Un business plan adatto al tuo commercio all'ingrosso

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Come funziona il commercio all'ingrosso?

Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di commercio all'ingrosso.

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Il commercio all'ingrosso rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell'economia italiana, con un fatturato complessivo che supera i 500 miliardi di euro annui.

Avviare un'attività di commercio all'ingrosso richiede una conoscenza approfondita delle dinamiche di mercato, delle normative specifiche e delle strategie operative che garantiscono redditività e sostenibilità nel tempo. Questa guida fornisce tutte le informazioni pratiche necessarie per iniziare con successo.

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Sommario

Il commercio all'ingrosso si distingue dal dettaglio per volumi, clientela e margini operativi specifici.

La tabella seguente riassume gli aspetti chiave per avviare e gestire con successo un'attività di commercio all'ingrosso in Italia.

Aspetto Requisiti/Caratteristiche Tempi/Costi
Registrazione legale SCIA, Partita IVA, Codice ATECO 15-30 giorni, €500-1.500
Categorie redditizie Elettronica, abbigliamento, casa, alimentari Margini 20-30%
Volumi minimi fornitori 10-500 unità per ordine Variabile per settore
Modalità pagamento Bonifici, anticipi, lettere di credito 30-60 giorni termini
Strumenti digitali WMS, CRM, piattaforme B2B €200-2.000/mese
Principali rischi Scorte invendute, insolvenze, dogane Assicurazioni 2-5% fatturato
Investimento iniziale Magazzino, scorte, attrezzature €50.000-200.000

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Che cos'è il commercio all'ingrosso e come si differenzia dal dettaglio?

Il commercio all'ingrosso consiste nell'acquisto e rivendita di beni a commercianti, utilizzatori professionali o grandi acquirenti senza trasformazioni del prodotto.

La differenza principale con il commercio al dettaglio riguarda la clientela target: mentre il dettaglio si rivolge ai consumatori finali, l'ingrosso serve esclusivamente operatori professionali come negozi, ristoranti, uffici e altre aziende. I volumi di vendita sono significativamente superiori, con ordini che vanno dalle centinaia alle migliaia di pezzi per transazione.

I prezzi praticati sono scontati del 20-40% rispetto al dettaglio, permettendo ai rivenditori di applicare i propri margini. Il processo di vendita prevede negoziazioni contrattuali, termini di pagamento dilazionati e rapporti commerciali continuativi nel tempo.

I grossisti fungono da intermediari strategici nella catena di distribuzione, ottimizzando la logistica tra produttori e mercato finale attraverso la concentrazione di scorte e la capillarizzazione territoriale.

Quali sono i passaggi concreti per avviare un'attività di commercio all'ingrosso?

L'avvio di un'attività di commercio all'ingrosso richiede specifici adempimenti burocratici e la scelta di un'area di specializzazione.

Il primo passo è la registrazione presso la Camera di Commercio tramite SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al SUAP comunale. Per prodotti non alimentari è sufficiente la SCIA standard, mentre per beni alimentari serve la SCIA unica con notifica all'ASL. L'apertura della Partita IVA con codice ATECO specifico è obbligatoria per l'identificazione fiscale.

I requisiti morali prevedono la verifica dell'assenza di condanne penali e dell'idoneità professionale del titolare. Le iscrizioni INPS (gestione commercianti) e INAIL (in caso di dipendenti) completano gli obblighi previdenziali.

Per settori regolamentati come farmaci, dispositivi medici o prodotti chimici sono necessarie autorizzazioni specifiche rilasciate dagli enti competenti. L'investimento iniziale varia da 50.000 a 200.000 euro a seconda del settore e delle dimensioni previste.

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Quali categorie di prodotti garantiscono maggiore redditività nel commercio all'ingrosso?

Categoria Margine Lordo Rotazione Scorte Investimento Iniziale
Elettronica e accessori 25-35% 6-8 volte/anno €30.000-80.000
Abbigliamento e moda 30-45% 4-6 volte/anno €25.000-60.000
Prodotti per la casa 20-30% 5-7 volte/anno €40.000-100.000
Alimentari e bevande 15-25% 12-20 volte/anno €20.000-50.000
Farmaci e parafarmaci 35-50% 8-12 volte/anno €50.000-150.000
Materiali edili 20-28% 3-5 volte/anno €80.000-200.000
Componentistica auto 25-35% 6-8 volte/anno €60.000-120.000

Quali licenze e permessi servono per operare legalmente come grossista?

I requisiti legali per il commercio all'ingrosso variano in base al settore merceologico e alla tipologia di prodotti trattati.

Per tutti i settori sono obbligatori la SCIA presso il Comune, l'apertura di Partita IVA con codice ATECO 46 (commercio all'ingrosso), l'iscrizione al Registro delle Imprese e le posizioni previdenziali INPS e INAIL. Il costo complessivo si aggira tra 500 e 1.500 euro.

I settori regolamentati richiedono autorizzazioni specifiche: farmaci e dispositivi medici necessitano dell'autorizzazione all'ingrosso secondo il D.Lgs. 219/2006, prodotti alimentari prevedono la registrazione sanitaria, mentre alcolici e tabacchi richiedono licenze dei Monopoli di Stato.

