Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di negozio dell'usato.
Aprire un negozio dell'usato rappresenta un'opportunità di business accessibile con investimenti contenuti e margini interessanti.
Il settore del second-hand sta crescendo costantemente in Italia, offrendo possibilità concrete di guadagno per chi sa gestire bene stock, rotazione e costi operativi.
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L'apertura di un negozio dell'usato richiede un investimento iniziale tra 5.000€ e 50.000€, con costi mensili di gestione compresi tra 1.500€ e 5.000€.
La superficie ottimale si colloca tra 200 e 400 m², mentre i margini di guadagno variano dal 30% al 50% a seconda delle categorie di prodotto.
Aspetto | Investimento Minimo | Configurazione Ottimale | Performance Attese |
---|---|---|---|
Budget iniziale | 5.000-15.000€ | 20.000-50.000€ | Break-even in 6-18 mesi |
Superficie locale | 100-200 m² | 200-400 m² | 350 m² per negozio generalista |
Costi mensili | 1.500-2.500€ | 3.000-5.000€ | Include affitto, utenze, personale |
Stock iniziale | 300-400 pezzi | 400-500 pezzi | Investimento 600-1.500€ |
Margine lordo | 30-35% | 40-50% | Abbigliamento fino al 46.5% |
Clienti giornalieri | 15-25 | 30-50 | In posizione strategica |
Vendite giornaliere | 8-15 articoli | 15-25 articoli | Primi 6 mesi operativi |

Qual è il budget minimo necessario per aprire un negozio dell'usato?
Il budget minimo per aprire un negozio dell'usato parte da 5.000€ per una configurazione basilare, ma sale a 20.000-50.000€ per un setup completo e funzionale.
La configurazione minima con 5.000-15.000€ prevede uno spazio ridotto (100-150 m²) e un inventario limitato, adatta per testare il mercato locale. Questa soluzione include l'affitto dei primi mesi, licenze base e uno stock iniziale di 200-300 articoli.
La configurazione standard con 20.000-50.000€ permette di allestire un locale di 200-300 m² con un assortimento variegato. Il budget copre ristrutturazione del locale (3.000-8.000€), licenze e autorizzazioni (500-1.500€), arredamento e attrezzature (2.000-5.000€), stock iniziale (3.000-8.000€) e capitale circolante per i primi 6 mesi.
Gli imprenditori più esperti consigliano di prevedere sempre un 20% aggiuntivo per imprevisti e costi nascosti che emergono durante la fase di avvio.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo negozio dell'usato.
Quanti metri quadri servono per un punto vendita funzionale?
La superficie minima funzionale per un negozio dell'usato è di 100-200 m², mentre la dimensione ottimale si colloca tra 200-400 m² per garantire un assortimento completo.
Un locale di 100-150 m² permette di gestire efficacemente 300-400 articoli esposti, ideale per negozi specializzati in una categoria specifica come abbigliamento o accessori. Questa metratura consente di organizzare le merci per tipologia e mantenere corridoi accessibili per i clienti.
La fascia 200-300 m² rappresenta il sweet spot per la maggior parte degli imprenditori: offre spazio sufficiente per diversificare l'offerta (abbigliamento, accessori, oggettistica, piccoli elettrodomestici) e creare aree tematiche attrattive. Permette inoltre di dedicare uno spazio al magazzino per la rotazione delle scorte.
I negozi generalisti che puntano su un assortimento molto ampio necessitano di almeno 350-400 m² per esporre efficacemente tutte le categorie merceologiche e garantire una customer experience soddisfacente.
La posizione del locale influenza significativamente il successo: zone ad alto traffico pedonale con parcheggio facilitano sia l'afflusso di clienti che l'approvvigionamento da parte dei fornitori privati.
Qual è il margine di guadagno medio per categoria di prodotto usato?
Il margine di guadagno medio sui prodotti usati varia dal 30% al 50%, con picchi del 46,5% per l'abbigliamento e del 42,6% per gli accessori.
