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Quali sono i costi per aprire un bar?

Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di bar.

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Aprire un bar in Italia richiede un investimento iniziale significativo che varia tra 50.000 e 150.000 euro a seconda della location e delle dimensioni del locale.

I principali costi includono affitto e deposito cauzionale, ristrutturazione del locale, attrezzature professionali, licenze e autorizzazioni, scorte iniziali, personale e un fondo di riserva per i primi mesi di attività. La pianificazione finanziaria accurata è fondamentale per il successo dell'investimento.

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Sommario

L'apertura di un bar comporta costi fissi e variabili che devono essere attentamente valutati.

I costi principali si suddividono in investimenti iniziali, spese ricorrenti mensili e fondi di riserva per affrontare i primi mesi di attività.

Categoria di Costo Importo Minimo (€) Importo Massimo (€)
Affitto mensile + deposito cauzionale 3.200 18.500
Ristrutturazione e adeguamenti 20.000 50.000
Attrezzature e arredamento 15.000 60.000
Licenze e autorizzazioni 2.500 4.000
Scorte iniziali 2.000 5.000
Marketing iniziale 2.000 8.000
Fondo di riserva (6-12 mesi) 10.000 15.000

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Quanto costa l'affitto di un locale per bar e il deposito cauzionale?

Il costo dell'affitto rappresenta una delle voci più significative nel budget mensile di un bar.

In una città media italiana, l'affitto mensile per un locale idoneo di 30-65 mq oscilla tra 1.200 e 3.700 euro. Nelle zone periferiche o nei piccoli centri, è possibile trovare locali a 800-1.200 euro mensili, mentre nelle grandi città e zone centrali i costi possono raggiungere 4.500-5.000 euro al mese.

Il deposito cauzionale, per legge, non può superare le tre mensilità di affitto (escluse le spese condominiali) e viene restituito al termine del contratto, salvo danni al locale. Questo significa che per un affitto di 2.000 euro mensili, dovrai versare un deposito massimo di 6.000 euro.

La scelta della location influenza drasticamente sia i costi che il potenziale fatturato: un locale in centro città costerà di più ma garantirà maggiore passaggio pedonale.

Quali sono i costi di ristrutturazione per rispettare le normative?

La ristrutturazione di un locale per bar richiede un investimento che varia da 20.000 a 50.000 euro per progetti chiavi in mano.

I lavori devono rispettare precise normative igienico-sanitarie, antincendio e di accessibilità. La demolizione di muri non portanti costa 12-22 euro al metro quadro, mentre l'imbiancatura si aggira sui 10-15 euro al metro quadro.

I costi per la posa di pavimenti e rivestimenti partono da 20-25 euro al metro quadro. L'impianto elettrico nuovo può costare da 2.000 a 10.000 euro, mentre quello idraulico da 6.000 a 10.000 euro, a seconda della complessità e delle dimensioni del locale.

Gli adeguamenti per rispettare le norme antincendio e di accessibilità sono obbligatori e rappresentano una parte consistente dell'investimento totale. È consigliabile richiedere preventivi dettagliati a più imprese specializzate.

Quanto costano le attrezzature essenziali per un bar?

L'investimento in attrezzature per un bar varia da 15.000 a 60.000 euro a seconda della qualità e delle dimensioni del locale.

Attrezzatura Costo Minimo (€) Costo Massimo (€)
Macchina da caffè professionale 2.500 8.000
Frigoriferi e celle frigorifere 2.000 5.000
Bancone professionale 1.500 4.000
Sgabelli e sedie 500 2.200
Arredamento e decorazione 3.000 12.000
Cassa registratore e POS 1.000 3.000
Piccole attrezzature (tazzine, bicchieri, ecc.) 1.500 4.000

Quanto costano le licenze e autorizzazioni necessarie?

Le pratiche burocratiche per aprire un bar richiedono un investimento di 2.500-4.000 euro complessivi.

La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e le pratiche amministrative costano circa 2.000-3.000 euro, includendo i costi del commercialista, l'iscrizione alla Camera di Commercio e l'apertura della partita IVA.

Il corso SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande) è obbligatorio e costa tra 450 e 900 euro. I permessi sanitari, antincendio e per la vendita di alcolici sono generalmente inclusi nella SCIA, ma potrebbero esserci costi aggiuntivi per progetti tecnici specifici.

Per l'occupazione di suolo pubblico, il costo varia da 20 a 80 euro per metro quadro all'anno, a seconda del regolamento comunale. Le tasse per le insegne variano per comune, generalmente tra 100 e 500 euro.

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Quanto capitale serve per le scorte iniziali?

Le scorte iniziali per avviare un bar richiedono un capitale di 2.000-5.000 euro.

Questo budget deve coprire caffè di qualità, bevande alcoliche e analcoliche, snack, prodotti da forno e altri generi alimentari necessari per il primo mese di attività. La quantità dipende dalle dimensioni del locale e dal tipo di offerta che intendi proporre.

È importante stabilire rapporti con fornitori affidabili che garantiscano prodotti freschi e di qualità. Molti fornitori offrono termini di pagamento dilazionati per i nuovi bar, aiutando a gestire meglio il flusso di cassa iniziale.

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Quali sono i costi per assumere e formare il personale?

I costi del personale per un bar variano in base alle dimensioni e agli orari di apertura del locale.

Lo stipendio medio di un barista, inclusi contributi previdenziali e TFR, si aggira sui 1.500-2.000 euro mensili. Per un bar di piccole dimensioni con 2-3 dipendenti, il costo mensile del personale varia da 3.000 a 6.000 euro.