Per l'import/export sono necessarie le dichiarazioni doganali con codici TARIC specifici e, in alcuni casi, certificazioni di conformità CE o autorizzazioni dal Ministero dello Sviluppo Economico. Le attività con paesi extra-UE richiedono spesso licenze di importazione settoriali.

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Come individuare fornitori affidabili e a prezzi competitivi?

  • Fiere di settore e showroom: Partecipazione a eventi come Pitti Immagine per moda, Salone del Mobile per arredamento, o EICMA per componentistica, permettendo contatti diretti con produttori e valutazione della qualità
  • Piattaforme B2B digitali: Alibaba per fornitori asiatici (verificare certificazioni Gold e Trade Assurance), Europages per produttori europei, Global Sources per elettronica specializzata
  • Produttori locali e artigiani: Collaborazioni con imprese del territorio per ridurre costi logistici e tempi di consegna, spesso con maggiore flessibilità su personalizzazioni
  • Agenti e rappresentanti commerciali: Network di intermediari specializzati che gestiscono portafogli di marchi complementari, facilitando l'accesso a cataloghi diversificati
  • Centrali d'acquisto cooperative: Adesione a consorzi di grossisti per aumentare il potere contrattuale verso i fornitori e ottenere condizioni migliori

Come gestire efficacemente la logistica per un'attività di commercio all'ingrosso?

La gestione logistica rappresenta il cuore operativo del commercio all'ingrosso e richiede sistemi organizzati fin dall'avvio.

Il magazzino deve essere strutturato con un sistema WMS (Warehouse Management System) per tracciare ogni movimento di merce, ottimizzare gli spazi e automatizzare l'inventario. La classificazione ABC delle referenze permette di posizionare strategicamente i prodotti più venduti nelle zone di facile accesso.

Per i trasporti, le opzioni principali includono convenzioni con corrieri espressi per spedizioni urgenti, collaborazioni con trasportatori specializzati per carichi voluminosi, e servizi di logistica integrata per la gestione completa delle consegne. I costi logistici rappresentano tipicamente il 8-15% del fatturato.

L'imballaggio deve garantire l'integrità della merce durante il trasporto: utilizzo di pallet per carichi pesanti, materiali antiurto per prodotti fragili, e confezioni termiche per beni deperibili. La standardizzazione degli imballaggi riduce i costi e migliora l'efficienza operativa.

Quali sono i volumi minimi tipici nel commercio all'ingrosso?

I volumi minimi d'ordine (MOQ) variano significativamente in base al settore e alla tipologia di fornitore coinvolto.

I produttori asiatici richiedono generalmente MOQ elevati: 500-2.000 pezzi per elettronica, 1.000-5.000 per abbigliamento, 100-500 per accessori. I produttori europei sono più flessibili con MOQ di 50-300 unità, mentre gli artigiani locali spesso accettano ordini da 10-50 pezzi.

Dal lato clienti, i rivenditori ordinano tipicamente 20-200 pezzi per referenza, le catene di negozi 100-1.000 pezzi, mentre gli e-commerce possono richiedere anche migliaia di unità per promozioni speciali. Gli ordini ricorrenti rappresentano l'80% del fatturato per i grossisti consolidati.

La strategia ottimale prevede accordi con fornitori diversificati per MOQ differenti: produttori principali per volumi alti e margini ridotti, fornitori secondari per referenze di nicchia o test di mercato. Il capitale immobilizzato in scorte dovrebbe rappresentare il 15-25% del fatturato annuale.

Quali modalità di pagamento sono più comuni e sicure nel settore?

Le modalità di pagamento nel commercio all'ingrosso devono bilanciare sicurezza e flessibilità commerciale.

Il bonifico bancario rappresenta il 70% delle transazioni B2B, con termini di pagamento a 30-60 giorni dalla consegna. Per fornitori internazionali, le lettere di credito garantiscono entrambe le parti: il grossista ottiene la merce solo dopo verifica della conformità, il fornitore riceve il pagamento garantito dalla banca.

I pagamenti anticipati (30-50% all'ordine, saldo alla consegna) sono comuni per prodotti personalizzati o fornitori nuovi. Gli assegni postdatati, pur meno sicuri, facilitano la gestione del cash flow per clienti consolidati con storico positivo.

La tutela si ottiene attraverso assicurazioni crediti commerciali (costo 0,3-1% del fatturato assicurato), fideiussioni bancarie per ordini importanti, e software di credit scoring per valutare l'affidabilità dei nuovi clienti. Il 15-20% dei grossisti utilizza factoring per anticipare i crediti.

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Quali strumenti digitali facilitano la gestione operativa?

