Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di attività di vendita di biancheria intima.
Aprire un negozio di biancheria intima richiede un investimento iniziale che varia dai 40.000 agli 80.000 euro per un'attività di piccole-medie dimensioni.
I costi principali includono l'affitto del locale, la ristrutturazione, l'acquisto di attrezzature specifiche per l'esposizione degli articoli intimi e il primo stock di merce. La posizione del negozio influisce notevolmente sui costi mensili, mentre la scelta dei fornitori determina i margini di profitto che si aggirano tra l'8% e il 12%.
Se vuoi davvero partire con il piede giusto, scarica il nostro business plan completo per aprire la tua attività di vendita di biancheria intima.
L'apertura di un negozio di biancheria intima richiede un investimento complessivo tra 40.000 e 80.000 euro per un'attività ben avviata.
I costi mensili di gestione si attestano tra 3.100 e 7.250 euro, mentre per raggiungere il punto di pareggio servono circa 5-7 clienti al giorno con uno scontrino medio di 40 euro.
Voce di costo | Investimento iniziale (€) | Costi mensili (€) |
---|---|---|
Affitto e cauzione | 3.000 - 18.000 | 1.000 - 3.000 |
Ristrutturazione | 10.000 - 30.000 | - |
Attrezzature | 10.000 - 25.000 | - |
Primo stock merce | 15.000 - 30.000 | - |
Personale | - | 1.300 - 2.600 |
Utenze | - | 200 - 400 |
Marketing | 2.000 - 5.000 | 500 - 1.000 |

Quanto costa aprire un negozio di biancheria intima?
L'investimento iniziale per aprire un negozio di biancheria intima varia dai 40.000 agli 80.000 euro per un'attività di piccole-medie dimensioni in Italia.
I costi principali includono l'affitto del locale con cauzione (3.000-18.000 euro), la ristrutturazione e l'allestimento (10.000-30.000 euro), le attrezzature specializzate (10.000-30.000 euro) e il primo stock di merce (15.000-30.000 euro). A questi si aggiungono circa 2.000-5.000 euro per licenze, assicurazioni e pratiche burocratiche.
La posizione del negozio influisce significativamente sui costi: un locale in zona centrale o commerciale richiede un affitto mensile di 1.000-3.000 euro, spesso con deposito cauzionale di 3-6 mesi. Il budget per il marketing di lancio deve prevedere altri 2.000-5.000 euro per garantire una buona visibilità iniziale.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività di vendita di biancheria intima.
Quali attrezzature servono per allestire un negozio di intimo?
Attrezzatura | Costo indicativo (€) | Caratteristiche |
---|---|---|
Espositori e scaffalature | 2.000 - 6.000 | Specifici per biancheria, con ganci e ripiani |
Manichini | 100 - 300 ciascuno | Busto femminile e manichini interi |
Registratore di cassa/POS | 1.000 - 3.000 | Sistema completo con software gestionale |
Camerini | 1.500 - 4.000 | 2-3 camerini con tende e specchi |
Illuminazione professionale | 2.000 - 5.000 | LED specifici per evidenziare i prodotti |
Tavoli e vetrine | 1.000 - 3.000 | Per esposizione centrale e vetrina |
Insegna esterna | 1.000 - 2.500 | Illuminata e personalizzata |
Quanto investire nel primo stock di merce?
Il primo ordine di merce richiede un investimento tra 15.000 e 30.000 euro per garantire una buona varietà di prodotti di qualità.
La quantità consigliata varia tra 600 e 1.200 capi totali, a seconda delle dimensioni del negozio e dell'assortimento desiderato. È fondamentale coprire almeno 5-6 taglie per ogni modello, con 3-5 colori base per modello. L'assortimento deve includere almeno 10-15 modelli diversi tra reggiseni, slip, body, pigiami e accessori.
Una suddivisione efficace prevede: 10 modelli × 5 taglie × 4 colori × 6 pezzi per taglia-colore, per un totale di 1.200 capi. È consigliabile privilegiare la profondità sulle taglie e colori più richiesti per evitare rimanenze eccessive e ottimizzare la rotazione del magazzino.
La scelta dei fornitori deve bilanciare qualità e prezzo, considerando che il costo del venduto rappresenta il 40-50% del fatturato finale.
Qual è la metratura ideale per un negozio di biancheria intima?
