Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di bar.
Aprire un bar in Italia può essere un'attività redditizia se gestita correttamente.
I guadagni variano enormemente in base alla posizione, dimensione e tipo di gestione: da 24.000 euro annui per un piccolo bar di quartiere fino a 100.000 euro per locali ben posizionati. La chiave del successo sta nel controllo dei costi fissi e nell'ottimizzazione dello scontrino medio.
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Un bar medio in Italia genera un fatturato annuale di circa 465.000 euro, con uno scontrino medio di 8-12 euro per cliente.
L'utile netto finale varia tra 24.000 euro per piccoli bar e 100.000 euro per locali di grandi dimensioni, dopo aver sostenuto costi fissi mensili che oscillano tra 3.700 e 10.400 euro.
Parametro | Bar Piccolo | Bar Medio | Bar Grande |
---|---|---|---|
Fatturato annuale | 150.000 - 250.000 € | 350.000 - 500.000 € | 600.000 - 1.000.000 € |
Clienti giornalieri | 100 - 200 | 250 - 400 | 500 - 800 |
Scontrino medio | 8 - 10 € | 10 - 12 € | 12 - 15 € |
Costi fissi mensili | 3.000 - 5.000 € | 6.000 - 8.000 € | 10.000 - 15.000 € |
Margine lordo | 55 - 60% | 60 - 65% | 65 - 70% |
Utile netto mensile | 1.250 - 2.000 € | 2.900 - 5.000 € | 5.000 - 8.300 € |
Utile netto annuale | 15.000 - 25.000 € | 35.000 - 60.000 € | 60.000 - 100.000 € |

Qual è il fatturato medio giornaliero, settimanale, mensile e annuale di un bar in Italia oggi?
Il fatturato medio annuale di un bar tradizionale in Italia si aggira intorno ai 465.000 euro, con variazioni significative basate sulla tipologia e posizione del locale.
Su base mensile, questo si traduce in circa 38.750 euro, mentre settimanalmente parliamo di circa 8.950 euro. Il fatturato giornaliero varia considerevolmente: un bar di quartiere genera mediamente tra 600 e 900 euro al giorno, mentre locali in zone strategiche o ad alto traffico possono raggiungere 1.200-2.000 euro giornalieri.
I bar turistici, cocktail bar e grandi locali possono superare facilmente i 600.000-1.000.000 euro di fatturato annuale. La posizione rimane il fattore determinante: un bar in centro città o vicino a stazioni, uffici o università avrà performance superiori rispetto a uno in periferia.
La stagionalità influenza notevolmente questi numeri, con picchi durante i mesi estivi e festivi, e cali durante i periodi di bassa affluenza turistica.
Qual è lo scontrino medio per cliente e quanti clienti entrano in media al giorno in un bar tipico?
Lo scontrino medio per cliente in un bar italiano si situa tra 8 e 12 euro, un dato che può variare significativamente in base al tipo di consumazione e alla fascia oraria.
Un bar di dimensioni e posizione media accoglie tra 150 e 400 clienti al giorno. I locali in aree strategiche, come centri commerciali, stazioni o zone ad alto passaggio, possono arrivare a servire 500-800 clienti quotidianamente.
Per fare un calcolo pratico: un bar con 250 clienti giornalieri e uno scontrino medio di 10 euro genera circa 2.500 euro di incasso giornaliero. Tuttavia, la media nazionale è più bassa, considerando che molti bar operano in zone meno trafficate.
La colazione rappresenta spesso il momento di maggior affluenza con scontrini più bassi (2-5 euro), mentre aperitivi e consumazioni serali alzano significativamente la media dello scontrino.
Quali sono i principali costi fissi mensili di un bar e quanto ammontano in euro?
I costi fissi mensili di un bar rappresentano una voce fondamentale nel calcolo della redditività e variano considerevolmente in base alle dimensioni e alla posizione del locale.
