Un business plan adatto al tuo commercio all'ingrosso

Tutto ciò di cui hai bisogno per avviare un’attività redditizia.

Come trovare il prezzo all'ingrosso?

Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di commercio all'ingrosso.

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Il commercio all'ingrosso rappresenta una delle opportunità più concrete per avviare un'attività imprenditoriale redditizia nel 2025. Trovare i prodotti giusti e i fornitori affidabili è la chiave del successo in questo settore.

Questa guida completa ti accompagnerà attraverso tutti gli aspetti fondamentali: dal budget iniziale necessario alle migliori piattaforme B2B, dalle strategie di verifica dei fornitori al calcolo dei margini ottimali.

Se vuoi davvero partire con il piede giusto, scarica il nostro business plan completo per aprire la tua attività di commercio all'ingrosso.

Sommario

Questa guida analizza tutti gli aspetti pratici per avviare un'attività di commercio all'ingrosso nel 2025, con focus su budget, fornitori e marginalità.

Dalle piattaforme digitali alle fiere tradizionali, scoprirai come identificare i canali migliori per il tuo settore specifico.

Aspetto Dettaglio Investimento/Costi
Budget minimo iniziale Capitale per scorte e crediti clienti 30.000-50.000 €
Piattaforme B2B principali Alibaba, Faire, Ankorstore Commissioni 0-15%
MOQ tipico Quantità minima ordine per settore 100-1.000 pezzi
Margine lordo consigliato Percentuale minima per sostenibilità 50% minimo
Documenti necessari Partita IVA, Visura Camerale Costi amministrativi variabili
Categorie più redditizie Pet care, casa, cosmetica Margini 40-70%
Costi aggiuntivi Spedizione, dazi, stoccaggio 10-25% del costo prodotto

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Qual è il budget minimo necessario per acquistare prodotti all'ingrosso con margini interessanti?

Per avviare un'attività di commercio all'ingrosso redditizia, il budget minimo consigliato si aggira tra 30.000 e 50.000 euro.

Questo investimento iniziale deve coprire diversi aspetti fondamentali: l'acquisto delle prime scorte di prodotti, la gestione del capitale circolante per i crediti verso i clienti, e i costi operativi iniziali. Il capitale di lavoro rappresenta una componente cruciale, poiché spesso si deve attendere 30-60 giorni per incassare i pagamenti dai clienti.

Per piccole attività o settori specifici, è possibile iniziare anche con budget più contenuti, tra 20.000 e 30.000 euro, purché si sia molto selettivi nella scelta dei prodotti e si gestisca internamente gran parte del lavoro. La chiave è trovare il giusto equilibrio tra quantità minime d'ordine (MOQ) richieste dai fornitori e la propria capacità finanziaria.

È fondamentale considerare che i fornitori spesso richiedono ordini minimi che variano da 100 a 1.000 pezzi a seconda del settore, e questo influenza direttamente l'investimento iniziale necessario per avere un assortimento adeguato.

Dove posso trovare fornitori affidabili per acquistare all'ingrosso, sia online che fisici?

Le migliori opportunità per trovare fornitori affidabili si dividono tra piattaforme digitali e canali tradizionali fisici.

Nel panorama online, Alibaba rimane la piattaforma globale più utilizzata, ideale per grandi volumi e ampia scelta di prodotti. Offre sistemi avanzati di verifica dei fornitori, recensioni dettagliate e protezione degli acquisti. Faire si distingue per essere particolarmente adatto a negozi indipendenti e piccole imprese, offrendo resi gratuiti sui primi ordini e pagamenti dilazionati a 60 giorni.

Ankorstore rappresenta un'eccellente alternativa europea, specializzata in brand indipendenti con condizioni di pagamento flessibili (60-90 giorni) e la possibilità di testare nuovi prodotti senza impegnarsi in grandi ordini. Altre piattaforme affidabili includono DHgate per MOQ bassi, Global Sources per prodotti verificati, e SaleHoo come directory di fornitori controllati.

Per i canali fisici, partecipare a fiere di settore resta ancora il metodo più efficace per valutare personalmente la qualità dei prodotti, negoziare condizioni e costruire relazioni dirette con produttori e grossisti. Le associazioni di categoria e le camere di commercio forniscono inoltre banche dati preziose per trovare fornitori locali e nazionali affidabili.

