Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di street food.
Aprire uno street food richiede una pianificazione precisa e una conoscenza dettagliata dei costi e delle procedure. Dal budget iniziale alle autorizzazioni, ogni aspetto deve essere calcolato con precisione per garantire il successo del tuo progetto imprenditoriale.
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Per avviare uno street food servono tra €22.000 e €80.000 di investimento iniziale, con costi fissi mensili di €1.300-€3.800. Il break-even si raggiunge con 16-40 clienti al giorno, mentre il margine di profitto per piatto è del 60-70%.
Aspetto | Valore minimo | Valore massimo | Note |
---|---|---|---|
Budget iniziale | €22.000 | €80.000 | Include attrezzature, licenze e inventario |
Spazio operativo | 3 m² | 8 m² | Food truck o chiosco mobile |
Costi fissi mensili | €1.300 | €3.800 | Affitto, utenze, assicurazioni |
Clienti per break-even | 16 | 40 | Al giorno, dipende da location e prezzi |
Margine per piatto | 60% | 70% | Margine lordo su materie prime |
Tempi autorizzazioni | 2 mesi | 4 mesi | Licenze comunali e sanitarie |
ROI primi 6 mesi | Break-even | €20.000/anno | Dipende da volume vendite |

Qual è il budget minimo per avviare uno street food completo?
Il budget minimo per avviare uno street food completo varia significativamente in base al tipo di setup che scegli.
Per un setup minimale dovrai investire tra €22.000 e €53.000, che include un food truck usato, attrezzature essenziali, branding base e un inventario ridotto. Questa soluzione è ideale per chi vuole testare il mercato con un investimento contenuto.
Un setup realistico richiede invece un investimento tra €50.000 e €80.000, che comprende un veicolo nuovo o semi-nuovo, attrezzature professionali di qualità superiore e tutte le licenze necessarie. Questo investimento ti garantisce maggiore affidabilità e capacità produttiva.
Se opti per un franchising, i costi partono da €10.000 per formati minimali e arrivano fino a €50.000 per marchi più complessi e strutturati.
Quanti metri quadrati servono per un food truck o chiosco?
Lo spazio operativo necessario per un food truck o chiosco varia tra 3 e 8 metri quadrati.
I chioschi più compatti, come i modelli "Speedy" o "Dream", occupano circa 3,14 metri quadrati e sono perfetti per menu semplificati con 3-5 specialità. Questi spazi richiedono un'organizzazione verticale molto efficiente per massimizzare la produttività.
I modelli più grandi, come il "Dynamic", possono arrivare fino a 6,6 metri quadrati e permettono una maggiore varietà di menu e attrezzature più sofisticate. Questo spazio aggiuntivo ti consente di servire più clienti contemporaneamente e di avere maggiore flessibilità operativa.
L'ottimizzazione dello spazio è fondamentale: ogni metro quadrato deve essere sfruttato al massimo con soluzioni di storage verticale e attrezzature multifunzione.
Quanto costano i costi mensili fissi?
I costi mensili fissi per uno street food oscillano tra €1.300 e €3.800 al mese.
Voce di costo | Costo minimo | Costo massimo | Note |
---|---|---|---|
Affitto/utilities | €1.000 | €3.000 | Dipende da location e dimensioni |
Assicurazione | €200 | €500 | RC generale, furto, incendio |
Licenze ricorrenti | €100 | €300 | Rinnovi annuali e tasse |
Manutenzione attrezzature | €150 | €400 | Controlli e riparazioni |
Software e POS | €50 | €150 | Gestionale e pagamenti |
Carburante/energia | €200 | €600 | Spostamenti e generatori |
Totale mensile | €1.700 | €4.950 | Range completo di tutti i costi |
Qual è il volume di vendite necessario per il break-even?
Il volume di vendite necessario per raggiungere il break-even dipende dai tuoi costi fissi e dal margine per piatto.