Voce di Costo | Importo Mensile Medio | Note |
---|---|---|
Affitto locale | 1.000 - 3.000 € | Zone centrali costano significativamente di più |
Utenze (luce, acqua, gas) | 300 - 500 € | Variabili in base a consumi e stagione |
Costo del personale | 2.000 - 6.000+ € | Dipende da numero e livello dei dipendenti |
Assicurazioni e licenze | 100 - 200 € | Responsabilità civile, SIAE, permessi |
Consulenze professionali | 100 - 200 € | Commercialista, consulente del lavoro |
Manutenzione e pulizie | 200 - 500 € | Manutenzione attrezzature, servizi pulizia |
TOTALE | 3.700 - 10.400+ € | Per bar di piccole/medie dimensioni |
I bar di grandi dimensioni in città possono sostenere costi fissi mensili che vanno dai 10.000 euro fino a oltre 26.000 euro al mese.
Quali sono i principali costi variabili per servire un cliente e qual è la loro incidenza sul prezzo di vendita?
I costi variabili incidono per il 30-35% sul prezzo di vendita finale di una consumazione tipica, rappresentando principalmente il costo delle materie prime e dei fornitori.
Su uno scontrino di 10 euro, circa 3-3,5 euro sono destinati a coprire i costi delle materie prime. Questi includono caffè, latte, bibite, ingredienti per panini e dolci, oltre al packaging come bicchieri, tovaglioli e bustine di zucchero.
Altri costi variabili comprendono le commissioni sui pagamenti elettronici (1-3% del transato), le spese per promozioni e marketing, la formazione del personale e la manutenzione straordinaria delle attrezzature.
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La gestione ottimale dei costi variabili passa attraverso una selezione accurata dei fornitori, la riduzione degli sprechi e il controllo costante delle porzioni servite.
Quanto margine lordo rimane mediamente dopo aver pagato materie prime e fornitori?
Il margine lordo di un bar, calcolato dopo aver sottratto i costi delle materie prime e dei fornitori, si situa mediamente tra il 55% e il 70% del fatturato.
Sui piatti preparati e la ristorazione veloce, il margine lordo oscilla tra il 55% e il 65%, mentre sulle bevande semplici come caffè, cappuccini e bibite può raggiungere il 70%. Le bevande alcoliche e i cocktail presentano margini ancora più elevati, spesso superiori al 75%.
Questo margine lordo deve coprire tutti i costi fissi del locale: affitto, personale, utenze, assicurazioni e altre spese operative. La differenza tra il margine lordo e questi costi fissi determina il margine operativo netto.
I bar che riescono a ottimizzare l'acquisto delle materie prime, riducendo gli sprechi e negoziando condizioni favorevoli con i fornitori, possono incrementare significativamente questo margine.
Qual è la percentuale di incidenza del costo del personale sul fatturato di un bar e quanto costa mediamente un dipendente al mese?
Il costo del personale dovrebbe incidere tra il 25% e il 35% del fatturato totale del bar, con un obiettivo ottimale di mantenersi sotto il 30% per garantire una gestione economicamente sostenibile.
Un dipendente qualificato (barman o cameriere) costa mediamente tra 1.600 e 2.800 euro al mese, includendo stipendio lordo, contributi previdenziali, assicurazioni e eventuali benefit. Lo stipendio netto per un barista si aggira sui 1.200-1.400 euro mensili.
Per un bar con fatturato mensile di 30.000 euro, il budget per il personale dovrebbe rimanere tra 7.500 e 10.500 euro, permettendo l'impiego di 3-4 dipendenti a tempo pieno o un mix di full-time e part-time.
La produttività del personale è cruciale: un dipendente efficiente dovrebbe generare almeno 3-4 volte il proprio costo in fatturato per garantire la sostenibilità economica dell'attività.
Quali altre spese operative deve sostenere un bar e a quanto ammontano in euro mediamente al mese?
Oltre ai costi principali di affitto e personale, un bar deve sostenere diverse altre spese operative che incidono significativamente sul bilancio mensile.
