Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di impresa di pulizie.
Calcolare correttamente il costo orario di un'impresa di pulizie è fondamentale per determinare prezzi competitivi e garantire la redditività del business.
I costi orari variano significativamente in base ai costi fissi mensili, ai costi variabili per intervento, al costo effettivo del personale e al margine di profitto desiderato. In Italia, il costo orario totale per le imprese di pulizie si attesta mediamente tra 17 e 25 euro, mentre le tariffe applicate ai clienti variano da 15 a 60 euro a seconda del tipo di servizio offerto.
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Il costo orario di un'impresa di pulizie dipende da numerosi fattori che vanno dai costi fissi mensili ai costi variabili per ogni intervento.
La tabella seguente riassume i principali elementi che compongono il costo orario effettivo di un'impresa di pulizie professionale.
Categoria di Costo | Importo Mensile/Orario | Descrizione |
---|---|---|
Costi Fissi Mensili | €1.500 - €4.000 | Affitto locali, assicurazioni, commercialista, software, telefono |
Costo Dipendente (orario effettivo) | €17 - €19/ora | Include stipendio, contributi, ferie, malattie, TFR, formazione |
Ore Produttive Mensili | 120 - 140 ore | Ore effettive di lavoro al netto di ferie, permessi, trasferimenti |
Costi Variabili per Intervento | €2 - €5/ora | Prodotti chimici, materiali consumo, carburante, ammortamenti |
Marketing e Pubblicità | 3% - 10% fatturato | Sito web, SEO, portali intermediazione, campagne pubblicitarie |
Margine Netto Desiderato | 10% - 25% | Profitto netto sul prezzo di vendita finale |
Tariffa Oraria Cliente | €15 - €60 | Prezzo finale applicato in base al tipo di servizio |

Quali sono i principali costi fissi mensili di un'impresa di pulizie?
I costi fissi mensili rappresentano le spese che un'impresa di pulizie deve sostenere indipendentemente dal numero di interventi effettuati.
L'affitto dei locali costituisce generalmente la voce più consistente, variando tra 1.000 e 3.000 euro al mese a seconda delle dimensioni e della posizione geografica. È necessario considerare sia spazi per uffici che magazzini per lo stoccaggio di attrezzature e materiali.
Le assicurazioni sono indispensabili per coprire responsabilità civile, veicoli aziendali e attrezzature. I costi variano in base alla copertura scelta ma rappresentano un investimento obbligatorio per operare in sicurezza. La consulenza di un commercialista costa mediamente tra 100 e 400 euro al mese, mentre i software gestionali e gli abbonamenti digitali richiedono un budget mensile di 30-150 euro.
Le spese per telefonia e connettività si attestano generalmente tra 30 e 100 euro al mese, mentre la manutenzione ordinaria dei macchinari richiede un budget di 100-300 euro mensili. Infine, bisogna considerare gli stipendi del personale amministrativo e le utenze per luce, acqua e gas che variano in base all'utilizzo effettivo.
Quali sono i costi variabili principali per ogni intervento di pulizia?
I costi variabili cambiano proporzionalmente al numero e alla tipologia di interventi di pulizia effettuati.
Voce di Costo | Costo Mensile Stimato | Incidenza per Intervento |
---|---|---|
Prodotti chimici e detergenti | €200 - €500 | €2 - €4 per ora |
Materiali monouso (guanti, sacchetti, panni) | €100 - €300 | €1 - €2 per ora |
Carburante e spese trasporto | €150 - €400 | Variabile per distanza |
Ammortamento veicoli | €200 - €600 | €0,50 - €1,50 per km |
Ammortamento attrezzature | €100 - €250 | €1 - €3 per intervento |
Smaltimento rifiuti speciali | €50 - €150 | Solo per servizi specifici |
Costo personale operativo | Variabile | €17 - €19 per ora |
Quanto costa mediamente un dipendente nel settore delle pulizie?
Il costo totale di un dipendente nel settore pulizie va oltre la semplice retribuzione mensile lorda.
La retribuzione mensile lorda si attesta mediamente tra 1.200 e 1.800 euro, a seconda del livello di inquadramento e della regione geografica. Tuttavia, il costo orario comprensivo di tutti gli oneri contributivi oscilla tra 17 e 19 euro lordi all'ora secondo le tabelle ministeriali aggiornate al 2023.
Il costo annuo complessivo di un dipendente varia tra 14.000 e 20.000 euro lordi, includendo stipendio base, contributi previdenziali e assistenziali, TFR, ferie retribuite, permessi per malattia e formazione obbligatoria. Questi elementi devono essere considerati nel calcolo del costo orario effettivo per determinare correttamente i prezzi di vendita.