Quali sono le piattaforme B2B più usate per comprare all'ingrosso e quali vantaggi offrono?

Le piattaforme B2B si differenziano per specializzazione, condizioni commerciali e tipologia di fornitori presenti.

Piattaforma Vantaggi principali Ideale per
Alibaba Ampia scelta, prezzi competitivi, verifica fornitori, protezione acquisti Grandi volumi, prodotti asiatici
Faire Resi gratuiti primi ordini, pagamenti 60 giorni, brand indipendenti Piccoli negozi, test prodotti
Ankorstore Brand europei, pagamenti 60-90 giorni, gestione centralizzata Mercato europeo, sostenibilità
DHgate MOQ bassi, prezzi competitivi, valutazione fornitori Piccoli rivenditori, test mercato
Global Sources Fornitori verificati, focus elettronica, organizza fiere Prodotti tecnologici, qualità
SaleHoo Directory fornitori verificati, supporto selezione Principianti, sicurezza
Amazon Business Consegne rapide, programma Prime, fatturazione Rifornimenti veloci, B2B locale

Come faccio a verificare l'affidabilità e la qualità di un fornitore prima di fare un ordine?

La verifica dell'affidabilità di un fornitore richiede un approccio sistematico che combina controlli documentali, test pratici e valutazioni qualitative.

Il primo passo consiste nell'analizzare attentamente le recensioni e i feedback presenti sulle piattaforme B2B, cercando commenti specifici su qualità dei prodotti, tempi di consegna e servizio clienti. È fondamentale richiedere sempre campioni prima di ordini importanti, per testare direttamente la qualità e valutare i tempi di spedizione effettivi.

Sul fronte documentale, è essenziale verificare che il fornitore possieda le certificazioni necessarie per il proprio settore (CE, FDA, ISO) e le licenze commerciali valide. Molte piattaforme offrono sistemi di vendor rating che analizzano la solidità finanziaria e l'affidabilità operativa dei fornitori.

Un aspetto spesso sottovalutato è la valutazione del servizio clienti: testa la reattività e la trasparenza del fornitore nelle comunicazioni, ponendo domande specifiche su condizioni di pagamento, politiche di reso e gestione dei reclami. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività di commercio all'ingrosso.

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Qual è la quantità minima d'ordine (MOQ) tipica per iniziare a comprare all'ingrosso nei vari settori?

Le quantità minime d'ordine variano significativamente in base al settore merceologico e alla tipologia di fornitore scelto.

  • Abbigliamento e accessori: tipicamente 100-1.000 pezzi per modello/colore, con possibilità di mix tra diverse taglie
  • Elettronica e gadget tecnologici: solitamente 100-500 pezzi per articolo, con MOQ più alti per prodotti personalizzati
  • Cosmetica e prodotti per la cura: generalmente 100-500 unità per referenza, con eccezioni per prodotti premium
  • Prodotti per la casa: range molto variabile da 50 a 1.000 pezzi a seconda delle dimensioni e del valore unitario
  • Giocattoli e prodotti per bambini: tipicamente 200-800 pezzi, con attenzione alle normative di sicurezza

È importante sapere che il MOQ è spesso negoziabile, soprattutto se si prospettano ordini ricorrenti o se si accetta un prezzo unitario leggermente superiore. Alcune piattaforme come DHgate permettono di iniziare anche con quantità minori (10-50 pezzi), ideali per testare il mercato prima di impegnarsi in ordini più consistenti.

Quali documenti o registrazioni aziendali sono richiesti per poter acquistare da grossisti?

Per operare legalmente nel commercio all'ingrosso è necessario possedere una serie di documenti e registrazioni specifiche.

La Partita IVA e l'iscrizione al Registro delle Imprese rappresentano i requisiti fondamentali e obbligatori per qualsiasi attività commerciale. La Visura Camerale aggiornata deve essere sempre disponibile, poiché molti fornitori la richiedono per verificare l'effettiva esistenza e regolarità dell'azienda cliente.

