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Cosa serve per aprire un bar?

Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di bar.

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Aprire un bar in Italia richiede un investimento significativo e una pianificazione accurata.

L'investimento iniziale varia tra 60.000€ e 150.000€, considerando tutti i costi necessari per l'avvio dell'attività. È fondamentale comprendere ogni aspetto economico e burocratico prima di iniziare questo percorso imprenditoriale.

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Sommario

Aprire un bar richiede un investimento iniziale compreso tra 60.000€ e 150.000€, considerando tutte le voci principali.

Le tempistiche medie dall'idea all'apertura variano tra 3 e 7 mesi, includendo pratiche burocratiche e allestimento del locale.

Aspetto Dettaglio Costo/Caratteristica
Investimento iniziale Apertura indipendente completa 60.000€ - 150.000€
Attrezzature principali Macchina caffè, frigoriferi, bancone 20.000€ - 50.000€
Costi fissi mensili Affitto, personale, utenze, scorte 7.000€ - 15.000€
Superficie minima Locale per somministrazione 25-30 mq minimi
Personale iniziale Barista + aiuto + pulizie 2-3 dipendenti
Licenze e permessi SCIA, partita IVA, licenza somministrazione 5.000€ - 10.000€
Fatturato medio mensile Bar media grandezza 5.000€ - 20.000€

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Quanto costa aprire un bar da zero, considerando l'affitto, i lavori di ristrutturazione, l'arredamento, le attrezzature e le scorte iniziali?

L'investimento iniziale per aprire un bar da zero in Italia varia tra 60.000€ e 150.000€, a seconda della dimensione, posizione e livello di allestimento del locale.

Per un'apertura indipendente completa, devi considerare diversi fattori che influenzano il costo totale. La posizione del locale incide significativamente: un bar in centro città richiede investimenti maggiori rispetto a una zona periferica.

Le principali voci di spesa includono la cauzione e i primi mesi di affitto (3.000€-15.000€), i lavori di ristrutturazione per adeguare il locale alle normative (10.000€-40.000€), l'arredamento completo (10.000€-30.000€) e le attrezzature professionali indispensabili (20.000€-50.000€).

Le scorte iniziali rappresentano un investimento più contenuto (2.000€-5.000€), ma sono fondamentali per iniziare l'attività. A questi costi si aggiungono le spese per licenze e permessi (5.000€-10.000€) e gli investimenti per marketing e insegne (2.000€-5.000€).

Un investimento medio consigliato si attesta sui 70.000€-120.000€ per un locale di media grandezza, garantendo un allestimento professionale e competitivo.

Quali sono le attrezzature indispensabili per un bar e quanto costano in media?

Le attrezzature professionali rappresentano l'investimento più significativo per un bar, con costi compresi tra 20.000€ e 50.000€ totali.

Attrezzatura Descrizione Costo medio (€)
Macchina per caffè professionale 2-3 gruppi, automatica o semi-automatica 2.000 - 8.000
Macinacaffè Professionale con dosatore 400 - 1.500
Lavabicchieri/lavastoviglie Professionale ad alta temperatura 1.000 - 3.000
Frigoriferi e banchi frigo Verticali e orizzontali per bevande 1.000 - 5.000
Bancone bar Su misura con piano lavoro 5.000 - 15.000
Vetrine refrigerate Per pasticceria e panini 1.000 - 3.000
Attrezzature varie Spremiagrumi, blender, tostiere 900 - 2.800

Quali sono i costi fissi mensili da sostenere?

I costi fissi mensili per gestire un bar variano tra 7.000€ e 15.000€, rappresentando la spesa più impegnativa per la sostenibilità economica dell'attività.

L'affitto del locale costituisce spesso la voce più consistente, oscillando tra 1.000€ e 5.000€ mensili a seconda della città e della zona. Nelle aree centrali delle grandi città, questa cifra può essere significativamente superiore.

Il costo del personale rappresenta il secondo elemento più rilevante, con una spesa media tra 3.000€ e 7.000€ mensili per 2-3 dipendenti. Questo include stipendi, contributi e assicurazioni obbligatorie.

Le utenze (luce, gas, acqua, internet) incidono per 300€-2.500€ al mese, variando in base alle dimensioni del locale e ai consumi. Le scorte e materie prime richiedono un investimento costante di 2.000€-5.000€ mensili.

Altri costi fissi includono l'assicurazione (50€-200€), la SIAE per la musica (circa 200€-300€ annui), la gestione rifiuti (100€-300€) e la manutenzione ordinaria (200€-1.000€).

Quanti dipendenti servono all'apertura di un bar standard e quanto costa mediamente ciascuna figura?

Un bar standard all'apertura richiede generalmente 2-3 dipendenti, oltre ai titolari se operativi nel servizio quotidiano.

