Un business plan adatto al tuo progetto aziendale

Tutto ciò di cui hai bisogno per avviare un’attività redditizia.

Quali sono i costi di apertura attività?

Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto aziendale.

Tutti i nostri prospetti finanziari contengono un modello di previsione delle vendite.

Aprire un'attività in Italia nel 2025 richiede una pianificazione finanziaria accurata e la conoscenza di tutti i costi necessari per avviare il proprio business.

I costi di apertura variano significativamente in base al tipo di attività, alla location e alle dimensioni del progetto, ma è possibile identificare le voci principali che ogni imprenditore deve considerare. Se vuoi davvero partire con il piede giusto, scarica il nostro business plan completo per aprire la tua attività.

Sommario

I costi di apertura di un'attività individuale in Italia nel 2025 includono diverse voci obbligatorie e facoltative che possono variare da poche migliaia a decine di migliaia di euro.

Le principali categorie di spesa comprendono pratiche burocratiche, costi professionali, investimenti iniziali e capitale circolante per i primi mesi di attività.

Categoria di Costo Importo Minimo Importo Massimo Note
Apertura Partita IVA 0 € 300 € Gratuita se fai da solo, 150-300 € con commercialista
Iscrizione Camera di Commercio 44 € 200 € Varia per provincia e tipo di attività
Contributi INPS annui 4.500 € 4.837 € Dipende dalla gestione (artigiani/commercianti o separata)
Commercialista (primo anno) 300 € 3.000 € Varia per complessità e numero di dipendenti
Affitto locale (annuo) 3.600 € 36.000 € 300-720 €/mq/anno secondo la zona
Arredi e attrezzature 5.000 € 20.000 € Dipende dal settore e dalle necessità
Fondo di cassa (6 mesi) 10.000 € 30.000 € Per coprire spese fisse e imprevisti

Chi c'è dietro a questo contenuto?

Il team di Il Mio Business Plan

Esperti di finanza, consulenza e scrittura professionale

Siamo un team di professionisti specializzati in finanza, consulenza aziendale, analisi di mercato e redazione di contenuti. Ogni giorno aiutiamo aspiranti imprenditori a partire con il piede giusto, offrendo business plan completi, ricerche di mercato dettagliate e proiezioni finanziarie affidabili. Il nostro obiettivo? Aumentare le tue possibilità di successo, evitarti gli errori più comuni e darti gli strumenti giusti per aprire il tuo progetto aziendale. Vuoi conoscerci meglio? Dai un'occhiata a chi siamo.

Come abbiamo realizzato questo contenuto 🔎📝

Su Il Mio Business Plan conosciamo molto bene il mercato delle attività imprenditoriali in Italia. Ogni giorno analizziamo dati, osserviamo le tendenze e ci confrontiamo con imprenditori, investitori e professionisti del settore.

Questo contenuto nasce proprio da quell'esperienza diretta: non ci limitiamo a consultare report e statistiche, ma raccogliamo anche feedback reali e aggiornati da chi lavora sul campo. Per garantire l'affidabilità dei dati, incrociamo sempre le nostre analisi con fonti autorevoli, che troverai indicate in fondo all'articolo.

Abbiamo anche creato infografiche originali per aiutarti a visualizzare al meglio i dati più importanti. Tutti gli altri elementi grafici sono stati realizzati dal nostro team e aggiunti manualmente.

Se pensi che ci sia qualcosa da approfondire, scrivici pure: rispondiamo sempre entro 24 ore.

Qual è il costo preciso per l'apertura della partita IVA e quali sono le eventuali agevolazioni fiscali disponibili oggi?

L'apertura della partita IVA presso l'Agenzia delle Entrate è completamente gratuita se gestita in autonomia tramite il portale online dell'agenzia.

Se preferisci affidarti a un commercialista per la pratica iniziale, la parcella varia da 150 a 300 euro a seconda della complessità della tua attività e dei servizi inclusi. Molti professionisti offrono pacchetti che comprendono anche la consulenza per la scelta del regime fiscale più vantaggioso.

Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali del 2025, il regime forfettario rimane la scelta più conveniente per le nuove attività con ricavi fino a 85.000 euro annui. L'imposta sostitutiva è del 15%, ma scende al 5% per i primi cinque anni se si tratta di una nuova attività. Questo rappresenta un risparmio considerevole rispetto ai regimi ordinari.

