Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di fast food.
Aprire un kebab in Italia può rappresentare un'opportunità di business interessante nel settore del fast food.
I guadagni di un kebabbaro variano significativamente in base alla posizione del locale, al volume di clienti e alla gestione dei costi operativi. Un locale medio può generare incassi mensili tra 9.000 e 24.000 euro, con margini netti che oscillano tra 1.500 e 4.000 euro al mese.
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Un kebabbaro medio in Italia può aspettarsi incassi giornalieri tra 300 e 800 euro, con scontrini medi di 5-7 euro per cliente.
I costi principali includono affitto (800-2.500€), personale (2.000-6.000€), materie prime (2.000-5.000€) e utenze (400-1.000€) mensili.
Aspetto | Valore Minimo | Valore Massimo | Note |
---|---|---|---|
Incasso giornaliero | 300€ | 800€ | Varia per posizione e affluenza |
Incasso mensile | 9.000€ | 24.000€ | Locale medio in città italiana |
Clienti giorno feriale | 60 | 120 | Dipende dalla zona |
Clienti weekend | 100 | 200 | Picco di affluenza |
Scontrino medio | 5€ | 7€ | Per kebab completo |
Margine netto mensile | 1.500€ | 4.000€ | Dopo tutti i costi |
Costo materia prima per kebab | 2,00€ | 3,50€ | Carne, pane, salse, verdure |

Quanto incassa mediamente un kebabbaro al giorno, alla settimana, al mese e all'anno?
Un kebabbaro medio in una città italiana genera incassi lordi che variano significativamente in base alla posizione e al volume di clienti.
Gli incassi giornalieri si attestano tipicamente tra 300 e 800 euro per un locale ben posizionato. Questo significa ricavi settimanali compresi tra 2.100 e 5.600 euro, considerando una settimana di piena operatività.
Su base mensile, un kebabbaro può aspettarsi incassi tra 9.000 e 24.000 euro, mentre annualmente i ricavi oscillano tra 108.000 e 288.000 euro. I locali situati in zone ad alta affluenza, come centri storici o aree universitarie, tendono a raggiungere i valori più alti di questo range.
La stagionalità influisce sui ricavi: i mesi estivi e i periodi di maggiore vita notturna generano tipicamente incassi superiori alla media annuale.
Quanti clienti serve un kebabbaro in media e qual è lo scontrino medio?
Il flusso di clienti varia considerevolmente tra giorni feriali e weekend, con differenze significative in base alla posizione del locale.
Durante i giorni feriali, un kebabbaro serve mediamente tra 60 e 120 clienti al giorno. Il picco si concentra nelle ore di pranzo (12:00-15:00) e nella fascia serale (19:00-22:00). Nei weekend e festivi, il numero di clienti può aumentare fino a 100-200 persone, specialmente nei locali che rimangono aperti fino a tarda notte.
Lo scontrino medio per cliente si aggira tra 5 e 7 euro, considerando l'acquisto di un kebab completo con bevanda. I kebab in piadina o panino rappresentano la maggior parte delle vendite, mentre le porzioni più grandi o i piatti con contorni possono aumentare il valore dello scontrino.
Durante le ore notturne del weekend, lo scontrino medio tende ad aumentare leggermente, raggiungendo anche 8-9 euro per cliente.
Quali sono i costi principali che un kebabbaro deve sostenere ogni mese?
La gestione di un kebab comporta diversi costi fissi e variabili che incidono significativamente sulla redditività del business.
Voce di Spesa | Importo Mensile Minimo | Importo Mensile Massimo | Dettagli |
---|---|---|---|
Affitto locale | 800€ | 2.500€ | Varia per città e zona |
Personale (2-3 addetti) | 2.000€ | 6.000€ | Include contributi e TFR |
Materie prime | 2.000€ | 5.000€ | Carne, pane, verdure, salse |
Utenze | 400€ | 1.000€ | Energia, gas, acqua |
Manutenzione attrezzature | 100€ | 300€ | Spiedo, frigoriferi, cappa |
Assicurazioni e licenze | 100€ | 200€ | Obbligatorie per legge |
Marketing e varie | 100€ | 300€ | Pubblicità locale, materiali |
Quanto costa l'affitto di un locale adatto per un kebabbaro nelle diverse città italiane?
Il costo dell'affitto rappresenta una delle voci più significative nel budget di un kebabbaro e varia drasticamente tra le diverse città italiane.
