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Quanto guadagna una pizzeria da asporto?

Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di pizzeria.

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Aprire una pizzeria da asporto in Italia può essere un'attività molto redditizia se gestita correttamente.

Il settore della pizza da asporto continua a crescere, soprattutto dopo l'incremento delle abitudini di consumo a domicilio, e offre margini interessanti per chi sa ottimizzare costi e ricavi. Tuttavia, è fondamentale conoscere i numeri reali del business per pianificare al meglio l'investimento.

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Sommario

Una pizzeria da asporto in Italia può generare fatturati che vanno da 150.000 euro annui per un'attività piccola fino a oltre 600.000 euro per una grande pizzeria con più sedi.

Il margine operativo netto si attesta mediamente tra il 10% e il 20% del fatturato, a seconda della gestione e del volume di vendite.

Parametro Piccola Pizzeria Media Pizzeria Grande Pizzeria
Pizze al giorno 50 100 200+
Fatturato mensile (€) 12.500 – 16.500 25.000 – 33.000 50.000+
Fatturato annuale (€) 150.000 – 200.000 300.000 – 400.000 600.000+
Costi fissi mensili (€) 3.800 – 6.500 6.500 – 9.000 9.000 – 11.500
Costo variabile per pizza (€) 2.00 – 2.70 2.00 – 2.70 1.80 – 2.50
Margine lordo per pizza (%) 60% – 70% 60% – 70% 65% – 75%
Utile netto annuale (€) 15.000 – 30.000 30.000 – 60.000 60.000 – 120.000

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Qual è il fatturato medio mensile e annuale di una pizzeria da asporto in Italia?

Il fatturato di una pizzeria da asporto varia significativamente in base alle dimensioni dell'attività, alla posizione geografica e al volume di ordini gestiti quotidianamente.

Una piccola pizzeria che produce circa 50 pizze al giorno genera un fatturato mensile compreso tra 12.500 e 16.500 euro, per un totale annuale che si aggira tra 150.000 e 200.000 euro.

Le pizzerie di dimensioni medie, che servono circa 100 pizze al giorno, registrano fatturati mensili tra 25.000 e 33.000 euro, raggiungendo valori annuali compresi tra 300.000 e 400.000 euro.

Le grandi pizzerie o quelle con più sedi, che producono oltre 200 pizze al giorno, possono superare i 50.000 euro di fatturato mensile e i 600.000 euro annuali.

Questi range rappresentano i valori tipici riscontrati nel mercato italiano e tengono conto delle variazioni stagionali e territoriali.

Quanti ordini gestisce mediamente una pizzeria da asporto al giorno e qual è il prezzo medio dello scontrino?

Il numero di ordini giornalieri e il valore medio dello scontrino sono elementi fondamentali per calcolare il potenziale di fatturato di una pizzeria da asporto.

Una pizzeria da asporto gestisce mediamente tra 50 e 200 ordini al giorno, a seconda delle dimensioni dell'attività e della zona in cui opera.

Il prezzo medio di uno scontrino si attesta tra 8 e 10 euro per pizza, con variazioni che dipendono dal tipo di pizza ordinata, dalla qualità degli ingredienti e dalla posizione geografica dell'attività.

Nelle grandi città e nelle zone centrali, il prezzo medio tende ad essere più elevato, mentre nelle periferie e nei centri minori si registrano valori leggermente inferiori.

Durante i weekend e nei giorni festivi, il numero di ordini può aumentare del 40-60% rispetto ai giorni feriali, influenzando positivamente il fatturato complessivo.

Quali sono i costi variabili principali per ogni pizza venduta?

I costi variabili rappresentano le spese direttamente collegate alla produzione di ogni singola pizza e incidono significativamente sulla redditività dell'attività.

