Un business plan adatto al tuo ristorante

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Quanto guadagna un ristorante al mese?

Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di ristorante.

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Aprire un ristorante richiede una pianificazione finanziaria accurata per comprendere i ricavi potenziali e la sostenibilità dell'investimento.

I guadagni di un ristorante variano significativamente in base alla tipologia di locale, alla posizione geografica e alla gestione operativa. Un ristorante ben gestito può generare un utile netto mensile che va dai 800 euro per una piccola trattoria fino a oltre 12.000 euro per un ristorante gourmet in posizione strategica.

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Sommario

I guadagni di un ristorante dipendono da molteplici fattori: tipologia di locale, posizione, gestione dei costi e volume di clientela.

Questo articolo fornisce dati concreti sui ricavi, costi e margini di profitto per aiutarti a valutare la redditività del tuo progetto ristorativo.

Categoria Ristorante Fatturato Mensile Medio Utile Netto Mensile Scontrino Medio Coperti Giornalieri Food Cost % Margine Lordo %
Trattoria 15.000 - 29.000 € 800 - 2.300 € 20 - 25 € 40 - 60 25 - 30% 60 - 70%
Pizzeria 8.000 - 33.000 € 500 - 2.300 € 12 - 20 € 60 - 100 25 - 30% 60 - 70%
Ristorante Classico 14.000 - 50.000 € 1.250 - 5.000 € 25 - 35 € 50 - 80 25 - 30% 60 - 70%
Ristorante Gourmet 25.000 - 100.000+ € 4.100 - 12.000 € 60 - 120 € 30 - 50 30 - 35% 65 - 70%
Zona Turistica (tutti) 33.000 - 66.000 € 2.000 - 8.000 € Variabile Variabile 25 - 35% 60 - 70%
Grande Città 20.000 - 100.000 € 1.500 - 12.000 € 25 - 120 € 40 - 80 25 - 35% 60 - 70%
Provincia 8.000 - 41.000 € 500 - 5.000 € 15 - 80 € 30 - 70 25 - 30% 60 - 65%

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Qual è il fatturato medio mensile di un ristorante in Italia, considerando differenti categorie e posizioni?

Il fatturato mensile di un ristorante varia drasticamente in base alla tipologia di locale e alla posizione geografica.

Categoria Grande città (€/mese) Provincia (€/mese) Zona turistica (€/mese)
Trattoria 20.000 – 29.000 15.000 – 22.000 33.000 – 66.000
Pizzeria 10.000 – 33.000 8.000 – 20.000 33.000 – 66.000
Ristorante classico 21.000 – 50.000 14.000 – 25.000 33.000 – 66.000
Ristorante gourmet 41.000 – 100.000 25.000 – 41.000 41.000 – 100.000+
Fast casual 15.000 – 35.000 10.000 – 20.000 25.000 – 50.000
Bar-ristorante 12.000 – 28.000 8.000 – 18.000 20.000 – 45.000
Osteria moderna 18.000 – 40.000 12.000 – 25.000 30.000 – 60.000

Quanti coperti servono mediamente al giorno e qual è lo scontrino medio per proiettare i ricavi?

Il numero di coperti giornalieri e lo scontrino medio sono i due parametri fondamentali per calcolare i ricavi di un ristorante.

Una trattoria serve mediamente 40-60 coperti al giorno con uno scontrino di 20-25 euro, mentre una pizzeria può raggiungere 60-100 coperti giornalieri con uno scontrino di 12-20 euro. I ristoranti classici si attestano su 50-80 coperti con scontrini di 25-35 euro, mentre i locali gourmet servono 30-50 coperti ma con scontrini molto più elevati di 60-120 euro.

Per i coperti settimanali, considerando 6 giorni di apertura, si va da un minimo di 180 coperti per piccole trattorie fino a 600 coperti per pizzerie ad alto volume. La formula per calcolare il fatturato mensile è: (coperti giornalieri × scontrino medio × giorni di apertura × 4,3 settimane).

Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo ristorante.

Qual è il costo medio del food cost per coperto e come incide sul fatturato?

Il food cost rappresenta il costo delle materie prime e costituisce una delle voci più importanti nel bilancio di un ristorante.

Per le trattorie il food cost si attesta al 25-30% del fatturato, equivalente a 6-8 euro per coperto. Le pizzerie mantengono percentuali simili (25-30%) ma con costi assoluti inferiori di 3-6 euro per coperto. I ristoranti classici hanno un food cost del 25-30% pari a 6-10 euro per coperto, mentre i ristoranti gourmet raggiungono il 30-35% con costi di 18-42 euro per coperto.

Un food cost superiore al 32% del fatturato è generalmente considerato critico per la sostenibilità economica del locale. La gestione efficace del food cost richiede un controllo costante degli sprechi, una rotazione ottimale delle scorte e rapporti consolidati con fornitori affidabili.

La differenza tra i vari tipi di ristorante dipende dalla qualità delle materie prime utilizzate e dalla complessità dei piatti proposti.

Quali sono i principali costi fissi mensili di un ristorante?

I costi fissi costituiscono la spina dorsale economica di qualsiasi attività ristorativa e devono essere sostenuti indipendentemente dal volume di clientela.