Dal punto di vista contrattuale, spesso è richiesta la sottoscrizione di accordi di riservatezza e contratti di fornitura che regolamentano condizioni, prezzi e termini di pagamento. Per alcune categorie merceologiche, in particolare nel settore alimentare, è necessario ottenere la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

È fondamentale mantenere un registro di magazzino accurato e le scritture contabili obbligatorie, che variano in base al volume di affari e al settore specifico. Le fatture di acquisto devono essere regolarmente registrate per gestire correttamente la detrazione IVA e gli adempimenti fiscali.

Quali sono le categorie di prodotti con maggiore richiesta e margini elevati nel 2025?

Il mercato del 2025 presenta opportunità interessanti in diversi settori caratterizzati da alta domanda e marginalità sostenibile.

I prodotti per animali domestici continuano a mostrare una crescita costante, con margini che spesso superano il 50%. Questa categoria include accessori, alimenti specializzati, giocattoli e prodotti per la cura, beneficiando dell'aumento costante della spesa per gli animali da compagnia.

Il settore casa e decorazione offre ottime opportunità, specialmente per utensili innovativi, piccoli elettrodomestici e articoli per l'organizzazione domestica. I prodotti per il benessere e la skincare, inclusi cosmetici naturali e integratori, mantengono margini elevati grazie alla crescente attenzione verso la salute personale.

Anche i prodotti tecnologici accessori (smartwatch, accessori per smartphone, dispositivi smart home) e quelli eco-friendly rappresentano nicchie in forte crescita. Il settore bambini e giocattoli, insieme ai materiali per hobby creativi, completano il panorama delle categorie più promettenti per marginalità e volume di mercato.

Qual è la differenza tra un distributore, un produttore e un grossista e come scegliere il partner giusto?

Comprendere le differenze tra questi tre tipi di fornitori è cruciale per scegliere il partner commerciale più adatto alle proprie esigenze.

Tipologia Caratteristiche principali Vantaggi Svantaggi
Produttore Realizza direttamente i prodotti Prezzi più bassi, personalizzazione possibile MOQ elevato, tempi di produzione
Grossista Acquista grandi quantità e rivende Ampia scelta, MOQ flessibili Prezzi medi, minore controllo qualità
Distributore Spesso esclusivista per area/brand Supporto tecnico, servizi aggiuntivi Prezzi più alti, meno flessibilità
Agente Intermediario senza stock Costi fissi bassi, expertise settore Minore controllo, commissioni
Importatore Specializzato in prodotti esteri Gestione dogane, prezzi competitivi Tempi più lunghi, rischio cambio
Dropshipper Spedisce direttamente al cliente finale Zero investimento stock Margini bassi, controllo limitato
Marketplace Piattaforma con più fornitori Confronto prezzi, protezione acquisti Commissioni, concorrenza alta
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Quali sono le spese aggiuntive da considerare nel calcolo del prezzo finale?

Il costo finale di un prodotto acquistato all'ingrosso include numerose voci che spesso vengono sottovalutate nella fase di pianificazione.

Le spese di spedizione e trasporto rappresentano una componente significativa, specialmente per ordini internazionali o prodotti voluminosi. I dazi doganali variano in base al paese di origine e alla categoria merceologica, e possono incidere dal 5% al 25% sul valore della merce.

L'IVA deve essere calcolata sia sull'acquisto che sulla rivendita, con particolare attenzione alle regole di importazione/export per fornitori extraeuropei. I costi di stoccaggio e logistica includono affitto magazzino, gestione scorte, movimentazione e assicurazione della merce.

Non vanno dimenticate le commissioni delle piattaforme B2B (alcune trattengono fino al 15% sull'ordine), i costi bancari per pagamenti internazionali, e le eventuali spese per controlli qualità o certificazioni aggiuntive. In totale, queste voci possono rappresentare dal 15% al 30% del costo base del prodotto.

Come calcolare il prezzo di rivendita ideale per mantenere un margine lordo minimo del 50%?

Il calcolo del prezzo di rivendita per ottenere un margine lordo del 50% segue una formula matematica precisa ma richiede attenzione a tutti i costi nascosti.

