Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di negozio di sigarette elettroniche.
Aprire un franchising di sigarette elettroniche richiede un investimento iniziale che varia tra 25.000 e 50.000 euro per il primo anno di attività.
I costi principali comprendono l'allestimento del punto vendita, lo stock iniziale di prodotti, le licenze necessarie e il capitale circolante per sostenere i primi mesi di gestione.
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L'investimento per aprire un franchising di sigarette elettroniche oscilla mediamente tra 20.000 e 50.000 euro, con molti franchisor che non richiedono fee di ingresso né royalty periodiche.
Le voci di spesa principali includono l'allestimento del locale, lo stock iniziale di prodotti, le licenze AAMS e i costi di gestione mensili come affitto e personale.
Voce di Spesa | Investimento Iniziale (€) | Costi Mensili (€) |
---|---|---|
Fee di ingresso | 0 - 5.000 (spesso gratuita) | - |
Allestimento e arredamento | 7.000 - 20.000 | - |
Stock iniziale prodotti | 5.000 - 40.000 | - |
Licenze e autorizzazioni | 1.500 - 3.000 | - |
Affitto locale | 3.000 - 8.000 (primi 2 mesi) | 1.500 - 4.000 |
Personale | - | 1.500 - 5.000 |
Marketing e lancio | 1.000 - 5.000 | 200 - 800 |
Software gestionale | 1.000 - 2.000 | 50 - 200 |

Qual è il costo medio iniziale per aprire un franchising di sigarette elettroniche e quali voci di spesa principali comprende?
L'investimento iniziale per aprire un franchising di sigarette elettroniche in Italia oscilla mediamente tra 20.000 e 50.000 euro, ma può partire anche da cifre inferiori (10.000-15.000 euro) per soluzioni più essenziali.
Le principali voci di spesa includono l'allestimento e arredamento del punto vendita, che rappresenta una delle spese più significative con costi che vanno da 7.000 a 20.000 euro a seconda della metratura e della qualità scelta.
Lo stock iniziale di prodotti costituisce un'altra voce importante, con un investimento che varia da 5.000 a 40.000 euro per garantire un assortimento completo di dispositivi, liquidi e accessori necessari per partire.
Altri costi fondamentali comprendono le licenze e autorizzazioni (1.500-3.000 euro), l'affitto e la cauzione del locale, i costi di marketing per il lancio, il software gestionale e POS, la formazione del personale e un fondo per spese impreviste di almeno 3.000-5.000 euro.
Qual è la fee di ingresso richiesta dai principali franchisor del settore delle sigarette elettroniche?
La maggior parte dei franchisor del settore sigarette elettroniche non richiede fee di ingresso, rappresentando un vantaggio significativo rispetto ad altri settori del franchising.
Marchi come Svapo&Basta, Smo-Kiss Planet e molti altri operatori del mercato hanno adottato un modello di business che elimina completamente questa voce di costo, privilegiando invece l'acquisto esclusivo dei prodotti dal franchisor.
Alcuni marchi potrebbero prevedere una fee di ingresso variabile, generalmente compresa tra 1.000 e 5.000 euro, ma spesso questa cifra viene assorbita nell'acquisto del primo stock di prodotti o nell'allestimento del punto vendita.
Questo approccio rende il settore delle sigarette elettroniche particolarmente accessibile per chi vuole avviare un'attività in franchising con un investimento iniziale contenuto.
Quali sono i costi per l'allestimento e l'arredamento del punto vendita, inclusi scaffalature, vetrine e insegne?
I costi per l'allestimento e l'arredamento di un punto vendita di sigarette elettroniche variano significativamente in base alla metratura e al livello qualitativo desiderato, oscillando tra 7.000 e 20.000 euro.
Elemento di Arredo | Costo Minimo (€) | Costo Massimo (€) |
---|---|---|
Scaffalature espositive | 2.000 | 6.000 |
Vetrine refrigerate per liquidi | 1.500 | 4.000 |
Bancone e cassa | 1.000 | 3.000 |
Insegna esterna luminosa | 800 | 2.500 |
Illuminazione interna | 500 | 1.500 |
Sistema antifurto | 600 | 1.500 |
Ristrutturazione locale | 500 | 1.500 |
Il sistema POS e software gestionale rappresentano un costo aggiuntivo che varia tra 1.500 e 4.000 euro, essenziale per la gestione efficiente dell'inventario e delle vendite.