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Quante ore effettivamente produttive lavora un dipendente in un mese?
Le ore produttive reali sono significativamente inferiori alle ore contrattuali a causa di vari fattori che riducono la disponibilità effettiva del personale.
Un dipendente full-time con contratto di 40 ore settimanali dovrebbe teoricamente lavorare 160-170 ore al mese. Tuttavia, le ore effettivamente produttive si riducono a 120-140 ore mensili considerando ferie annuali, permessi retribuiti, assenze per malattia e giorni di formazione obbligatoria.
Il tempo di trasferimento tra clienti rappresenta un'ulteriore riduzione della produttività, poiché spesso non è fatturabile ma incide comunque sui costi operativi. Anche le pause pranzo e i tempi morti tra un intervento e l'altro contribuiscono a ridurre le ore effettivamente produttive.
Questa differenza tra ore contrattuali e ore produttive è fondamentale per calcolare correttamente il costo orario effettivo e stabilire tariffe competitive ma redditizie.
Qual è il costo totale orario di un dipendente calcolato sul monte ore effettivo?
Il costo orario effettivo si calcola dividendo il costo annuo totale del dipendente per le ore effettivamente produttive.
Se un dipendente costa 24.000 euro all'anno (inclusi tutti gli oneri) e lavora 1.500 ore produttive annue, il costo orario effettivo risulta di 16 euro per ora. Tuttavia, considerando tutte le voci aggiuntive come contributi, TFR, assenze, formazione e inefficienze operative, il costo orario effettivo per le imprese di pulizie si attesta tra 17 e 19 euro per ora.
Questo calcolo è cruciale perché molte imprese commettono l'errore di basarsi solo sul costo orario lordo, sottovalutando i costi nascosti. La formula corretta è: Costo orario effettivo = Costo totale annuo dipendente ÷ Ore effettivamente produttive annue.
Per ottimizzare questo indicatore, è possibile investire in formazione per aumentare la produttività, ridurre i tempi di trasferimento ottimizzando i percorsi, e minimizzare le assenze attraverso politiche di welfare aziendale.
Qual è la tariffa oraria media che un'impresa di pulizie applica al cliente?
Le tariffe orarie variano significativamente in base al tipo di servizio offerto e al segmento di mercato di riferimento.
Tipo di Servizio | Tariffa Oraria (€) | Caratteristiche |
---|---|---|
Pulizie domestiche | 15 - 25 | Servizi base per abitazioni private |
Uffici piccoli | 20 - 30 | Studi professionali, piccole attività |
Negozi commerciali | 25 - 35 | Locali commerciali, vetrine |
Uffici grandi | 30 - 45 | Aziende, centri direzionali |
Sanificazione specializzata | 40 - 60 | Protocolli COVID, ambienti sanitari |
Post-cantiere | 35 - 50 | Pulizie dopo ristrutturazioni |
Condomini | 18 - 28 | Aree comuni, scale, cortili |
Quali sono le voci di costo spesso sottovalutate dalle imprese di pulizie?
Molte imprese di pulizie sottovalutano alcuni costi nascosti che incidono significativamente sulla redditività complessiva.
- Tempo di trasferta tra clienti: Spesso non fatturato ma rappresenta un costo reale in termini di ore lavorate e carburante consumato
- Sostituzioni dell'ultimo minuto: Generano inefficienze operative e costi extra per organizzare personale sostitutivo
- Gestione amministrativa: Tempo dedicato a preventivi, fatturazione, gestione clienti e pratiche burocratiche
- Formazione e aggiornamento obbligatori: Corsi sulla sicurezza, uso di nuovi prodotti e normative
- Ammortamento attrezzature e veicoli: Deprezzamento del valore degli investimenti nel tempo
Questi costi nascosti possono rappresentare fino al 15-20% dei costi operativi totali e devono essere accuratamente considerati nella determinazione delle tariffe. La mancata considerazione di questi elementi porta spesso a margini di profitto inferiori alle aspettative.
Quanto incidono le spese di marketing e pubblicità sui costi generali?
Le spese di marketing rappresentano un investimento fondamentale per acquisire nuovi clienti e mantenere la competitività sul mercato.
I costi di marketing possono incidere dal 3% al 10% sui costi generali, con picchi più elevati nelle fasi iniziali dell'attività o durante periodi di espansione. L'investimento iniziale per la creazione di un sito web professionale e le prime campagne pubblicitarie può richiedere 1.000-3.000 euro una tantum.
I costi ricorrenti includono gestione sito web, SEO, pubblicità su social media e portali di intermediazione. Molte imprese investono anche in materiale promozionale, uniforme personalizzata per i dipendenti e campagne di marketing locale. L'obiettivo è mantenere un costo di acquisizione cliente inferiore al valore a vita del cliente stesso.