La formula base è: Margine lordo = (Prezzo di vendita - Costo di acquisto totale) / Prezzo di vendita. Per ottenere un margine del 50%, il prezzo di vendita deve essere almeno il doppio del costo di acquisto totale, che include non solo il prezzo del fornitore ma anche tutte le spese aggiuntive (spedizione, dazi, IVA, stoccaggio).

Esempio pratico: se acquisti un prodotto a 20€ e le spese aggiuntive ammontano a 5€ (trasporto, dazi, commissioni), il costo totale è 25€. Per un margine lordo del 50%, il prezzo di vendita minimo deve essere 50€. Questo garantisce un guadagno lordo di 25€ su ogni vendita.

È importante considerare che questo margine lordo deve coprire anche i costi operativi dell'attività (personale, affitto, marketing, tasse), quindi spesso si punta a margini superiori al 60-70% per garantire una redditività netta adeguata. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività di commercio all'ingrosso.

Quali errori comuni fanno i principianti quando iniziano a comprare e rivendere all'ingrosso?

I principianti nel commercio all'ingrosso tendono a commettere errori ricorrenti che possono compromettere la redditività dell'attività.

  1. Sottovalutazione dei costi nascosti: non calcolare correttamente spese di trasporto, dazi, IVA e stoccaggio porta a margini molto inferiori alle aspettative
  2. Scarsa verifica dei fornitori: ordinare senza testare campioni o verificare l'affidabilità può risultare in prodotti di scarsa qualità o ritardi nelle consegne
  3. Gestione inadeguata delle scorte: ordinare troppo rispetto alla domanda reale blocca capitale e crea problemi di liquidità
  4. Mancata negoziazione: accettare MOQ e condizioni di pagamento senza tentare di negoziare limita la flessibilità operativa
  5. Dipendenza da un solo fornitore: non diversificare le fonti di approvvigionamento aumenta il rischio di rotture di stock

Altri errori frequenti includono la trascuratezza nella gestione documentale e fiscale, l'analisi insufficiente della domanda di mercato e della stagionalità, e la sottovalutazione dell'importanza del servizio clienti nella costruzione di relazioni durature con i rivenditori.

Ci sono fiere, marketplace o eventi locali dove posso entrare in contatto diretto con produttori e grossisti nel mio settore?

Le fiere di settore rappresentano ancora oggi il canale più efficace per stabilire contatti diretti con produttori e grossisti, permettendo di valutare i prodotti fisicamente e negoziare condizioni personalizzate.

In Italia, le principali fiere multisettoriali includono eventi come Marca a Bologna per i prodotti a marchio privato, Macef a Milano per casa e regalo, e Pitti Immagine a Firenze per moda e lifestyle. Per settori specifici, Cosmoprof a Bologna è riferimento per cosmetica, mentre Eicma a Milano lo è per il settore automotive e motociclistico.

Oltre alle fiere fisiche, molte piattaforme B2B organizzano eventi virtuali e incontri digitali che permettono di accedere a fornitori globali senza i costi di trasferta. Global Sources, ad esempio, organizza fiere virtuali mensili per diversi settori merceologici.

Le associazioni di categoria e le camere di commercio locali spesso organizzano incontri B2B e forniscono elenchi aggiornati di fornitori affidabili nel territorio. Partecipare a questi eventi networking può aprire opportunità di business altrimenti difficili da scoprire online. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività di commercio all'ingrosso.

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Conclusione

Avviare un'attività di commercio all'ingrosso richiede una pianificazione attenta e una conoscenza approfondita del mercato, ma rappresenta un'opportunità concreta di business nel 2025.

La chiave del successo risiede nella capacità di combinare budget adeguato, fornitori affidabili, prodotti con margini interessanti e una gestione oculata di tutti i costi operativi.

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.

Fonti

  1. Il Mio Business Plan - Guida completa commercio ingrosso
  2. Shopify - Fornitori all'ingrosso per piccole imprese
  3. Spocket - Quantità minima d'ordine
  4. Leeline Sourcing - MOQ
  5. Neweb Studio - Migliori siti ingrosso 2025
  6. Owl Sourcing - Top wholesale websites
  7. Ankorstore
  8. Sistemi e Consulenze - Qualifica fornitori
  9. Shopify - Calcolo prezzi
  10. B-Plan Now - Come trovare fornitori
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