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Quanto deve guadagnare un bar al giorno?

Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di bar.

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Aprire un bar rappresenta una delle scelte imprenditoriali più diffuse in Italia, ma determinare i guadagni necessari per garantire la sostenibilità economica richiede un'analisi approfondita di tutti i fattori in gioco.

Un bar in una città di medie dimensioni deve generare almeno 400-600 euro di fatturato giornaliero per coprire tutti i costi operativi e garantire un margine di profitto adeguato. Questa cifra varia significativamente in base alla posizione, al tipo di clientela servita e alla stagionalità del business.

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Sommario

Un bar sostenibile in Italia deve puntare a un fatturato giornaliero di almeno 400-600 euro, servendo circa 150-400 clienti con uno scontrino medio di 3-4 euro.

I costi fissi giornalieri si aggirano tra 120-200 euro, mentre le materie prime rappresentano il 28-35% del fatturato totale.

Aspetto Valore minimo Valore ottimale Note
Fatturato giornaliero 400 € 600-800 € Città medie dimensioni
Clienti serviti/giorno 150 300-400 Fino a 800 in zone premium
Scontrino medio 3 € 4-5 € Dipende dal posizionamento
Costi fissi giornalieri 120 € 180-200 € Include affitto, utenze, personale
Margine lordo 60% 65-70% Su ricavi totali
Utile netto mensile 1.000 € 2.500-4.000 € 10-20% del fatturato
Punto di pareggio 80 scontrini/giorno 100-120 scontrini/giorno Con scontrino medio 3-4 €

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Qual è il fatturato medio giornaliero che un bar dovrebbe generare per essere sostenibile in una città di medie dimensioni in Italia?

Un bar in una città di medie dimensioni in Italia deve puntare a un fatturato giornaliero di almeno 400-600 euro per garantire la sostenibilità economica dell'attività.

La cifra minima di 400 euro rappresenta il punto di partenza per coprire i costi operativi basilari, mentre il target ottimale di 600 euro permette di avere margini più solidi e capacità di investimento. In realtà, molti bar italiani si attestano su incassi medi di 300-400 euro giornalieri, ma questa cifra risulta spesso insufficiente per garantire una redditività adeguata al titolare.

Il fatturato può variare significativamente in base alla posizione del locale: un bar in centro città o vicino a uffici e scuole può facilmente superare i 600-800 euro giornalieri, mentre locali in zone periferiche potrebbero dover lavorare maggiormente sull'efficienza operativa per raggiungere la sostenibilità con cifre inferiori.

Per bar ubicati in zone turistiche o aree ad alto passaggio pedonale, il fatturato giornaliero può superare i 1.000 euro nei periodi di punta, rendendo l'investimento particolarmente attrattivo per gli imprenditori.

Quali sono i principali driver che determinano il volume delle vendite giornaliere e come variano in base alla posizione, al target e alla stagionalità?

I fattori che influenzano maggiormente il volume delle vendite giornaliere di un bar sono la posizione strategica, il target di riferimento e la stagionalità del business.

  • Posizione strategica: Bar situati in zone centrali, vicino a uffici, università o aree turistiche registrano flussi di clientela significativamente superiori, con incrementi che possono raggiungere il 40-60% rispetto a locali in zone residenziali
  • Target di clientela: La clientela business (colazione veloce, pausa pranzo) garantisce volumi costanti nei giorni feriali, mentre famiglie e studenti influenzano maggiormente i weekend e i pomeriggi
  • Stagionalità: Durante l'estate l'incasso può aumentare del 20-30% grazie a prodotti freddi, gelati e granite, mentre in inverno si punta su bevande calde e prodotti da forno
  • Offerta di servizi: Bar che offrono colazione completa, pranzi veloci, aperitivi e servizi digitali come delivery possono incrementare il fatturato del 25-35%
  • Eventi e promozioni: Serate a tema, musica dal vivo e promozioni mirate possono generare picchi di vendita che superano del 50% la media giornaliera

I weekend registrano generalmente incassi superiori del 20-40% rispetto ai giorni feriali, con la domenica che può risultare più debole se il locale non offre servizio pranzo o si trova in zone business.

Quanto costa mediamente la materia prima per un bar e quale percentuale dovrebbe rappresentare sul fatturato?