Un'altra importante agevolazione è l'esonero del 50% dei contributi INPS per chi apre la partita IVA come artigiano o commerciante nel 2025. Inoltre, è disponibile il bonus ISCRO, un'indennità mensile che varia da 252 a 806,40 euro per chi subisce un forte calo di fatturato.

Quali sono i costi per l'iscrizione alla Camera di Commercio e all'INPS per un'attività individuale?

I costi di iscrizione variano significativamente in base alla provincia e al tipo di attività che intendi svolgere.

Tipo di Iscrizione Costo Frequenza
Iscrizione Camera di Commercio 44-200 € Una tantum
Diritto annuale Camera di Commercio 53 € Annuale
INPS Gestione Separata (aliquota) 26,07% Sul reddito
INPS Gestione Separata (minimale) 4.837,29 € Annuale
INPS Artigiani/Commercianti (aliquota) 24-24,48% Sul reddito
INPS Artigiani/Commercianti (fisso) 4.500 € circa Annuale
Marca da bollo annuale 16 € Annuale

Quanto costa mediamente il commercialista per la gestione ordinaria nei primi 12 mesi?

Il costo del commercialista per la gestione ordinaria di un'attività individuale varia notevolmente in base alla complessità dell'attività e ai servizi richiesti.

Per attività semplici in regime forfettario, la spesa annuale si aggira tra 300 e 1.000 euro. Questo include generalmente la dichiarazione dei redditi, la gestione della fatturazione elettronica e le comunicazioni obbligatorie all'Agenzia delle Entrate.

Se la tua attività è più complessa o prevede l'assunzione di dipendenti, i costi possono salire fino a 3.000 euro annui. In questo caso, il commercialista si occuperà anche della gestione delle buste paga, delle dichiarazioni INAIL e di tutte le pratiche legate al personale dipendente.

Molti professionisti offrono tariffe forfettarie mensili che includono consulenza telefonica illimitata e supporto per tutte le scadenze fiscali. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività.

Quali sono le spese per l'affitto di un locale commerciale e come variano in base alla zona?

L'affitto di un locale commerciale rappresenta spesso la voce di costo più significativa per un'attività, con una media nazionale di circa 300 euro per metro quadro all'anno.

Le differenze territoriali sono molto marcate: Milano raggiunge punte di 720 euro al metro quadro annui nelle zone centrali, mentre Roma si attesta intorno ai 530 euro. Nelle città di provincia, i costi scendono drasticamente, con affitti che possono variare da 100 a 250 euro al metro quadro.

La location all'interno della stessa città fa una differenza enorme: un locale in centro storico o in una via commerciale principale può costare il triplo rispetto a una zona periferica. Anche il piano di ubicazione influisce sul prezzo, con i piani terra che comandano prezzi più alti.

È importante considerare che all'affitto base si aggiungono spesso spese condominiali, utenze e tasse comunali. Per un locale di 50 metri quadri in una città di provincia, puoi aspettarti una spesa mensile totale tra 600 e 1.200 euro.

Quali sono i costi per eventuali adeguamenti o ristrutturazioni minime del locale per iniziare subito?

I costi per adeguamenti e ristrutturazioni minime variano enormemente in base alle condizioni iniziali del locale e ai requisiti della tua attività.

Per ristrutturazioni base che includono tinteggiatura, piccoli adeguamenti agli impianti elettrici e idraulici, e messa a norma di sicurezza, devi prevedere una spesa tra 5.000 e 20.000 euro. Questo importo copre interventi essenziali per rendere il locale operativo e conforme alle normative vigenti.

Se il locale richiede modifiche strutturali, installazione di nuovi impianti o adeguamenti specifici per la tua attività (come cucine professionali, cabine di prova, laboratori), i costi possono facilmente superare i 30.000 euro.

Una buona notizia è rappresentata dal bonus ristrutturazione, che permette una detrazione del 36% su un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, ripartita in dieci anni. Questo incentivo può ridurre significativamente l'impatto economico degli interventi necessari.

Quanto devo prevedere per l'acquisto di arredi, attrezzature e strumenti essenziali per partire?

L'investimento in arredi, attrezzature e strumenti essenziali dipende strettamente dal tipo di attività che intendi avviare, ma esistono alcune stime indicative per le diverse categorie.