Voce di Costo Range Mensile (€) Note Specifiche
Affitto 1.500 – 10.000 Varia drasticamente per posizione e metratura
Stipendi brigata 10.000 – 25.000 1 chef, 2 cuochi, 2 camerieri, 1 aiuto
Utenze (luce, gas, acqua) 800 – 2.500 Dipende da dimensioni e attrezzature
Assicurazioni 200 – 600 Responsabilità civile, incendio, furto
Consulenze (commercialista, consulente del lavoro) 300 – 800 Servizi professionali essenziali
Pulizie e sanificazione 400 – 1.200 Servizio esterno o personale dedicato
Manutenzione attrezzature 200 – 500 Contratti di assistenza e riparazioni
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Come variano i costi variabili e quali economie di scala si possono realizzare?

I costi variabili aumentano proporzionalmente al numero di clienti serviti, ma permettono di realizzare economie di scala significative.

I principali costi variabili includono le materie prime (food cost), i materiali di servizio (tovaglioli, stoviglie monouso), i costi energetici aggiuntivi e il personale extra nei periodi di maggiore affluenza. All'aumentare dei coperti, il peso dei costi fissi si diluisce sul fatturato totale, migliorando la redditività complessiva.

Le economie di scala si manifestano principalmente nella riduzione dell'incidenza percentuale dei costi fissi: se un ristorante con 50 coperti giornalieri ha costi fissi di 15.000 euro, servendo 80 coperti gli stessi costi incidono meno sul singolo coperto. Inoltre, volumi maggiori permettono di negoziare condizioni migliori con i fornitori e di ottimizzare i turni del personale.

Tuttavia, esistono limiti strutturali: la capienza della sala, le dimensioni della cucina e il numero massimo di coperti gestibili dal personale rappresentano vincoli fisici che richiedono investimenti aggiuntivi per essere superati.

Qual è il margine lordo medio e quali obiettivi di margine mantenere per la sostenibilità?

Il margine lordo rappresenta la differenza tra i ricavi e i costi diretti delle materie prime ed è un indicatore cruciale della salute finanziaria.

La maggior parte dei ristoranti mantiene un margine lordo del 60-70% del fatturato. Questo significa che su ogni euro di ricavo, 60-70 centesimi rimangono dopo aver pagato le materie prime. I ristoranti gourmet possono raggiungere margini del 65-70% grazie a scontrini più elevati, mentre pizzerie e trattorie si attestano su 60-65%.

Per garantire la sostenibilità economica, è fondamentale mantenere il margine lordo sopra il 60%. Un margine inferiore al 55% indica problemi nella gestione dei costi delle materie prime o prezzi di vendita troppo bassi rispetto al mercato di riferimento.

L'obiettivo ideale è raggiungere un margine lordo del 65-70%, che permette di coprire agevolmente i costi fissi e generare un utile netto soddisfacente per l'imprenditore.

Quali imposte e tasse considerare sul reddito netto mensile?

La gestione fiscale rappresenta un aspetto complesso ma fondamentale per calcolare l'effettivo guadagno mensile del ristoratore.

L'IVA sui pasti è del 10%, mentre per le bevande alcoliche si applica l'aliquota del 22%. Le imposte sul reddito variano in base alla forma giuridica: le società di capitali pagano l'IRES al 24%, mentre le ditte individuali sono soggette all'IRPEF con aliquote progressive dal 23% al 43%.

I contributi INPS variano significativamente: per i dipendenti si aggirano intorno al 33% lordo dello stipendio, mentre per i titolari di partita IVA i contributi fissi minimi sono circa 4.000 euro annui. Su un utile lordo mensile di 5.000 euro, dopo imposte e contributi rimangono circa 2.500-3.000 euro netti, a seconda della forma giuridica scelta.

È fondamentale considerare anche l'IRAP regionale (3,9% in media) e eventuali tasse comunali come la TARI per i rifiuti.

Qual è l'utile netto medio mensile e come varia tra le categorie?

L'utile netto rappresenta il guadagno effettivo del ristoratore dopo aver sostenuto tutti i costi operativi e fiscali.

Categoria Utile Netto Mensile (€) % sul Fatturato Fattori Chiave
Piccola trattoria 800 – 2.300 5 – 8% Gestione familiare, costi contenuti
Pizzeria media 500 – 2.300 5 – 7% Alto volume, margini ridotti
Ristorante classico 1.250 – 5.000 6 – 10% Equilibrio volume-qualità
Ristorante gourmet 4.100 – 12.000 10 – 15% Margini elevati, clientela premium
Fast casual 1.000 – 3.500 6 – 10% Processi ottimizzati, costi controllati
Bar-ristorante 800 – 2.800 5 – 9% Diversificazione offerta
Zona turistica 2.000 – 8.000 8 – 12% Stagionalità, prezzi premium
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Quali indicatori monitorare per la redditività e la salute finanziaria?

Il monitoraggio costante di specifici indicatori economici è essenziale per mantenere la redditività e identificare tempestivamente eventuali criticità.

