Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di ristorante.
Aprire un ristorante è uno dei sogni imprenditoriali più diffusi in Italia, ma quanto si guadagna realmente gestendo questa attività?
I margini di guadagno di un ristorante dipendono da numerosi fattori: dalla posizione geografica al numero di coperti, dalla tipologia di cucina alla gestione dei costi operativi. Per chi vuole intraprendere questa strada è fondamentale conoscere i numeri reali del settore, dai ricavi medi ai costi fissi, fino alle strategie per massimizzare la redditività.
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Un ristorante medio in Italia genera un fatturato mensile tra 30.000 € e 90.000 €, con margini lordi del 60% e utili netti compresi tra il 5% e il 10% del fatturato totale.
La redditività dipende fortemente dalla gestione dei costi fissi (8.000-30.000 € mensili) e dal controllo del food cost, che deve rimanere sotto il 30% per garantire la sostenibilità economica dell'attività.
Tipologia Ristorante | Fatturato Mensile | Costi Fissi Mensili | Margine Lordo | Utile Netto Mensile | Break-even Coperti/Giorno | Scontrino Medio |
---|---|---|---|---|---|---|
Piccolo (30-40 coperti) | 5.000 - 30.000 € | 8.000 - 12.000 € | 55-60% | 1.000 - 2.000 € | 20-25 | 20-25 € |
Medio (50 coperti) | 30.000 - 90.000 € | 12.000 - 20.000 € | 60% | 2.500 - 5.000 € | 25-30 | 25-30 € |
Grande (100+ coperti) | 80.000 - 150.000 € | 20.000 - 35.000 € | 60-65% | 8.000 - 15.000 € | 30-35 | 30-35 € |
Zona turistica | 100.000 - 200.000 € | 25.000 - 40.000 € | 65-70% | 10.000 - 20.000 € | 35-40 | 35-45 € |
Centro città | 60.000 - 120.000 € | 18.000 - 30.000 € | 58-62% | 5.000 - 12.000 € | 28-32 | 28-35 € |
Periferia | 20.000 - 50.000 € | 8.000 - 15.000 € | 55-58% | 1.500 - 4.000 € | 18-25 | 18-25 € |
Fast casual | 40.000 - 80.000 € | 10.000 - 18.000 € | 62-68% | 4.000 - 8.000 € | 22-28 | 15-22 € |

Qual è il fatturato medio mensile di un ristorante in Italia?
Il fatturato mensile di un ristorante in Italia varia enormemente in base a posizione, dimensioni e tipologia dell'attività.
Per un piccolo ristorante da 30-40 coperti situato in una città di medie dimensioni, il fatturato oscilla tra 5.000 € al mese (nei casi meno fortunati) fino a 30.000-50.000 € mensili per locali ben posizionati e con buona affluenza.
I ristoranti di dimensioni medie, con circa 50 coperti, generano tipicamente fatturati compresi tra 30.000 € e 90.000 € al mese, a seconda del tasso di riempimento e dello scontrino medio per cliente.
I grandi ristoranti con oltre 100 coperti possono superare facilmente i 100.000 € mensili, soprattutto se localizzati in zone turistiche o ad alta densità di traffico pedonale con possibilità di due turni serali.
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Quanti coperti serve un ristorante mediamente al giorno e qual è lo scontrino medio?
Un ristorante tipico da 40 coperti, con un tasso di riempimento del 75% e la possibilità di fare due turni, serve in media circa 60 coperti al giorno.
Lo scontrino medio per cliente varia significativamente tra pranzo e cena: a pranzo si aggira intorno ai 20 €, mentre a cena può raggiungere i 35 €, con una media generale che si stabilizza sui 28-30 € per coperto.
La rotazione dei tavoli è un fattore cruciale: i ristoranti che riescono a garantire due turni nelle ore di punta possono quasi raddoppiare il numero di coperti serviti rispetto alla loro capacità teorica massima.
Il tasso di riempimento medio si attesta al 70-80% nei giorni feriali e può raggiungere il 90-100% nei weekend, con picchi durante le festività e i periodi di alta stagione turistica.
Quali sono i costi variabili principali e quanto incidono sul prezzo di vendita?
