Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di corriere.
Aprire un'attività di corriere richiede un investimento iniziale di almeno 30.000-50.000 euro per il primo anno di operatività.
Il settore delle consegne è in forte crescita in Italia, specialmente dopo l'esplosione dell'e-commerce. Tuttavia, avviare un'attività di corriere richiede una pianificazione accurata per gestire costi fissi elevati e margini spesso ridotti.
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L'avvio di un'attività di corriere richiede un investimento iniziale significativo che varia dai 30.000 ai 50.000 euro per il primo anno.
I costi principali includono l'acquisto o noleggio del veicolo, assicurazioni professionali, licenze obbligatorie e equipaggiamento tecnico necessario per le operazioni quotidiane.
| Voce di Costo | Costo Minimo (€) | Costo Massimo (€) | Note |
|---|---|---|---|
| Veicolo (acquisto usato) | 5.000 | 18.000 | Auto o furgone usato |
| Assicurazione annuale | 1.400 | 2.800 | RCA professionale + merci |
| Licenze e autorizzazioni | 470 | 620 | Camera Commercio + Albo |
| Equipaggiamento tecnico | 670 | 1.500 | GPS, stampante, abbigliamento |
| Costi fissi mensili | 500 | 900 | Carburante, manutenzione, ecc. |
| Marketing iniziale | 300 | 1.000 | Volantini, Google My Business |
| Capitale circolante 6 mesi | 3.000 | 5.400 | Riserva per spese operative |
Quanto costa aprire un'attività di corriere da zero?
Per aprire un'attività di corriere da zero serve un investimento minimo di 30.000 euro, ma una stima più realistica si aggira intorno ai 50.000 euro per il primo anno di operatività.
L'investimento principale riguarda l'acquisto o il noleggio del veicolo, che rappresenta circa il 40-60% del budget iniziale. Un furgone usato costa tra 8.000 e 18.000 euro, mentre il noleggio a lungo termine varia da 350 a 600 euro mensili.
Le assicurazioni professionali obbligatorie incidono per 1.400-2.800 euro annui, includendo RCA professionale, polizza merci e responsabilità civile. Le licenze e autorizzazioni richiedono circa 470-620 euro annui per Camera di Commercio e Albo Trasportatori.
L'equipaggiamento tecnico necessario (GPS, stampante etichette, abbigliamento, imballaggi) costa tra 670 e 1.500 euro. Bisogna inoltre considerare i costi di marketing iniziale (300-1.000 euro) e una riserva di capitale circolante per i primi 6 mesi (3.000-5.400 euro).
Quale veicolo scegliere e quanto costa?
Il furgone rappresenta la scelta più versatile per iniziare, permettendo di trasportare volumi maggiori e accettare più tipologie di consegne.
Per le consegne urbane leggere, uno scooter nuovo costa 2.000-4.000 euro ed è ideale per il food delivery o piccoli pacchi. Un'auto usata richiede 5.000-12.000 euro ed è adatta per documenti e pacchi di media dimensione.
Il furgone usato costa 8.000-18.000 euro per modelli affidabili con patente B. Il noleggio a lungo termine è un'alternativa interessante: 350-600 euro mensili per un furgone, includendo spesso manutenzione e assicurazione base.
La scelta dipende dal tipo di servizio: per corriere espresso cittadino basta un'auto, per consegne B2B serve un furgone, per food delivery è perfetto lo scooter. Il veicolo deve essere intestato all'attività e avere assicurazione professionale.
Quanto costa l'assicurazione per un corriere?
L'assicurazione professionale per corrieri costa 1.400-2.800 euro annui e include diverse coperture obbligatorie per legge.
La RCA professionale per furgone costa 1.200-2.000 euro annui, significativamente più cara di una polizza privata perché copre l'uso commerciale del veicolo. L'assicurazione INAIL per infortuni sul lavoro è obbligatoria per tutti i lavoratori autonomi.
La polizza responsabilità civile verso terzi protegge da danni causati durante le consegne e costa 200-500 euro annui. Per trasportare merci di valore serve una polizza All Risk che costa 200-800 euro annui in base al valore massimo coperto.
Alcune compagnie offrono pacchetti specifici per corrieri che includono tutte le coperture necessarie. È fondamentale verificare che la polizza copra il trasporto conto terzi e non solo l'uso privato del veicolo.