Componente di Costo Costo per Pizza (€) Descrizione
Ingredienti base 1,10 – 1,50 Farina, pomodoro, mozzarella, olio, sale
Packaging 0,60 – 0,70 Scatola, tovaglioli, sacchetto
Energia 0,30 – 0,50 Elettricità/gas per forno
Ingredienti aggiuntivi 0,20 – 0,80 Salumi, verdure, formaggi speciali
Condimenti e spezie 0,05 – 0,15 Origano, basilico, pepe, olio extra
Detergenti e pulizia 0,05 – 0,10 Prodotti per igiene e sanificazione
TOTALE per pizza margherita 2,00 – 2,70 Costo variabile complessivo

Quali sono i costi fissi mensili tipici di una pizzeria da asporto?

I costi fissi mensili rappresentano le spese che l'attività deve sostenere indipendentemente dal volume di vendite e costituiscono una componente fondamentale per il calcolo della redditività.

L'affitto del locale varia considerevolmente in base alla città e alla posizione, oscillando tra 800 euro per piccoli locali in periferia e 2.500 euro per spazi centrali nelle grandi città.

I costi del personale, che includono stipendi e contributi, si aggirano tra 2.000 e 6.000 euro mensili, a seconda del numero di dipendenti impiegati (da 1 a 3 persone).

Le utenze (elettricità, gas, acqua) rappresentano una voce significativa, con costi compresi tra 500 e 1.500 euro mensili, influenzati dal tipo di forno utilizzato e dall'efficienza energetica dell'impianto.

Altri costi fissi includono assicurazioni e tasse (200-500 euro), marketing e pubblicità (100-500 euro), e spese varie come commercialista e manutenzione (200-500 euro), per un totale complessivo di costi fissi mensili compresi tra 3.800 e 11.500 euro.

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Qual è il margine lordo medio per pizza venduta e come cambia con il volume?

Il margine lordo rappresenta la differenza tra il prezzo di vendita e i costi variabili di produzione, ed è un indicatore cruciale della redditività di ogni singola pizza.

Tipicamente, il margine lordo di una pizzeria da asporto si attesta tra il 60% e il 70% del prezzo di vendita. Per esempio, su una pizza venduta a 8 euro con costi variabili di 2,50 euro, il margine lordo è di 5,50 euro, pari al 68,75%.

All'aumentare del volume di vendite, il margine lordo tende a migliorare grazie alle economie di scala negli acquisti degli ingredienti e all'ottimizzazione nell'uso delle risorse energetiche.

Le pizzerie che producono oltre 150 pizze al giorno riescono spesso a negoziare prezzi più vantaggiosi con i fornitori, riducendo i costi variabili del 10-15% rispetto alle attività più piccole.

L'efficienza operativa e la riduzione degli sprechi contribuiscono ulteriormente al miglioramento del margine lordo, soprattutto nelle attività ben organizzate e con personale esperto.

Qual è il margine operativo netto medio e quali scenari realistici considerare?

Il margine operativo netto è l'indicatore finale della redditività dell'attività, calcolato sottraendo tutti i costi (fissi e variabili) dal fatturato totale.

Una pizzeria da asporto ben gestita registra mediamente un margine operativo netto compreso tra il 10% e il 20% del fatturato annuo, con variazioni significative in base alle dimensioni e all'efficienza operativa.

Tipo di Pizzeria Fatturato Annuale (€) Margine Netto (%) Utile Netto Annuale (€)
Piccola (50 pizze/giorno) 150.000 – 200.000 10% – 15% 15.000 – 30.000
Media (100 pizze/giorno) 300.000 – 400.000 10% – 15% 30.000 – 60.000
Grande (200+ pizze/giorno) 600.000+ 10% – 20% 60.000 – 120.000
Multi-sede (500+ pizze/giorno) 1.500.000+ 15% – 25% 225.000 – 375.000
Scenario ottimistico Varia 18% – 22% Sopra la media
Scenario pessimistico Varia 5% – 8% Sotto la media
Primo anno di attività Varia 0% – 5% Pareggio o perdite

Quali strategie pratiche per migliorare i margini e ridurre i costi?

L'ottimizzazione dei margini richiede un approccio sistemico che tocca tutti gli aspetti operativi dell'attività, dalla gestione degli acquisti all'organizzazione del lavoro.

