Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di poke bar.
Il mercato del poke in Italia sta vivendo una crescita straordinaria, con oltre 820 locali attivi nel 2022 e un fatturato che ha raggiunto i 328 milioni di euro.
La crescita del settore è stata sostenuta dal cambiamento delle abitudini alimentari degli italiani, sempre più orientati verso cibi sani, veloci e personalizzabili. Il poke rappresenta una soluzione ideale per chi cerca un pasto equilibrato, ricco di proteine e nutrienti, perfetto per la pausa pranzo o per una cena leggera.
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Il mercato del poke in Italia ha registrato una crescita del 140% nel numero di punti vendita tra il 2021 e il 2022, raggiungendo 820 locali attivi.
Il fatturato del settore è passato da 98 milioni di euro nel 2021 a 328 milioni di euro nel 2022, con una previsione di crescita annuale del 20% fino al 2026.
Indicatore | 2021 | 2022 | Crescita |
---|---|---|---|
Numero locali attivi | 378 | 820 | +140% |
Fatturato totale mercato | 98 milioni € | 328 milioni € | +117% |
Fatturato medio annuo per locale | 200.000-500.000 € | 200.000-500.000 € | Stabile |
Investimento iniziale medio | 50.000-100.000 € | 50.000-100.000 € | Stabile |
Margine netto medio | 36.000-90.000 € | 36.000-90.000 € | Stabile |
Quota di mercato catene | 43% | 43% | Stabile |
Incidenza delivery | 25-35% | 30-50% | +40% |

Quanti locali di poke sono attualmente attivi in Italia e qual è stata la crescita negli ultimi anni?
In Italia sono attualmente attivi 820 locali di poke secondo i dati aggiornati di giugno 2022.
La crescita del settore è stata straordinaria: nel 2021 i punti vendita erano 378, il che significa che in un solo anno il numero di pokerie è più che raddoppiato, registrando una crescita del 140%.
Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) previsto per il periodo 2022-2026 è del 20%, confermando che il mercato continuerà a espandersi a ritmi sostenuti. Questo trend è supportato dalla crescente popolarità del cibo sano e veloce tra i consumatori italiani.
La crescita non si limita solo al numero di locali, ma anche al fatturato: il mercato è passato da 98 milioni di euro nel 2021 a 328 milioni di euro nel 2022, registrando un incremento del 117%.
Qual è il fatturato medio di un poke bar e quali sono le differenze tra grandi città e centri minori?
Il fatturato medio annuo di una pokeria in Italia varia tra 200.000 e 500.000 euro, con margini netti che oscillano tra 36.000 e 90.000 euro.
Tipologia di località | Fatturato mensile medio | Fatturato annuo medio | Caratteristiche |
---|---|---|---|
Milano centro | 30.000-40.000 € | 360.000-480.000 € | Alta affluenza, costi elevati |
Roma centro | 25.000-35.000 € | 300.000-420.000 € | Turismo e uffici |
Torino centro | 20.000-30.000 € | 240.000-360.000 € | Studenti e giovani professionisti |
Città medie (50.000-200.000 ab.) | 15.000-25.000 € | 180.000-300.000 € | Mercato in crescita |
Centri piccoli (<50.000 ab.) | 10.000-18.000 € | 120.000-216.000 € | Costi ridotti, clientela limitata |
Periferie grandi città | 12.000-22.000 € | 144.000-264.000 € | Affitti più bassi |
Zone universitarie | 18.000-28.000 € | 216.000-336.000 € | Target giovane e costante |
Quali sono le principali catene di poke in Italia e la loro quota di mercato?
Il mercato del poke italiano è diviso tra catene (43%) e locali indipendenti (57%).
I Love Poke è il leader assoluto con oltre 170 punti vendita nel 2024 e circa il 15% di quota di mercato nazionale. L'azienda punta a raggiungere 200 store entro fine anno, espandendosi anche all'estero.
Poke House occupa la seconda posizione con circa 80 locali in Italia (130 nel mondo) e una quota di mercato del 7%. A Milano detiene il 16% del mercato locale con 21 store.
Ami Pokè si distingue come leader a Roma, dove controlla il 10% del mercato capitolino. Altre catene significative includono Pokeria by Nima, Matcha Poke, Waikiki Poke e Pokescuse, ciascuna con quote di mercato tra il 2,2% e il 4,2%.
La frammentazione del mercato offre ancora spazio per nuovi entranti, sia attraverso franchising di catene esistenti che con format indipendenti innovativi.
