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Quanto guadagna un bar al mese?

Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di bar.

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Aprire un bar in Italia è una delle scelte imprenditoriali più comuni, ma anche una delle più complesse dal punto di vista economico.

I guadagni di un bar dipendono da numerosi fattori come la posizione, la tipologia di servizio offerto, la gestione dei costi e la capacità di attrarre e fidelizzare la clientela. La redditività varia enormemente: si passa da piccoli bar di paese che fatturano 5.000 euro al mese a locali in centro città che superano i 50.000 euro mensili.

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Sommario

Un bar ben gestito in Italia può generare un fatturato mensile che varia da 5.000 a 50.000 euro, con un utile netto medio che oscilla tra il 3% e il 10% del fatturato.

La redditività dipende principalmente dalla posizione, dalla tipologia di offerta e dalla capacità di gestire efficacemente costi fissi e variabili.

Tipologia Bar Fatturato Mensile (€) Utile Netto Mensile (€) Clienti/Giorno Scontrino Medio (€) Margine Lordo (%) Costi Fissi Mensili (€)
Bar piccolo periferia 5.000 - 9.000 500 - 900 80 - 120 2,50 - 3,50 65 - 75 3.500 - 5.000
Bar tradizionale 15.000 - 25.000 1.500 - 2.500 150 - 200 3,50 - 4,50 60 - 70 8.000 - 12.000
Bar centro città 25.000 - 50.000 3.000 - 8.000 200 - 350 4,50 - 6,00 55 - 65 15.000 - 25.000
Cocktail bar 20.000 - 40.000 2.500 - 6.000 80 - 150 12,00 - 18,00 65 - 75 10.000 - 18.000
Bar con cucina 30.000 - 60.000 3.500 - 9.000 120 - 250 8,00 - 15,00 50 - 60 18.000 - 30.000
Bar stazione/aeroporto 40.000 - 80.000 5.000 - 12.000 300 - 500 5,00 - 7,00 60 - 70 20.000 - 35.000
Franchising 18.000 - 35.000 2.000 - 4.500 140 - 220 4,00 - 5,50 58 - 68 12.000 - 20.000

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Qual è il fatturato medio mensile di un bar in Italia e quali sono i fattori principali che lo influenzano?

Il fatturato medio mensile di un bar in Italia si attesta intorno ai 38.700 euro secondo i dati FIPE, ma questa cifra presenta una forbice molto ampia che va da 5.000 euro per i piccoli bar di periferia fino a 50.000 euro per i locali in posizioni strategiche del centro città.

I fattori che influenzano maggiormente il fatturato sono la posizione geografica (centro città versus periferia), le dimensioni del locale e la capacità di posti a sedere, l'ampiezza degli orari di apertura e la tipologia di servizio offerto. Un bar che serve solo caffè e cornetti avrà un fatturato diverso rispetto a uno che offre anche pranzi, aperitivi e servizio serale.

La clientela target e il flusso di persone nella zona rappresentano elementi determinanti: un bar vicino a uffici avrà picchi durante le pause caffè, mentre uno in zona universitaria vedrà maggiore affluenza nel pomeriggio e sera. La stagionalità gioca un ruolo importante, con variazioni significative tra i mesi estivi e quelli invernali.

Altri fattori cruciali includono la concorrenza locale, la qualità del servizio offerto, l'offerta gastronomica complementare e la capacità di adattarsi alle esigenze del quartiere di riferimento.

Quanti clienti mediamente servono al giorno un bar tradizionale e quale può essere lo scontrino medio per cliente in euro?

Un bar tradizionale serve mediamente tra 100 e 200 clienti al giorno, con picchi che possono raggiungere le 350 unità per i locali in posizioni particolarmente strategiche come stazioni, aeroporti o centri commerciali.

Per la sola colazione, si stima che un bar medio serva circa 150 clienti al giorno, concentrati principalmente nella fascia oraria 7:00-10:00. Il numero di clienti varia significativamente in base al giorno della settimana, con i giorni feriali che registrano affluenze superiori rispetto ai weekend.

Lo scontrino medio per cliente oscilla tra 2,50 e 4,50 euro per i servizi di colazione (caffè più cornetto), mentre per i cocktail bar serali si sale a 10-20 euro per consumazione. I bar con servizio pranzo registrano scontrini medi di 7-12 euro per cliente.

La capacità di aumentare lo scontrino medio attraverso tecniche di upselling e cross-selling rappresenta una delle leve principali per incrementare la redditività del locale.

Qual è la differenza di fatturato settimanale e mensile tra un bar situato in zona centrale e uno in periferia o in un piccolo paese?