  • Ottimizzazione degli acquisti: Negoziare contratti annuali con fornitori affidabili per ottenere prezzi migliori e ridurre i costi degli ingredienti del 10-15%
  • Controllo rigoroso degli sprechi: Implementare un sistema di monitoraggio delle scorte per ridurre gli sprechi alimentari sotto il 5% del fatturato
  • Automazione dei processi: Investire in attrezzature efficienti come impastatrici automatiche e forni ad alta efficienza energetica
  • Marketing mirato: Sviluppare campagne promozionali nei giorni di bassa affluenza e programmi di fidelizzazione clienti
  • Gestione ottimale del personale: Organizzare turni flessibili per evitare costi di lavoro inutili durante i periodi di minor affluenza
  • Diversificazione dell'offerta: Introdurre pizze gourmet, menù stagionali e prodotti a valore aggiunto per aumentare lo scontrino medio
  • Efficienza energetica: Utilizzare forni a basso consumo e sistemi di illuminazione LED per ridurre i costi delle utenze

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Come cambia la redditività con l'aumento della scala operativa?

L'espansione della scala operativa genera benefici significativi sulla redditività complessiva dell'attività, grazie alle economie di scala e all'ottimizzazione delle risorse.

Raddoppiare il numero di ordini giornalieri comporta un aumento del fatturato più che proporzionale rispetto all'incremento dei costi fissi, che rimangono sostanzialmente invariati. Una pizzeria che passa da 100 a 200 pizze al giorno può vedere migliorare il proprio margine netto dal 12% al 18%.

L'apertura di più sedi permette di sfruttare economie di scala significative negli acquisti, nel marketing e nella gestione amministrativa, riducendo i costi unitari del 15-20%.

Tuttavia, la gestione multi-sede richiede competenze manageriali più avanzate e sistemi di controllo più sofisticati per mantenere standard qualitativi uniformi e controllo dei costi.

Le pizzerie con fatturati superiori ai 500.000 euro annui possono permettersi investimenti in tecnologie avanzate e sistemi informatici che migliorano ulteriormente l'efficienza operativa.

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Quali sono i periodi e giorni di maggior fatturato?

La distribuzione del fatturato durante la settimana e nell'arco dell'anno presenta pattern ricorrenti che permettono di pianificare al meglio le risorse e ottimizzare la gestione.

I giorni di maggior affluenza sono venerdì, sabato e domenica, che tipicamente generano il 50-60% del fatturato settimanale totale. Durante questi giorni, una pizzeria media può servire 150-200 pizze contro le 70-100 dei giorni feriali.

I mesi invernali e i periodi di eventi sportivi importanti (Europei, Mondiali di calcio) registrano incrementi di fatturato del 20-30% rispetto alla media annuale.

Le festività come Capodanno, Ferragosto e le domeniche sera prima di giorni festivi rappresentano picchi di vendita che possono triplicare il volume di ordini rispetto a un giorno normale.

La stagionalità influisce significativamente: l'estate può portare a una riduzione del 15-20% del fatturato a causa delle vacanze, mentre l'autunno-inverno rappresenta il periodo di maggior redditività.

Quanto incide il delivery su piattaforme esterne sui margini netti?

Le piattaforme di delivery rappresentano un'opportunità di ampliamento del mercato, ma comportano costi significativi che impattano direttamente sulla redditività dell'attività.

Le commissioni richieste dalle principali piattaforme di delivery si aggirano tra il 20% e il 35% del prezzo di vendita, riducendo drasticamente il margine netto su ogni ordine gestito attraverso questi canali.

Su una pizza venduta a 10 euro attraverso una piattaforma con commissione del 30%, il ricavo netto per la pizzeria scende a 7 euro, riducendo il margine lordo dal 70% al 45% circa.

Per mantenere la redditività, molte pizzerie aumentano i prezzi del 15-20% sulle piattaforme di delivery, rischiando però di perdere competitività rispetto ai concorrenti.