Categoria Prodotto | Margine Lordo | Rotazione Media | Strategia Pricing |
---|---|---|---|
Abbigliamento | 46,5% | 30-45 giorni | 20-30% prezzo nuovo |
Accessori moda | 42,6% | 20-30 giorni | 25-35% prezzo nuovo |
Scarpe | 38-45% | 45-60 giorni | 25-40% prezzo nuovo |
Oggettistica casa | 28-35% | 60-90 giorni | 30-50% prezzo nuovo |
Elettrodomestici piccoli | 25-35% | 30-45 giorni | 40-60% prezzo nuovo |
Libri e media | 35-50% | 90-120 giorni | 15-25% prezzo nuovo |
Giocattoli | 40-50% | 30-60 giorni | 20-35% prezzo nuovo |
Quante vendite giornaliere servono per raggiungere il punto di pareggio?
Per raggiungere il punto di pareggio sono necessarie 30-50 vendite giornaliere, con uno scontrino medio di 8-15€ a seconda dei costi fissi mensili del negozio.
Un negozio con costi fissi mensili di 3.000€ (affitto 1.500€, utenze 200€, personale 1.000€, altri costi 300€) deve generare 100€ di margine lordo giornaliero per coprire le spese. Con un margine medio del 40% e uno scontrino medio di 12€, servono circa 21 vendite giornaliere solo per il pareggio operativo.
Considerando anche ammortamenti, tasse e margine di sicurezza, il target realistico sale a 30-50 vendite giornaliere. Questo si traduce in un fatturato giornaliero di 360-750€, corrispondente a 10.800-22.500€ mensili.
I negozi posizionati in zone ad alto traffico raggiungono più facilmente questi numeri, mentre quelli in aree periferiche devono puntare su scontrini medi più alti (15-20€) per compensare il minor numero di transazioni.
La stagionalità influenza significativamente le performance: i mesi autunnali e primaverili registrano vendite superiori del 20-30% rispetto ai periodi estivi.
Qual è il costo medio mensile di gestione?
I costi medi mensili di gestione per un negozio dell'usato variano tra 1.500€ e 5.000€, a seconda delle dimensioni del locale e del numero di dipendenti.
Voce di Costo | Negozio Piccolo (100-200 m²) | Negozio Medio (200-300 m²) | Negozio Grande (300+ m²) |
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Affitto mensile | 800-1.500€ | 1.500-2.500€ | 2.500-4.000€ |
Utenze (luce, gas, acqua) | 150-250€ | 250-400€ | 400-600€ |
Personale (stipendi + contributi) | 0-1.200€ | 1.200-2.500€ | 2.500-4.000€ |
Assicurazioni | 80-120€ | 120-180€ | 180-250€ |
Marketing e pubblicità | 100-200€ | 200-400€ | 300-500€ |
Tasse e contributi | 200-400€ | 400-800€ | 600-1.200€ |
TOTALE MENSILE | 1.330-3.670€ | 3.670-6.780€ | 6.480-10.550€ |
Quanti articoli bisogna avere in stock al momento dell'apertura?
Al momento dell'apertura sono necessari 300-500 articoli in stock, per un investimento iniziale compreso tra 600€ e 1.500€.
La composizione ottimale dello stock iniziale prevede il 60% di abbigliamento (180-300 pezzi), il 25% di accessori e calzature (75-125 pezzi) e il 15% di oggettistica e articoli vari (45-75 pezzi). Questa distribuzione garantisce un assortimento attrattivo per diverse tipologie di clientela.
Il prezzo medio di acquisto per articolo si aggira sui 2-3€ per l'abbigliamento, 3-5€ per accessori e calzature, 1-4€ per l'oggettistica. Questi costi permettono di mantenere margini interessanti con prezzi di vendita competitivi.
È fondamentale privilegiare articoli a rotazione rapida nei primi mesi: capi di abbigliamento di stagione, accessori moda e piccoli oggetti decorativi si vendono mediamente entro 30-45 giorni dall'esposizione.
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Quanti fornitori sono necessari per garantire una rotazione costante?
