Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di cocktail bar.
Aprire un cocktail bar rappresenta una delle opportunità più interessanti nel settore della ristorazione, con margini di guadagno che possono raggiungere il 70-80% sui drink.
Tuttavia, il successo dipende da una pianificazione accurata che considera tutti gli aspetti: dall'investimento iniziale alla gestione operativa quotidiana. La scelta della location, l'allestimento degli spazi e la strategia di menu sono elementi cruciali che determinano la redditività del locale.
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Aprire un cocktail bar richiede un investimento iniziale compreso tra €50.000 e €150.000, con tempi di rientro dell'investimento stimati in 6-12 mesi.
La pianificazione accurata di spazi, personale e menu è fondamentale per garantire la sostenibilità economica del progetto.
Aspetto | Requisiti minimi | Range ottimale | Costi stimati |
---|---|---|---|
Budget iniziale | €50.000 | €100.000-€150.000 | Variabile per zona |
Superficie locale | 50 m² | 70-90 m² | Affitto €1.000-€3.000/mese |
Posti a sedere | 20 | 25-30 | Arredi €15.000-€25.000 |
Personale | 3 dipendenti | 4-5 dipendenti | €2.000-€4.000/mese |
Menu cocktail | 5 cocktail | 6-8 cocktail | Ingredienti €2.000-€3.000/mese |
Licenze | SCIA base | SCIA + SIAE + HACCP | €2.000-€5.000 |
Break-even | 20 clienti/giorno | 25-30 clienti/giorno | Spesa media €25/cliente |

Qual è il budget minimo necessario per aprire un cocktail bar?
Il budget minimo per aprire un cocktail bar parte da €50.000 per locali piccoli in zone periferiche, ma può arrivare fino a €150.000 per location premium in centri urbani.
Categoria di spesa | Budget minimo | Budget medio | Budget alto |
---|---|---|---|
Ristrutturazione e allestimento | €15.000 | €25.000 | €40.000 |
Attrezzature bar | €8.000 | €15.000 | €30.000 |
Arredi e design | €10.000 | €20.000 | €35.000 |
Licenze e permessi | €2.000 | €5.000 | €10.000 |
Stock iniziale | €5.000 | €10.000 | €15.000 |
Marketing lancio | €3.000 | €8.000 | €15.000 |
Capitale di lavoro | €7.000 | €17.000 | €25.000 |
Quanti metri quadrati servono per uno spazio funzionale e conforme alle normative?
Per un cocktail bar funzionale servono almeno 50-70 m² di superficie, con un'altezza minima di 2,70 metri per rispettare le normative igienico-sanitarie.
La distribuzione degli spazi deve prevedere il 40% per l'area clienti, il 30% per il bancone e la zona preparazione, il 20% per i servizi e il 10% per lo stoccaggio. È obbligatorio includere una zona preparazione di almeno 4 m² e servizi igienici (1 ogni 50 posti).
Gli spazi devono rispettare precise normative: vie di fuga libere, impianti a norma e certificazioni ASL. La zona bar richiede pavimenti antiscivolo, pareti lavabili e un sistema di aerazione adeguato.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo cocktail bar.
Quanti posti a sedere sono consigliati per garantire una buona redditività?
La capacità ottimale per un cocktail bar redditizio è di 20-30 posti a sedere, con una distribuzione equilibrata tra tavoli e posti al bancone.
I tavoli rotondi da 4-6 posti favoriscono la socialità e ottimizzano lo spazio, mentre i posti al bancone creano un'atmosfera più dinamica. È fondamentale mantenere almeno 60 cm di distanza tra i tavoli per garantire comfort e rispetto delle normative.
La formula ideale prevede il 60% di posti ai tavoli e il 40% al bancone. Questa configurazione permette di gestire sia clienti che desiderano conversare che quelli che preferiscono l'interazione con il bartender.
Un numero eccessivo di posti (oltre 35) può compromettere la qualità del servizio, mentre meno di 20 posti limita significativamente i ricavi potenziali.
Quanti dipendenti sono necessari per gestire il locale nei diversi turni?
Un cocktail bar richiede 3-5 dipendenti fissi per coprire i turni standard, con possibili rinforzi durante eventi speciali.
