Un business plan adatto al tuo bar

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Qual è il fatturato medio di un bar in Italia?

Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di bar.

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Aprire un bar in Italia può essere un investimento redditizio, ma richiede una pianificazione accurata e una comprensione approfondita dei numeri del settore.

In questa guida completa, analizziamo tutti i dati economici essenziali per capire quanto può guadagnare realmente un bar in Italia, dai ricavi giornalieri ai margini di profitto, fino ai costi operativi e alle strategie per massimizzare la redditività.

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Sommario

Un bar medio in Italia incassa tra 300-400 euro al giorno, con un fatturato mensile che varia da 9.000 euro per i bar piccoli fino a 38.700 euro per la media nazionale.

I margini operativi netti si attestano tra il 10-20% del fatturato, con un break-even mensile intorno ai 10.000-12.000 euro per coprire tutti i costi.

Tipologia Bar Fatturato Mensile (€) Costi Fissi (€) Margine Lordo (%) Utile Netto (€) Break-even Giornaliero (€) Personale Necessario
Bar Piccolo 8.000-12.000 6.000-9.000 50-60 500-1.000 200-300 2 persone
Bar Medio 20.000-30.000 12.000-18.000 55-65 2.000-4.000 400-600 3-4 persone
Bar Grande 40.000-100.000 25.000-60.000 60-70 5.000-15.000 800-2.000 5-8 persone
Media Nazionale 38.700 28.000-32.000 60 3.000-6.000 900-1.000 3-5 persone
Bar Turistico/Centro 50.000-150.000 35.000-80.000 65-75 8.000-25.000 1.200-2.500 6-10 persone
Bar Autogrill 80.000-200.000 50.000-120.000 70-80 15.000-40.000 2.000-4.000 8-15 persone
Bar Periferia 6.000-10.000 4.500-7.500 45-55 300-800 150-250 1-2 persone

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Quanto incassa mediamente un bar in Italia al giorno, alla settimana, al mese e all'anno?

Il fatturato medio di un bar in Italia varia significativamente in base alla dimensione, posizione e tipologia del locale.

Un bar di dimensioni medie incassa circa 300-400 euro al giorno, che corrisponde a un fatturato settimanale di 2.100-2.800 euro. Su base mensile, i ricavi oscillano tra 9.000 euro per i bar più piccoli e 38.700 euro secondo la media nazionale FIPE.

Il fatturato annuale può variare dai 100.000 euro per un bar piccolo in periferia fino a 465.000 euro per la media nazionale. I bar in posizioni strategiche, come centri storici o zone turistiche, possono superare anche i 600.000 euro annui.

La posizione geografica influenza notevolmente questi numeri: un bar nel centro di Milano o Roma può facilmente raddoppiare i ricavi rispetto a uno situato in una piccola città di provincia.

Quanti caffè, brioche, panini e drink vengono venduti mediamente ogni giorno e a che prezzo?

Prodotto Quantità Media/Giorno Prezzo Medio Città (€) Prezzo Medio Autogrill (€) Margine Unitario (€) Contributo al Fatturato (%) Picco di Vendita
Caffè 150-300 1,20 1,46 0,85-1,05 45-50 7:00-10:00
Brioche 40-50 1,37 2,00 0,77-1,40 15-20 7:30-9:30
Panini 10-30 4,30 6,80 2,50-5,00 12-18 12:00-14:00
Analcolici 15-25 5-8 8-12 3,50-7,00 8-12 14:00-16:00
Cocktail 5-15 8-15 12-18 5,50-12,50 6-10 18:00-21:00
Gelati 20-40 2,50-4,00 4,00-6,00 1,50-4,20 4-8 15:00-19:00
Dolci 10-25 3,00-5,00 4,50-7,00 1,80-4,90 3-6 15:00-17:00

Qual è il costo medio delle materie prime per ogni tipologia di prodotto venduto?

Il controllo dei costi delle materie prime è fondamentale per la redditività di un bar.

Per il caffè, il costo della materia prima si aggira tra 0,10-0,15 euro per tazzina, rappresentando l'8-12% del prezzo di vendita finale. Le brioche hanno un costo medio di 0,40-0,60 euro, con un'incidenza del 30-40% sul prezzo finale.

I panini presentano costi più elevati, tra 1,20-1,80 euro per le materie prime, mantenendo comunque un'incidenza del 30-40%. I cocktail hanno costi variabili tra 1,50-2,50 euro, rappresentando il 20-30% del prezzo finale.

In generale, il costo delle materie prime rappresenta mediamente il 28-35% del prezzo di vendita finale, lasciando un margine lordo del 65-72% prima di considerare i costi fissi e operativi.

Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo bar.

Quali sono i principali costi fissi mensili di un bar e in che ordine di grandezza si collocano?