Funzione Strumento Consigliato Costo Mensile Caratteristiche Principali
Gestione ordini B2B Shopify Plus, Magento Commerce €300-1.500 Cataloghi personalizzati, prezzi a volume, automazione
Fatturazione elettronica Fatture in Cloud, Zucchetti €30-150 Conformità normativa, integrazione pagamenti
CRM clienti Salesforce, HubSpot €50-300 Segmentazione avanzata, pipeline vendite
Gestione magazzino TradeGecko, inFlow €100-500 Tracking inventario, previsioni scorte
Logistica integrata ShipStation, Sendcloud €50-200 Multi-corriere, tracking automatico
Analisi business Power BI, Tableau €80-400 Dashboard real-time, KPI personalizzati
Comunicazione team Slack, Microsoft Teams €20-80 Integrazione workflow, documenti condivisi

Come trovare e fidelizzare clienti B2B nel commercio all'ingrosso?

L'acquisizione di clienti B2B richiede strategie mirate e relazioni commerciali durature nel tempo.

Le partnership dirette con distributori e catene di negozi rappresentano il canale più redditizio, garantendo volumi elevati e contratti pluriennali. La partecipazione a fiere di settore permette di incontrare direttamente i decision maker e presentare i vantaggi competitivi dell'offerta.

Il marketing digitale B2B si concentra su contenuti tecnici specializzati: cataloghi dettagliati con specifiche prodotto, case study di successo, webinar formativi per il personale dei clienti. I motori di ricerca verticali come Thomasnet o Kompass facilitano la visibilità verso buyer professionali.

La fidelizzazione si basa su servizi a valore aggiunto: formazione gratuita sui prodotti, supporto tecnico post-vendita, personalizzazione dell'offerta commerciale, programmi di loyalty con sconti progressivi basati sui volumi annuali. Il 70% del fatturato dovrebbe provenire da clienti ricorrenti.

Come stabilire prezzi competitivi mantenendo margini adeguati?

La definizione dei prezzi all'ingrosso richiede un'analisi accurata di tutti i costi e delle dinamiche competitive del mercato.

Il calcolo parte dal costo d'acquisto della merce, a cui si aggiungono i costi logistici (trasporti, magazzinaggio, handling), i costi operativi (personale, utenze, assicurazioni) e una quota di costi fissi aziendali. Il markup tipico varia dal 20% al 35% a seconda del settore e della rotazione delle scorte.

L'analisi della concorrenza utilizza strumenti di price monitoring per confrontare sistematicamente i listini dei competitor principali. I prezzi devono essere competitivi per le referenze standard, mentre è possibile applicare margini superiori per prodotti esclusivi o servizi personalizzati.

La strategia di pricing dinamico prevede sconti a volume crescenti (es. 5% per ordini superiori a 1.000€, 10% sopra i 5.000€), promozioni stagionali per smaltire le scorte, e contratti annuali con prezzi bloccati per clienti strategici. La revisione trimestrale dei prezzi permette di adeguarsi alle variazioni dei costi di approvvigionamento.

Quali sono i principali rischi e come mitigarli concretamente?

  1. Scorte invendute: Analisi delle vendite storiche per prevedere la domanda, diversificazione del portafoglio prodotti, accordi di reso con fornitori per merce stagionale, utilizzo del dropshipping per prodotti a bassa rotazione
  2. Insolvenze clienti: Verifica creditizia preventiva tramite banche dati, assicurazione crediti commerciali, fido massimo per singolo cliente (max 10% del fatturato), pagamenti anticipati per nuovi clienti
  3. Problemi doganali: Consulenza specializzata per classificazioni TARIC, documentazione completa per ogni spedizione, partnership con spedizionieri certificati, verifiche di conformità prodotti prima dell'importazione
  4. Variazioni valutarie: Contratti di hedging per acquisti in valuta estera, clausole di adeguamento nei contratti a lungo termine, diversificazione geografica dei fornitori
  5. Interruzioni supply chain: Fornitori alternativi per ogni categoria principale, scorte di sicurezza per prodotti critici, contratti con termini di consegna garantiti

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Conclusione

Il commercio all'ingrosso rappresenta un'opportunità imprenditoriale solida per chi comprende le dinamiche specifiche del settore e investe nelle competenze operative necessarie. I margini del 20-35% e la stabilità dei rapporti B2B permettono di costruire un business sostenibile nel medio-lungo termine.

Il successo dipende dalla capacità di selezionare fornitori affidabili, gestire efficacemente la logistica e sviluppare relazioni commerciali durature con i clienti. L'utilizzo di strumenti digitali per automatizzare i processi operativi e l'attenzione alla gestione dei rischi finanziari sono elementi determinanti per la crescita dell'attività.

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.

Fonti

  1. Camera di Commercio Romagna - Attività di commercio all'ingrosso
  2. Startup e Imprese - Come aprire un commercio all'ingrosso
  3. Shopify - Cosa vendere online
  4. Global Vision Company - Retail Markup in Wholesale
  5. Shopify - Come trovare fornitori
  6. Manhattan Associates - Sistema di gestione magazzino WMS
  7. Spocket - Quantità minima d'ordine
  8. Shopify - Opzioni di pagamento
  9. Shopify - Marketing B2B
  10. Luigi's Box - Prezzo all'ingrosso
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