Le materie prime di un bar rappresentano mediamente il 28-35% del fatturato totale, una percentuale che può variare in base al posizionamento del locale e alla qualità dei prodotti offerti.

Prodotto Prezzo di vendita Costo materia prima Margine lordo (%)
Caffè espresso 1,10 € 0,10-0,15 € 85-90%
Cornetto 1,20-1,50 € 0,30-0,45 € 65-75%
Bibita lattina 2,00-3,00 € 0,50-1,00 € 60-75%
Spritz/Aperitivo 4,00-6,00 € 1,00-1,50 € 70-75%
Panino 3,50-5,00 € 1,20-2,00 € 60-65%
Gelato 2,00-3,50 € 0,60-1,20 € 65-70%
Cappuccino 1,30-1,50 € 0,20-0,30 € 80-85%

Il caffè rappresenta il prodotto con il margine più alto, motivo per cui molti bar puntano su volumi elevati di questa bevanda per sostenere la redditività complessiva.

Quali sono i costi fissi giornalieri tipici di un bar, considerando affitto, utenze, personale, assicurazioni e altre spese generali?

I costi fissi giornalieri di un bar di medie dimensioni si aggirano tra 120 e 200 euro, corrispondenti a circa 3.600-6.000 euro mensili e 43.000-72.000 euro annui.

La composizione dettagliata dei costi fissi include l'affitto del locale (33-50 euro al giorno), che rappresenta generalmente 1.000-1.500 euro mensili per locali in buone posizioni. Le utenze (elettricità, gas, acqua, telefonia) incidono per 10-17 euro giornalieri, con variazioni stagionali significative legate all'uso di condizionatori e riscaldamento.

Il costo del personale costituisce la voce più rilevante, con 67-100 euro giornalieri per due dipendenti a tempo pieno, inclusi stipendi lordi e contributi previdenziali. Assicurazioni, consulenze contabili e fiscali rappresentano 3-7 euro al giorno, mentre altre spese generali come SIAE, TARI, manutenzione ordinaria e pulizie incidono per 7-13 euro giornalieri.

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È importante considerare che questi costi rimangono fissi indipendentemente dal fatturato giornaliero, rendendo fondamentale raggiungere volumi di vendita adeguati per garantire la copertura e la generazione di utili.

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Quante persone è necessario impiegare per gestire un bar con un determinato flusso di clienti e qual è il costo complessivo del personale?

Per un bar che serve 150-400 clienti al giorno sono generalmente necessarie 2 persone a tempo pieno, con la possibilità di aggiungere un terzo addetto part-time durante i picchi di affluenza.

La gestione ottimale prevede un responsabile che si occupi della cassa, del servizio ai tavoli e della supervisione generale, affiancato da un secondo addetto per la preparazione di caffè, bevande e prodotti da banco. Durante i weekend, eventi speciali o nei periodi di maggiore affluenza turistica, è consigliabile avere un terzo collaboratore part-time per garantire un servizio efficiente.

Il costo complessivo del personale si attesta tra 2.000 e 3.000 euro mensili, corrispondenti a 67-100 euro giornalieri. Questa cifra include stipendi lordi, contributi previdenziali INPS, assicurazione INAIL e eventuale TFR. L'incidenza del costo del personale sul fatturato dovrebbe rimanere tra il 30% e il 40% per garantire una gestione sostenibile.

Per bar con flussi superiori a 500-600 clienti giornalieri, potrebbe essere necessario aumentare l'organico a 3-4 persone, con conseguente incremento proporzionale dei costi ma anche maggiori possibilità di fatturato e margini.

Qual è il margine lordo ideale per un bar e come viene calcolato in funzione dei ricavi e dei costi variabili?

Il margine lordo ideale per un bar si attesta tra il 60% e il 70% dei ricavi totali, rappresentando un indicatore fondamentale per valutare l'efficienza operativa dell'attività.

Il calcolo del margine lordo segue la formula: (Ricavi - Costi variabili) / Ricavi × 100. I costi variabili includono principalmente le materie prime (caffè, cornetti, bevande, ingredienti vari), mentre sono esclusi i costi fissi come affitto, stipendi e utenze.

