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Come sta andando il mercato dei servizi funebri in Italia?

Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per aprire una ditta di pompe funebri.

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Il settore funebre italiano nel 2025 è caratterizzato da una crescita costante del numero di imprese, un fatturato che supera i 2,5 miliardi di euro e un trend in forte ascesa per le cremazioni rispetto ai funerali tradizionali.

Con circa 7.200 agenzie funebri attive nel paese e un mercato sempre più influenzato dalla digitalizzazione e dall'innovazione, questo settore presenta opportunità concrete per chi vuole investire in un business stabile e anti-crisi. I margini di profitto si attestano tra il 20% e il 30%, rendendo l'attività particolarmente interessante dal punto di vista economico.

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Sommario

Il mercato dei servizi funebri italiano nel 2025 mostra una crescita sostenuta con circa 7.200 imprese attive e un fatturato complessivo tra 2,5 e 6 miliardi di euro.

La tabella seguente riassume i dati più importanti del settore per chi vuole aprire una ditta di pompe funebri in Italia.

Indicatore Valore 2024-2025 Trend
Numero imprese funebri attive Circa 7.200 Crescita costante (+8% dal 2019)
Fatturato complessivo settore 2,5-6 miliardi di euro Stabile con leggera crescita
Costo medio funerale completo 2.300-3.000 euro Variazioni regionali significative
Incidenza cremazioni 38-40% dei decessi Forte crescita (+17% dal 2016)
Margine medio di profitto 20-30% del fatturato Stabile per imprese efficienti
Guadagno medio annuo per impresa 86.000 euro Variabile per dimensione aziendale
Digitalizzazione del settore In forte accelerazione Fattore competitivo determinante

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Su Il Mio Business Plan conosciamo molto bene il mercato dei servizi funebri in Italia. Ogni giorno analizziamo dati, osserviamo le tendenze e ci confrontiamo con imprenditori, investitori e professionisti del settore.

Questo contenuto nasce proprio da quell'esperienza diretta: non ci limitiamo a consultare report e statistiche, ma raccogliamo anche feedback reali e aggiornati da chi lavora sul campo. Per garantire l'affidabilità dei dati, incrociamo sempre le nostre analisi con fonti autorevoli, che troverai indicate in fondo all'articolo.

Abbiamo anche creato infografiche originali per aiutarti a visualizzare al meglio i dati più importanti. Tutti gli altri elementi grafici sono stati realizzati dal nostro team e aggiunti manualmente.

Se pensi che ci sia qualcosa da approfondire, scrivici pure: rispondiamo sempre entro 24 ore.

Quante agenzie funebri ci sono in Italia e come è cambiato il numero negli ultimi anni?

Nel 2024 le imprese attive nel settore dei servizi funebri in Italia sono circa 7.200, secondo i dati più recenti del mercato.

Altre fonti riportano stime leggermente inferiori, tra 6.000 e 6.500 imprese, a seconda delle definizioni statistiche utilizzate e delle metodologie di rilevazione. La differenza dipende principalmente dall'inclusione o meno di micro-imprese e attività stagionali.

Dal 2019 al 2024 il numero di imprese è aumentato di circa l'8%, passando da circa 6.700 a 7.200 agenzie, con una crescita media annua costante dell'1-2%. Nel 2017 erano 6.686 imprese, dimostrando un trend di crescita sostenuta nel tempo.

La frammentazione rimane elevata, con una forte presenza di piccole imprese locali a conduzione familiare, ma si sta assistendo a un processo di aggregazione guidato da grandi gruppi finanziari che stanno acquisendo realtà territoriali per creare reti nazionali.

Qual è il fatturato totale del settore funebre italiano?

Il fatturato complessivo del settore funebre italiano è stimato tra i 2,5 e i 6 miliardi di euro annui, a seconda delle fonti e delle voci di costo incluse nell'analisi.

Secondo le stime più conservative, il fatturato dei soli servizi di pompe funebri e attività direttamente connesse (codice Ateco 9603) si attesta intorno ai 2,5 miliardi di euro. Questa cifra include i servizi base delle agenzie funebri, il trasporto salme e le pratiche burocratiche.