Voce di Costo | Percentuale su Fatturato | Esempio su 100 € di Ricavi | Descrizione | Strategie di Controllo | Benchmark Eccellenza | Impatto Stagionale |
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Food cost (materie prime) | 25-30% | 25-30 € | Costo ingredienti piatti | Controllo porzioni, fornitori | 23-25% | Variabile (+20% estate) |
Beverage cost | 10-15% | 10-15 € | Costo bevande e vini | Margini alti su vini | 8-12% | Stabile |
Commissioni delivery | 3-8% | 3-8 € | Piattaforme online | Menu dedicati, prezzi ad hoc | 2-4% | Stabile |
Materiali di consumo | 2-4% | 2-4 € | Tovaglioli, stoviglie usa e getta | Acquisti bulk, riuso | 1-2% | Variabile |
Pulizie variabili | 1-2% | 1-2 € | Detersivi, prodotti igiene | Contratti forfettari | 0.5-1% | Stabile |
Carta di credito/POS | 1-2% | 1-2 € | Commissioni bancarie | Negoziazione tassi | 0.8-1.2% | Stabile |
Totale costi variabili | 42-61% | 42-61 € | Tutti i costi variabili | Controllo integrato | 35-45% | Variabile |
Quali sono i costi fissi mensili e qual è un intervallo realistico?
I costi fissi rappresentano la componente più significativa e prevedibile delle spese di un ristorante, indipendentemente dal volume di vendite.
L'affitto costituisce spesso la voce più consistente, oscillando tra 1.500 € per locali in zone periferiche fino a 5.000-6.000 € al mese per posizioni centrali o turistiche di prestigio.
Le utenze (elettricità, gas, acqua) variano tra 900 € e 2.500 € mensili, a seconda delle dimensioni del locale, dell'efficienza energetica delle attrezzature e del volume di attività.
Il costo del personale rappresenta la voce più variabile tra i costi fissi, spaziando da 4.000 € mensili per piccoli ristoranti familiari fino a 20.000 € per strutture più grandi con personale specializzato in sala e cucina.
Le altre spese fisse includono assicurazioni, consulenze contabili, pulizie professionali e manutenzioni ordinarie, per un totale compreso tra 500 € e 2.000 € al mese, portando il totale dei costi fissi mensili in un range tra 8.000 € e 30.000 € per ristoranti di medie-grandi dimensioni.
Qual è il margine lordo medio e come si calcola?
Il margine lordo rappresenta la differenza tra i ricavi totali e i costi variabili, espresso in percentuale sui ricavi.
La formula per il calcolo è: Margine lordo = (Ricavi - Costi variabili) / Ricavi × 100. Per esempio, su una pizza venduta a 10 €, se il food cost è di 4 €, il margine lordo sarà di 6 €, pari al 60%.
Il margine lordo medio nei ristoranti italiani si attesta intorno al 60%, anche se questo valore può variare significativamente in base alla tipologia di cucina e alla gestione degli acquisti.
I ristoranti con cucina più elaborata tendono ad avere margini leggermente inferiori (55-58%) a causa del costo più elevato delle materie prime, mentre le pizzerie e i fast casual possono raggiungere margini del 65-70%.
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Qual è l'utile netto mensile medio dopo aver dedotto tutti i costi?
L'utile netto si ottiene sottraendo tutti i costi (variabili e fissi) dai ricavi totali e rappresenta il guadagno effettivo del ristoratore.
La maggior parte dei ristoranti italiani opera con margini netti compresi tra il 5% e il 10% del fatturato totale, una percentuale che può sembrare bassa ma che riflette la natura ad alta intensità di costi del settore.
Su un fatturato mensile di 50.000 €, l'utile netto si aggira quindi tra 2.500 € e 5.000 € al mese, cifre che devono coprire anche gli investimenti per il rinnovo delle attrezzature e la crescita dell'attività.
I ristoranti più efficienti e ben gestiti possono raggiungere margini netti del 12-15%, soprattutto in zone ad alto valore aggiunto o con concept innovativi che permettono di praticare prezzi premium.
Quali sono le differenze tra piccolo e grande ristorante?