  1. Ufficio/Studio professionale: 3.000-8.000 euro (scrivania, sedie, computer, stampante, archivi)
  2. Negozio al dettaglio: 8.000-15.000 euro (scaffalature, cassa, sistema POS, illuminazione, vetrine)
  3. Bar/Ristorante: 15.000-40.000 euro (attrezzature cucina, frigoriferi, tavoli, sedie, macchina caffè)
  4. Laboratorio artigianale: 10.000-30.000 euro (macchinari specifici, banchi lavoro, utensili professionali)
  5. Centro estetico/Parrucchiere: 12.000-25.000 euro (postazioni lavoro, attrezzature specifiche, prodotti iniziali)

Per contenere i costi iniziali, molti imprenditori optano per attrezzature usate o ricondizionate, che possono ridurre l'investimento del 30-50%. È importante valutare attentamente il rapporto qualità-prezzo e la garanzia offerta.

Qual è la spesa iniziale stimata per stock di merce o materie prime, se necessaria?

La spesa per lo stock iniziale varia drasticamente in base al settore di attività e alla strategia commerciale che intendi adottare.

Per un negozio al dettaglio di abbigliamento o accessori, lo stock iniziale richiede generalmente un investimento tra 8.000 e 15.000 euro. Questo importo permette di allestire il negozio con una varietà adeguata di prodotti per diverse stagioni e fasce di prezzo.

Nel settore alimentare, un piccolo negozio di alimentari necessita di uno stock iniziale di 5.000-12.000 euro, considerando la rotazione veloce dei prodotti freschi e la necessità di mantenere una buona varietà di referenze.

Per attività artigianali o di produzione, le materie prime iniziali costano generalmente tra 2.000 e 8.000 euro, a seconda del ciclo produttivo e dei volumi previsti nei primi mesi. È fondamentale bilanciare la disponibilità di materiali con il rischio di immobilizzare troppo capitale.

Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività.

Quanto costano i permessi, licenze o autorizzazioni specifiche per il tipo di attività che voglio avviare?

I costi per permessi e autorizzazioni variano significativamente in base al tipo di attività e possono rappresentare una voce di spesa importante nel budget iniziale.

Tipo di Attività Autorizzazioni Necessarie Costo Stimato
Commercio al dettaglio SCIA, autorizzazioni comunali 50-200 €
Somministrazione alimenti Licenza, HACCP, vigili del fuoco 800-2.000 €
Trasporto merci Licenza trasporto, CQC 1.500-3.000 €
Attività edili SOA, abilitazioni specifiche 2.000-5.000 €
Centro estetico Autorizzazione sanitaria, corsi 500-1.200 €
Autofficina Autorizzazioni ambientali, ASL 1.000-2.500 €
Farmacia Autorizzazione ministeriale 150.000-300.000 €

I nostri piani finanziari sono completi e ti permettono di ottenere un finanziamento presso la banca.

Quali sono i costi obbligatori di assicurazione professionale o RC per coprire i rischi?

Le assicurazioni rappresentano una protezione fondamentale per qualsiasi attività imprenditoriale e in alcuni settori sono obbligatorie per legge.

La polizza di responsabilità civile professionale ha un costo annuale che varia da 200 a 800 euro, a seconda del settore di attività e del massimale scelto. Per professioni ad alto rischio come medici, ingegneri o architetti, i costi possono superare i 2.000 euro annui.

L'assicurazione RC generale per l'attività commerciale costa generalmente tra 300 e 1.200 euro all'anno. Questa polizza copre i danni che potresti causare a terzi durante lo svolgimento della tua attività.

Se hai dipendenti, è obbligatoria l'assicurazione INAIL, il cui costo varia in base al settore e al numero di dipendenti. Per un dipendente nel settore commercio, il costo annuale è di circa 100-300 euro. Alcune attività richiedono assicurazioni specifiche aggiuntive, come quella per il trasporto merci o per la manipolazione di alimenti.

Qual è il budget necessario per la realizzazione di un sito web base e per la comunicazione iniziale?

La presenza online è ormai indispensabile per qualsiasi attività moderna, e il budget necessario dipende dal livello di professionalità e funzionalità desiderato.

Un sito web base con poche pagine informative, realizzato con template predefiniti, costa tra 500 e 1.500 euro. Questo include generalmente la progettazione, lo sviluppo, l'hosting per il primo anno e un minimo di ottimizzazione SEO.