La metratura ideale per un negozio di biancheria intima è di 40-60 mq di area vendita, più 10-15 mq di magazzino.
Questa dimensione permette di esporre una buona varietà di prodotti mantenendo un'esperienza di shopping confortevole per la clientela. L'area vendita deve includere zone dedicate per diverse tipologie di prodotti, almeno 2 camerini spaziosi e un'area cassa accogliente.
Lo spazio deve essere organizzato in modo da garantire privacy e comfort, considerando la natura intima dei prodotti venduti. Una superficie inferiore ai 40 mq limiterebbe troppo l'assortimento, mentre oltre i 60 mq aumenterebbe significativamente i costi fissi senza proporzionali benefici nelle vendite.
Quanto costa mantenere aperto un negozio di intimo mensilmente?
I costi mensili di gestione di un negozio di biancheria intima variano tra 3.100 e 7.250 euro.
Le voci principali includono l'affitto (1.000-3.000 euro), le utenze per luce e acqua (200-400 euro), il personale con un dipendente (1.300-2.600 euro), i software gestionali (50-150 euro) e le assicurazioni (50-100 euro). Durante i primi 6 mesi è necessario prevedere 500-1.000 euro mensili aggiuntivi per il marketing.
I costi variano significativamente in base alla location: un negozio in centro città avrà affitti più alti ma maggiore passaggio, mentre zone periferiche offrono affitti contenuti ma richiedono investimenti maggiori in pubblicità. La gestione del magazzino è generalmente inclusa nel costo del personale.
È importante mantenere un fondo di emergenza per coprire almeno 3-6 mesi di costi fissi, considerando la stagionalità tipica del settore dell'intimo.
Quanti dipendenti servono e qual è il costo?
Un piccolo negozio di biancheria intima necessita del titolare più un dipendente part-time o full-time nei momenti di maggiore affluenza.
Il costo medio mensile per ogni dipendente varia tra 1.300 e 2.600 euro, includendo stipendio, contributi previdenziali e assicurativi. Durante i periodi di alta stagione (saldi, festività, San Valentino) può essere utile assumere un secondo addetto part-time per garantire un servizio adeguato.
Il personale deve avere competenze specifiche nella consulenza per la lingerie, considerando che i clienti spesso necessitano di assistenza per taglie e modelli. La formazione del personale è cruciale per il successo dell'attività, dato l'aspetto delicato e personale degli acquisti.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività di vendita di biancheria intima.
Qual è il margine di guadagno sui prodotti di biancheria intima?
Il margine lordo sui prodotti di biancheria intima varia dall'8% al 12% per un negozio fisico indipendente.
Il costo del venduto (COGS) rappresenta il 40-50% del fatturato, lasciando spazio per coprire i costi operativi e generare profitto. I margini possono essere più alti con linee private label o import diretto, mentre risultano più contenuti con prodotti in franchising o marchi molto noti.
La gestione intelligente dell'assortimento permette di bilanciare prodotti a margine più basso ma di grande appeal (marchi famosi) con articoli a margine superiore ma minor notorietà. La rotazione del magazzino è fondamentale per mantenere margini sani ed evitare svalutazioni eccessive.
I saldi e le promozioni devono essere pianificati attentamente per non erodere eccessivamente i margini, considerando che rappresentano momenti cruciali per lo smaltimento delle scorte.
Quanti clienti servono al giorno per il punto di pareggio?
Per raggiungere il punto di pareggio servono circa 5-7 clienti al giorno, considerando uno scontrino medio di 40 euro.
Con costi mensili stimati tra 5.000 e 7.000 euro, è necessario un fatturato di 125-175 clienti al mese, distribuiti su circa 25 giorni lavorativi. Questi calcoli considerano la chiusura domenicale e festiva tipica del settore.
Lo scontrino medio di 40 euro è realistico considerando che un reggiseno di buona qualità costa 25-35 euro, a cui si aggiungono spesso slip coordinati o altri accessori. Durante eventi speciali (San Valentino, festa della mamma) lo scontrino medio tende ad aumentare.
È importante monitorare costantemente questi indicatori per identificare rapidamente eventuali criticità e implementare strategie correttive.
Quanto tempo serve per avviare l'attività?
Il tempo stimato per avviare un negozio di biancheria intima varia tra 3 e 6 mesi dal momento in cui si trova il locale.