Per progetti più sofisticati o locali che richiedono ristrutturazioni importanti, i costi possono arrivare fino a 20.000 euro, ma la maggior parte degli imprenditori riesce a realizzare un allestimento professionale con un budget di 10.000-12.000 euro.
Quanto costa mediamente l'acquisto dello stock iniziale di prodotti e quanti articoli è necessario avere a magazzino per partire?
Lo stock iniziale di prodotti per un negozio di sigarette elettroniche richiede un investimento compreso tra 5.000 e 20.000 euro per un assortimento base, che può arrivare fino a 40.000 euro per negozi più grandi e forniti.
Per partire con un assortimento completo è necessario avere almeno 15-20 modelli di hardware diversi (mod, pod, atomizzatori), 40-60 referenze di e-liquid con varie concentrazioni di nicotina e aromi, e una gamma completa di accessori come batterie, caricatori e resistenze di ricambio.
I costi unitari dei prodotti variano significativamente: i dispositivi usa e getta costano mediamente tra 3,5 e 8 euro, mentre i liquidi hanno un prezzo di acquisto compreso tra 2,20 e 4,50 euro per flaconi da 10ml.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo negozio di sigarette elettroniche.
Quali sono i canoni periodici richiesti dal franchisor, come royalty o fee pubblicitarie, e qual è la loro percentuale sul fatturato?
La stragrande maggioranza dei franchisor del settore sigarette elettroniche non richiede royalty né fee pubblicitarie periodiche, rappresentando un modello di business particolarmente vantaggioso per gli affiliati.
Questa caratteristica distintiva del settore permette agli imprenditori di trattenere l'intero margine di profitto sulle vendite, senza dover versare percentuali mensili sul fatturato al franchisor.
Nei rari casi in cui vengono richieste royalty, queste variano generalmente tra il 2% e il 5% del fatturato mensile, o possono essere strutturate come canoni fissi mensili indipendenti dal volume di vendite.
Il modello prevalente nel settore privilegia invece l'acquisto esclusivo dei prodotti dal franchisor, garantendo margini di profitto più elevati e una gestione finanziaria semplificata per il punto vendita.
Quali costi aggiuntivi bisogna sostenere per ottenere licenze, autorizzazioni o eventuali adeguamenti normativi specifici per la vendita di sigarette elettroniche?
La licenza AAMS (Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli) rappresenta il costo principale e obbligatorio per la vendita di liquidi contenenti nicotina, con un investimento di circa 1.500 euro.
Le pratiche burocratiche standard come SCIA, apertura Partita IVA e altre autorizzazioni comunali comportano costi aggiuntivi compresi tra 500 e 1.500 euro, variabili in base al comune di riferimento.
Gli adeguamenti normativi per sicurezza e antincendio, spesso richiesti dai vigili del fuoco per l'apertura di attività commerciali, possono comportare spese che vanno da qualche centinaio di euro fino a 2.000 euro per interventi più complessi.
È importante considerare anche eventuali costi per consulenze specialistiche durante l'iter autorizzativo, che possono aggiungere 300-800 euro al budget totale per le licenze.
Quanto incidono i costi per il personale sul bilancio mensile di un negozio in franchising di sigarette elettroniche?
I costi del personale rappresentano una delle voci più significative del bilancio mensile, variando tra 1.500 e 5.000 euro al mese a seconda del numero di dipendenti e della zona geografica.
Un negozio standard può funzionare efficacemente con 1-2 addetti nelle fasi iniziali, permettendo di contenere i costi del personale entro i 2.500 euro mensili per un dipendente a tempo pieno più il titolare part-time.
In zone ad alto costo della vita come Milano o Roma, il costo di un singolo dipendente qualificato può arrivare a 2.000-2.500 euro mensili considerando stipendio, contributi e TFR, mentre in città di provincia si può rimanere intorno ai 1.500-1.800 euro.
