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Il mercato del vaping in Italia sta attraversando una fase di forte crescita, nonostante le nuove normative introdotte nel 2025.
Con un fatturato che supera gli 800 milioni di euro e quasi 3.000 negozi specializzati attivi sul territorio nazionale, il settore rappresenta un'opportunità di business sempre più interessante per gli imprenditori. Le nuove regolamentazioni fiscali e i divieti di vendita online hanno però modificato significativamente le dinamiche di mercato.
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Il mercato italiano del vaping vale circa 800 milioni di euro nel 2025, con quasi 3.000 negozi autorizzati e una crescita del 29% rispetto al 2023.
Le nuove normative hanno eliminato le vendite online di prodotti con nicotina, concentrando tutto sui canali fisici e aumentando la tassazione sui liquidi.
Indicatore | Valore 2025 | Trend |
---|---|---|
Fatturato mercato | 800 milioni € | +29% vs 2023 |
Negozi autorizzati | 2.994 | +350 nel 2024 |
Spesa media mensile | 40 euro | Stabile |
Fascia età principale | 18-34 anni | Prevalente |
Crescita annuale | 10,5% CAGR | 2023-2033 |
Vendite online nicotina | Vietate | Dal 1/1/2025 |
Prodotti più venduti | Pod mod, usa e getta | In crescita |

Quanto vale il mercato del vaping in Italia nel 2025?
Il mercato italiano del vaping ha raggiunto un fatturato annuo di circa 800 milioni di euro nel 2025.
Questa cifra rappresenta il consolidamento di una crescita costante che ha caratterizzato il settore negli ultimi anni. Le stime più recenti del settore indicano un range tra 759 e 800 milioni di euro, con la cifra più alta che riflette l'inclusione di tutti i canali di vendita autorizzati.
Il dato può variare leggermente a seconda delle metodologie di calcolo utilizzate e dell'inclusione o meno del mercato parallelo, ma la stima di riferimento si attesta stabilmente intorno agli 800 milioni di euro per il periodo 2024-2025.
Questo valore posiziona l'Italia tra i mercati europei più significativi per il vaping, confermando l'interesse crescente dei consumatori verso questi prodotti.
Chi domina il mercato delle sigarette elettroniche in Italia?
Il mercato italiano delle sigarette elettroniche è estremamente frammentato, senza una marca dominante che controlli una quota significativa.
A livello globale e europeo, i principali player includono Vuse, Elf Bar, Blu e Juul, tutti presenti anche sul mercato italiano. Tuttavia, la distribuzione delle quote di mercato risulta molto segmentata tra numerosi produttori nazionali e internazionali.
Il panorama italiano conta oltre 200 brand attivi solo considerando i principali rivenditori online, con una forte presenza di marchi italiani che competono con quelli internazionali. Non esiste una marca che detiene una posizione dominante, ma piuttosto una concorrenza intensa tra diversi operatori di dimensioni medie.
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La frammentazione del mercato rappresenta sia un'opportunità per i nuovi entranti che una sfida in termini di posizionamento competitivo.
Quanti nuovi negozi di vaping hanno aperto nel 2024?
Nel 2024 sono stati autorizzati alla vendita 350 nuovi negozi di sigarette elettroniche in Italia.
Questo boom di aperture ha portato il totale dei punti vendita specializzati a 2.994 negozi alla fine del 2024, rispetto ai circa 2.600 dell'anno precedente. La crescita è stata particolarmente evidente nei centri urbani e nelle aree ad alta densità di popolazione.
L'aumento significativo del numero di negozi riflette sia la crescente domanda di prodotti per il vaping sia le opportunità di business che il settore continua a offrire agli imprenditori. Molte aperture sono state facilitate anche dallo sviluppo di format franchising che hanno permesso una più rapida espansione territoriale.
La distribuzione geografica dei nuovi negozi è stata abbastanza omogenea su tutto il territorio nazionale, con una leggera concentrazione nelle regioni del Nord e del Centro Italia.
Quali prodotti di vaping vendono di più in Italia?
I prodotti più richiesti nel mercato italiano sono i dispositivi pod mod, le sigarette elettroniche usa e getta e i liquidi aromatizzati con nicotina.
Categoria Prodotto | Esempi Principali | Trend di Vendita |
---|---|---|
Pod Mod | Vaporesso Coss, Wenax M1, Justfog Better Than Pod | Molto forte |
Usa e getta (Puff) | Vuse Go, HYLA | In rapida crescita |
Liquidi con nicotina | Aromi fruttati, mentolati, tabaccosi | Stabile |
Liquidi senza nicotina | Aromi vari per personalizzazione | In crescita |
Aromi concentrati | Per preparazione fai-da-te | Crescita moderata |
Dispositivi avanzati | VooPoo Argus Z e simili | Segmento di nicchia |
Accessori | Resistenze, batterie, atomizzatori | Stabile |
Quanto spende mediamente un consumatore italiano per il vaping?
