ricette. Ogni regione, provincia e comune ha il suo pane caratteristico, che riflette la cultura e il territorio locali. Il pane è anche un simbolo di condivisione, di solidarietà e di religiosità.

Non sorprende quindi che la maggior parte degli italiani sia affezionata al consumo di pane.

Secondo un’indagine dell’Istituto di Ricerche di Mercato e Marketing (IRM), nel 2021 l’84% degli intervistati ha dichiarato di mangiare abitualmente pane, almeno una volta al giorno. Il pane preferito è quello fresco, seguito da quello raffermo e da quello confezionato.

Il consumo di pane varia anche in base all’età, al sesso e alla classe sociale degli italiani. In generale, le donne consumano meno pane degli uomini, i giovani meno degli anziani e i ceti più elevati meno di quelli più bassi.

Il pane è anche influenzato dalle tendenze alimentari del momento, come la dieta mediterranea, il vegetarianismo o il veganismo.

Fonte: Habitante

Il 39% degli italiani consuma pane integrale

Tra i vari tipi di pane, quello integrale sta guadagnando sempre più consensi tra gli italiani.

Si tratta di un pane realizzato con farina non raffinata, che conserva le fibre e i nutrienti del chicco di grano. Il pane integrale ha diversi benefici per la salute, come favorire la digestione, regolare l’intestino, saziare di più e prevenire alcune malattie.

Secondo uno studio della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), nel 2020 il 39% degli italiani ha dichiarato di consumare pane integrale, con un aumento del 5% rispetto al 2019. Il pane integrale è più richiesto dalle donne che dagli uomini, dai giovani che dagli anziani e dai residenti nel nord che in quelli nel sud.

Il consumo di pane integrale è anche legato alla sensibilità ambientale e sociale degli italiani. Infatti, molti consumatori scelgono il pane integrale prodotto con farine biologiche, locali e a km zero, per ridurre l’impatto ecologico e sostenere le filiere agricole del territorio.

Fonte: Habitante

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L’85% del pane consumato in Italia è fresco e artigianale

Nonostante la presenza sul mercato di diversi prodotti da forno industriali e confezionati, gli italiani mostrano una netta preferenza per il pane fresco e artigianale.

Si tratta di un pane prodotto quotidianamente dalle panetterie locali, con ingredienti semplici e naturali, senza conservanti o additivi. Il pane fresco e artigianale ha un sapore e un profumo inconfondibili, che richiamano la tradizione e la genuinità.

Secondo un rapporto dell’Osservatorio del Pane (ODP), nel 2021 l’85% del pane consumato in Italia è fresco e artigianale, con una quota di mercato del 70%.

Il pane fresco e artigianale è più consumato dagli uomini che dalle donne, dagli anziani che dai giovani e dai residenti nel centro-sud che in quelli nel nord.

Il consumo di pane fresco e artigianale è anche legato alla fiducia e alla relazione che gli italiani hanno con le panetterie. Infatti, molti consumatori scelgono il pane fresco e artigianale per la qualità del servizio, la cortesia del personale, la varietà dell’offerta e la convenienza dei prezzi. Alcuni consumatori sono anche affezionati alla loro panetteria di fiducia, dove si sentono accolti e soddisfatti.

Fonte: Habitante

In media si producono 1.6 milioni di tonnellate di pane all’anno

La produzione di pane in Italia è una delle attività economiche più rilevanti e dinamiche del settore alimentare.

Il pane è infatti un bene di prima necessità, che viene richiesto e consumato da una vasta parte della popolazione. È anche un prodotto che si adatta alle diverse esigenze e preferenze dei consumatori, grazie alla sua varietà e versatilità.

Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), nel 2020 la produzione di pane in Italia ha raggiunto 1.6 milioni di tonnellate, con un valore di 4.8 miliardi di euro.

La produzione di pane in Italia è concentrata soprattutto nelle regioni del nord, che coprono il 60% della quota nazionale.

La produzione di pane in Italia è anche caratterizzata da una forte frammentazione, con oltre 4.000 imprese attive nel settore.

Fonte: Businesscoot

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