Per negozi con orari di apertura estesi o volumi di vendita elevati, potrebbe essere necessario assumere personale aggiuntivo, portando i costi mensili fino a 4.000-5.000 euro per 2-3 dipendenti.
Qual è la metratura consigliata per un punto vendita e come influisce il costo dell'affitto in zone a traffico elevato?
La metratura consigliata per un negozio di sigarette elettroniche varia tra 30-40 mq per un punto vendita standard, fino a 80 mq per punti vendita più strutturati con spazi dedicati a degustazioni e consulenza.
Zona | Metratura (mq) | Affitto Mensile (€) |
---|---|---|
Centro storico Milano/Roma | 30-40 | 3.500 - 4.500 |
Zone semicentrali grandi città | 40-50 | 2.500 - 3.500 |
Centri commerciali | 25-35 | 2.000 - 3.000 |
Città di provincia centro | 40-60 | 1.500 - 2.500 |
Zone periferiche | 50-80 | 800 - 1.500 |
Piccoli centri | 40-70 | 500 - 1.200 |
Corner in tabaccheria | 10-20 | 300 - 800 |
L'affitto incide sensibilmente sul budget operativo: scegliere una zona centrale aumenta significativamente la visibilità e il passaggio pedonale, ma comporta costi fissi elevati che richiedono volumi di vendita maggiori per garantire la sostenibilità economica.
La scelta della location deve bilanciare visibilità, costi e target di clientela, considerando che un affitto superiore al 15-20% del fatturato mensile può compromettere la redditività dell'attività.
Quali costi sono previsti per la formazione iniziale e l'eventuale aggiornamento periodico del personale da parte del franchisor?
La formazione iniziale è spesso inclusa nel pacchetto franchising senza costi aggiuntivi, ma quando prevista separatamente può comportare un investimento tra 500 e 2.000 euro.
I programmi di formazione coprono tipicamente la conoscenza dei prodotti, le tecniche di vendita, la normativa di settore e l'utilizzo del software gestionale, con una durata che varia da 2-3 giorni per corsi base fino a una settimana per programmi più approfonditi.
Gli aggiornamenti periodici sono generalmente gratuiti o a costo contenuto, soprattutto quando previsti nel contratto di affiliazione, e vengono erogati attraverso webinar, materiali formativi online o incontri periodici con il franchisor.
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Quanto incidono i costi pubblicitari locali che potrebbero essere necessari per lanciare il negozio e farlo conoscere sul territorio?
I costi per il lancio e la promozione locale di un negozio di sigarette elettroniche variano tra 1.000 e 5.000 euro, rappresentando un investimento fondamentale per il successo dell'apertura.
- Campagna inaugurazione con volantinaggio e promozioni speciali: 300-800 euro
- Insegna luminosa e materiale pubblicitario esterno: 500-1.500 euro
- Campagne social media locali (Facebook, Instagram): 200-600 euro/mese
- Partecipazione a eventi locali e fiere: 300-1.000 euro
- Materiale promozionale (gadget, campioni gratuiti): 200-500 euro
Alcuni franchisor contribuiscono economicamente al lancio del nuovo punto vendita fornendo materiali promozionali o budget pubblicitari, mentre altri lasciano questa responsabilità completamente all'affiliato.
La strategia pubblicitaria deve essere calibrata sul territorio di riferimento: in piccoli centri può essere sufficiente un budget di 1.000-1.500 euro, mentre in grandi città potrebbero servire investimenti superiori ai 3.000 euro per ottenere visibilità adeguata.
Quali sono i costi per la gestione del magazzino, eventuali software gestionali e logistica?
Il software gestionale rappresenta un investimento iniziale compreso tra 1.000 e 2.000 euro per soluzioni dedicate al settore, con canoni mensili che variano da 50 a 200 euro per licenze e aggiornamenti.
I sistemi più avanzati includono gestione dell'inventario in tempo reale, controllo delle scadenze dei prodotti, analisi delle vendite e integrazione con i sistemi contabili, rappresentando un investimento che si ripaga rapidamente in termini di efficienza operativa.