I tempi si suddividono in: ricerca del locale e trattative (1-2 mesi), ristrutturazione e allestimento (1-2 mesi), ordine e ricezione della merce (1 mese), pratiche burocratiche e autorizzazioni (1 mese). Alcune fasi possono sovrapporsi per ottimizzare i tempi.
La fase più critica è spesso la ristrutturazione, che può allungarsi se sono necessari lavori strutturali importanti o se si incontrano ritardi con le autorizzazioni comunali. È consigliabile iniziare le pratiche burocratiche contemporaneamente alla ricerca del locale.
La scelta dei fornitori e l'ordine della merce devono essere pianificati considerando i tempi di consegna, che possono variare da 2 settimane per fornitori nazionali a 4-6 settimane per import europei.
Quali pratiche burocratiche servono per aprire in Italia?
- Apertura Partita IVA presso l'Agenzia delle Entrate
- Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio competente
- SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al Comune per l'attività commerciale
- Iscrizione INPS per contributi previdenziali
- Iscrizione INAIL per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro
- Autorizzazione comunale per l'insegna esterna
- Certificato di agibilità e conformità degli impianti a norma
- Eventuale iscrizione SIAE se si prevede di diffondere musica nel negozio
- Stipula assicurazione responsabilità civile obbligatoria
Quali sono i fornitori più affidabili in Europa?
I fornitori più affidabili per un negozio di biancheria intima si dividono tra marchi italiani ed europei consolidati.
In Italia spiccano Cosabella, Laura Biagiotti, Intimissimi e Yamamay, che offrono anche opportunità di franchising. Per il mercato europeo sono da considerare Chantelle (Francia), Triumph (Germania) e Hunkemöller (Olanda), tutti con consolidata esperienza nel settore.
Le piattaforme wholesale come Stockinitaly, Younderwear, Faire e Ankorstore permettono di accedere a una vasta gamma di fornitori con condizioni competitive. È fondamentale valutare fornitori che offrano stock multitaglia e multicolore, con condizioni di reso flessibili per gestire al meglio le rimanenze.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività di vendita di biancheria intima.
Quanto budget destinare al marketing nei primi 6 mesi?
Il budget marketing consigliato per i primi 6 mesi è di 500-1.000 euro mensili, per un investimento totale di 3.000-6.000 euro.
Questo budget deve essere suddiviso tra diverse attività: campagne sui social media e sponsorizzazioni online (40%), volantinaggio e affissioni locali (30%), eventi di inaugurazione e promozioni speciali (20%), collaborazioni con influencer o attività locali (10%).
L'investimento iniziale deve concentrarsi sulla creazione di awareness del brand nel territorio, sfruttando sia canali digitali che tradizionali. Le promozioni di lancio sono cruciali per attrarre i primi clienti e creare il passaparola.
Dopo i primi 6 mesi, il budget marketing può essere ridotto al 3-5% del fatturato, concentrandosi maggiormente su fidelizzazione e customer retention.
Conclusione
L'apertura di un negozio di biancheria intima rappresenta un investimento significativo ma con buone prospettive di redditività se gestito con competenza e strategia. I costi iniziali tra 40.000 e 80.000 euro richiedono una pianificazione finanziaria accurata, mentre i margini dell'8-12% permettono una sostenibilità economica a lungo termine.
Il successo dell'attività dipende dalla scelta strategica della location, dalla qualità del servizio clienti e da un assortimento ben bilanciato. La gestione attenta dei costi fissi e la costruzione di una clientela fedele sono elementi chiave per superare il punto di pareggio e generare profitti consistenti.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Aprire un negozio di biancheria intima richiede competenze specifiche nel settore retail e una profonda conoscenza delle esigenze della clientela femminile.
Il settore dell'intimo in Italia mostra segnali di crescita costante, con particolare attenzione verso prodotti di qualità e sostenibili, offrendo opportunità interessanti per nuovi imprenditori preparati.
Fonti
- BluCactus - Cost of Starting a Lingerie Line
- Business Plan Templates - Lingerie Store Startup Costs
- FinModelsLab - Lingerie Store Startup Costs
- Bplans - Lingerie Shop Business Plan
- Statista - Personnel Costs Italy
- FinModelsLab - Lingerie Store Profitability
- OGS Capital - Lingerie Shop Business Plan
- Stock in Italy - Lingerie Wholesale
- Younderwear - Wholesale Lingerie Guide
- GemPages - Shopify Lingerie Business