Quali licenze e autorizzazioni servono?
| Licenza/Autorizzazione | Costo Annuale (€) | Ente Rilasciante | Tempi di Rilascio |
|---|---|---|---|
| Partita IVA (Codice Ateco 53.20.00) | Gratuita | Agenzia delle Entrate | Immediato online |
| Iscrizione Camera di Commercio | 120 | Camera di Commercio | 7-15 giorni |
| Iscrizione Albo Trasportatori | 350-500 | Camera di Commercio | 30-60 giorni |
| Autorizzazione Generale MIMIT | Variabile | Ministero Imprese | 60-90 giorni |
| Iscrizione INPS | Variabile | INPS | 30 giorni |
| Iscrizione INAIL | Variabile | INAIL | 30 giorni |
| Corso formazione ADR (se necessario) | 300-600 | Autoscuole autorizzate | 5-10 giorni |
Quale equipaggiamento tecnico serve?
L'equipaggiamento tecnico per un corriere costa tra 670 e 1.500 euro e include strumenti indispensabili per le operazioni quotidiane.
Un navigatore GPS professionale o smartphone con app dedicate costa 150-400 euro. La stampante per etichette termica costa 60-150 euro ed è essenziale per stampare documenti di trasporto e etichette di spedizione.
L'abbigliamento tecnico professionale (divisa, scarpe antinfortunistiche, giubbotto alta visibilità) richiede 150-300 euro. Gli imballaggi di scorta (scatole, buste, nastro adesivo, pluriball) costano 200-400 euro iniziali.
Il dispositivo per la firma digitale costa 50-150 euro e permette di far firmare digitalmente le ricevute. Per il food delivery serve anche uno zaino isotermico da 60-100 euro. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività di corriere.
Quante consegne servono per coprire i costi?
Per raggiungere il break-even servono almeno 200-250 consegne mensili, equivalenti a 10-12 consegne per giorno lavorativo.
Con costi fissi mensili di 1.200-1.500 euro (noleggio veicolo, assicurazione, carburante, manutenzione, commercialista) e una tariffa media di 5-6 euro per consegna, il punto di pareggio si raggiunge con circa 250 consegne mensili.
Il calcolo considera un margine lordo del 60-70% dopo i costi variabili (carburante aggiuntivo, pedaggi, parcheggi). Per generare un reddito netto di 1.500 euro mensili servono circa 350-400 consegne al mese.
La stagionalità influisce molto: durante i picchi (Black Friday, Natale) si possono fare anche 20-25 consegne giornaliere, mentre nei periodi calmi si scende a 6-8 consegne al giorno.
Quanto si guadagna per ogni consegna?
Il guadagno medio per consegna varia da 5 a 10 euro per consegne standard locali, fino a 50 euro per servizi espressi specializzati.
Le consegne urbane standard (documenti, piccoli pacchi) rendono 5-7 euro ciascuna. Le consegne intercity o espresse possono fruttare 10-25 euro, mentre i servizi specializzati (merci fragili, urgenti, fuori orario) arrivano a 30-50 euro.
Il margine netto dopo carburante, manutenzione e tasse varia dal 20% al 35% del fatturato. Un corriere esperto può raggiungere 1.200-2.000 euro netti mensili, con una media nazionale di 1.500 euro netti al mese nel 2025.
La collaborazione con piattaforme digitali (Amazon Flex, Glovo) offre tariffe più basse (3-5 euro per consegna) ma garantisce volume costante e meno burocrazia. I clienti diretti pagano di più ma richiedono maggiore impegno commerciale.
Quali sono i costi fissi mensili principali?
I costi fissi mensili per un'attività di corriere variano da 500 a 900 euro e includono diverse voci obbligatorie.
Il carburante rappresenta la voce principale con 200-400 euro mensili, variabile in base ai chilometri percorsi e al tipo di veicolo. La manutenzione programmata costa 50-100 euro mensili per tagliandi, pneumatici e piccole riparazioni.
L'assicurazione incide per 100-170 euro mensili considerando tutte le coperture obbligatorie. Parcheggi e pedaggi costano 50-100 euro mensili, soprattutto per chi opera in centri urbani con ZTL.
Il commercialista costa 50-80 euro mensili per gestione fiscale e contabile. Il software gestionale per fatturazione e tracking richiede 20-50 euro mensili. Il diritto camerale annuale si traduce in circa 10 euro mensili.
Come trovare lavoro all'inizio: piattaforme o clienti diretti?
All'inizio conviene collaborare con piattaforme esistenti per avere subito flusso di lavoro, poi gradualmente sviluppare clienti diretti per margini migliori.
Le piattaforme come Amazon Flex, Glovo, Deliveroo permettono di iniziare dopo 1-2 settimane dalla registrazione e formazione. Offrono volume garantito ma tariffe più basse (3-5 euro per consegna) e minore controllo sui tempi di lavoro.
I clienti diretti (negozi, uffici, aziende) pagano tariffe migliori (6-12 euro per consegna) ma richiedono tempo per essere acquisiti e comportano maggiore burocrazia (fatturazione, contratti, crediti).