Il barista principale rappresenta la figura chiave dell'attività, con uno stipendio netto che varia tra 1.300€ e 1.800€ al mese. Questa figura deve avere esperienza nella preparazione dei caffè, gestione della cassa e relazione con i clienti.

L'aiuto barista o cameriere supporta nelle operazioni quotidiane, con un costo mensile tra 1.000€ e 1.400€ netti. Questa figura si occupa del servizio ai tavoli, pulizia e supporto al banco.

L'addetto alle pulizie, spesso impiegato part-time, costa tra 500€ e 800€ netti al mese. Questa figura è essenziale per mantenere gli standard igienici richiesti dalla normativa.

Il costo totale lordo per il datore di lavoro, includendo contributi e TFR, è circa 1,4-1,5 volte superiore al netto percepito dal dipendente. Per un team completo, l'investimento mensile varia tra 4.200€ e 7.500€ lordi.

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Che superficie minima deve avere un locale per aprire un bar e quali requisiti strutturali deve rispettare?

La superficie minima consigliata per aprire un bar è di almeno 25-30 mq per il solo servizio di somministrazione, ma locali più complessi richiedono spazi maggiori fino a 100 mq e oltre.

L'altezza minima del locale deve essere di 2,00 metri, salvo regolamenti comunali più restrittivi che possono richiedere dimensioni superiori. Questa misura è fondamentale per ottenere l'agibilità del locale.

I requisiti strutturali obbligatori includono bagni separati per clienti e personale, spazi dedicati per il deposito delle merci, una zona lavaggio adeguatamente attrezzata e l'accessibilità per persone con disabilità secondo la normativa vigente.

Il locale deve rispettare rigorosamente le norme igienico-sanitarie HACCP, con superfici lavabili, sistemi di aerazione adeguati e separazione tra zone di preparazione e consumo. Le normative antincendio richiedono uscite di emergenza, estintori e, in alcuni casi, sistemi di rilevazione fumi.

Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo bar.

Quali sono le licenze e i permessi obbligatori da ottenere per aprire legalmente un bar in Italia, e quanto costano?

Per aprire legalmente un bar in Italia sono necessarie diverse licenze e permessi, con un costo totale compreso tra 5.000€ e 10.000€.

  • SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) presso il Comune di competenza
  • Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio locale
  • Apertura della Partita IVA presso l'Agenzia delle Entrate
  • Licenza per la somministrazione di alimenti e bevande
  • Certificato HACCP per la manipolazione degli alimenti
  • Autorizzazione comunale per l'installazione dell'insegna
  • Permesso SIAE per la diffusione musicale nel locale
  • Autorizzazione per la vendita di superalcolici presso l'Agenzia delle Entrate

È necessario frequentare un corso o ottenere una qualifica per poter aprire e gestire un bar?

Sì, è obbligatorio frequentare specifici corsi di formazione per aprire e gestire legalmente un bar in Italia.

Il corso SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande) è obbligatorio per almeno un socio o dipendente dell'attività. Questo corso fornisce le competenze necessarie sulla normativa igienico-sanitaria, sulla gestione degli alimenti e sulle responsabilità legali.

Il corso HACCP è obbligatorio per tutti coloro che manipolano alimenti, inclusi i titolari e i dipendenti. Questo certificato deve essere rinnovato periodicamente e garantisce la conoscenza delle procedure di sicurezza alimentare.

Il corso di sicurezza sul lavoro è obbligatorio sia per i titolari che per i dipendenti, con contenuti specifici sui rischi presenti nell'ambiente di lavoro e sulle misure di prevenzione da adottare.

In alternativa al corso SAB, è possibile dimostrare di possedere un diploma alberghiero o un'esperienza comprovata nel settore della ristorazione per almeno due anni negli ultimi cinque.

Quanto tempo ci vuole in media per passare dall'idea all'apertura effettiva del bar, considerando anche le pratiche burocratiche?

Il tempo medio necessario per passare dall'idea all'apertura effettiva di un bar varia tra 3 e 7 mesi, a seconda della complessità del progetto e della rapidità delle pratiche burocratiche.

La fase di pianificazione e ricerca del locale richiede generalmente 1-2 mesi. In questo periodo si valutano le location, si analizza la concorrenza e si definisce il business plan dell'attività.

Le pratiche burocratiche per ottenere tutte le licenze e i permessi necessari richiedono 1-2 mesi. I tempi possono allungarsi se il Comune richiede modifiche strutturali o se ci sono ritardi negli uffici competenti.

La ristrutturazione e l'allestimento del locale rappresentano la fase più lunga, con tempistiche di 1-3 mesi a seconda dell'entità dei lavori necessari. Locali che richiedono interventi strutturali importanti possono necessitare di tempi maggiori.

È fondamentale pianificare con anticipo ogni fase e considerare possibili ritardi, specialmente per le autorizzazioni comunali e i lavori di ristrutturazione che potrebbero incontrare imprevisti.