Nelle grandi città come Milano, Roma e Torino, l'affitto per un locale di 60-80 metri quadrati in zona semicentrale oscilla tra 1.500 e 2.500 euro mensili. Le zone più centrali o ad alta affluenza possono richiedere canoni ancora più elevati, superando anche i 3.000 euro mensili.
Nelle città medie e piccole, i costi si riducono significativamente, con affitti compresi tra 800 e 1.500 euro al mese per spazi analoghi. La posizione rimane cruciale: un locale su una strada principale o vicino a università e uffici comanda prezzi superiori rispetto a zone periferiche.
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Qual è il costo medio delle materie prime per ogni kebab venduto?
Il costo delle materie prime per ogni kebab rappresenta la voce variabile più importante e incide direttamente sulla marginalità del business.
La carne, ingrediente principale, costa mediamente tra 1,50 e 2,50 euro per porzione, a seconda della qualità e del fornitore scelto. Il pane o la piadina aggiunge circa 0,30-0,50 euro per unità, mentre le salse e le verdure (pomodori, cipolle, insalata, salse varie) incidono per 0,20-0,50 euro per porzione.
Complessivamente, il costo totale delle materie prime per un kebab completo si attesta tra 2,00 e 3,50 euro. Questa variazione dipende dalla qualità degli ingredienti, dalla dimensione delle porzioni e dalle capacità di negoziazione con i fornitori.
L'acquisto in grandi quantità può ridurre significativamente questi costi, specialmente per ingredienti non deperibili come pane e salse confezionate.
Quanto costa il personale e quanti dipendenti servono?
La gestione del personale rappresenta una delle sfide principali per un kebabbaro, sia in termini di costi che di organizzazione del lavoro.
Un locale medio necessita di 1-2 dipendenti oltre al titolare per garantire un servizio efficiente durante tutto l'orario di apertura. Il costo mensile per ogni dipendente, includendo stipendio base, contributi previdenziali e TFR, varia tra 1.200 e 2.800 euro, a seconda dell'inquadramento contrattuale e delle ore lavorate.
Il costo totale del personale si attesta quindi tra 2.000 e 6.000 euro mensili per un team di 2-3 persone. Durante i periodi di maggiore affluenza o per coprire orari estesi, potrebbero essere necessari lavoratori part-time o stagionali aggiuntivi.
La formazione del personale è essenziale per garantire qualità del servizio e rispetto delle norme igienico-sanitarie, rappresentando un investimento iniziale importante ma necessario.
Quanto incidono le utenze sul bilancio mensile?
Le utenze rappresentano una voce di costo significativa per un kebabbaro, considerando l'uso intensivo di attrezzature elettriche e a gas.
Il consumo energetico è elevato a causa dello spiedo rotante, dei frigoriferi, della cappa di aspirazione e dell'illuminazione. L'energia elettrica può costare tra 200 e 500 euro mensili, mentre il gas per la cottura aggiunge altri 100-300 euro. Il consumo d'acqua, necessario per la pulizia continua, incide per circa 50-150 euro al mese.
Complessivamente, le utenze si attestano tra 400 e 1.000 euro mensili, rappresentando circa il 5-10% dei costi totali di gestione. Questo valore può variare in base alla stagionalità, all'efficienza energetica delle attrezzature e agli orari di apertura del locale.
Investire in attrezzature ad alta efficienza energetica può ridurre significativamente questi costi nel lungo termine.
Qual è la marginalità lorda per ogni kebab venduto?
La marginalità lorda rappresenta il guadagno effettivo su ogni kebab venduto, calcolata come differenza tra prezzo di vendita e costo delle materie prime.
Con un prezzo di vendita medio di 6 euro e un costo delle materie prime di 2,50 euro, il margine lordo si attesta a 3,50 euro per kebab, corrispondente a una marginalità del 58%. Questo margine può variare tra il 40% e il 60% in base alla strategia di pricing e alla qualità degli ingredienti utilizzati.
Il margine tende a migliorare con l'aumento dei volumi di vendita grazie alle economie di scala negli acquisti. Fornitori che offrono sconti per quantità o contratti a lungo termine possono ridurre significativamente il costo delle materie prime.
La gestione attenta delle scorte e la riduzione degli sprechi sono fondamentali per mantenere margini elevati e competitivi nel mercato.
Quali strategie può adottare un kebabbaro per aumentare margine e redditività?
Esistono diverse strategie concrete che un kebabbaro può implementare per migliorare la redditività del proprio business.