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Qual è la redditività desiderata per ora di lavoro e come viene calcolata?
Il margine netto desiderato rappresenta il profitto che l'impresa intende ottenere da ogni ora di lavoro fatturata.
La redditività desiderata varia tipicamente tra il 10% e il 25% del prezzo fatturato, a seconda del segmento di mercato e del posizionamento dell'azienda. Servizi specializzati come la sanificazione permettono margini più elevati rispetto alle pulizie standard.
Il calcolo si effettua aggiungendo il margine netto desiderato al costo orario totale comprensivo di costi fissi, variabili e personale. Ad esempio, se il costo orario totale è 20 euro e si desidera un margine del 20%, la tariffa da proporre al cliente sarà di 25 euro orari.
È importante monitorare costantemente la redditività effettiva confrontandola con quella pianificata, adeguando le tariffe quando necessario per mantenere la sostenibilità economica dell'attività.
Come cambia il costo orario con dipendenti part-time o contratti flessibili?
L'utilizzo di personale part-time o con contratti flessibili può influenzare significativamente il costo orario complessivo.
I dipendenti part-time possono risultare più costosi su base oraria a causa di minori economie di scala e maggiori oneri contributivi proporzionali. Il costo orario per lavoratori a termine può raggiungere 18-19 euro per ora, contro i 17-18 euro per ora dei dipendenti full-time stabili.
Tuttavia, i contratti flessibili offrono vantaggi in termini di adattabilità alla domanda variabile di servizi e minori costi fissi durante i periodi di bassa attività. La gestione ottimale prevede un mix di personale fisso per i clienti stabili e personale flessibile per picchi di domanda stagionali.
È fondamentale valutare attentamente il trade-off tra flessibilità operativa e costi aggiuntivi per determinare la strategia di personale più conveniente per la propria situazione specifica.
Quali strumenti pratici esistono per calcolare il costo orario effettivo?
Esistono diversi strumenti che permettono di calcolare con precisione il costo orario effettivo di un'impresa di pulizie.
- File Excel personalizzati: Fogli di calcolo che permettono di simulare diversi scenari inserendo costi fissi, variabili, ore lavorate e margini desiderati
- Software gestionali specifici: Programmi specializzati per imprese di pulizie che calcolano automaticamente costi orari, marginalità e produttività
- Modelli forniti da associazioni di categoria: Template standardizzati sviluppati da organizzazioni professionali del settore
- Consulenti del lavoro specializzati: Professionisti che offrono modelli di calcolo personalizzati per il settore pulizie
- App mobile per il controllo costi: Applicazioni che permettono di monitorare in tempo reale i costi per intervento
L'ideale è utilizzare una combinazione di strumenti che permetta sia analisi dettagliate che monitoraggio quotidiano dei costi operativi. La scelta dipende dalle dimensioni dell'azienda e dal livello di dettaglio richiesto.
Come ottimizzare il costo orario mantenendo la qualità del servizio?
L'ottimizzazione del costo orario richiede un approccio strategico che bilanci efficienza operativa e qualità del servizio.
La pianificazione intelligente dei percorsi di lavoro permette di ridurre significativamente i tempi di trasferta, aumentando le ore produttive effettive. Investire nella formazione del personale migliora la produttività e riduce errori che richiederebbero rifacimenti costosi.
La selezione di fornitori affidabili per materiali e attrezzature riduce sprechi e garantisce performance costanti. L'automazione della gestione amministrativa attraverso software specializzati libera tempo per attività produttive. La segmentazione dei servizi permette di proporre offerte differenziate e aumentare il valore percepito dai clienti.
Il monitoraggio costante dei costi attraverso indicatori di performance consente di identificare rapidamente inefficienze e intervenire tempestivamente. L'aggiornamento regolare delle tariffe in base all'evoluzione dei costi mantiene la redditività nel tempo.
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Conclusione
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Il calcolo del costo orario di un'impresa di pulizie è un processo complesso che richiede la considerazione di molteplici variabili.
Una corretta analisi dei costi permette di stabilire tariffe competitive mantenendo margini di profitto sostenibili e garantendo la crescita dell'attività nel lungo termine.
Fonti
- BSness - Redditività impresa di pulizie
- BSness - Costi apertura impresa pulizie
- Indeed - Stipendio addetto pulizie
- Fisco e Tasse - Costo medio orario pulizie
- Gi Group - Wiki addetto pulizie
- Il Mio Business Plan - Apertura impresa pulizie
- CQS Multiservizi - Prezzi impresa pulizie
- Il Mio Business Plan - Costo orario impresa pulizie