Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di bar.
Aprire un bar in Italia può beneficiare di numerose agevolazioni pubbliche che sostengono l'avvio di nuove attività imprenditoriali.
Tra contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e sgravi fiscali, esistono diverse opportunità per ridurre i costi iniziali e supportare la fase di startup. Le agevolazioni variano a livello nazionale, regionale e comunale, con requisiti specifici e procedure ben definite.
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Le agevolazioni per aprire un bar includono contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e sgravi fiscali offerti da enti nazionali, regionali e comunali.
I requisiti principali comprendono maggiore età, certificazioni obbligatorie (HACCP, SAB), business plan e documentazione specifica per ogni bando.
Tipo di agevolazione | Ente erogatore | Percentuale di copertura | Requisiti principali |
---|---|---|---|
Contributi a fondo perduto | Invitalia, Regioni | 20-80% dell'investimento | Business plan, certificazioni, SCIA |
Finanziamenti agevolati | Invitalia, banche convenzionate | Fino al 90% delle spese | Garanzie, business plan dettagliato |
Regime forfettario | Agenzia delle Entrate | Imposta 5% primi 5 anni | Fatturato sotto 85.000 euro |
Resto al Sud | Invitalia | 50% fondo perduto + 50% prestito | Età 18-55 anni, Sud Italia |
Selfiemployment | Invitalia | Varia per categoria | Giovani, donne, disoccupati |
Bandi regionali | Regioni, Province | 30-60% dell'investimento | Territorialità, settore specifico |
Incentivi comunali | Comuni | Sgravi TARI, IMU | Localizzazione in zone specifiche |

Quali sono i requisiti principali per accedere alle agevolazioni per aprire un bar?
Per accedere alle agevolazioni per aprire un bar, devi soddisfare requisiti specifici di carattere personale e professionale.
Innanzitutto, devi essere maggiorenne e aver concluso la scuola dell'obbligo. Non puoi avere condanne per reati finanziari o collegamenti con attività mafiose, requisito verificato attraverso il casellario giudiziale.
Dal punto di vista delle certificazioni, sono obbligatori il certificato HACCP per la sicurezza alimentare e l'attestato SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande). Il locale deve avere destinazione d'uso commerciale e certificato di agibilità conforme alle norme di sicurezza.
Inoltre, devi aprire la Partita IVA, iscriverti al Registro delle Imprese e presentare la Comunicazione di Inizio Attività (SCIA) al Comune di riferimento.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo bar.
Quali enti pubblici offrono agevolazioni per l'apertura di un bar?
Le agevolazioni per aprire un bar sono erogate da diversi enti pubblici a livello nazionale, regionale e locale.
Invitalia è l'ente principale che gestisce i bandi nazionali più importanti come "Resto al Sud", "Selfiemployment" e "Nuove imprese a tasso zero". Questi programmi coprono tutto il territorio nazionale con criteri uniformi.
Le Regioni e i Comuni offrono bandi locali e contributi specifici, spesso cofinanziati da fondi europei. Ogni territorio ha le proprie peculiarità e tempistiche di erogazione.
L'Agenzia delle Entrate interviene con contributi a fondo perduto in casi straordinari e gestisce i regimi fiscali agevolati come il forfettario.
Esistono contributi a fondo perduto specifici per aprire un bar?
Sì, esistono numerosi bandi che prevedono contributi a fondo perduto specificamente destinati all'apertura di nuove attività di ristorazione e bar.
La percentuale di copertura varia dal 20% al 50% dell'investimento totale, in base alla tipologia di soci, area geografica e forma societaria scelta. In alcuni bandi straordinari, la copertura può arrivare fino all'80% della spesa complessiva.
Un esempio concreto è il bando "Resto al Sud" che copre il 50% dell'investimento a fondo perduto e il restante 50% con un prestito a tasso zero. Altri programmi regionali offrono percentuali diverse ma sempre significative.
I contributi sono erogati solitamente in tranches: una parte all'approvazione del progetto e il saldo dopo l'avvio effettivo dell'attività e la rendicontazione delle spese sostenute.
Quali finanziamenti agevolati sono disponibili per aprire un bar?