Secondo altre analisi di mercato più ampie, il giro d'affari complessivo supera i 6 miliardi di euro quando si includono tutti i servizi accessori come cremazioni, articoli funerari, fiori, lapidi, urne personalizzate e servizi cimiteriali. Questa seconda stima considera l'intera filiera del settore funebre.

Il mercato mostra una tenuta economica solida, considerato anticiclico e poco influenzato dalle crisi economiche per la natura essenziale dei servizi offerti.

Quanto costa in media un funerale in Italia e come variano i prezzi tra le regioni?

Il costo medio di un funerale completo in Italia si colloca tra 1.500 e 4.500 euro, con una media nazionale di circa 2.300-3.000 euro, esclusi i costi cimiteriali e le tasse comunali.

Regione Funerale economico Funerale standard Funerale personalizzato
Nord Italia 1.750 euro 2.450 euro 3.450 euro
Centro Italia 1.800 euro 2.500 euro 3.500 euro
Sud Italia 1.600 euro 2.300 euro 3.300 euro
Milano 2.200 euro 4.500 euro 6.000-9.000 euro
Roma 2.000 euro 4.200 euro 5.500-8.500 euro
Napoli 1.700 euro 3.800 euro 5.000-7.500 euro
Palermo 1.500 euro 3.500 euro 4.800-7.000 euro
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Quante cremazioni si fanno ogni anno in Italia e come sta cambiando la preferenza rispetto ai funerali tradizionali?

Nel 2023 sono state effettuate 296.285 cremazioni in Italia, di cui 252.075 di cadaveri e 44.210 di resti mortali provenienti da esumazioni ed estumulazioni.

L'incidenza della cremazione sul totale dei decessi ha raggiunto il 38-40% nel 2023, registrando una crescita costante e significativa negli ultimi anni. Si tratta di un cambiamento culturale profondo che sta trasformando il mercato funebre italiano.

Il trend è in forte ascesa: la cremazione è passata dal 23% delle preferenze nel 2016 al 40% nel 2024, con un incremento di 17 punti percentuali in soli otto anni. Questo rappresenta una delle trasformazioni più importanti del settore negli ultimi decenni.

I motivi di questa crescita includono costi minori rispetto alla sepoltura tradizionale, cambiamenti culturali e religiosi, maggiore accettazione da parte della Chiesa Cattolica, praticità nella gestione delle ceneri e questioni legate alla scarsità di spazi cimiteriali. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua ditta di pompe funebri.

Quante famiglie sottoscrivono piani funerari anticipati o assicurazioni funebri?

Non esistono dati ufficiali aggiornati a livello nazionale sulla percentuale di famiglie che sottoscrivono piani funerari anticipati o assicurazioni funebri, ma la diffusione è ancora limitata rispetto ad altri Paesi europei.

Secondo le stime di settore, in Italia la pianificazione funeraria anticipata non supera il 10-15% della popolazione, concentrandosi principalmente tra le persone anziane e le famiglie con redditi medio-alti. La cultura della pre-pianificazione è ancora poco radicata nel nostro Paese.

La tendenza è comunque in crescita, spinta dall'aumento dei costi dei funerali e dalla maggiore consapevolezza dell'importanza di una pianificazione anticipata. Le assicurazioni funebri stanno sviluppando prodotti sempre più flessibili e accessibili per raggiungere fasce più ampie di popolazione.

Nei Paesi nordici e in Olanda la copertura supera l'80% della popolazione, dimostrando il potenziale di crescita che il mercato italiano può ancora esprimere nei prossimi anni. Questo rappresenta un'opportunità importante per le agenzie funebri che vogliono diversificare i loro servizi.

Quali sono i servizi più richiesti oltre al funerale base?

I servizi accessori rappresentano una parte sempre più importante del fatturato delle agenzie funebri e offrono opportunità di differenziazione e maggiori margini di profitto.