La formula per calcolare il break-even è: Costi fissi mensili ÷ (Prezzo medio piatto - Costo variabile piatto) ÷ 26 giorni lavorativi. Ad esempio, con costi fissi di €2.500 al mese, prezzo piatto di €10 e costo variabile di €4, dovrai vendere circa 16 piatti al giorno per raggiungere il pareggio.
In generale, il volume ottimale si aggira tra 30 e 170 piatti al giorno, a seconda della location, della capacità produttiva e del tipo di clientela. Le location ad alto traffico richiedono volumi maggiori ma offrono anche maggiori opportunità di vendita.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo street food.
Quanti piatti preparare per massimizzare il profitto?
Per massimizzare il margine di profitto, è consigliabile preparare tra 50 e 120 piatti al giorno, concentrandosi su un menu ristretto di 5-10 specialità.
La strategia vincente è focalizzarsi su piatti con alto margine: quelli con costo materie prime inferiore a €5 e prezzo di vendita superiore a €15 garantiscono i migliori risultati. Evita sprechi preparando solo il necessario in base ai dati storici di vendita.
Un menu semplificato riduce i costi di gestione, accelera i tempi di preparazione e diminuisce gli sprechi. È meglio vendere 80 piatti di 5 specialità diverse piuttosto che 80 piatti di 15 specialità diverse.
La preparazione dovrebbe seguire la regola 80/20: l'80% delle vendite deriva dal 20% del menu, quindi concentrati sui piatti più richiesti e redditizi.
Qual è il margine di profitto per piatto?
Il margine di profitto medio per ogni piatto venduto si aggira tra il 60% e il 70% sul costo delle materie prime.
Questo significa che se il costo delle materie prime è di €4, il prezzo di vendita dovrebbe essere tra €13 e €17 per mantenere margini sani. Il margine netto, dopo aver considerato tutti i costi fissi e variabili, si attesta mediamente tra l'8% e il 15%.
I piatti con i margini migliori sono quelli a base di pasta, panini elaborati e specialità locali, che permettono di giustificare prezzi più alti. Le bevande offrono margini ancora superiori, spesso superiori all'80%.
Per ottimizzare i margini, punta su ingredienti stagionali e fornitori locali, che ti permettono di contenere i costi mantenendo qualità elevata.
Quanto tempo per ottenere le autorizzazioni?
I tempi per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie variano tra 2 e 4 mesi complessivi.
- Licenze comunali (tipo A/B): richiedono 1-3 mesi per l'approvazione, a seconda del comune e della complessità della pratica
- Autorizzazione sanitaria ASL: necessaria 1-2 mesi per i controlli e l'emissione del certificato
- SCIA (Segnalazione Inizio Attività): richiede circa 30 giorni per la validazione
- Autorizzazioni per occupazione suolo pubblico: possono richiedere 2-6 settimane aggiuntive
- Certificazioni di sicurezza alimentare (HACCP): 1-2 settimane per corsi e certificazioni
Quanti clienti servire per coprire i costi?
Per coprire i costi fissi e iniziare a guadagnare, devi servire tra 25 e 40 clienti al giorno.
Il calcolo esatto dipende dal prezzo medio dei tuoi piatti e dai costi fissi mensili. Con uno scontrino medio di €12 e costi fissi di €2.000 al mese, dovrai servire almeno 26 clienti al giorno per 26 giorni lavorativi mensili.
Le location ad alto traffico, come centri commerciali o zone universitarie, ti permettono di raggiungere questi numeri più facilmente, ma comportano anche costi di affitto più elevati. Le zone residenziali richiedono strategie di fidelizzazione più intensive.
Una volta superata la soglia di break-even, ogni cliente aggiuntivo contribuisce direttamente al profitto netto dell'attività.
Come calcolare il costo delle materie prime per piatto?
Il costo medio delle materie prime per piatto si aggira tra €2 e €5, calcolato sommando il costo di tutti gli ingredienti per singola porzione.