- Utenze (elettricità, acqua, gas): 300-500 euro mensili, con picchi durante i mesi estivi per l'aria condizionata
- Assicurazioni e licenze: 100-400 euro mensili per responsabilità civile, SIAE, permessi comunali
- Manutenzione attrezzature: 150-300 euro mensili per macchine del caffè, frigoriferi, lavastoviglie
- Servizi di pulizia: 200-400 euro mensili per pulizie professionali e sanificazione
- Marketing e pubblicità: 100-500 euro mensili per volantini, social media, promozioni
Il totale di queste spese operative accessorie si aggira tra 1.600 e 4.400 euro mensili, rappresentando una voce non trascurabile nel calcolo della redditività complessiva del locale.
Qual è il margine operativo netto medio di un bar e come varia con il volume d'attività?
Il margine operativo netto di un bar si situa mediamente tra il 10% e il 20% del fatturato, a seconda dell'efficienza gestionale e del volume d'attività del locale.
I bar con alto volume di clienti e gestione ottimizzata dei costi riescono a raggiungere margini superiori al 15-20%. Al contrario, locali con bassa affluenza o gestione inefficiente possono trovarsi con margini sotto il 10%, rendendo l'attività poco redditizia.
Il volume d'attività influenza positivamente il margine operativo attraverso le economie di scala: maggiori vendite permettono di spalmare i costi fissi su più transazioni, migliorando la redditività complessiva.
Un bar che passa da 200 a 400 clienti giornalieri può vedere il proprio margine operativo crescere dal 12% al 18%, grazie alla migliore efficienza nell'utilizzo degli spazi, delle attrezzature e del personale.
Qual è l'utile netto medio mensile e annuale di un proprietario di bar dopo tasse e imposte?
L'utile netto mensile di un proprietario di bar, dopo aver sostenuto tutti i costi operativi e pagato tasse e imposte, varia considerevolmente in base alle dimensioni e alla gestione del locale.
Un piccolo bar genera tipicamente un utile netto mensile tra 2.000 e 3.000 euro, mentre un bar di medie dimensioni può raggiungere 4.000-6.000 euro mensili. I locali più grandi e ben posizionati possono arrivare a 6.000-8.000 euro di utile netto mensile.
Su base annuale, questo si traduce in guadagni che vanno da 24.000 euro per un piccolo bar fino a 80.000-100.000 euro per locali di grandi dimensioni con gestione ottimale.
È importante considerare che questi valori rappresentano l'utile netto dopo aver dedotto IRPEF, IRAP, contributi previdenziali e tutte le altre imposte. Il proprietario deve anche considerare eventuali investimenti per rinnovamento e manutenzione straordinaria.
Come cambiano margini e profitti quando il volume di clienti e vendite aumenta: quali economie di scala si possono ottenere?
L'aumento del volume di clienti e vendite genera significative economie di scala che migliorano margini e profitti attraverso una migliore distribuzione dei costi fissi.
Quando un bar raddoppia la propria clientela, i costi fissi (affitto, utenze base, attrezzature) si spalmano su un numero maggiore di transazioni, migliorando automaticamente la redditività. Un locale che passa da 150 a 300 clienti giornalieri può vedere il margine operativo crescere dal 12% al 18%.
Le economie di scala si manifestano in diversi aspetti: maggiore potere contrattuale con i fornitori per ottenere prezzi migliori, utilizzo più efficiente del personale che può servire più clienti negli stessi orari, e ammortamento più rapido degli investimenti in attrezzature.
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Tuttavia, oltre una certa soglia di crescita, potrebbero rendersi necessari investimenti aggiuntivi in personale e spazi, riducendo temporaneamente i vantaggi delle economie di scala.
Quali strategie pratiche può usare un proprietario per aumentare la redditività e i margini?
Esistono diverse strategie concrete che un proprietario di bar può implementare per incrementare significativamente la redditività del proprio locale.