Quanti nuovi locali sono stati aperti e quanti hanno chiuso nell'ultimo anno?
Non esistono dati ufficiali specifici su aperture e chiusure degli ultimi 12 mesi, ma le principali catene continuano la loro espansione.
I Love Poke ha pianificato di raggiungere 200 store entro fine 2024, partendo dai 170 attuali, il che indica almeno 30 nuove aperture programmate. L'azienda ha anche acquisito le catene Poke Kal e Pokescuse per rafforzare la presenza al Sud Italia.
Poke House mantiene una crescita costante, concentrandosi su ubicazioni strategiche nelle principali città italiane. Il mercato sta attraversando una fase di consolidamento, con possibili chiusure di piccoli locali poco performanti nelle ubicazioni meno favorevoli.
Le nuove aperture si concentrano principalmente nelle città di provincia e nelle periferie delle grandi città, dove la penetrazione del poke è ancora limitata ma la domanda è in crescita.
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Quali sono i costi di avviamento per aprire un poke bar in Italia?
L'investimento iniziale per aprire un poke bar varia tra 50.000 e 100.000 euro, a seconda della location, dimensioni del locale e livello di finitura.
Voce di costo | Fascia minima | Fascia massima | Note |
---|---|---|---|
Ristrutturazione e arredamento | 20.000 € | 100.000 € | Varia per condizioni locale |
Attrezzature commerciali | 30.000 € | 70.000 € | Celle frigo, banco servizio, POS |
Licenze e permessi | 2.000 € | 5.000 € | SCIA, nulla osta sanitario |
Inventario iniziale | 5.000 € | 15.000 € | Ingredienti e packaging |
Marketing e segnaletica | 3.000 € | 10.000 € | Insegna, materiali promozionali |
Deposito cauzionale affitto | 3.000 € | 15.000 € | 3-6 mensilità |
Capitale circolante | 10.000 € | 20.000 € | Primi mesi di gestione |
Quali sono i margini di profitto tipici per un poke bar in Italia?
I margini di profitto netti di un poke bar si attestano tra il 5% e il 10% del fatturato, in linea con la media della ristorazione italiana.
Il food cost rappresenta il 28-32% del fatturato, considerando l'uso di ingredienti freschi e di qualità come pesce crudo, avocado e quinoa. Il costo del personale incide per il 30-40% del fatturato, mentre utenze e costi fissi pesano per il 15-20%.
Un poke bar con fatturato annuo di 300.000 euro può generare un utile netto tra 15.000 e 30.000 euro. Con un fatturato di 500.000 euro, l'utile netto può raggiungere i 50.000-90.000 euro annui.
I margini migliorano significativamente con l'aumento del volume di vendite, grazie alla diluizione dei costi fissi e all'ottimizzazione degli acquisti.
Quali città hanno la maggiore concentrazione di poke bar e quali aree sono promettenti?
Milano guida la classifica con oltre 130 punti vendita, seguita da Roma (94 locali) e Torino (56 locali).
Milano presenta la maggiore densità di pokerie, con Poke House che detiene il 16% del mercato locale attraverso 21 store. Roma vede Ami Pokè come leader con il 10% di quota di mercato, mentre a Torino primeggia Pacifik Poke con il 16% del mercato cittadino.
Le aree più promettenti per nuove aperture includono le città di provincia come Firenze, Genova, Bologna, Cagliari e Napoli, dove la penetrazione è ancora limitata ma la domanda cresce rapidamente.
Anche le periferie e zone residenziali delle grandi città offrono opportunità interessanti, con affitti più bassi e clientela locale fedele. Le zone universitarie rappresentano un target particolarmente attraente per la clientela giovane e il consumo regolare.
Come si comporta il consumatore italiano di poke?
Il cliente abituale di poke in Italia consuma questo piatto 2-4 volte al mese, principalmente durante la pausa pranzo.
- Fascia oraria preferita: 12:00-14:00 per il pranzo, con picchi serali nelle zone universitarie e di movida
- Frequenza di acquisto: 2-4 volte al mese per i clienti abituali, consumo sporadico per chi prova il formato
- Modalità di consumo: 40% consumo sul posto, 35% asporto, 25% delivery
- Target principale: Giovani professionisti (25-40 anni), studenti universitari, persone attente alla salute
- Spesa media: 12-16 euro a porzione, con personalizzazioni che possono aumentare il ticket medio
Quanto incide il delivery sul fatturato e quali piattaforme sono più utilizzate?
Il delivery rappresenta tra il 30% e il 50% del fatturato di un poke bar, con picchi superiori nelle grandi città e durante i periodi di restrizioni.