Per calcolare il costo corretto, devi pesare ogni ingrediente della ricetta e moltiplicarlo per il costo al kg del singolo componente. Ad esempio, per un panino: pane (€0,80) + carne (€2,50) + verdure (€0,70) + condimenti (€0,30) = €4,30 totale.
Aggiungi sempre un 5-10% di scarto per tenere conto di perdite durante la preparazione e conservazione. Il food cost non dovrebbe mai superare il 35% del prezzo di vendita per mantenere margini sostenibili.
Utilizza software di gestione per monitorare costantemente i costi e aggiornare i prezzi in base alle fluttuazioni delle materie prime, specialmente per ingredienti stagionali.
Quanti fornitori coinvolgere per approvvigionamento e risparmio?
È consigliabile coinvolgere 3-5 fornitori: uno primario per l'80% degli acquisti e 2-4 secondari per specialità e backup.
Tipo fornitore | Percentuale acquisti | Categoria prodotti | Vantaggi |
---|---|---|---|
Primario | 80% | Ingredienti base, packaging | Sconti volume, consegne regolari |
Specializzato 1 | 10% | Carni/pesce fresco | Qualità premium, varietà |
Specializzato 2 | 5% | Prodotti locali/bio | Differenziazione, marketing |
Backup 1 | 3% | Emergenze generiche | Continuità operativa |
Backup 2 | 2% | Prodotti stagionali | Flessibilità menu |
Qual è il ritorno sull'investimento nei primi sei mesi?
Il ritorno sull'investimento nei primi sei mesi è generalmente limitato al raggiungimento del break-even, con utili netti significativi a partire dal primo anno.
La maggior parte degli street food raggiunge il break-even tra il 3º e il 6º mese di attività, a seconda della location e della strategia di marketing. Un'attività ben avviata può generare utili netti di €20.000-€30.000 annuali dal primo anno completo.
I primi mesi sono cruciali per costruire la base clienti e perfezionare l'offerta. Non aspettarti profitti significativi nei primi 90 giorni: concentrati su qualità, servizio e costruzione della reputazione.
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Quale budget per marketing e promozione?
Il budget mensile consigliato per marketing e promozione varia tra €500 e €1.500, pari al 3-8% del fatturato previsto.
- Social media advertising (Facebook, Instagram): €200-€500 per campagne geolocalizzate
- Eventi locali e festival: €150-€400 per partecipazione e materiali promozionali
- Collaborazioni con influencer locali: €100-€300 per partnership e recensioni
- Materiale grafico e foto professionali: €100-€200 per contenuti di qualità
- Promozioni e sconti apertura: €50-€100 per attirare nuovi clienti
Concentra il budget nei primi 3 mesi per costruire awareness e nei periodi di stagionalità bassa per mantenere il flusso clienti. Il marketing digitale offre il miglior ROI per lo street food, permettendo targeting preciso e costi contenuti.
Conclusione
Avviare uno street food richiede un investimento iniziale significativo ma ben pianificabile, con budget che vanno da €22.000 per setup minimali fino a €80.000 per progetti più ambiziosi. Il successo dipende da una gestione attenta dei costi fissi, che devono rimanere sotto i €3.800 mensili, e dalla capacità di raggiungere velocemente 25-40 clienti al giorno per il break-even.
La chiave del successo sta nell'ottimizzazione dello spazio operativo (3-8 m²), nella scelta di un menu ristretto ma redditizio con margini del 60-70%, e in una strategia di approvvigionamento efficiente con 3-5 fornitori selezionati. I tempi di autorizzazione di 2-4 mesi richiedono pianificazione anticipata, mentre il budget marketing di €500-€1.500 mensili è essenziale per costruire la clientela.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo street food.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Il settore dello street food in Italia sta vivendo una fase di crescita costante, con un valore di mercato che ha raggiunto i 19 milioni di euro nel 2024.
Questa crescita è guidata dalla ricerca di esperienze gastronomiche autentiche e dalla convenienza economica che lo street food offre rispetto alla ristorazione tradizionale.