- Turno mattutino (7:00-15:00): 1 bartender + 1 addetto sala per gestire colazioni e pranzi leggeri
- Turno serale (18:00-02:00): 2 bartender + 1-2 addetti sala per l'aperitivo e le serate
- Weekend e eventi: Staff aggiuntivo temporaneo per gestire i picchi di affluenza
- Responsabile/manager: Una figura dedicata alla gestione complessiva e ai turni critici
- Personale part-time: 1-2 persone per coprire ferie, malattie e giorni di maggiore affluenza
Quanti cocktail diversi è ideale avere nel menu iniziale?
Il menu iniziale ideale dovrebbe includere 5-6 signature cocktails per evitare il sovraccarico e garantire la massima qualità di ogni drink.
La strategia vincente prevede la suddivisione in categorie: 2 cocktail a base gin, 2 a base rum/whisky, 1 cocktail stagionale e 1-2 opzioni analcoliche. Questa selezione permette di soddisfare gusti diversi senza complicare eccessivamente la gestione degli ingredienti.
È essenziale puntare su materie prime locali e ingredienti stagionali per differenziarsi dalla concorrenza. I cocktail devono essere bilanciati tra novità creative e classici rivisitati per attrarre sia intenditori che clienti occasionali.
Un menu troppo ampio (oltre 10 cocktail) aumenta i costi di stoccaggio e la complessità operativa, mentre un'offerta troppo ristretta limita le opzioni per i clienti più esigenti.
Quanti fornitori servono per garantire un'offerta completa di alcolici, ingredienti e accessori?
Per gestire efficacemente un cocktail bar servono 4-5 fornitori strategici che coprano tutte le categorie di prodotti necessari.
- Fornitore alcolici premium: Specializzato in distillati di alta qualità, gin artigianali e spirits selezionati
- Fornitore bevande base: Per vini, birre, soft drinks e prodotti di largo consumo
- Fornitore ingredienti freschi: Frutta, erbe aromatiche, spezie e guarnizioni locali
- Fornitore attrezzature bar: Shaker, strainer, jigger, bicchieri e accessori professionali
- Fornitore consumabili: Ghiaccio, cannucce, tovaglioli e materiali di servizio
Quante licenze o autorizzazioni servono e quanto costano mediamente?
Per aprire un cocktail bar sono necessarie 4-6 autorizzazioni principali, con un costo totale stimato tra €2.000 e €5.000.
Tipo di licenza | Descrizione | Costo medio | Tempi rilascio |
---|---|---|---|
SCIA | Segnalazione Certificata Inizio Attività | €500-€2.000 | Immediato |
Licenza SIAE | Per diffusione musica | €200-€500/anno | 15-30 giorni |
Certificazione HACCP | Sicurezza alimentare | €150-€300/persona | 1-2 settimane |
Licenza SAB | Somministrazione alimenti e bevande | €200-€400 | Corso + esame |
Permessi edilizi | Per ristrutturazioni | €300-€1.000 | 30-60 giorni |
Certificato agibilità | Conformità locale | €200-€500 | Ispezione ASL |
Assicurazione RC | Responsabilità civile | €800-€1.500/anno | Immediata |
Quanti giorni e orari di apertura sono sostenibili per massimizzare gli incassi?
L'apertura ottimale per un cocktail bar è di 5-6 giorni a settimana, con orari concentrati sulle fasce serali più redditizie.
Gli orari più profittevoli sono dalle 18:00 alle 02:00 durante i weekend (venerdì e sabato), mentre nei giorni feriali conviene concentrarsi sull'aperitivo (18:00-21:00). La chiusura strategica di lunedì o martedì permette di ridurre i costi fissi senza impattare significativamente sui ricavi.
Durante la settimana, l'happy hour dalle 18:00 alle 20:00 rappresenta il momento di maggiore affluenza. I fine settimana richiedono apertura prolungata fino alle 02:00 per massimizzare gli incassi dalle serate.
Eventi speciali e aperture straordinarie (1-2 volte al mese) possono incrementare i ricavi del 15-20%, ma devono essere pianificati accuratamente per non sovraccaricare il personale.
Quante settimane occorrono in media per rientrare dell'investimento iniziale?
Il tempo medio per rientrare dell'investimento iniziale è di 24-48 settimane (6-12 mesi), considerando un margine lordo del 60-80% sui cocktail.