Voce di Costo Range Mensile (€) Incidenza % su Fatturato Note Specifiche Variabilità Geografica Possibili Risparmi Periodo Critico
Affitto 500-3.000 15-25% Dipende da zona e metratura Alta (Milano vs provincia) Negoziazione contratto Rinnovo contratto
Personale 2.000-5.000 20-35% Include contributi e oneri Media Ottimizzazione turni Periodi di bassa stagione
Utenze 300-500 3-6% Luce, gas, acqua Media Efficienza energetica Estate (climatizzazione)
Tasse e Imposte 500-1.500 5-10% IVA, TARI, SIAE Bassa Pianificazione fiscale Scadenze trimestrali
Assicurazioni 100-300 1-2% RCA, furto, incendio Bassa Confronto preventivi Rinnovo annuale
Manutenzioni 200-400 2-4% Attrezzature e locale Media Manutenzione preventiva Guasti improvvisi
Altri Costi 300-600 3-5% Marketing, software, varie Media Digitalizzazione Periodi promozionali
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Quanto costa mediamente assumere personale per un bar in Italia e quante persone servono per coprire una giornata tipo?

Il costo del personale rappresenta una delle voci più significative nel budget di un bar.

Un dipendente costa mediamente 1.400-1.700 euro netti al mese, che diventano 2.000-2.200 euro lordi considerando contributi, TFR e oneri accessori. Questo significa un costo annuale di circa 26.000-28.000 euro per dipendente.

Per coprire una giornata tipo, un bar medio necessita di almeno 2-3 persone: un barista esperto, un aiuto barista e un addetto alla sala/cassa. I bar più grandi o con servizio serale richiedono 4-6 persone per garantire tutti i turni.

La pianificazione dei turni è cruciale: durante i picchi (mattina e pausa pranzo) serve il massimo del personale, mentre nelle ore morte si può ridurre a una sola persona. L'utilizzo di contratti part-time e stagionali aiuta a ottimizzare i costi.

Qual è il margine lordo su un caffè, su un panino, su un cocktail?

I margini lordi variano significativamente tra i diversi prodotti venduti in un bar.

Il caffè offre i margini più alti, con il 60-70% di margine lordo: venduto a 1,20 euro con un costo di materie prime di 0,10-0,15 euro. I panini mantengono un margine del 50%, mentre le brioche si attestano anch'esse intorno al 50%.

I cocktail possono raggiungere margini del 60-70%, specialmente quelli più elaborati venduti a 12-15 euro con costi di materie prime di 2-3 euro. Gli analcolici semplici hanno margini più contenuti, intorno al 40-50%.

È importante notare che questi margini lordi non considerano i costi fissi: personale, affitto, utenze. Il margine operativo netto, dopo tutti i costi, si riduce al 10-20% del fatturato totale.

Come varia il margine operativo netto in base al volume di vendite mensili?

Il margine operativo netto migliora significativamente all'aumentare del volume di vendite, grazie alla diluizione dei costi fissi.

Bar con fatturato sotto i 10.000 euro mensili spesso operano in perdita o con margini netti quasi nulli, poiché i costi fissi (affitto, personale minimo, utenze) assorbono la maggior parte dei ricavi. In questa fascia, il break-even è difficilmente raggiungibile.

Tra 10.000 e 30.000 euro mensili, i margini netti si attestano tra il 10-15% se il bar è ben gestito. Questa è la fascia più comune per bar di medie dimensioni in buone posizioni.

Oltre i 30.000 euro mensili, i margini possono raggiungere il 15-20%, anche se aumentano proporzionalmente anche i costi variabili e la complessità gestionale. I grandi bar in posizioni premium possono superare il 20% di margine netto.

Qual è il break-even mensile, ovvero quanto deve incassare un bar per coprire tutti i costi?

Il punto di pareggio rappresenta il fatturato minimo necessario per coprire tutti i costi senza generare perdite.

Un bar medio deve incassare almeno 10.000-12.000 euro al mese per raggiungere il break-even. Questo valore corrisponde a circa 330-400 euro di incasso giornaliero, considerando apertura 30 giorni al mese.

Il break-even varia in base alla struttura dei costi: bar con affitti elevati (zone centrali) necessitano di fatturati superiori, mentre quelli in periferia possono pareggiare con 8.000-9.000 euro mensili.

Per calcolare il proprio break-even, bisogna sommare tutti i costi fissi mensili (affitto, personale, utenze, tasse) e dividerli per il margine lordo medio. Se i costi fissi sono 8.000 euro e il margine lordo è 65%, il break-even sarà 8.000 ÷ 0,65 = 12.300 euro.

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Quali sono le strategie più efficaci per aumentare lo scontrino medio e la frequenza di acquisto?