La spesa media mensile di un consumatore italiano di sigarette elettroniche si aggira intorno ai 40 euro.
Questa cifra rappresenta una media che tiene conto di diversi profili di utilizzatori, dal consumatore occasionale a quello più assiduo. La spesa può variare in un range che va dai 30 agli 80 euro mensili, a seconda del tipo di dispositivo utilizzato e della frequenza di consumo.
Chi utilizza dispositivi più semplici con liquidi e resistenze standard tende a spendere nella fascia più bassa del range, mentre gli utilizzatori di dispositivi avanzati o di prodotti usa e getta premium possono raggiungere spese superiori. Nonostante ciò, il costo mensile risulta comunque inferiore rispetto al fumo tradizionale.
La spesa media è rimasta relativamente stabile negli ultimi anni, nonostante l'aumento della tassazione sui liquidi introdotto nel 2025.
A che ritmo cresce il mercato del vaping italiano?
Il mercato italiano del vaping ha registrato una crescita del 29% tra il 2022 e il 2023, con previsioni di crescita annuale del 10,5% fino al 2033.
Questo tasso di crescita posiziona l'Italia in linea con le tendenze europee, anche se leggermente al di sotto della media globale che si attesta intorno al 13,4%. La crescita sostenuta riflette l'aumento costante del numero di consumatori e l'evoluzione delle preferenze verso prodotti alternativi al fumo tradizionale.
Le previsioni per il periodo 2023-2033 indicano un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 10,5%, che dovrebbe portare il mercato a valori significativamente superiori agli attuali 800 milioni di euro. Questo trend positivo è supportato dall'innovazione tecnologica e dall'ampliamento dell'offerta di prodotti.
La crescita potrebbe subire alcune variazioni legate all'evoluzione normativa e fiscale, ma le fondamenta del mercato rimangono solide.
Chi sono i principali consumatori di vaping in Italia?
La fascia d'età più rappresentata tra i consumatori italiani di vaping è quella compresa tra i 18 e i 34 anni.
All'interno di questo segmento, si osserva una prevalenza di consumatori maschi nella fascia 25-34 anni. L'uso della sigaretta elettronica è particolarmente frequente tra i giovani adulti di 18-24 anni, dove raggiunge l'8% della popolazione, per poi diminuire progressivamente con l'avanzare dell'età.
Un dato preoccupante riguarda i giovani di 14-17 anni, tra i quali il consumo è in aumento: quasi il 40% degli studenti delle scuole superiori ha utilizzato almeno un prodotto a base di tabacco o nicotina nell'ultimo mese. Questo trend evidenzia la necessità di controlli più stringenti sulla vendita ai minori.
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La comprensione del target demografico è fondamentale per sviluppare strategie di marketing e assortimento efficaci.
Come sono cambiate le vendite online dopo le nuove normative?
Dal 1° gennaio 2025 è entrato in vigore il divieto di vendita online di liquidi contenenti nicotina, rivoluzionando completamente il mercato.
Prima dell'introduzione di questa normativa, il canale online rappresentava una quota significativa delle vendite totali, particolarmente apprezzato dai consumatori per la comodità e spesso per i prezzi più competitivi. Con il nuovo divieto, tutti gli acquisti di prodotti contenenti nicotina devono avvenire esclusivamente presso negozi fisici autorizzati.
Rimane possibile l'acquisto online solo per i prodotti senza nicotina, ma con l'obbligo di consegna presso punti fisici autorizzati. Questa modifica ha portato a una drastica riduzione della quota di mercato online per i liquidi con nicotina, concentrando praticamente tutto il business sui canali fisici.
Il cambiamento ha favorito i negozi fisici, che hanno visto aumentare sia il numero di clienti che il valore medio degli scontrini, compensando in parte la perdita del canale digitale.
Quali sono le normative attuali per il vaping in Italia?
Le normative italiane sul vaping si sono significativamente inasprite nel 2025, introducendo nuove restrizioni e obblighi fiscali.
- Divieto assoluto di vendita ai minori di 18 anni con obbligo di verifica dell'identità
- Divieto di vendita online di liquidi contenenti nicotina dal 1° gennaio 2025
- Vendita online consentita solo per prodotti senza nicotina, con consegna presso punti fisici autorizzati
- Obbligo di certificazione CE e rispetto rigoroso delle direttive europee sui prodotti
- Divieto completo di pubblicità e promozione dei prodotti da vaping su tutti i media
- Nuovi controlli e requisiti di tracciabilità per tutti i prodotti immessi sul mercato
- Aumento dell'imposta di consumo sui liquidi con nicotina dal 1° febbraio 2025
Quali nuove tasse sono state introdotte nel 2025?