Ubicazione Fatturato Settimanale (€) Fatturato Mensile (€) Clienti/Giorno Affitto Mensile (€) Costi Totali (€) Utile Netto (%)
Centro città - Milano 10.000 - 12.000 40.000 - 50.000 250 - 350 4.000 - 5.000 35.000 - 42.000 8 - 12%
Centro città - Roma 8.000 - 10.000 32.000 - 40.000 200 - 300 3.500 - 4.500 28.000 - 35.000 7 - 10%
Centro città medio 6.000 - 8.000 25.000 - 32.000 150 - 250 2.000 - 3.000 22.000 - 28.000 6 - 9%
Periferia città 3.000 - 4.500 12.000 - 18.000 100 - 150 1.000 - 1.500 10.500 - 15.000 4 - 7%
Piccolo paese 1.250 - 2.500 5.000 - 10.000 60 - 100 500 - 800 4.200 - 8.000 3 - 5%
Località turistica 5.000 - 15.000 20.000 - 60.000 120 - 400 1.500 - 4.000 17.000 - 50.000 5 - 15%
Zona industriale 4.000 - 6.000 16.000 - 24.000 120 - 180 800 - 1.200 14.000 - 20.000 5 - 8%

Quali sono i principali costi fissi mensili per un bar, come affitto, utenze, personale e licenze, con indicazioni di importi medi in euro?

I costi fissi rappresentano la voce di spesa più significativa nella gestione di un bar e determinano in larga misura la sostenibilità economica dell'attività.

L'affitto costituisce generalmente la spesa maggiore, variando da 500-1.000 euro mensili per i bar in periferia o piccoli centri, fino a 2.000-5.000 euro per le location in centro città. Le utenze (acqua, luce, gas) si attestano mediamente tra 300 e 500 euro al mese, con picchi estivi dovuti all'aria condizionata.

Il costo del personale varia enormemente in base alle dimensioni del locale: si va da 2.000 euro per un bar familiare con un solo dipendente part-time, fino a 10.000 euro mensili per locali con più turni e personale specializzato. Le licenze, tasse e contributi vari oscillano tra 200 e 500 euro al mese.

Altri costi fissi includono assicurazioni, consulenze, manutenzioni e canoni vari, per un totale stimato tra 500 e 2.000 euro mensili. Complessivamente, i costi fissi di un bar si collocano in una forbice che va da 3.500 a 18.000 euro al mese.

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Quali sono i costi variabili principali per un bar, come materie prime, approvvigionamento alimentare e bevande, e quanto incidono mediamente sul fatturato in percentuale?

I costi variabili di un bar sono direttamente proporzionali al volume di vendite e rappresentano una percentuale significativa del fatturato totale.

Le materie prime (caffè, alimenti, bevande) incidono mediamente per il 28-35% del fatturato, rappresentando la voce principale dei costi variabili. Questa percentuale può variare in base alla tipologia di bar: i cocktail bar tendono ad avere percentuali più basse (25-30%) grazie ai maggiori margini sugli alcolici, mentre i bar con cucina possono arrivare al 40%.

La manodopera variabile (straordinari, personale stagionale, servizio extra) rappresenta il 35-40% del fatturato. Le spese generali variabili (pulizie, manutenzioni straordinarie, marketing) incidono per il 12-15%.

Dopo aver sottratto tutti i costi, l'utile netto si attesta mediamente tra il 15-20% del fatturato nei casi virtuosi, anche se spesso risulta inferiore per i bar meno efficienti. La gestione ottimale dei costi variabili è fondamentale per mantenere la redditività dell'attività.

Qual è il margine lordo medio per un bar su prodotti come caffè, alcolici, panini e pasticceria, con esempi pratici in euro e percentuali?

Prodotto Costo Unitario (€) Prezzo Vendita (€) Margine Lordo (€) Margine Lordo (%) Volume Giornaliero Ricavo Giornaliero (€)
Caffè espresso 0,15 - 0,25 1,00 - 1,20 0,75 - 0,95 75 - 80% 100 - 200 100 - 240
Cappuccino 0,35 - 0,45 1,30 - 1,50 0,95 - 1,05 70 - 75% 80 - 150 104 - 225
Birra alla spina 1,50 - 2,00 4,00 - 5,50 2,50 - 3,50 60 - 65% 30 - 80 120 - 440
Cocktail 2,50 - 4,00 8,00 - 12,00 5,50 - 8,00 65 - 70% 15 - 40 120 - 480
Panino 2,00 - 3,00 4,50 - 6,50 2,50 - 3,50 55 - 60% 20 - 50 90 - 325
Cornetto 0,40 - 0,60 1,20 - 1,50 0,80 - 0,90 65 - 70% 80 - 120 96 - 180
Pasticceria 1,00 - 1,50 2,50 - 3,50 1,50 - 2,00 55 - 60% 15 - 30 37 - 105

Come cambia la redditività netta mensile al crescere del volume d'affari, ovvero quali economie di scala si possono sfruttare?