Caratteristica | Piccolo Ristorante (30-40 coperti) | Grande Ristorante (100+ coperti) | Vantaggi Piccolo | Vantaggi Grande | Criticità Piccolo | Criticità Grande |
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Fatturato mensile | 5.000 - 30.000 € | 80.000 - 150.000 € | Gestione diretta | Volumi maggiori | Margini ristretti | Complessità gestionale |
Margine lordo | 55-60% | 60-65% | Controllo diretto costi | Economie di scala | Meno potere contrattuale | Sprechi più difficili da controllare |
Utile netto % | 5-8% | 8-12% | Flessibilità operativa | Efficienza organizzativa | Vulnerabilità agli imprevisti | Costi fissi elevati |
Costi fissi | 8.000 - 12.000 € | 20.000 - 35.000 € | Investimenti contenuti | Diluizione costi unitari | Poco margine di manovra | Alto break-even |
Personale necessario | 2-4 persone | 8-15 persone | Gestione familiare | Specializzazione ruoli | Dipendenza da poche persone | Complessità HR |
Investimento iniziale | 50.000 - 150.000 € | 200.000 - 500.000 € | Barriera entrata bassa | Struttura professionale | Attrezzature limitate | Rischio finanziario alto |
Resilienza crisi | Media-alta | Bassa-media | Adattabilità rapida | Diversificazione offerta | Poche risorse di riserva | Inerzia nei cambiamenti |
Come variano margini e redditività con volume clienti e stagionalità?
L'aumento del volume di clienti migliora significativamente la redditività perché i costi fissi si spalmano su un numero maggiore di coperti, riducendo il costo unitario per cliente servito.
Durante l'alta stagione estiva e le festività, i ristoranti possono vedere i loro margini netti aumentare dal 8% al 15-18%, grazie all'incremento sia del numero di coperti che dello scontrino medio per la maggiore propensione alla spesa dei clienti.
Al contrario, nei mesi di bassa stagione (gennaio-febbraio e parte di novembre), molti ristoranti operano a break-even o addirittura in perdita, con margini netti che possono scendere al 2-3% o diventare negativi.
La gestione intelligente della stagionalità prevede l'adeguamento dell'organico, la modifica degli orari di apertura e la creazione di promozioni mirate per mantenere un flusso di clienti costante anche nei periodi più difficili.
Quali strategie concrete può usare un ristoratore per migliorare i margini?
- Ottimizzazione del food cost: Negoziare con i fornitori, utilizzare ingredienti stagionali, ridurre gli sprechi attraverso un controllo rigoroso delle porzioni e delle scadenze. Ridurre il food cost dal 35% al 30% su un fatturato di 30.000 € libera 1.500 € di utile mensile aggiuntivo.
- Aumento dello scontrino medio: Proporre antipasti, dessert, vini in abbinamento, menu degustazione. L'aggiunta di un dessert da 6 € nel 40% degli ordini può aumentare lo scontrino medio di 2,40 € per coperto.
- Gestione dinamica del personale: Pianificare i turni in base ai flussi reali di clienti, utilizzare personale part-time nei giorni di maggiore affluenza, formare il personale per aumentare l'efficienza del servizio.
- Controllo delle utenze: Investire in attrezzature energy-efficient, ottimizzare gli orari di accensione di forni e frigoriferi, negoziare contratti energetici vantaggiosi per ridurre i costi fino al 20%.
- Marketing mirato: Creare promozioni per i giorni di bassa affluenza (es. "Martedì della pizza a 8 €"), sviluppare un programma di fidelizzazione, utilizzare i social media per attrarre nuovi clienti con un investimento pubblicitario controllato.
Quali sono gli scenari esempio di piccolo vs grande ristorante?
Scenario | Piccolo Ristorante Città Media | Grande Ristorante Zona Turistica | Fast Casual Urbano | Trattoria Familiare | Ristorante Gourmet Centro | Pizzeria Quartiere | Osteria Storica |
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Coperti | 35 | 120 | 50 | 40 | 60 | 45 | 30 |
Fatturato mensile | 15.000 - 30.000 € | 100.000 - 150.000 € | 45.000 - 70.000 € | 12.000 - 25.000 € | 80.000 - 120.000 € | 20.000 - 40.000 € | 18.000 - 35.000 € |
Costi fissi mensili | 8.000 - 12.000 € | 25.000 - 35.000 € | 12.000 - 18.000 € | 6.000 - 10.000 € | 22.000 - 30.000 € | 8.000 - 14.000 € | 7.000 - 12.000 € |
Utile netto mensile | 1.000 - 2.500 € | 8.000 - 18.000 € | 3.500 - 7.000 € | 800 - 2.000 € | 7.000 - 14.000 € | 1.500 - 4.000 € | 1.200 - 3.000 € |
Scontrino medio | 22-28 € | 35-45 € | 15-22 € | 18-25 € | 45-65 € | 12-18 € | 25-35 € |
Margine netto % | 6-8% | 8-12% | 8-10% | 5-7% | 9-12% | 7-10% | 6-9% |
Personale | 3-4 persone | 12-18 persone | 4-6 persone | 2-3 persone | 8-12 persone | 3-5 persone | 2-4 persone |
Qual è il break-even point e come viene calcolato?