- Aumentare lo scontrino medio attraverso tecniche di upselling e cross-selling, proponendo dolci con il caffè o aperitivi con stuzzichini
- Ottimizzare i costi negoziando condizioni migliori con i fornitori e riducendo gli sprechi attraverso un controllo accurato delle scorte
- Diversificare l'offerta con colazioni complete, pranzi veloci, aperitivi elaborati ed eventi serali per massimizzare l'utilizzo del locale
- Implementare soluzioni digitali come menu QR code, app per ordinazioni e programmi di fidelizzazione per migliorare l'efficienza del servizio
- Formare adeguatamente il personale per aumentare la produttività e la qualità del servizio, riducendo tempi morti e errori
Il controllo attento della marginalità per ogni singolo prodotto permette di identificare le voci più redditizie e orientare l'offerta di conseguenza.
Quali scenari numerici concreti puoi fornire per capire quanto può guadagnare un bar piccolo, medio e grande in termini di utile netto mensile e annuale?
Presentiamo tre scenari realistici che mostrano le potenzialità di guadagno per diverse tipologie di bar, basati su dati di mercato aggiornati al 2025.
Tipo di Bar | Fatturato Annuale | Costi Totali Annuali | Utile Netto Annuale | Utile Netto Mensile |
---|---|---|---|---|
Piccolo (quartiere) | 150.000 - 250.000 € | 125.000 - 225.000 € | 15.000 - 25.000 € | 1.250 - 2.000 € |
Medio (zona commerciale) | 350.000 - 500.000 € | 315.000 - 440.000 € | 35.000 - 60.000 € | 2.900 - 5.000 € |
Grande (centro/turistico) | 600.000 - 1.000.000 € | 540.000 - 900.000 € | 60.000 - 100.000 € | 5.000 - 8.300 € |
Premium (location esclusiva) | 1.200.000+ € | 1.050.000+ € | 120.000+ € | 10.000+ € |
Bar con ristorazione | 800.000 - 1.500.000 € | 680.000 - 1.300.000 € | 80.000 - 150.000 € | 6.600 - 12.500 € |
Cocktail bar | 500.000 - 900.000 € | 400.000 - 720.000 € | 70.000 - 130.000 € | 5.800 - 10.800 € |
Bar in franchising | 300.000 - 600.000 € | 270.000 - 540.000 € | 30.000 - 60.000 € | 2.500 - 5.000 € |
Questi valori rappresentano range realistici ma possono variare sensibilmente in base a gestione, ubicazione, stagionalità e tipologia di clientela servita.
Conclusione
Aprire e gestire un bar in Italia può essere un'attività redditizia, ma richiede una pianificazione accurata e una gestione oculata dei costi. I guadagni variano significativamente in base alla posizione, dimensioni e tipologia di locale, con utili netti che vanno da 24.000 euro annui per piccoli bar fino a 100.000 euro per locali ben posizionati e gestiti.
La chiave del successo risiede nel controllo dei costi fissi, nell'ottimizzazione dello scontrino medio e nella capacità di sfruttare le economie di scala. Un business plan dettagliato e realistico rappresenta lo strumento fondamentale per valutare la fattibilità del progetto e massimizzare le probabilità di successo.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo bar.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
I dati presentati in questo articolo sono frutto di un'analisi approfondita del mercato italiano dei bar, basata su fonti ufficiali e testimonianze dirette di operatori del settore.
Per chi sta valutando di investire in questo settore, è fondamentale elaborare proiezioni finanziarie realistiche e considerare tutti i fattori che possono influenzare la redditività del business.
Fonti
- Il Mio Business Plan - Convenienza Bar
- Caffè Vergnano - Bar in Italia: i dati FIPE
- Il Mio Business Plan - Fatturato Medio Caffetteria
- Admiral Pay - Aumentare lo Scontrino Medio
- Il Mio Business Plan - Bar Incasso Medio Giornaliero
- BSness - Quanto Costa Aprire un Bar
- Aprire un Bar - Incidenza Costo del Personale
- Lusini - Quanto Guadagna un Barman
- TeamSystem - Costi Fissi Bar
- Software Business Plan - Bar Redditività e Budget