I finanziamenti agevolati per aprire un bar includono prestiti a tasso zero o ridotto, spesso abbinati a una quota a fondo perduto.
Programma | Ente erogatore | Copertura finanziamento | Tasso di interesse | Durata massima |
---|---|---|---|---|
Nuove imprese a tasso zero | Invitalia | Fino al 90% delle spese | 0% | 10 anni |
Resto al Sud | Invitalia | 50% dell'investimento | 0% | 8 anni |
Finanziamenti regionali | Regioni/Confidi | 60-80% dell'investimento | 1-3% annuo | 7-10 anni |
Microcredito | Enti convenzionati | Fino a 35.000 euro | Agevolato | 5-7 anni |
Prestiti garantiti | Banche + Fondo Garanzia | 80-100% dell'investimento | Variabile agevolato | 6-15 anni |
Smart&Start | Invitalia | Fino al 90% | 0% | 10 anni |
Bandi comunali | Comuni | Variabile | Agevolato | 5-10 anni |
Ci sono agevolazioni fiscali previste per aprire un bar in Italia?
Le agevolazioni fiscali per l'apertura di un bar sono principalmente legate al regime forfettario e a specifici incentivi per le nuove attività.
Il regime forfettario prevede un'imposta sostitutiva ridotta del 5% per i primi 5 anni di attività, che sale al 15% dal sesto anno. Questo regime è applicabile per fatturati annui sotto gli 85.000 euro.
Sono previste anche riduzioni sui contributi previdenziali fino al 35% sempre nel regime forfettario. Esistono inoltre contributi specifici per l'acquisto di macchinari e attrezzature che permettono di detrarre parte delle spese sostenute.
Alcune Regioni offrono ulteriori sgravi IRAP per le nuove attività, mentre i Comuni possono concedere riduzioni su TARI e IMU per i primi anni di attività.
Quali sono le differenze tra agevolazioni nazionali, regionali e comunali?
Le agevolazioni si articolano su tre livelli territoriali con caratteristiche e modalità di accesso diverse.
I bandi nazionali, gestiti principalmente da Invitalia, sono validi su tutto il territorio italiano e hanno criteri uniformi di accesso. Offrono maggiore stabilità e continuità nel tempo, ma sono anche più competitivi.
Le agevolazioni regionali sono gestite dalle singole Regioni, spesso con fondi europei, e hanno criteri e requisiti specifici per il territorio. Tendono ad essere più mirate alle esigenze locali e possono avere percentuali di copertura più elevate.
Gli incentivi comunali prevedono contributi e sgravi locali con procedure più snelle. Spesso includono incentivi per l'apertura in zone specifiche di riqualificazione urbana o centri storici.
È necessario un business plan per accedere alle agevolazioni?
Sì, il business plan è obbligatorio per accedere a quasi tutte le agevolazioni e i bandi pubblici per l'apertura di un bar.
Il business plan deve essere dettagliato e dimostrare la sostenibilità economica e finanziaria del progetto. Deve includere analisi di mercato, previsioni di fatturato, piano degli investimenti e proiezioni finanziarie per almeno 3-5 anni.
Gli enti valutatori utilizzano il business plan per assegnare punteggi e determinare l'ammissibilità del progetto. Un business plan ben strutturato aumenta significativamente le possibilità di ottenere le agevolazioni richieste.
Il documento deve essere redatto secondo criteri specifici indicati in ogni bando e spesso richiede allegati tecnici come planimetrie, preventivi e accordi commerciali.
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Come funziona la procedura per richiedere le agevolazioni?
La procedura per richiedere le agevolazioni segue step precisi che variano leggermente in base al bando specifico.
- Individuazione del bando o dell'agevolazione più adatta al proprio profilo imprenditoriale e territorio di riferimento
- Preparazione della documentazione completa richiesta, inclusi business plan, certificazioni e dati dell'impresa
- Presentazione della domanda tramite portali online (come quello di Invitalia) o presso gli uffici regionali e comunali competenti
- Attesa della valutazione tecnica da parte della commissione preposta, che può richiedere da 30 a 90 giorni
- In caso di esito positivo, completamento delle certificazioni mancanti prima dell'avvio effettivo dell'attività
Quali documenti servono per ottenere le agevolazioni?