La redditività netta di un bar migliora significativamente all'aumentare del volume d'affari grazie alle economie di scala che permettono di distribuire i costi fissi su una base più ampia di ricavi.

I bar con fatturato inferiore a 500.000 euro annui mostrano spesso margini netti del 0,3-5%, mentre quelli che superano il milione di euro di fatturato raggiungono margini del 6-10% grazie a un migliore assorbimento dei costi fissi. I grandi bar ottengono un EBITDA del 10,3% e un ROS del 6,6% contro il 3-5% dei piccoli locali.

Le economie di scala si manifestano principalmente nel potere contrattuale con i fornitori (sconti per volumi), nell'ottimizzazione del personale (maggiore produttività per dipendente), nella gestione delle scorte (minori sprechi percentuali) e nell'ammortamento di investimenti tecnologici su volumi maggiori.

Un bar che passa da 200 a 400 clienti giornalieri spesso riesce a raddoppiare la redditività netta mantenendo pressoché invariati i costi fissi, dimostrando l'importanza del raggiungimento di volumi critici per la sostenibilità economica.

Qual è l'utile netto mensile medio che può aspettarsi un bar ben gestito, dopo aver pagato tutte le spese, e come varia annualmente?

L'utile netto mensile di un bar ben gestito varia considerevolmente in base alle dimensioni e alla posizione del locale, con una forbice che va da 500 euro per i piccoli bar di periferia fino a oltre 10.000 euro per i grandi locali in posizioni strategiche.

I bar di piccole dimensioni (fatturato 5.000-10.000 euro mensili) generano utili netti di 500-2.000 euro al mese. I locali di medie dimensioni (fatturato 15.000-30.000 euro) raggiungono utili di 3.000-5.000 euro mensili. I grandi bar in posizioni premium possono superare i 10.000 euro di utile netto mensile.

La variazione annuale è significativa: i mesi estivi e le festività natalizie registrano picchi di redditività, mentre gennaio-febbraio e agosto sono spesso i periodi più difficili. La stagionalità può causare variazioni dell'utile netto anche del 30-40% rispetto alla media annuale.

È importante considerare che questi dati si riferiscono a bar ben gestiti: molte attività faticano a raggiungere questi livelli di redditività a causa di inefficienze operative o posizioni sfavorevoli.

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Quali strategie pratiche può adottare un bar per aumentare i margini e la redditività, ad esempio migliorando lo scontrino medio o riducendo costi operativi?

Esistono diverse strategie concrete per migliorare la redditività di un bar, agendo sia sull'aumento dei ricavi che sulla riduzione dei costi operativi.

  • Tecniche di upselling e cross-selling: proporre sistematicamente prodotti aggiuntivi (dolce con il caffè, aperitivo con stuzzichini) può aumentare lo scontrino medio del 15-25%
  • Offerte combinate strategiche: pacchetti colazione, pranzo business o aperitivo completo a prezzo fisso per incrementare il valore percepito
  • Eventi tematici e serate a tema: quiz night, degustazioni, musica dal vivo per attrarre nuova clientela e aumentare la frequentazione serale
  • Programmi fedeltà digitali: carte punti o app mobile per incentivare la frequenza di visita e raccogliere dati sui clienti
  • Ottimizzazione dell'organico: programmazione intelligente dei turni in base ai picchi di affluenza per ridurre i costi del personale del 10-15%

Sul fronte della riduzione costi, è fondamentale negoziare con i fornitori per ottenere condizioni migliori, implementare sistemi di controllo delle scorte per ridurre gli sprechi e monitorare costantemente i margini per categoria di prodotto.

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Quali sono gli errori più comuni che compromettono la redditività di un bar e come evitarli concretamente?

Gli errori più frequenti nella gestione di un bar possono compromettere seriamente la redditività dell'attività e spesso derivano da una sottovalutazione degli aspetti manageriali del business.