- Ottimizzazione degli acquisti: negoziare contratti a lungo termine con fornitori affidabili per ottenere prezzi migliori sulle materie prime
- Ampliamento dell'offerta: aggiungere bevande, dolci, contorni e menu completi per aumentare lo scontrino medio
- Servizi aggiuntivi: implementare delivery, take-away e promozioni online per raggiungere più clienti
- Gestione orari flessibili: adattare gli orari di apertura per coprire i picchi di domanda (pranzo e notte)
- Riduzione sprechi: migliorare la gestione delle scorte e la rotazione dei prodotti freschi
- Marketing locale: sviluppare relazioni con uffici, scuole e università della zona per clientela fidelizzata
- Efficienza operativa: formare il personale per ridurre i tempi di servizio e aumentare il numero di clienti serviti
Qual è il margine netto mensile realistico per un kebabbaro?
Il margine netto rappresenta il guadagno effettivo dopo aver sottratto tutti i costi operativi, inclusi affitto, personale, materie prime e tasse.
Un kebabbaro ben gestito in un locale medio può aspettarsi un margine netto mensile compreso tra 1.500 e 4.000 euro. Questo valore dipende fortemente dal volume di vendite, dalla posizione del locale e dall'efficienza nella gestione dei costi.
I locali situati in zone ad alta affluenza o con una clientela fidelizzata tendono a raggiungere i margini più alti del range. Al contrario, kebab in zone poco trafficate o con alta concorrenza potrebbero registrare margini inferiori o addirittura in perdita nei primi mesi di attività.
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Come cambiano i profitti con orari estesi e servizi di delivery?
L'estensione degli orari di apertura e l'introduzione del delivery possono significativamente impattare sulla redditività, ma richiedono un'analisi costi-benefici accurata.
Gli orari estesi, specialmente nelle ore notturne del weekend, possono aumentare i ricavi ma comportano costi aggiuntivi per personale e utenze. Il margine netto aumenta solo se la domanda aggiuntiva copre completamente questi costi extra, cosa che accade tipicamente nei locali ben posizionati nelle zone della movida.
Il delivery può incrementare il volume di vendite del 10-30%, ma le commissioni delle piattaforme (15-30% per ordine) e i costi di packaging riducono il margine per unità venduta. Tuttavia, se gestito efficacemente, può aumentare il profitto totale grazie all'aumento del volume complessivo.
La chiave del successo sta nell'ottimizzare questi servizi aggiuntivi senza compromettere la qualità del servizio tradizionale in negozio.
Come evolvono costi e profitti passando da un locale a una piccola catena?
Lo sviluppo di una piccola catena di 3-5 kebab comporta sfide e opportunità significative in termini di costi e redditività.
Aspetto | Locale Singolo | Catena 3-5 Locali | Vantaggi/Svantaggi |
---|---|---|---|
Acquisto materie prime | Prezzo standard | Sconti per quantità | Risparmio 10-20% |
Gestione amministrativa | Semplice | Centralizzata | Efficienza e controllo |
Marketing | Locale | Coordinato | Maggiore visibilità |
Rischio operativo | Concentrato | Diversificato | Minore dipendenza |
Complessità gestionale | Bassa | Alta | Richiede più competenze |
Investimento iniziale | Moderato | Elevato | Maggiore esposizione |
Marginalità potenziale | Standard | Superiore | Economie di scala |
Conclusione
Aprire un kebab in Italia può rappresentare un'opportunità di business redditizia per chi sa gestire attentamente costi e ricavi. Con incassi mensili che possono raggiungere i 24.000 euro e margini netti fino a 4.000 euro, questo settore offre buone prospettive per imprenditori determinati.
Il successo dipende da fattori chiave come la scelta della posizione, la gestione efficiente dei costi operativi, la qualità del servizio e la capacità di adattarsi alle esigenze della clientela locale. La concorrenza è intensa, ma esiste spazio per operatori che sanno differenziarsi e offrire un prodotto di qualità.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo fast food.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Il settore del fast food in Italia continua a crescere, con il kebab che rappresenta una delle categorie più apprezzate dai consumatori.
La chiave del successo sta nella capacità di bilanciare qualità del prodotto, efficienza operativa e controllo dei costi, elementi essenziali per costruire un business sostenibile nel tempo.
Fonti
- Il Mio Business Plan - Food Truck Redditività
- Dissapore - Kebab di Roma Migliori
- BSness - Quanto Guadagna un Street Food
- Deliveroo - Menu Italia Pizza Kebab
- WAA2 - Affitto Attività Kebab Pizzeria
- Aprire un Bar - Incidenza Costo Personale
- Gastrodomus - Aprire un Kebab Guida Completa
- Dissapore - Kebab Forse Non Tutti Sanno Che