La documentazione richiesta per le agevolazioni include documenti personali, aziendali e tecnici specifici.
- Business plan dettagliato con proiezioni finanziarie e analisi di mercato
- Certificati HACCP e SAB o impegno formale a conseguirli entro tempi stabiliti
- Documentazione di agibilità e destinazione d'uso commerciale del locale
- SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e autorizzazione per l'insegna
- Copia del documento d'identità e codice fiscale del richiedente
- Atto costitutivo e statuto societario in caso di società
- Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio
- Preventivi dettagliati per attrezzature e lavori di ristrutturazione
- Planimetrie del locale e relazione tecnica sugli impianti
Le agevolazioni sono rivolte anche a giovani e disoccupati?
Molti bandi sono specificatamente rivolti a categorie particolari come giovani, donne e disoccupati, con condizioni ancora più vantaggiose.
I programmi "Selfiemployment" e "Resto al Sud" sono dedicati principalmente a giovani tra i 18 e 40 anni, donne e persone in stato di disoccupazione. Questi bandi prevedono punteggi aggiuntivi o quote riservate per favorire l'accesso.
Spesso le percentuali di contributo a fondo perduto sono maggiori per queste categorie, arrivando fino al 60-70% dell'investimento totale. Anche i requisiti di garanzia per i finanziamenti sono ridotti.
Le Regioni del Sud Italia hanno programmi specifici per il contrasto alla disoccupazione giovanile, con fondi dedicati e procedure semplificate.
Esistono scadenze per presentare domanda per le agevolazioni?
Le scadenze variano significativamente in base al tipo di bando e all'ente erogatore.
Alcuni bandi hanno scadenze fisse con date di apertura e chiusura prestabilite, solitamente pubblicate con almeno 30-60 giorni di anticipo. Altri funzionano "a sportello", rimanendo aperti fino all'esaurimento dei fondi disponibili.
I bandi nazionali di Invitalia tendono ad avere finestre temporali ampie, spesso di 6-12 mesi. I bandi regionali possono avere tempistiche più ristrette, anche di 2-3 mesi.
È fondamentale controllare costantemente le date di apertura e chiusura delle domande per ogni bando di interesse, iscrivendosi alle newsletter degli enti erogatori.
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A chi rivolgersi per assistenza nelle richieste di agevolazioni?
Esistono diversi soggetti qualificati che offrono assistenza nella preparazione e presentazione delle domande di agevolazione.
Invitalia e le Camere di Commercio offrono sportelli informativi gratuiti e consulenza diretta per i propri bandi. Forniscono anche formazione specifica sulla compilazione delle domande.
Le associazioni di categoria come Confcommercio, CNA e Confesercenti forniscono supporto specializzato nella redazione del business plan e nell'accompagnamento durante tutto l'iter burocratico.
Commercialisti e consulenti specializzati in finanza agevolata possono seguire l'intero processo, dalla scelta del bando più adatto alla rendicontazione finale delle spese sostenute.
Conclusione
Le agevolazioni per aprire un bar in Italia rappresentano un'opportunità concreta per ridurre significativamente i costi di avvio e aumentare le possibilità di successo dell'attività. La chiave del successo sta nel rispettare i requisiti richiesti, preparare una documentazione completa e scegliere il bando più adatto al proprio profilo imprenditoriale. L'assistenza di professionisti qualificati può fare la differenza nell'ottenimento delle agevolazioni desiderate.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Aprire un bar richiede una pianificazione accurata che va oltre le sole agevolazioni pubbliche.
È essenziale valutare attentamente tutti gli aspetti economici e operativi per garantire la sostenibilità a lungo termine dell'attività.
Fonti
- AlterEdu - Requisiti per aprire un bar
- PartitaIva.it - Aprire bar
- Agenzia delle Entrate - Contributi fondo perduto
- Finera - Guida bandi regionali
- Invitalia - Nuove imprese a tasso zero
- ContributiRegione - Contributi bar ristorante
- Resto al Sud - Aprire un bar
- 1BusinessPlan - Agevolazioni bar 2025
- Spritzzeria - Finanziamenti bar
- BSness - Agevolazioni per aprire un bar