  1. Gestione inefficiente delle scorte: sprechi alimentari, ordinazioni eccessive o mancanza di rotazione delle merci possono erodere i margini del 5-10%. È essenziale implementare un sistema di inventario e controllo FIFO (First In, First Out)
  2. Sottovalutazione della concorrenza: non aggiornare l'offerta o mantenere prezzi non competitivi porta alla perdita di clientela. Monitorare regolarmente i competitor è cruciale
  3. Personale non formato adeguatamente: un servizio scadente riduce la fidelizzazione e lo scontrino medio. Investire nella formazione del personale è fondamentale
  4. Mancanza di analisi dei margini: non conoscere la redditività dei singoli prodotti porta a promuovere articoli poco profittevoli. È necessario calcolare regolarmente il food cost e il beverage cost
  5. Orari di apertura non ottimizzati: rimanere aperti in fasce orarie poco profittevoli aumenta i costi senza benefici. Analizzare i dati di vendita per fascia oraria è essenziale

Quali differenze economiche e di margine esistono tra diverse tipologie di bar, ad esempio caffetteria, cocktail bar o bar con cucina?

Tipologia Bar Investimento Iniziale (€) Margine Lordo Medio (%) Scontrino Medio (€) Costi Operativi (%) Redditività Netta (%) Personale Richiesto
Caffetteria tradizionale 80.000 - 150.000 70 - 80 2,50 - 4,50 75 - 85 5 - 8 2 - 4 persone
Cocktail bar 120.000 - 300.000 65 - 75 12 - 20 70 - 80 8 - 12 3 - 6 persone
Bar con cucina 150.000 - 400.000 50 - 60 8 - 15 80 - 90 4 - 8 5 - 10 persone
Wine bar 100.000 - 250.000 60 - 70 15 - 25 72 - 82 6 - 10 3 - 5 persone
Bar pasticceria 90.000 - 200.000 55 - 65 4 - 8 78 - 88 5 - 9 3 - 6 persone
Bar franchise 100.000 - 180.000 58 - 68 3,50 - 5,50 82 - 92 3 - 6 3 - 5 persone
Café-bistrot 130.000 - 280.000 52 - 62 10 - 18 75 - 85 6 - 11 4 - 8 persone

Quali scenari di guadagno possiamo immaginare per un bar di piccole dimensioni rispetto a uno più grande, con simulazioni in euro per giorno, settimana, mese e anno?

Le dimensioni del bar influenzano drasticamente i potenziali guadagni, con differenze significative nei volumi di vendita, nei costi operativi e nella redditività finale.

Dimensione Bar Incasso Giornaliero (€) Incasso Settimanale (€) Incasso Mensile (€) Incasso Annuo (€) Costi Annui (€) Utile Netto Annuo (€)
Bar piccolo (30 mq) 300 - 450 2.100 - 3.150 9.000 - 13.500 108.000 - 162.000 95.000 - 145.000 13.000 - 17.000
Bar medio (60 mq) 675 - 900 4.725 - 6.300 20.250 - 27.000 243.000 - 324.000 220.000 - 290.000 23.000 - 34.000
Bar grande (100+ mq) 1.200 - 1.800 8.400 - 12.600 36.000 - 54.000 432.000 - 648.000 380.000 - 570.000 52.000 - 78.000
Bar premium centro 1.800 - 2.500 12.600 - 17.500 54.000 - 75.000 648.000 - 900.000 550.000 - 750.000 98.000 - 150.000
Cocktail bar serale 800 - 1.400 5.600 - 9.800 24.000 - 42.000 288.000 - 504.000 250.000 - 420.000 38.000 - 84.000
Bar con cucina 1.000 - 1.600 7.000 - 11.200 30.000 - 48.000 360.000 - 576.000 320.000 - 510.000 40.000 - 66.000
Bar franchise 600 - 950 4.200 - 6.650 18.000 - 28.500 216.000 - 342.000 200.000 - 315.000 16.000 - 27.000

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Conclusione

Aprire e gestire un bar in Italia può essere un'attività redditizia, ma richiede una pianificazione accurata e una gestione oculata dei costi e dei ricavi. I margini di guadagno variano significativamente in base alla posizione, alle dimensioni del locale e alla tipologia di servizio offerto, con utili netti che possono oscillare dal 3% al 12% del fatturato.

La chiave del successo risiede nella capacità di ottimizzare sia i ricavi (attraverso strategie di upselling e fidelizzazione della clientela) sia i costi (mediante una gestione efficiente delle scorte e del personale). La scelta della location rimane il fattore più determinante per il successo economico dell'attività.

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.

Fonti

  1. Caffé Vergnano - Quanto guadagna un bar
  2. Il Mio Business Plan - Bar redditività
  3. Business Online - Guadagni proprietario bar
  4. Caffé Vergnano - Dati FIPE bar Italia
  5. Aprire un Bar - Statistiche caffè Italia
  6. Centro Studi e Formazione - Aprire un bar
  7. Bar Giornale - Redditività grandi bar
  8. TeamSystem - Costi fissi bar
  9. FIPE - Report settore bar
  10. VDG Magazine - Il bar casa degli italiani
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