Il 2025 ha visto l'introduzione di significativi aumenti della tassazione sui prodotti per il vaping in Italia.
Dal 1° febbraio 2025 è entrato in vigore un aumento dell'imposta di consumo sui liquidi contenenti nicotina, che ha incrementato il costo finale per i consumatori. Questa misura si aggiunge al divieto di vendita online introdotto a gennaio, creando una doppia pressione sul settore.
Le nuove imposte hanno l'obiettivo dichiarato di allineare la tassazione dei prodotti da vaping a quella dei prodotti del tabacco tradizionale, ma hanno anche generato preoccupazioni tra gli operatori del settore per i possibili effetti negativi sulla domanda. Oltre all'aumento dell'imposta di consumo, sono stati introdotti nuovi controlli e requisiti di tracciabilità che comportano costi aggiuntivi per i rivenditori.
L'impatto economico di queste misure si è già fatto sentire sui prezzi al consumo e sulla marginalità degli operatori del settore.
Quanto è competitivo il mercato italiano del vaping?
Il mercato italiano del vaping è caratterizzato da un livello di concorrenza molto elevato e da una frammentazione estrema.
Con oltre 200 brand attivi e migliaia di rivenditori distribuiti su tutto il territorio nazionale, la competizione per conquistare quote di mercato è intensa. Questa frammentazione rappresenta sia un'opportunità per i nuovi entranti, che possono trovare spazi di mercato non ancora saturati, sia una sfida per la crescita e il consolidamento.
Esistono tuttavia significative barriere all'ingresso legate alla complessità normativa, alla necessità di ottenere autorizzazioni specifiche, alla gestione degli aspetti fiscali e al rispetto dei requisiti di sicurezza sempre più stringenti. Le nuove normative del 2025 hanno ulteriormente aumentato queste barriere, favorendo tendenzialmente i player già consolidati.
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La pressione competitiva e l'aumento dei costi normativi stanno spingendo verso una graduale concentrazione del mercato.
Quali sono le tendenze più importanti nel vaping italiano?
Il mercato italiano del vaping sta evolvendo rapidamente, con alcune tendenze chiare che stanno ridefinendo le preferenze dei consumatori.
La crescita più significativa si registra nel segmento delle sigarette elettroniche usa e getta (puff), sia con che senza nicotina, che stanno conquistando sempre più consumatori per la loro praticità d'uso. Parallelamente, si osserva una forte preferenza per i liquidi aromatizzati, con sapori che spaziano dalla frutta al mentolo, dalle bevande ai tabacchi più raffinati.
Un trend importante è l'aumento della domanda di prodotti senza nicotina, che riflette una crescente attenzione alla salute e il desiderio di ridurre gradualmente la dipendenza. La personalizzazione rappresenta un altro aspetto cruciale, con consumatori sempre più interessati a dispositivi e liquidi che possano essere adattati alle proprie specifiche preferenze.
L'attenzione alla qualità e alla sicurezza dei prodotti è diventata fondamentale, con i consumatori disposti a pagare un premium per brand affidabili e certificati. Infine, si sta assistendo a un'espansione delle catene di negozi specializzati e dei format franchising, che stanno professionalizzando ulteriormente il settore.
Conclusione
Il mercato italiano del vaping nel 2025 presenta un quadro complesso ma ricco di opportunità. Con un fatturato di 800 milioni di euro e quasi 3.000 negozi attivi, il settore ha dimostrato una resilienza notevole nonostante le nuove normative restrittive. La crescita del 29% registrata negli ultimi anni e le previsioni di espansione futura confermano il potenziale del mercato, anche se le nuove regole hanno modificato profondamente le dinamiche competitive. Per chi vuole entrare in questo settore, è fondamentale comprendere a fondo tanto le opportunità quanto le sfide normative e fiscali che caratterizzano questo mercato in rapida evoluzione.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Il mercato del vaping italiano continua a evolversi rapidamente, offrendo interessanti opportunità per gli imprenditori che sapranno navigare il nuovo panorama normativo.
L'analisi approfondita di tutti questi aspetti è essenziale per sviluppare una strategia di business vincente in un settore così dinamico e regolamentato.
Fonti
- Vapitaly - Mercato italiano vaping
- Sigmagazine - Report e-cig Italia 2024
- Italia Insights - Mercato sigarette elettroniche
- Business Coot - Studio mercato sigaretta elettronica
- Sigmagazine - Negozi sigarette elettroniche 2025
- Vuse - Nuove regole 2025
- T-Svapo - Normative svapo Italia 2025
- Sigmagazine - Tassa web 2025
- Svapo Studio - Aumento tassa liquidi 2025
- Quotidiano Sanità - Statistiche vaping Italia