Il calcolo del break-even dipende dall'affluenza giornaliera: con 20-25 clienti al giorno e una spesa media di €25 per cliente, si generano ricavi mensili di €15.000-€18.750. Sottraendo i costi operativi mensili (€8.000-€10.000), rimane un margine netto di €5.000-€8.750.
I fattori che accelerano il rientro includono: location strategica, menu di qualità, marketing efficace e gestione ottimizzata dei costi. Al contrario, errori nella gestione del personale o scorte eccessive possono allungare i tempi oltre i 18 mesi.
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Quanti clienti al giorno servono per raggiungere il punto di pareggio?
Per raggiungere il punto di pareggio sono necessari 20-25 clienti al giorno, con una spesa media di €25 per cliente.
Il calcolo si basa sui costi fissi mensili tipici di €5.000-€8.000 (affitto, personale, utenze) che richiedono ricavi giornalieri di €165-€265. Con una spesa media di €25, questo si traduce in 6-11 clienti al giorno solo per coprire i costi fissi.
Aggiungendo i costi variabili (ingredienti, consumabili), il numero sale a 20-25 clienti giornalieri. Durante i weekend, l'obiettivo dovrebbe essere di 35-40 clienti per compensare i giorni più tranquilli infrasettimanali.
La chiave è mantenere un food cost del 25-30% e ottimizzare il rapporto tra costi fissi e affluenza, puntando su eventi e promozioni per incrementare la frequentazione media.
Quante promozioni o eventi al mese sono consigliabili per attrarre nuovi clienti?
La frequenza ottimale è di 2-4 eventi al mese, bilanciando attrazione di nuovi clienti e sostenibilità operativa.
- Happy hour tematici: 1-2 volte a settimana con sconti del 20-30% dalle 18:00 alle 20:00
- Serate live music: 1 volta al mese per creare atmosfera e attrarre pubblico diverso
- Menu degustazione: Eventi mensili con cocktail a prezzo fisso (€15-€20)
- Collaborazioni con influencer: 1-2 eventi al mese per amplificare la visibilità sui social
- Serate a tema: Eventi stagionali o legati a festività per fidelizzare la clientela
Quanti euro si spende in media ogni mese per approvvigionamento, personale e utenze?
La spesa mensile totale per un cocktail bar varia tra €5.000 e €10.000, suddivisa tra costi fissi e variabili.
Categoria di spesa | Range minimo | Range medio | Range massimo |
---|---|---|---|
Personale (stipendi + contributi) | €2.000 | €3.000 | €4.000 |
Affitto locale | €1.000 | €2.000 | €3.000 |
Approvvigionamento alcolici | €1.500 | €2.000 | €2.500 |
Ingredienti freschi | €300 | €500 | €700 |
Utenze (luce, gas, acqua) | €400 | €600 | €800 |
Assicurazioni e tasse | €200 | €400 | €600 |
Marketing e pubblicità | €200 | €500 | €800 |
Conclusione
Aprire un cocktail bar rappresenta un'opportunità imprenditoriale stimolante ma che richiede pianificazione accurata e investimenti mirati. Con un budget iniziale di €50.000-€150.000 e una gestione oculata, è possibile raggiungere il break-even in 6-12 mesi.
I fattori chiave per il successo includono: location strategica, menu curato con 5-6 cocktail di qualità, personale qualificato, rispetto delle normative e una strategia di marketing efficace. La sostenibilità economica dipende dal mantenimento di 20-25 clienti giornalieri con una spesa media di €25.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo cocktail bar.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Il settore dei cocktail bar in Italia sta vivendo una crescita significativa, con un aumento del 15% annuo negli ultimi tre anni.
La chiave del successo risiede nella capacità di offrire un'esperienza unica che combini qualità dei drink, atmosfera accogliente e servizio professionale.
Fonti
- BSness - Quanto costa aprire un bar
- Aprire in Franchising - Come aprire un cocktail bar
- Qonto - Come aprire un bar
- Money.it - Quanto costa aprire un bar
- Partita IVA - Aprire bar
- SumUp - Aprire attività bar
- Lavoro e Franchising - Come aprire un cocktail bar
- Finom - Aprire bar
- Il Mio Business Plan - Redditività cocktail bar
- Tilby - Come aumentare guadagni bar