Un esempio pratico: con 10.000 euro di ricavi mensili e 3.500 euro di costi variabili, il margine lordo risulta del 65%. Questo margine deve essere sufficiente a coprire tutti i costi fissi e generare un utile netto adeguato. Bar con margini inferiori al 60% potrebbero avere difficoltà nella gestione economica, mentre margini superiori al 70% indicano un'ottima efficienza operativa.

Il margine può variare in base al mix di prodotti venduti: bevande alcoliche e caffè garantiscono margini più elevati (75-90%), mentre prodotti da forno e panini hanno margini più contenuti (60-65%).

Come si struttura il calcolo del punto di pareggio: a quanti scontrini medi al giorno il bar copre i costi fissi e inizia a generare utili?

Il punto di pareggio (break-even point) per un bar si calcola dividendo i costi fissi mensili per il margine di contribuzione per singolo scontrino.

Considerando costi fissi mensili di 5.000 euro, uno scontrino medio di 3,50 euro e costi variabili di 1,10 euro per scontrino, il margine di contribuzione risulta di 2,40 euro. Il calcolo è quindi: 5.000 € ÷ 2,40 € = 2.083 scontrini mensili necessari per raggiungere il pareggio.

Dividendo per 26 giorni di apertura mensile, risultano necessari circa 80 scontrini giornalieri per coprire tutti i costi fissi. Con uno scontrino medio di 4 euro e margini ottimizzati, il punto di pareggio scende a circa 65-70 scontrini giornalieri.

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Superata questa soglia, ogni scontrino aggiuntivo contribuisce direttamente alla generazione di utili, rendendo evidente l'importanza di massimizzare il flusso di clientela e lo scontrino medio.

Qual è l'utile netto ragionevole che un bar dovrebbe puntare a ottenere su base mensile e annuale?

L'utile netto di un bar ben gestito dovrebbe attestarsi tra il 10% e il 20% del fatturato, traducendosi in cifre concrete variabili in base alle dimensioni e al posizionamento del locale.

Tipologia di bar Fatturato mensile Utile netto mensile Utile netto annuale
Bar piccolo/periferico 10.000-15.000 € 1.000-2.000 € 12.000-24.000 €
Bar medio/buona posizione 18.000-25.000 € 2.500-4.000 € 30.000-48.000 €
Bar grande/zona centrale 25.000-35.000 € 4.000-6.000 € 48.000-72.000 €
Bar premium/turistico 35.000-50.000 € 6.000-9.000 € 72.000-108.000 €
Bar top location 50.000+ € 9.000+ € 108.000+ €
Franchising alimentare 20.000-30.000 € 2.000-4.500 € 24.000-54.000 €
Bar con cucina 30.000-45.000 € 4.500-7.500 € 54.000-90.000 €

Questi valori rappresentano obiettivi realistici per imprenditori che gestiscono direttamente l'attività, considerando che l'utile netto deve coprire anche la remunerazione dell'imprenditore stesso.

Quali strategie pratiche possono essere adottate per migliorare i margini del bar?

L'ottimizzazione dei margini di un bar richiede un approccio multidisciplinare che tocca diversi aspetti della gestione operativa e commerciale.

  1. Ottimizzazione degli acquisti: Negoziare condizioni migliori con i fornitori, acquistare in quantità per ottenere sconti volume, diversificare i fornitori per confrontare prezzi e qualità
  2. Gestione intelligente degli sprechi: Implementare un sistema di rotazione FIFO (First In, First Out), monitorare le scadenze, utilizzare ingredienti vicini alla scadenza per preparazioni speciali
  3. Tecniche di upselling e cross-selling: Formare il personale per proporre prodotti complementari, creare combo vantaggiose, posizionare strategicamente prodotti ad alto margine
  4. Ottimizzazione del menu pricing: Analizzare periodicamente i prezzi della concorrenza, testare aumenti graduali su prodotti ad alta rotazione, differenziare i prezzi per fasce orarie
  5. Digitalizzazione e fidelizzazione: Implementare sistemi di loyalty, utilizzare app per delivery, analizzare i dati di vendita per ottimizzare l'offerta

Particolare attenzione va rivolta al controllo del food cost, mantenendolo sotto il 35% attraverso porzioni standardizzate e ricette precise.

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Come variano i margini e la profittabilità con l'aumento del volume delle vendite: ci sono economie di scala rilevanti?

L'aumento del volume delle vendite genera significative economie di scala che migliorano progressivamente la profittabilità del bar.