Le piattaforme più utilizzate sono Deliveroo, Just Eat e Glovo, che coprono la maggior parte del territorio nazionale. Deliveroo risulta particolarmente forte nelle grandi città, mentre Just Eat ha una penetrazione maggiore nei centri minori.
Il delivery ha margini inferiori rispetto al consumo diretto (commissioni del 15-30%), ma permette di raggiungere una clientela più ampia e aumentare il fatturato totale. Durante la pandemia molti poke bar hanno registrato aumenti del delivery fino al 70% del fatturato.
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Quali sono i trend attuali nei gusti dei consumatori italiani?
I consumatori italiani mostrano una crescente preferenza per ingredienti freschi e opzioni personalizzabili.
- Proteine più richieste: Salmone (40% delle scelte), tonno (25%), gamberi (15%), pollo teriyaki (10%), tofu (5%)
- Basi preferite: Riso sushi (50%), quinoa (25%), insalata mista (15%), riso integrale (10%)
- Condimenti top: Avocado, edamame, cetrioli, mango, semi di sesamo, alghe wakame
- Salse più amate: Salsa piccante, teriyaki, ponzu, mayo piccante, salsa all'avocado
- Trend emergenti: Opzioni vegane con tempeh e legumi, poke bowl con ingredienti locali, format fusion con elementi mediterranei
Qual è l'impatto delle stagioni sulle vendite di poke?
Le vendite di poke mostrano una chiara stagionalità, con picchi in primavera ed estate quando i consumatori preferiscono cibi freschi e leggeri.
Durante i mesi estivi (giugno-settembre) le vendite aumentano del 20-30% rispetto alla media annuale, mentre in inverno si registra un calo del 10-15%. I periodi festivi come Natale e Pasqua vedono picchi temporanei, soprattutto nei centri urbani e nelle zone turistiche.
Le città universitarie subiscono variazioni diverse: calo estivo e natalizio quando gli studenti tornano a casa, ma forte ripresa a settembre e gennaio. Le zone d'ufficio registrano cali durante le ferie estive (agosto) e le vacanze natalizie.
Per compensare la stagionalità, molti poke bar introducono piatti caldi in inverno o promozioni speciali durante i mesi più deboli.
Esistono incentivi per aprire un poke bar in Italia?
Sì, esistono diversi strumenti di finanziamento pubblico per aprire un'attività di ristorazione come un poke bar.
Tipo di incentivo | Importo massimo | Caratteristiche | Ente erogatore |
---|---|---|---|
Contributi a fondo perduto | 30.000 € | Acquisto macchinari e attrezzature | Invitalia |
Selfieemployment | 50.000 € | NEET e giovani imprenditori | Invitalia |
Fondo di Garanzia PMI | Variabile | Garanzie fino all'80% del prestito | MiSE |
Bandi regionali giovani | 25.000-40.000 € | Under 35, donne, Sud Italia | Regioni |
Fondo StartER | 40.000 € | Emilia-Romagna | Regione Emilia-Romagna |
FSC 2021-2027 | Variabile | Sicilia | Regione Sicilia |
Fondo Rotativo PMI | Variabile | Campania | Regione Campania |
Conclusione
Il mercato del poke in Italia rappresenta un'opportunità concreta per chi vuole investire nella ristorazione veloce e salutare. Con una crescita del 140% nel numero di locali e del 117% nel fatturato tra 2021 e 2022, il settore conferma il suo potenziale di espansione.
L'investimento iniziale di 50.000-100.000 euro può generare margini netti del 5-10%, in linea con la ristorazione italiana. Le migliori opportunità si trovano nelle città di provincia e nelle periferie delle grandi città, dove la penetrazione è ancora limitata ma la domanda cresce rapidamente.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo poke bar.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Il mercato del poke continua a evolversi rapidamente, con nuove catene che entrano nel settore e format innovativi che attraggono i consumatori.
Per chi vuole entrare in questo mercato, è fondamentale pianificare attentamente l'investimento e scegliere la location giusta per massimizzare le possibilità di successo.
Fonti
- HorecaNews - Il mercato del poke vale 328 milioni
- Sky TG24 - Poke Italia fatturato
- Growth Capital - Analisi mercato poke Italia
- Il Fatto Alimentare - Fenomeno poke 2022
- BSness - Quanto fattura una poke house
- Ristorazione Moderna - I Love Poke aperture
- TeamSystem - Come aprire una pokeria
- Radio Food - Poke in Italia