Per garantire una rotazione costante dello stock sono necessari almeno 3-4 canali di approvvigionamento diversificati, combinando fonti gratuite e a pagamento.
- Donazioni private: Il canale più redditizio, rappresenta il 40-50% dell'approvvigionamento. Richiede marketing locale attivo e punto di raccolta ben visibile.
- Conto vendita: Accordi con privati che conferiscono articoli con split 50-70% al proprietario, 30-50% al negozio. Garantisce qualità superiore e costi contenuti.
- Mercatini e fiere dell'usato: Fonte per articoli specifici e pezzi di valore. Budget mensile indicativo: 200-500€.
- Acquisti diretti da privati: Valutazione e acquisto immediato di lotti. Richiede competenze di valutazione e capitale disponibile.
- Partnership con altri negozi: Scambio di articoli invenduti per rinnovare l'assortimento senza costi aggiuntivi.
Quanto tempo serve per rendere profittevole un negozio dell'usato?
Un negozio dell'usato diventa profittevole mediamente in 6-18 mesi, a seconda della gestione dei costi, della posizione e dell'efficacia del marketing locale.
I primi 3 mesi sono cruciali per stabilire la reputazione locale e costruire una base clienti fedeli. In questa fase è normale operare in perdita mentre si ottimizza l'assortimento e si perfezionano i processi operativi.
Dal 4° al 9° mese il negozio dovrebbe raggiungere il punto di pareggio operativo, coprendo tutti i costi fissi mensili. L'obiettivo è generare un fatturato mensile di 8.000-15.000€ con un margine lordo del 35-45%.
La profittabilità netta (utile dopo tasse e ammortamenti) si raggiunge tipicamente tra il 9° e il 18° mese, quando il business genera stabilmente 1.000-3.000€ di utile mensile.
I fattori che accelerano il break-even includono: posizione strategica con alto traffico, diversificazione efficace dei canali di approvvigionamento, gestione ottimale della rotazione stock e marketing digitale mirato.
Quante ore settimanali bisogna dedicare alla gestione operativa?
La gestione operativa di un negozio dell'usato richiede 40-60 ore settimanali per il titolare, distribuite tra apertura al pubblico, selezione merci e attività amministrative.
L'apertura al pubblico occupa mediamente 40-48 ore settimanali (6-8 ore per 6 giorni), ma nei primi mesi il titolare deve spesso essere presente durante tutti gli orari di apertura per gestire clienti e fornitori.
Le attività di back-office richiedono ulteriori 10-15 ore settimanali: selezione e prezzatura nuovi arrivi (5-8 ore), gestione contabilità e fornitori (2-3 ore), marketing e social media (2-3 ore), pulizia e riorganizzazione spazi (2-3 ore).
Con l'assunzione di un dipendente part-time (20-30 ore settimanali), il titolare può ridurre il proprio impegno a 35-45 ore, concentrandosi su attività strategiche come sourcing e sviluppo business.
I weekend e i periodi di cambio stagione richiedono un impegno maggiore, mentre nei mesi estivi l'attività può rallentare permettendo orari più flessibili.
Quante persone servono per gestire efficacemente il negozio?
Per gestire efficacemente un negozio dell'usato servono 1-3 persone a seconda delle dimensioni: il titolare più 0-2 dipendenti part-time o full-time.
Un negozio fino a 200 m² può essere gestito dal solo titolare nei primi mesi, assumendo eventualmente un aiutante part-time (15-20 ore settimanali) per i weekend e i periodi di maggior affluenza. Questa soluzione mantiene bassi i costi del personale (600-800€ mensili).
Negozi di 200-300 m² necessitano di almeno 1,5 persone equivalenti: titolare full-time più un dipendente part-time da 25-30 ore settimanali. Il dipendente può gestire la vendita mentre il titolare si occupa di sourcing e amministrazione.
Attività superiori ai 300 m² richiedono 2-3 persone per garantire un servizio adeguato: titolare più 1-2 dipendenti, di cui almeno uno con esperienza nel retail per gestire autonomamente i turni e le situazioni complesse.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo negozio dell'usato.