  1. Trasporto salme: servizio di base indispensabile per ogni funerale, include il trasporto dal luogo del decesso alla camera mortuaria e al luogo della cerimonia
  2. Gestione delle pratiche burocratiche: disbrigo di documenti, autorizzazioni, pratiche comunali e sanitarie, molto apprezzato dalle famiglie in un momento di difficoltà
  3. Allestimento camera ardente e addobbi floreali: servizi molto richiesti per le veglie e le cerimonie di commiato, con possibilità di personalizzazione
  4. Cremazione e gestione delle ceneri: servizi in forte crescita con possibilità di personalizzazione delle urne e cerimonie specifiche
  5. Trasporto internazionale delle salme: richiesto da famiglie con parenti all'estero, servizio specialistico ad alto valore aggiunto
  6. Fornitura di urne personalizzate, lapidi e accessori funerari: mercato in crescita con ampia gamma di prodotti e personalizzazioni
  7. Servizi digitali: streaming delle cerimonie, siti commemorativi online, gestione dell'eredità digitale

Qual è il margine di profitto medio per un'agenzia funebre e quali sono i costi principali?

Il margine operativo lordo delle agenzie funebri si attesta mediamente tra il 20% e il 30% del fatturato, a seconda dell'efficienza operativa e della gestione dei costi fissi e variabili.

Il guadagno medio annuo per impresa è di circa 86.000 euro, con ampie variazioni tra piccole imprese familiari e grandi gruppi. Le agenzie più efficienti e quelle che operano in mercati urbani registrano margini superiori alla media del settore.

I principali costi operativi includono il personale (salari, formazione professionale, assicurazioni), i veicoli e la loro manutenzione (carri funebri, furgoni), i locali commerciali e l'autorimessa, l'acquisto di beni e servizi (bare, urne, fiori, accessori), e gli investimenti in marketing e digitalizzazione.

La gestione efficiente di questi costi è fondamentale per mantenere margini competitivi, soprattutto in un mercato sempre più concorrenziale e con clienti sempre più attenti al rapporto qualità-prezzo.

Quali sono i requisiti e le licenze necessarie per aprire un'impresa di pompe funebri?

Per aprire un'impresa di pompe funebri in Italia sono necessari specifici requisiti soggettivi e oggettivi stabiliti dalla normativa nazionale e regionale.

I requisiti soggettivi includono il possesso di requisiti di moralità con certificato antimafia, la nomina di un direttore tecnico responsabile qualificato, e la presenza di almeno quattro operatori funebri/necrofori con contratto di lavoro regolare e formazione specifica.

I requisiti oggettivi comprendono una sede commerciale idonea per le pratiche amministrative e la vendita di articoli funebri, almeno un carro funebre e un'autorimessa attrezzata per il ricovero dei veicoli, e l'autorizzazione rilasciata dal Comune di residenza dell'impresa.

È obbligatoria la formazione professionale per il direttore tecnico e per tutti gli operatori funebri, con corsi specifici che rilasciano attestati di qualificazione riconosciuti. Le normative possono variare tra le diverse Regioni, rendendo necessario verificare i requisiti specifici del territorio di riferimento. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua ditta di pompe funebri.

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Quante nuove imprese funebri nascono e quante chiudono ogni anno?

Il numero di nuove imprese funebri è in crescita costante, con circa 100-200 nuove aperture annue negli ultimi anni, dimostrando l'attrattività economica del settore.

Non esistono dati specifici sulle chiusure del solo settore funebre, ma nel complesso delle aziende italiane le chiusure sono state 326.000 nel 2022. Il settore funebre è però considerato particolarmente stabile, con una mortalità aziendale inferiore alla media nazionale.

La competizione crescente e la frammentazione del mercato spingono alcune imprese più piccole a chiudere o a essere acquisite da gruppi più grandi. Questo processo di consolidamento è accelerato dalla necessità di investimenti in digitalizzazione e modernizzazione dei servizi.

Il bilancio rimane positivo con più aperture che chiusure, confermando la solidità strutturale del settore e le opportunità per nuovi imprenditori con progetti ben pianificati e adeguate risorse finanziarie.

Qual è il peso delle imprese familiari rispetto ai franchising e ai grandi gruppi?

Le imprese familiari a conduzione tradizionale dominano ancora il mercato dei servizi funebri, soprattutto nelle aree rurali e nelle città di piccole e medie dimensioni.

I franchising e i grandi gruppi finanziari sono in forte crescita, concentrandosi principalmente nelle città metropolitane e nelle regioni economicamente più sviluppate del Nord e Centro Italia. Esempi di franchising di successo includono Taffo Funeral Services, che ha raggiunto una presenza nazionale.