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Quali sono i margini medi di guadagno per le principali categorie di prodotti venduti?

I margini di guadagno nel settore bar variano significativamente in base alla tipologia di prodotto venduto, con il caffè che garantisce i margini più elevati.

Categoria prodotto Margine lordo Note
Caffè e bevande calde 70% - 80% Margine più alto, prodotto di punta
Alcolici e cocktail 60% - 75% Buoni margini, soprattutto aperitivi
Panini e snack salati 50% - 65% Margini medi, alto volume
Pasticceria e dolci 40% - 60% Varia se produzione propria o acquisto
Bevande analcoliche 45% - 55% Margini stabili, consumo costante
Gelati e granite 50% - 70% Stagionali, margini interessanti
Tabacchi (se autorizzati) 8% - 12% Margini bassi ma volumi elevati

Qual è il fatturato medio mensile di un bar in una zona urbana e quali sono i periodi di maggiore incasso?

Il fatturato medio mensile di un bar varia considerevolmente in base alle dimensioni, alla posizione e al tipo di clientela, oscillando tra 5.000€ e 38.000€ al mese.

Un bar piccolo o di media grandezza in zona urbana realizza generalmente un fatturato compreso tra 5.000€ e 20.000€ mensili. Bar più grandi e ben posizionati possono raggiungere fatturati tra 25.000€ e 38.000€ al mese.

Il fatturato annuo medio si attesta tra 300.000€ e 486.000€, con significative variazioni stagionali e giornaliere che influenzano i ricavi complessivi dell'attività.

I periodi di maggiore incasso si concentrano nelle prime ore del mattino (colazioni e caffè), durante le pause pranzo (panini e pasti veloci) e negli orari dell'aperitivo serale. Le festività, i mesi estivi e gli eventi locali rappresentano ulteriori opportunità di incremento del fatturato.

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Quanto conviene acquistare un'attività esistente rispetto all'apertura di un nuovo bar, e quali rischi bisogna considerare?

L'acquisto di un'attività esistente presenta vantaggi e svantaggi specifici rispetto all'apertura di un nuovo bar, richiedendo un'analisi attenta di diversi fattori.

I principali vantaggi dell'acquisto includono la presenza di un avviamento commerciale consolidato, una clientela già fidelizzata e tempi di avvio più rapidi. La burocrazia risulta generalmente semplificata, con licenze già in essere e procedure amministrative ridotte.

I rischi principali riguardano la possibile eredità di debiti o problemi pregressi non dichiarati, locali e attrezzature potenzialmente datati che richiedono investimenti aggiuntivi, e la difficoltà di modificare l'immagine consolidata presso la clientela esistente.

L'apertura di un nuovo bar comporta costi e tempi maggiori, ma offre la massima personalizzazione dell'attività e nessun "passato" da gestire. La scelta dipende dal budget disponibile, dall'esperienza dell'imprenditore e dagli obiettivi a lungo termine.

È fondamentale effettuare una due diligence approfondita per verificare la situazione contabile, fiscale e legale dell'attività prima dell'acquisto.

Esistono agevolazioni fiscali, contributi regionali o nazionali per chi apre un bar, soprattutto per giovani o nuove imprese?

Esistono diverse agevolazioni fiscali e contributi disponibili per l'apertura di un bar, particolarmente vantaggiosi per giovani imprenditori e nuove imprese.

I contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati sono disponibili a livello regionale e nazionale, con bandi specifici gestiti da enti come Invitalia e dalle singole Regioni. Questi supporti sono spesso destinati a imprenditori under 35 e donne.

Gli incentivi per l'imprenditoria giovanile e femminile includono agevolazioni fiscali per start-up innovative, accesso facilitato al credito e riduzioni dei costi per l'avvio dell'attività. I fondi europei offrono ulteriori opportunità di finanziamento.

Le detrazioni fiscali sono previste per investimenti in attrezzature, ristrutturazioni e assunzioni di personale, con particolare attenzione agli interventi di efficientamento energetico e digitalizzazione dell'attività.

Per accedere a queste agevolazioni è necessario monitorare costantemente i bandi attivi nella propria Regione e rivolgersi a consulenti specializzati o associazioni di categoria per la presentazione delle domande.

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Conclusione

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.

Fonti

  1. Partita IVA - Aprire un bar
  2. Qonto - Come aprire un bar
  3. BSness - Quanto costa aprire un bar
  4. Caffè Vergnano - Costi apertura bar
  5. Lusini - Investimenti per bar
  6. Gastrodomus - Attrezzature bar
  7. Money.it - Investimenti bar
  8. Team System - Costi fissi bar
  9. Aprire un Bar - Costi personale
  10. Alter Edu - Requisiti apertura bar
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