Quanti clienti entrano ogni giorno in un negozio dell'usato ben posizionato?
Un negozio dell'usato ben posizionato registra mediamente 20-50 ingressi giornalieri, con picchi di 60-80 clienti nei weekend e nei periodi promozionali.
La distribuzione degli ingressi varia significativamente durante la settimana: lunedì-mercoledì 15-25 clienti, giovedì-venerdì 25-35 clienti, weekend 40-60 clienti. I mesi di settembre-ottobre e marzo-aprile registrano affluenze superiori del 30% rispetto alla media annuale.
Il tasso di conversione medio (clienti che effettivamente acquistano) si attesta al 35-50%: su 30 ingressi giornalieri, 10-15 persone completano un acquisto. Questo dato dipende fortemente dalla qualità dell'assortimento e dal rapporto qualità-prezzo percepito.
Negozi in zone centrali con parcheggio disponibile possono superare i 70-80 ingressi giornalieri, mentre quelli in aree periferiche si fermano spesso a 15-25 visitatori. La presenza di altre attività commerciali complementari (bar, supermercati) incrementa il traffico del 20-40%.
Il passaparola positivo e le recensioni online influenzano significativamente questi numeri: clienti soddisfatti generano mediamente 2-3 nuovi visitatori attraverso raccomandazioni dirette.
Quanti articoli vengono venduti ogni giorno nei primi sei mesi?
Nei primi sei mesi di attività un negozio dell'usato vende mediamente 10-20 articoli al giorno, con una progressione che parte da 5-8 pezzi nei primi mesi per arrivare a 15-25 negli ultimi.
La distribuzione delle vendite per categoria mostra che l'abbigliamento rappresenta il 60-70% del totale (6-14 pezzi giornalieri), seguito da accessori 20-25% (2-5 pezzi) e oggettistica 10-15% (1-3 pezzi). Questi dati riflettono sia la composizione dello stock che le preferenze dei clienti.
Lo scontrino medio si stabilizza intorno a 8-15€ nei primi mesi, con una tendenza all'aumento man mano che i clienti acquisiscono fiducia nel negozio e nell'assortimento proposto. I weekend registrano vendite superiori del 40-60% rispetto ai giorni feriali.
L'andamento stagionale influenza fortemente questi numeri: i cambi di stagione (marzo-aprile e settembre-ottobre) possono portare le vendite giornaliere a 25-35 articoli, mentre luglio-agosto spesso vedono un calo al 60-70% della media.
L'obiettivo per il secondo semestre è raggiungere stabilmente 20-30 vendite giornaliere, prerequisito per la sostenibilità economica a lungo termine del business.
Conclusione
Aprire un negozio dell'usato rappresenta un'opportunità imprenditoriale accessibile con investimenti contenuti (5.000-50.000€) e margini interessanti (30-50%). Il successo dipende dalla capacità di gestire efficacemente tre elementi chiave: posizione strategica, rotazione rapida dello stock e diversificazione dei canali di approvvigionamento. Con 200-400 m² di superficie, 300-500 articoli iniziali e un team di 1-3 persone, è possibile costruire un business profittevole in 6-18 mesi, generando 20-50 ingressi giornalieri e 10-25 vendite quotidiane.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Il mercato dell'usato in Italia sta vivendo una crescita costante, trainato dalla maggiore sensibilità ambientale e dal potere d'acquisto delle famiglie.
Questa guida ti ha fornito tutti i dati concreti per valutare l'investimento, ma ricorda che ogni mercato locale ha le sue specificità che vanno analizzate nel dettaglio.
Fonti
- Il Mio Business Plan - Budget Negozio Usato
- Aprire in Franchising - Come aprire mercatino usato
- Partita IVA - Aprire negozio usato
- Shopify - Come aprire un negozio di usato
- Ecwid - Profit margin for retail businesses
- Alessandro Giuliani - Negozio usato
- Ecwid - Start online thrift store
- Pawns - Come aprire negozio usato senza soldi