La strategia ottimale è partire con le piattaforme per coprire i costi fissi e parallelamente costruire una rete di clienti diretti. Dopo 6-12 mesi si può valutare se concentrarsi solo sui clienti diretti o mantenere un mix. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività di corriere.
Quanto tempo serve per una clientela stabile?
Per costruire una clientela diretta stabile servono 6-18 mesi di lavoro costante e investimenti in marketing territoriale.
I primi 3 mesi sono dedicati a farsi conoscere nel territorio attraverso volantinaggio, visite dirette ai negozi e passaparola. Dal 4° al 9° mese si iniziano a fidelizzare i primi clienti regolari con servizio puntuale e tariffe competitive.
Dal 10° al 18° mese si raggiunge una base clienti sufficiente per sostenere l'attività senza dipendere dalle piattaforme. Chi lavora solo con piattaforme può iniziare immediatamente ma resta sempre dipendente dai loro algoritmi e tariffe.
La velocità di crescita dipende dalla zona geografica, dalla concorrenza locale e dall'investimento in marketing. Nelle piccole città è più facile farsi conoscere, mentre nelle metropoli serve più tempo ma il mercato è più ampio.
Quali strategie pubblicitarie a basso costo funzionano?
- Volantinaggio mirato: Distribuire volantini in zone commerciali, condomini e uffici costa 100-300 euro e raggiunge migliaia di potenziali clienti locali
- Google My Business gratuito: Creare un profilo aziendale gratuito su Google con recensioni e foto per apparire nelle ricerche locali
- Social network locali: Partecipare a gruppi Facebook di quartiere, annunci su Instagram e WhatsApp Business per il passaparola digitale
- Partnership con negozi: Accordi con negozi locali per offrire servizi di consegna ai loro clienti in cambio di visibilità
- Passaparola incentivato: Sconti ai clienti che portano nuovi clienti, sistema di referral con commissioni
- Presenza eventi locali: Partecipare a fiere, mercati e eventi di quartiere con biglietti da visita e volantini informativi
- Adesivi sul veicolo: Personalizzare il veicolo con logo, numero di telefono e servizi offerti per pubblicità mobile continua
Quale forma giuridica scegliere?
Per chi inizia, la ditta individuale con regime forfettario rappresenta la scelta più vantaggiosa per semplicità gestionale e carico fiscale ridotto.
| Forma Giuridica | Vantaggi | Svantaggi | Costi Annuali |
|---|---|---|---|
| Ditta Individuale Forfettaria | Tassazione 5-15%, semplicità, costi bassi | Responsabilità illimitata, limiti di fatturato | 500-1.000€ |
| Ditta Individuale Ordinaria | Nessun limite di fatturato, deducibilità costi | Tassazione IRPEF alta, contabilità complessa | 1.500-2.500€ |
| SRL Semplificata | Responsabilità limitata, capitale 1€ | Costi gestione alti, burocrazia | 2.000-4.000€ |
| SRL Ordinaria | Responsabilità limitata, immagine solida | Capitale 10.000€, costi apertura e gestione alti | 3.000-6.000€ |
| Partita IVA Freelance | Massima flessibilità, adatto piattaforme | Responsabilità personale, meno tutele | 800-1.500€ |
Il regime forfettario permette di fatturare fino a 85.000 euro annui con tassazione flat del 5% per i primi 5 anni (under 35) o 15% successivamente. La contabilità è semplificata e non serve tenere registri IVA.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività di corriere.
Conclusione
Aprire un'attività di corriere richiede un investimento iniziale di 30.000-50.000 euro ma può generare redditi interessanti per chi opera con strategia e professionalità. La chiave del successo sta nel bilanciare costi fissi contenuti, margini operativi sostenibili e un mix equilibrato tra piattaforme digitali e clienti diretti.
Il settore offre buone opportunità di crescita grazie all'espansione dell'e-commerce, ma richiede impegno costante, investimenti in tecnologia e capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato. Una pianificazione accurata dei primi 18 mesi di attività è fondamentale per raggiungere la sostenibilità economica.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Il settore dei corrieri in Italia continua a crescere rapidamente, trainato dall'espansione dell'e-commerce e dalle nuove abitudini di consumo post-pandemia.
Prima di avviare l'attività, è fondamentale valutare attentamente il mercato locale, la concorrenza esistente e definire una strategia di posizionamento chiara per differenziarsi dai competitor.
Fonti
- Aprire in Franchising - Guida completa corriere espresso
- Info Franchising - Aprire un corriere espresso
- Chubb - Polizze merci trasportate
- Flextax - Costi partita IVA corriere
- Mondo Corrieri - Guadagni corriere Italia
- Fiscozen - Costi mensili ditta individuale
- BSness - Guadagni azienda trasporti
- Talent - Stipendio corriere