I costi di logistica per i rifornimenti periodici sono generalmente a carico del franchisor o inclusi nei prezzi di acquisto dei prodotti, ma potrebbero comportare spese aggiuntive di 50-150 euro mensili per spedizioni urgenti o ordini di piccola entità.
La gestione del magazzino, quando supportata da software dedicati, permette di ottimizzare i livelli di stock, ridurre gli sprechi per prodotti scaduti e migliorare la rotazione dell'inventario, giustificando l'investimento tecnologico iniziale.
Qual è il capitale complessivo che l'imprenditore dovrebbe mettere a budget per coprire almeno il primo anno di attività, considerando anche spese impreviste?
Il budget totale consigliato per coprire il primo anno di attività di un franchising di sigarette elettroniche varia tra 25.000 e 50.000 euro, includendo un fondo di sicurezza per spese impreviste di almeno 3.000-5.000 euro.
Tipologia di Progetto | Investimento Iniziale (€) | Capitale Circolante Annuo (€) | Budget Totale (€) |
---|---|---|---|
Corner/Negozio essenziale | 15.000 - 25.000 | 10.000 - 15.000 | 25.000 - 40.000 |
Negozio standard | 25.000 - 35.000 | 15.000 - 25.000 | 40.000 - 60.000 |
Negozio premium centro città | 35.000 - 50.000 | 25.000 - 35.000 | 60.000 - 85.000 |
Flagship store/Concept store | 50.000 - 70.000 | 30.000 - 50.000 | 80.000 - 120.000 |
Catena multi-location | 60.000 - 100.000 | 40.000 - 60.000 | 100.000 - 160.000 |
Franchising di lusso | 70.000 - 120.000 | 50.000 - 80.000 | 120.000 - 200.000 |
Progetto sperimentale | 10.000 - 20.000 | 8.000 - 12.000 | 18.000 - 32.000 |
Per progetti in zone premium o con ambizioni di crescita rapida, il capitale richiesto può arrivare a 60.000-100.000 euro, considerando costi di affitto elevati, stock più ampi e investimenti in marketing più consistenti.
Il fondo di sicurezza dovrebbe coprire almeno 2-3 mesi di spese operative, includendo affitto, stipendi, utenze e riassortimento prodotti, per far fronte a eventuali difficoltà dei primi mesi o ritardi nel raggiungimento del break-even.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo negozio di sigarette elettroniche.
Conclusione
Aprire un franchising di sigarette elettroniche rappresenta un'opportunità imprenditoriale accessibile, con investimenti iniziali contenuti e la possibilità di entrare in un mercato in costante crescita. I costi variano significativamente in base alla tipologia di progetto, dalla location scelta e dalle ambizioni imprenditoriali, ma la maggior parte degli investitori può avviare l'attività con un budget compreso tra 25.000 e 50.000 euro. La caratteristica distintiva del settore è l'assenza di royalty periodiche da parte della maggior parte dei franchisor, rendendo questo tipo di franchising particolarmente vantaggioso dal punto di vista della redditività a lungo termine.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Il settore delle sigarette elettroniche continua a mostrare segni di crescita e innovazione, con nuovi prodotti e tecnologie che vengono introdotti regolarmente sul mercato.
Per chi sta valutando questo tipo di investimento, è fondamentale analizzare attentamente il proprio budget, le caratteristiche del territorio di riferimento e scegliere il franchisor più adatto alle proprie esigenze imprenditoriali.
Fonti
- SumUp - Aprire negozio sigarette elettroniche
- Svapo&Basta - Franchising sigarette elettroniche
- Il Mio Business Plan - Budget sigarette elettroniche
- PartitaIva.it - Aprire negozio sigarette elettroniche
- Aprire in Franchising - Svapo&Basta Store
- Aprire in Franchising - Migliori franchising sigarette elettroniche
- Il Mio Business Plan - Allestimento negozio sigarette elettroniche
- Il Mio Business Plan - Apertura negozio sigarette elettroniche
- Idee Commerciali - Aprire punto vendita sigarette elettroniche
- Il Mio Business Plan - Redditività sigarette elettroniche