Le alternative più redditizie includono lo sviluppo di un servizio di consegna interno, l'incentivazione del ritiro diretto in negozio attraverso sconti dedicati, e la creazione di un sistema di ordinazione online proprietario che elimina le commissioni esterne.

Esempi numerici concreti per diversi scenari di pizzeria

Per comprendere meglio le dinamiche economiche del settore, è utile analizzare esempi concreti di diversi modelli di pizzeria da asporto.

Parametro Piccola Pizzeria Media Pizzeria Grande Pizzeria Multi-sede
Pizze al giorno 50 100 300 (tre sedi)
Fatturato mensile (€) 14.000 28.000 84.000
Fatturato annuale (€) 168.000 336.000 1.008.000
Costi variabili annui (€) 45.500 84.000 220.000
Costi fissi annui (€) 60.000 90.000 250.000
Margine lordo annuo (€) 122.500 252.000 788.000
Utile netto annuo (€) 62.500 162.000 538.000
Margine netto (%) 37% 48% 53%

Quali sono i trucchi del mestiere per aumentare la redditività?

Gli operatori esperti del settore utilizzano strategie consolidate per massimizzare la redditività delle loro pizzerie da asporto, ottimizzando ogni aspetto della gestione.

  1. Monitoraggio costante del food cost: Calcolare settimanalmente il costo degli ingredienti per ogni pizza e adeguare i prezzi quando necessario per mantenere margini costanti
  2. Gestione dinamica del menu: Introdurre pizze stagionali con ingredienti di stagione più economici e promuovere attivamente i prodotti a margine più alto
  3. Programmi di fidelizzazione avanzati: Implementare sistemi di raccolta punti e comunicazione diretta via WhatsApp per aumentare la frequenza di acquisto dei clienti
  4. Ottimizzazione degli orari di apertura: Adattare gli orari in base ai flussi di clientela per ridurre i costi di personale nei momenti di minor affluenza
  5. Controllo scientifico degli sprechi: Utilizzare software di gestione magazzino per monitorare le scadenze e programmare la produzione in base alle previsioni di vendita
  6. Negoziazione strategica con fornitori: Consolidare gli acquisti con 2-3 fornitori principali per ottenere sconti volume e condizioni di pagamento vantaggiose
  7. Analisi dettagliata dei dati di vendita: Utilizzare sistemi POS avanzati per identificare i prodotti più redditizi e ottimizzare il mix di vendita

Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire la tua pizzeria.

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Conclusione

Aprire una pizzeria da asporto rappresenta un'opportunità di business interessante nel panorama della ristorazione italiana, con margini di redditività che possono raggiungere il 20% del fatturato per le attività ben gestite. I dati presentati mostrano come sia possibile ottenere utili netti significativi, dai 15.000 euro annui per piccole pizzerie fino a oltre 120.000 euro per attività di grandi dimensioni.

Il successo dipende principalmente dalla capacità di ottimizzare i costi variabili, mantenere sotto controllo i costi fissi e sviluppare strategie efficaci per aumentare il volume di vendite. La gestione attenta degli sprechi, la negoziazione con i fornitori e l'implementazione di sistemi di controllo rappresentano fattori chiave per massimizzare la redditività.

È fondamentale considerare che i primi mesi di attività sono tipicamente caratterizzati da margini ridotti o nulli, mentre la piena redditività si raggiunge generalmente dopo il primo anno di operatività, quando i processi sono ottimizzati e la clientela è consolidata.

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.

Fonti

  1. Il Mio Business Plan - Redditività Pizzeria
  2. BSness - Quanto si guadagna con una pizzeria da asporto
  3. Cocun - Quante pizze deve fare una pizzeria d'asporto
  4. Qualche Risposta - Quante pizze fa in media una pizzeria da asporto
  5. Ristoratore Top - Prezzo pizza margherita
  6. Caterline - Food cost per la pizza
  7. Molino Vigevano - Pizza cost ingredienti
  8. Margherita da Asporto - Spese mensili pizzeria
  9. MrktGram - Come gestire una pizzeria
  10. SumUp - Quanto guadagna un ristorante
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