  1. Ampliamento dell'offerta alimentare: Introdurre colazioni complete, pranzi veloci, aperitivi strutturati e eventi tematici per attrarre clienti in diverse fasce orarie.
  2. Programmi di fidelizzazione: Tessere punti, offerte combo (caffè + brioche), sconti per clienti abituali e promozioni stagionali per aumentare la frequenza di visita.
  3. Miglioramento dell'ambiente: Investire in arredamento accogliente, Wi-Fi gratuito, musica appropriata e spazi per smart working per trattenere i clienti più a lungo.
  4. Cross-selling e up-selling: Proporre attivamente prodotti complementari, versioni premium dei prodotti base e specialità stagionali con margini più alti.
  5. Presenza digitale: Utilizzo di social media per promozioni, servizi di delivery e takeaway, e prenotazioni online per eventi speciali.

Come si possono ridurre i costi senza compromettere la qualità del servizio e dei prodotti?

  • Ottimizzazione degli acquisti: Negoziare con fornitori, acquistare in quantità appropriate per evitare sprechi, privilegiare prodotti stagionali e a km zero.
  • Controllo delle porzioni: Standardizzare ricette e porzioni, formare il personale su dosaggi corretti, utilizzare bilance e dosatori per bevande.
  • Efficienza energetica: Investire in attrezzature a basso consumo, ottimizzare illuminazione con LED, gestire correttamente climatizzazione e refrigerazione.
  • Gestione intelligente del personale: Pianificare turni in base ai picchi di affluenza, utilizzare contratti flessibili, investire in formazione per maggiore produttività.
  • Digitalizzazione: Implementare sistemi POS avanzati, software per la gestione magazzino, app per ordinazioni e pagamenti digitali per ridurre errori e tempi.

Quali sono gli orari e i giorni più redditizi per un bar e come ottimizzare il personale?

La redditività di un bar varia significativamente in base agli orari e ai giorni della settimana.

Le fasce orarie più redditizie sono: mattina 7:00-10:00 (colazioni), pausa pranzo 12:00-14:00, aperitivo 18:00-20:00 nei weekend. I giorni migliori sono venerdì, sabato e domenica, mentre nelle zone business anche lunedì-venerdì durante le pause lavorative.

L'ottimizzazione del personale prevede: personale completo durante i picchi, riduzione a 1-2 persone nelle ore morte (14:00-17:00), utilizzo di part-time per coprire i weekend, flessibilità nei turni estivi vs invernali.

Durante i periodi di bassa affluenza si possono programmare: pulizie approfondite, preparazioni per il servizio successivo, aggiornamento social media, formazione del personale. Questo approccio permette di mantenere la qualità riducendo i costi del lavoro.

Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo bar.

Quali esempi concreti puoi fornire di bar piccoli, medi e grandi, con numeri su incassi, costi, margini e utili netti?

Tipologia Ubicazione Tipo Incasso Mensile (€) Costi Fissi (€) Costi Variabili (€) Margine Lordo (%) Utile Netto (€) ROI Annuo (%)
Bar Piccolo Periferia residenziale 8.000-12.000 6.000-9.000 2.800-4.200 50-60 500-1.000 8-12
Bar Medio Centro città media 20.000-30.000 12.000-18.000 7.000-10.500 55-65 2.000-4.000 12-18
Bar Grande Centro storico/turistico 40.000-100.000 25.000-60.000 14.000-35.000 60-70 5.000-15.000 15-25
Bar Stazione Stazione ferroviaria 60.000-120.000 35.000-70.000 21.000-42.000 65-75 8.000-20.000 18-28
Bar Università Campus universitario 25.000-45.000 15.000-25.000 8.750-15.750 60-65 3.000-7.000 14-22
Bar Ospedale Struttura sanitaria 35.000-70.000 20.000-40.000 12.250-24.500 65-70 4.500-12.000 16-24
Bar Aeroporto Terminal aeroportuale 100.000-300.000 60.000-180.000 35.000-105.000 70-80 15.000-50.000 20-35
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Conclusione

Gestire un bar redditizio in Italia richiede una conoscenza approfondita dei numeri del settore e una pianificazione accurata. I dati presentati in questa guida mostrano come il successo dipenda dall'equilibrio tra volume di vendite, controllo dei costi e posizionamento strategico.

Il break-even intorno ai 10.000-12.000 euro mensili rappresenta il primo obiettivo da raggiungere, mentre margini netti del 15-20% sono possibili con una gestione ottimale. La chiave del successo sta nell'analisi continua delle performance, nell'adattamento alle esigenze del mercato locale e nell'investimento in qualità del servizio.

Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo bar.

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.

Fonti

  1. Aprire un Bar - Incassi medi giornalieri
  2. Caffè Vergnano - Guadagni medi bar
  3. WineNews - Prezzi autogrill 2025
  4. Il Mio Business Plan - Redditività bar
  5. Software Business Plan - Budget bar
  6. BSness - Costi apertura bar
  7. Aprire un Bar - Costi del personale
  8. Bar Giornale - Redditività grandi bar
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