Il break-even point rappresenta il numero minimo di coperti che un ristorante deve servire per coprire tutti i costi operativi senza generare né profitti né perdite.
La formula è: Break-even = Costi fissi mensili / (Margine di contribuzione per coperto × giorni lavorativi). Il margine di contribuzione è la differenza tra il prezzo medio del coperto e i costi variabili per coperto.
Esempio pratico: un ristorante con costi fissi di 8.000 € mensili, scontrino medio di 25 € e costi variabili di 9 € per coperto (margine di contribuzione = 16 €), che lavora 26 giorni al mese, ha un break-even di: 8.000 ÷ (16 × 26) = 19,2 coperti al giorno.
Questo significa che deve servire almeno 22-25 coperti al giorno per iniziare a generare profitti, considerando anche un margine di sicurezza per gli imprevisti.
Come influiscono le tendenze attuali sulla redditività mensile?
L'inflazione e l'aumento delle materie prime hanno ridotto i margini dei ristoranti del 2-3% negli ultimi due anni, costringendo molti a rivedere i listini prezzi con aumenti medi del 15-20%.
L'incremento dei costi energetici ha avuto un impatto particolarmente forte sui costi fissi, con aumenti delle bollette che possono arrivare al 40-50% rispetto al periodo pre-crisi, erodendo ulteriormente la redditività.
Il food delivery, pur offrendo nuove opportunità di fatturato, comporta commissioni del 15-30% che riducono significativamente l'utile netto se non si utilizzano menu dedicati con prezzi adeguati alla struttura di costo del canale digitale.
La carenza di personale qualificato ha portato a un aumento dei costi del lavoro del 10-15%, mentre la crescente attenzione verso la sostenibilità richiede investimenti in materie prime certificate che impattano sul food cost.
Questo è proprio uno degli aspetti che approfondiamo nel nostro business plan completo per aprire il tuo ristorante.
Conclusione
Gestire un ristorante redditizio in Italia richiede una comprensione approfondita dei numeri e una gestione attenta di ogni aspetto operativo. I margini di guadagno, seppur contenuti tra il 5% e il 10% del fatturato, possono garantire un reddito soddisfacente se l'attività è ben pianificata e gestita con competenza. La chiave del successo risiede nel controllo rigoroso dei costi, nell'ottimizzazione del food cost sotto il 30%, e nella capacità di adattarsi rapidamente alle variazioni della domanda e alle tendenze di mercato. Per chi vuole intraprendere questa sfida imprenditoriale, è fondamentale partire con un business plan solido che tenga conto di tutti questi elementi e delle specificità del mercato locale di riferimento.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
La gestione di un ristorante richiede competenze specifiche che vanno ben oltre la passione per la cucina, dall'analisi dei costi operativi alla pianificazione finanziaria strategica.
Per approfondire tutti gli aspetti economici e gestionali di questa attività, consulta le nostre guide specializzate che ti aiuteranno a prendere decisioni informate e aumentare le probabilità di successo del tuo progetto imprenditoriale.
Fonti
- Il Mio Business Plan - Fatturato ristorante 50 coperti
- Il Mio Business Plan - Redditività ristorante
- Il Mio Business Plan - Fatturato medio ristoranti Italia
- Il Mio Business Plan - Ristorante coperti giorno redditività
- Skuola.net - Food cost beverage cost
- Bsness - Quanto costa aprire un ristorante
- FIPE - Rapporto Ristorazione 2024
- SumUp - Quanto guadagna ristorante
- TeamSystem - Quanto guadagna un ristorante
- Waiterio - Margine di profitto del ristorante
-Costo medio hamburger: analisi completa dei prezzi
-Fatturato medio ristorante Italia: dati e statistiche aggiornate
-Requisiti e norme per aprire un ristorante: guida completa
-Allestimento ristorante gastronomico: cosa serve sapere
-Guadagni ristoratore al mese: analisi dettagliata