La formazione obbligatoria su sicurezza sul lavoro e HACCP costa circa 300-700 euro per dipendente. Questi corsi sono necessari per rispettare le normative e garantire la sicurezza alimentare.

Potrebbero esserci costi aggiuntivi per la ricerca e selezione del personale, come annunci di lavoro o commissioni per agenzie specializzate. È importante calcolare anche i costi per eventuali sostituzioni durante malattie o ferie.

Quanto costano annualmente utenze e servizi?

Le utenze e i servizi rappresentano una voce di costo ricorrente che varia da 8.400 a 24.000 euro all'anno.

Le utenze principali (elettricità, gas, acqua e internet) costano mediamente 500-1.500 euro al mese, per un totale annuo di 6.000-18.000 euro. Il consumo elettrico è particolarmente elevato per macchine da caffè, frigoriferi e illuminazione.

I servizi aggiuntivi come smaltimento rifiuti, manutenzioni programmate e pulizie professionali costano circa 200-500 euro mensili. Questi servizi sono essenziali per mantenere gli standard igienici richiesti.

È consigliabile confrontare diverse offerte di fornitori di energia e scegliere contratti business che offrono tariffe competitive per le attività commerciali.

Quanto investire in marketing e promozione iniziale?

L'investimento iniziale in marketing per un nuovo bar varia da 2.000 a 8.000 euro.

  • Progettazione e realizzazione di insegne luminose e cartellonistica: 500-2.000 euro
  • Campagne pubblicitarie locali (radio, giornali locali, volantini): 800-3.000 euro
  • Presenza online professionale (sito web, social media, fotografie): 1.000-2.000 euro
  • Materiali promozionali (biglietti da visita, menu, brochure): 200-500 euro
  • Eventi di inaugurazione e degustazioni: 500-1.500 euro
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Quali sono i costi amministrativi e contabili annuali?

I costi amministrativi e contabili per la gestione di un bar variano da 1.500 a 4.000 euro all'anno.

La consulenza fiscale e contabile costa generalmente 1.000-2.500 euro annui, a seconda della complessità della gestione e del numero di transazioni. Questo servizio include dichiarazioni fiscali, gestione IVA e consulenza ordinaria.

Il software gestionale per bar costa 500-1.500 euro all'anno, più le commissioni sui pagamenti elettronici che si aggirano sull'1-2% del fatturato. Questi strumenti sono essenziali per tracciare vendite, inventario e analisi dei ricavi.

Altri costi amministrativi includono spese bancarie, assicurazioni professionali e eventuali consulenze legali straordinarie.

Quanto prevedere come fondo di riserva per imprevisti?

È consigliabile mantenere un fondo di riserva di 10.000-15.000 euro per coprire imprevisti nei primi 6-12 mesi.

Questo fondo rappresenta il 15-20% dell'investimento totale e serve per affrontare spese impreviste come riparazioni urgenti, sostituzioni di attrezzature o cali temporanei di fatturato.

I primi mesi di attività sono spesso caratterizzati da ricavi inferiori alle aspettative, mentre i costi fissi rimangono invariati. Il fondo di riserva garantisce la continuità operativa durante questo periodo critico.

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Quanto costano le assicurazioni obbligatorie e consigliate?

Le polizze assicurative per un bar costano mediamente 700-2.000 euro all'anno.

Le assicurazioni obbligatorie includono la responsabilità civile verso terzi, che copre eventuali danni causati a clienti o passanti. L'assicurazione contro incendio e furto protegge il locale e le attrezzature.

È consigliabile sottoscrivere anche una polizza per la tutela legale e una per l'interruzione dell'attività, che copre i mancati ricavi in caso di chiusura forzata per sinistri.

Il premio annuo dipende dal valore dei beni assicurati, dalla zona di ubicazione del locale e dal livello di copertura scelto. È importante confrontare diverse compagnie per trovare il miglior rapporto qualità-prezzo.

Come si suddividono i costi fissi e variabili per calcolare il punto di pareggio?

La corretta suddivisione tra costi fissi e variabili è fondamentale per calcolare il punto di pareggio del bar.

Tipo di Costo Esempi Principali Importo Mensile (€)
Costi Fissi Affitto locale 1.200 - 5.000
Costi Fissi Stipendi personale 3.000 - 6.000
Costi Fissi Assicurazioni e licenze 200 - 400
Costi Fissi Ammortamenti attrezzature 600 - 1.000
Costi Variabili Materie prime (caffè, bevande) 1.500 - 4.000
Costi Variabili Utenze (energia, acqua) 500 - 1.500
Costi Variabili Marketing e manutenzioni 300 - 800

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Conclusione

Aprire un bar richiede un investimento iniziale consistente che può variare da 50.000 a 150.000 euro, a seconda della location, delle dimensioni e del livello di qualità desiderato. La pianificazione accurata di tutti i costi è essenziale per il successo dell'attività.

I costi principali includono affitto e deposito cauzionale, ristrutturazione, attrezzature professionali, licenze, scorte iniziali e un fondo di riserva adeguato. È fondamentale distinguere tra costi fissi e variabili per calcolare correttamente il punto di pareggio e pianificare il fabbisogno finanziario.

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.

Fonti

  1. La Voce della Ristorazione
  2. BSness
  3. Il Mio Business Plan
  4. Quotalo
  5. Luce Gas
  6. Gruppo Maurizi
  7. Dipendenti in Cloud
  8. Maurizio Bianco
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