La presenza crescente di grandi player finanziari sta cambiando il panorama competitivo: HOFI è il numero uno in Italia con circa 12-15 mila funerali annui, mentre Altair Funeral è leader nelle cremazioni con oltre il 25% della richiesta nazionale e la gestione di più di 20 impianti di cremazione.

La quota di mercato dei grandi gruppi rimane ancora limitata rispetto alle migliaia di piccole imprese locali, ma è in rapida crescita grazie a strategie di fusioni, acquisizioni e sviluppo di reti in franchising che permettono di combinare presenza territoriale capillare ed efficienza operativa.

Quanto pesa la digitalizzazione nella scelta dei servizi funebri da parte delle famiglie?

La digitalizzazione sta diventando un fattore sempre più determinante nella scelta dei servizi funebri, accelerata dal cambiamento generazionale e dall'esperienza della pandemia.

Siti web professionali, prenotazioni online, preventivi digitali, streaming delle cerimonie e gestione delle pratiche burocratiche online sono diventati servizi standard che le famiglie si aspettano di trovare. Le agenzie che non hanno ancora investito in questi strumenti rischiano di perdere competitività.

Le recensioni online e la reputazione digitale sono diventate fondamentali nel processo decisionale delle famiglie, che sempre più spesso cercano informazioni su internet prima di scegliere un'agenzia funebre. Una presenza digitale curata e professionale è quindi essenziale per attrarre nuovi clienti.

I servizi innovativi includono funerali virtuali per parenti lontani, gestione dell'eredità digitale del defunto, playlist musicali personalizzate, cimiteri online e applicazioni per la gestione del lutto. La digitalizzazione rappresenta un fattore di differenziazione competitiva e permette alle agenzie più moderne di distinguersi dalla concorrenza tradizionale. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua ditta di pompe funebri.

Quali sono i principali player del mercato italiano e che quota di mercato hanno?

Il mercato italiano dei servizi funebri è caratterizzato dalla presenza di alcuni grandi player nazionali che stanno progressivamente acquisendo quote di mercato attraverso strategie di crescita per acquisizioni e sviluppo di reti.

Azienda Posizione di mercato Dati principali
HOFI Principale aggregatore nazionale 12-15 mila funerali annui, fatturato 54 milioni euro (2022)
Altair Funeral (Funecap) Leader cremazioni Oltre 25% quota nazionale cremazioni, 20+ impianti
Taffo Funeral Services Brand nazionale franchising Presenza in 8 regioni, 30 sedi, forte innovazione
Piccole imprese locali Dominano ancora il mercato Oltre 6.000 agenzie indipendenti
Imprese familiari tradizionali Maggioranza del settore Presenti soprattutto in aree rurali e centri minori
Franchising emergenti Crescita nelle città Espansione in corso nelle aree metropolitane
Gruppi finanziari Investitori in acquisizioni Processo di consolidamento accelerato
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Conclusione

Il mercato dei servizi funebri in Italia nel 2025 presenta un quadro di crescita sostenuta e opportunità concrete per nuovi imprenditori. Con circa 7.200 agenzie attive, un fatturato complessivo tra 2,5 e 6 miliardi di euro e margini di profitto del 20-30%, il settore si conferma stabile e redditizio.

La digitalizzazione, l'aumento delle cremazioni e il processo di consolidamento del mercato stanno trasformando un settore tradizionalmente conservatore, creando spazi per agenzie innovative e orientate al cliente. Per chi vuole investire in questo business, è fondamentale comprendere i requisiti normativi, i costi operativi e le dinamiche competitive che caratterizzano il mercato italiano.

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.

Fonti

  1. Business Coot - Studio di mercato sui funerali in Italia
  2. Reccom - L'industria funeraria tra innovazione e sostenibilità
  3. Funer Portale - Analisi del comparto funebre italiano
  4. Il Faro 24 - Investimenti nel settore funerario
  5. Funerali.org - I grandi movimenti del mercato funerario
  6. Partita IVA - Quanto guadagna un'impresa funebre
  7. Funerali.org - Statistiche cremazione
  8. Socrem Bologna - La cremazione in Italia dati 2023
  9. Target Solution - Cosa serve per aprire un'agenzia funebre
  10. Taffo Funeral Services - Franchising
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