Se necessiti di funzionalità avanzate come e-commerce, prenotazioni online o integrazione con gestionali, il costo sale a 2.000-5.000 euro. Per progetti complessi con design personalizzato e funzionalità specifiche, l'investimento può superare i 10.000 euro.

La comunicazione iniziale richiede un budget aggiuntivo di 300-2.000 euro per materiali grafici, campagne social media, pubblicità locale e materiale promozionale. Questo investimento è cruciale per far conoscere la tua attività nei primi mesi di apertura.

Quanto devo mettere in conto per eventuali assunzioni iniziali, considerando stipendi, contributi e oneri?

L'assunzione di personale dipendente comporta costi significativi che vanno ben oltre il semplice stipendio netto del lavoratore.

Lo stipendio lordo medio per un dipendente nel settore commercio varia tra 1.300 e 1.700 euro mensili, a seconda dell'esperienza e delle responsabilità. A questo si aggiungono i contributi previdenziali e assicurativi a carico del datore di lavoro, che rappresentano circa il 30% aggiuntivo del lordo.

Il costo totale annuo per un dipendente si aggira quindi tra 20.000 e 25.000 euro, considerando tredicesima, quattordicesima, ferie, permessi e TFR. A questi costi fissi si aggiungono eventuali straordinari, premi di produzione e benefit aziendali.

Non dimenticare i costi accessori come visite mediche obbligatorie (100-200 euro per dipendente), formazione sulla sicurezza (150-300 euro) e eventuale abbigliamento da lavoro. È consigliabile prevedere anche un fondo per coprire eventuali sostituzioni durante malattie o ferie. Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua attività.

Qual è il fondo di cassa consigliato per coprire le spese fisse e impreviste dei primi sei mesi di attività?

Il fondo di cassa rappresenta la riserva finanziaria più importante per la sopravvivenza della tua attività nei primi mesi, quando i ricavi potrebbero essere ancora limitati.

Gli esperti consigliano di accantonare almeno 6 mesi di spese fisse, che includono affitto, utenze, stipendi, contributi INPS, assicurazioni e parcelle professionali. Per una piccola attività individuale, questo fondo dovrebbe essere di almeno 10.000-15.000 euro.

Se hai dipendenti o un locale in affitto in zona centrale, il fondo dovrebbe salire a 20.000-30.000 euro. Questa cifra ti permette di affrontare con serenità eventuali ritardi nei pagamenti dei clienti, spese impreviste per riparazioni o periodi di bassa stagionalità.

Oltre alle spese fisse, è prudente prevedere un ulteriore 20-30% per imprevisti vari: guasti alle attrezzature, problemi con i fornitori, spese legali o necessità di marketing aggiuntivo. Un fondo di cassa ben dimensionato ti evita di dover ricorrere a finanziamenti d'emergenza con condizioni sfavorevoli.

Conclusione

Avviare un'attività in Italia richiede un investimento iniziale che può variare significativamente in base al settore, alla location e alle ambizioni del progetto. La pianificazione accurata di tutti i costi, dalle pratiche burocratiche agli investimenti in attrezzature, è fondamentale per il successo dell'iniziativa imprenditoriale.

Le agevolazioni fiscali del 2025, come il regime forfettario al 5% per i primi cinque anni e l'esonero contributivo del 50%, offrono opportunità interessanti per ridurre i costi iniziali. È importante valutare attentamente ogni voce di spesa e prevedere un adeguato fondo di cassa per affrontare i primi mesi di attività con serenità finanziaria.

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.

Fonti

  1. Edenred - Come aprire partita IVA
  2. Finom - Costo partita IVA giovani
  3. Idealista - Bonus partita IVA 2025
  4. Manetti Consulting - Novità fiscali 2025
  5. Blank - Iscrizione Camera di Commercio
  6. Camera di Commercio Napoli - Diritto annuale 2025
  7. Fatture in Cloud - Gestione separata
  8. Fiscozen - Aprire partita IVA
  9. INPS - Contributi artigiani e commercianti 2025
  10. SumUp - Aprire partita IVA
Liquid error (sections/main-article line 197): Could not find asset snippets/icon-arrow.liquid Translation missing: it.blogs.article.back_to_blog

Altri articoli