  • Food cost percentuale: rapporto tra costi materie prime e fatturato, ideale sotto il 30%
  • Costo del personale percentuale: incidenza stipendi sul fatturato, target 25-35%
  • Margine lordo: differenza tra ricavi e costi diretti, obiettivo sopra il 60%
  • Scontrino medio: ricavo per cliente, da monitorare mensilmente per trend
  • Tasso di occupazione: percentuale di coperti utilizzati rispetto alla capacità
  • Break-even point: numero minimo di coperti per coprire i costi fissi
  • Cash flow operativo: liquidità generata dall'attività operativa
  • Rotazione delle scorte: frequenza di ricambio magazzino materie prime

Quali strategie adottare per aumentare i margini operativi?

L'aumento dei margini operativi richiede un approccio sistematico che agisca sia sui ricavi che sui costi.

Per ottimizzare il food cost è fondamentale implementare il menu engineering, selezionando piatti con margini elevati e eliminando quelli meno redditizi. La negoziazione con fornitori di fiducia e l'acquisto di materie prime di stagione possono ridurre significativamente i costi. La riduzione degli sprechi attraverso una gestione attenta delle porzioni e il riutilizzo creativo degli ingredienti contribuisce ulteriormente al controllo dei costi.

L'incremento dello scontrino medio si ottiene attraverso tecniche di up-selling e cross-selling, proponendo abbinamenti vino-cibo e dessert. L'introduzione di menu degustazione e offerte speciali può attrarre clientela disposta a spendere di più. La formazione del personale di sala sulle tecniche di vendita è cruciale per il successo di queste strategie.

Il controllo dei costi del personale richiede un'ottimizzazione dei turni in base all'affluenza prevista e investimenti in formazione per aumentare l'efficienza. L'automazione di alcuni processi può ridurre il fabbisogno di manodopera senza compromettere la qualità del servizio.

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Come evolve la redditività all'aumentare dei coperti e quali limiti strutturali considerare?

La redditività di un ristorante cresce in modo non lineare con l'aumento dei coperti, seguendo una curva che presenta diverse fasi critiche.

Inizialmente, ogni coperto aggiuntivo contribuisce significativamente al margine poiché i costi fissi rimangono invariati. Fino al raggiungimento dell'80% della capacità massima, l'incremento di redditività è sostanziale. Tuttavia, superata questa soglia, i rendimenti marginali diminuiscono a causa dei vincoli strutturali.

I principali limiti strutturali includono la capienza fisica della sala, le dimensioni e l'efficienza della cucina, il numero di addetti disponibili e i tempi di servizio. Una cucina dimensionata per 60 coperti difficilmente può gestire 100 clienti mantenendo la qualità del servizio. Inoltre, il personale di sala ha limiti fisici nel gestire un numero eccessivo di tavoli contemporaneamente.

Il punto di pareggio per un ristorante medio si attesta sui 22-25 coperti giornalieri. Oltre i 70-80 coperti giornalieri, molti locali necessitano di investimenti aggiuntivi in personale, attrezzature o spazi per mantenere standard qualitativi accettabili.

Quali scenari realistici considerare per il primo anno di attività?

Il primo anno di un ristorante presenta sfide specifiche che richiedono proiezioni realistiche per evitare problemi di liquidità.

Periodo Ricavi Mensili (€) Costi Fissi (€) Costi Variabili (€) Utile Netto (€) Note
Mesi 1-3 (Lancio) 10.000 8.000 4.000 -2.000 Fase di rodaggio, bassa affluenza
Mesi 4-6 (Crescita) 15.000 8.000 6.000 1.000 Clientela in aumento, prime recensioni
Mesi 7-9 (Consolidamento) 20.000 8.000 8.000 4.000 Stabilizzazione clientela
Mesi 10-12 (Regime) 22.000 8.500 8.800 4.700 Attività a regime
Stagione estiva (Bonus) +30% Invariati +25% +50% Solo zone turistiche
Periodo festivo +20% Invariati +15% +35% Natale, Pasqua, eventi locali
Mesi critici -20% Invariati -15% -40% Gennaio, settembre (rientro vacanze)

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Conclusione

I guadagni di un ristorante dipendono da un equilibrio complesso tra ricavi, costi e gestione operativa. Un approccio data-driven, basato sul monitoraggio costante degli indicatori chiave, è essenziale per il successo nel settore della ristorazione. La pianificazione accurata del primo anno, con aspettative realistiche sui tempi di ramp-up, permette di affrontare le sfide iniziali e costruire le basi per una crescita sostenibile.

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.

Fonti

  1. Il Mio Business Plan - Fatturato medio ristorante Italia
  2. Il Mio Business Plan - Fatturato medio ristoranti Italia
  3. The Fork Manager - Food cost ristorante
  4. Terya - Ruolo food cost calcolo prezzi ristorante
  5. BSness - Quanto costa aprire un ristorante
  6. SumUp - Riduzione costi ristorante
  7. Il Mio Business Plan - Ristorante coperti giorno redditività
  8. Il Mio Business Plan - Ristorante redditività
  9. Stripe - Tax restaurant food
  10. Waiterio - Margine di profitto ristorante
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