I costi fissi si diluiscono su un maggior numero di scontrini: un bar che passa da 100 a 200 scontrini giornalieri dimezza l'incidenza dei costi fissi per singola vendita. Con costi fissi di 150 euro al giorno, l'incidenza passa da 1,50 euro a 0,75 euro per scontrino, migliorando immediatamente la marginalità.

I fornitori offrono condizioni più vantaggiose per volumi maggiori: sconti del 5-15% sui prodotti principali sono ottenibili aumentando gli ordini. Un bar che acquista 50 kg di caffè al mese può ottenere prezzi inferiori del 10-12% rispetto a chi ne acquista 20 kg.

Il margine netto può crescere dal 10-12% iniziale fino al 25-30% con volumi ottimali e gestione efficiente. Un bar che serve 300-400 clienti giornalieri con uno scontrino medio di 4 euro può raggiungere margini netti superiori al 20%, mentre locali con volumi inferiori a 150 clienti giornalieri difficilmente superano il 15% di margine netto.

L'efficienza operativa migliora con l'esperienza e i volumi: il personale diventa più produttivo, si riducono gli sprechi e si ottimizza l'utilizzo delle attrezzature.

Quali sono i costi nascosti o imprevisti che spesso riducono la marginalità di un bar?

I costi nascosti rappresentano una delle principali insidie per la profittabilità di un bar e possono ridurre significativamente i margini previsti.

  • Manutenzione straordinaria: Riparazione macchine caffè (300-800 euro), sostituzione frigoriferi (1.000-3.000 euro), interventi impianti elettrici/idraulici (200-1.000 euro)
  • Tasse e tributi aggiuntivi: SIAE per diffusione musicale (200-600 euro/anno), TARI variabile, IMU per proprietari, tasse comunali per occupazione suolo pubblico
  • Sprechi e furti: Rotture accidentali, furti di prodotti o denaro, perdite per scadenze non controllate (2-5% del fatturato)
  • Costi assicurativi imprevisti: Aumento premi, franchigie per sinistri, coperture aggiuntive richieste da normative
  • Aggiornamenti normativi: Adeguamenti per sicurezza, privacy GDPR, certificazioni alimentari, corsi di formazione obbligatori

Per mitigare questi rischi è fondamentale creare un fondo di emergenza pari al 3-5% del fatturato annuale e sottoscrivere assicurazioni complete che coprano danni a macchinari, responsabilità civile e perdite di esercizio.

Quali sono i benchmark di riferimento per i bar di successo in Italia?

I bar di successo in Italia presentano parametri operativi e finanziari specifici che rappresentano obiettivi concreti per gli imprenditori del settore.

Indicatore Bar standard Bar di successo Bar eccellenti
Clienti serviti/giorno 100-200 250-400 500-800
Scontrino medio 2,50-3,00 € 3,50-4,50 € 5,00-7,00 €
Fatturato giornaliero 300-450 € 600-900 € 1.000-1.500 €
Margine lordo 55-65% 65-72% 70-75%
Margine operativo 8-15% 18-25% 25-35%
Utile netto 5-12% 15-22% 22-30%
Rotazione personale Alta Media-bassa Molto bassa

Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo bar.

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Conclusione

Gestire un bar redditizio richiede una comprensione approfondita di tutti gli aspetti economici e operativi dell'attività. Un fatturato giornaliero di 400-600 euro rappresenta il minimo per la sostenibilità, ma l'obiettivo dovrebbe essere sempre quello di ottimizzare margini e volumi per raggiungere performance superiori. Il successo dipende dalla capacità di controllare i costi, massimizzare i ricavi e adattarsi continuamente alle esigenze del mercato locale.

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.

Fonti

  1. Aprire un Bar - Si vive con un bar che incassa 300€ al giorno?
  2. Il Mio Business Plan - Bar incasso medio giornaliero
  3. Aprire un Bar - Quante tazzine prepara in media un bar
  4. Baldi Academy - Costo materia prima food cost
  5. Software Business Plan - Bar redditività e budget
  6. Il Mio Business Plan - Fatturato medio wine bar
  7. Team System - Costi fissi bar
  8. Aprire un Bar - Incidenza del costo del personale
  9. MyPOS - Come aprire un bar
  10. FIPE - Rapporto Ristorazione 2025
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