Questo articolo è stato scritto dal nostro esperto che sta analizzando il settore e aggiornando costantemente il nostro business plan per un progetto di creperia.
Il mercato delle creperie in Italia nel 2025 presenta un panorama in evoluzione con opportunità interessanti per chi vuole avviare questo tipo di attività.
Il settore si caratterizza per una forte presenza di locali indipendenti, prezzi medi che variano dai 4 agli 8 euro per le crêpe dolci e margini di profitto interessanti che possono arrivare al 70-80% lordo. Le zone turistiche e i centri urbani offrono le migliori performance economiche.
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Il mercato delle creperie in Italia nel 2025 mostra un settore prevalentemente costituito da locali indipendenti con buone opportunità di profitto.
Gli investimenti iniziali si aggirano tra i 30.000 e 50.000 euro, mentre il fatturato medio annuo può variare da 48.000 a 176.000 euro a seconda della location.
Aspetto | Valore/Range | Note |
---|---|---|
Numero creperie stimate | Diverse centinaia | Concentrate in grandi città e zone turistiche |
Fatturato medio annuo | 48.000 - 176.000 € | Varia in base alla posizione |
Prezzo crêpe dolce | 4 - 8 € | Media nazionale |
Prezzo crêpe salata | 5 - 10 € | Può arrivare a 12-13 € nei locali gourmet |
Margine lordo | 70% - 80% | Esclusi costi di personale |
Investimento iniziale | 30.000 - 50.000 € | Per locale medio-piccolo |
Personale medio | 1-3 addetti | Costo 1.200-2.000 €/mese per addetto |

Quante creperie ci sono in Italia e dove si trovano?
Non esistono dati ufficiali precisi sul numero esatto di creperie operative in Italia, poiché vengono spesso classificate insieme a gelaterie e pasticcerie.
Le grandi città come Milano, Roma, Napoli, Firenze e Torino ospitano decine di creperie ciascuna, concentrate principalmente nei centri storici e nelle zone turistiche. Le località turistiche e le città universitarie mostrano una presenza superiore alla media nazionale.
Il Sud Italia presenta una diffusione ancora in crescita ma inferiore rispetto al Nord e alle grandi città. Si stima un ordine di grandezza di diverse centinaia di creperie a livello nazionale, considerando locali dedicati, chioschi e ambulanti.
La mancanza di un censimento specifico rende difficile una suddivisione dettagliata per regione, ma le zone ad alta densità turistica e i centri urbani rimangono le aree con maggiore concentrazione.
Quanto fattura mediamente una creperia all'anno?
Il fatturato medio annuo di una creperia varia significativamente in base alla posizione e al flusso di clientela.
Nelle località turistiche e nei centri urbani ad alto traffico, il fatturato oscilla tra 100.000 e 176.000 euro annui. Queste location beneficiano di un flusso costante di clienti e di prezzi mediamente più alti.
Le città di provincia o le zone meno trafficate registrano fatturati più contenuti, che vanno da 48.000 a 100.000 euro annui. La differenza sostanziale deriva dal numero di clienti giornalieri e dalla stagionalità.
I locali che offrono servizio continuativo, delivery e catering possono superare questi valori medi. La gestione efficace degli orari di apertura e la diversificazione dei servizi rappresentano fattori chiave per massimizzare i ricavi.
Quali sono i prezzi medi delle crêpe in Italia?
Tipo di crêpe | Prezzo medio | Ingredienti tipici |
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Crêpe dolce semplice | 4 - 6 € | Nutella, marmellata, zucchero |
Crêpe dolce elaborata | 6 - 8 € | Frutta fresca, gelato, creme speciali |
Crêpe salata semplice | 5 - 7 € | Prosciutto, formaggio, verdure base |
Crêpe salata elaborata | 7 - 10 € | Ingredienti premium, combinazioni gourmet |
Crêpe gourmet turistiche | 10 - 13 € | Ingredienti di alta qualità, location premium |
Mini-crêpe (porzioni piccole) | 2 - 4 € | Formato ridotto per street food |
Galette bretonne | 6 - 9 € | Grano saraceno, ingredienti tradizionali |
Quanto si guadagna su ogni crêpe venduta?
Il margine di profitto sulle crêpe rappresenta uno degli aspetti più interessanti di questo business.
Il margine lordo, calcolato escludendo i costi di personale e le spese operative, si attesta tra il 70% e l'80%. Questo significa che su una crêpe venduta a 5 euro, il costo degli ingredienti si aggira intorno a 1-1,50 euro.
Il margine netto, che considera tutti i costi operativi inclusi personale, affitto e utenze, varia tra il 26% e il 36% del fatturato annuale. Per una crêpe base venduta a 4,50 euro con un costo ingredienti di 1,20 euro, il margine di contribuzione è di circa 3,30 euro.
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Quanto costa aprire una creperia?
L'investimento iniziale per aprire una creperia di dimensioni medio-piccole si aggira tra 30.000 e 50.000 euro.
L'affitto del locale rappresenta una voce variabile che dipende fortemente dalla città e dalla posizione, oscillando da 800 a 3.000 euro mensili. Le zone centrali e turistiche richiedono investimenti più consistenti ma offrono maggiori opportunità di fatturato.
Le attrezzature specifiche (piastre per crêpe, frigoriferi, arredi) comportano una spesa tra 5.000 e 10.000 euro. La ristrutturazione e l'allestimento del locale possono richiedere da 5.000 a 15.000 euro aggiuntivi.
Autorizzazioni e permessi (SAB, HACCP, SCIA, Camera di Commercio) costano mediamente tra 2.000 e 5.000 euro. Il marketing iniziale e la pubblicità richiedono un budget di 2.000-5.000 euro per il lancio dell'attività.
Quante persone servono per gestire una creperia?
Una creperia di piccole o medie dimensioni richiede mediamente da 1 a 3 addetti per il funzionamento ottimale.
Il costo mensile del lavoro varia tra 1.200 e 2.000 euro lordi per addetto full-time, a seconda del contratto applicato e della posizione geografica. I contratti part-time sono molto diffusi nel settore, specialmente per coprire i picchi serali e del weekend.
Le creperie con servizio al tavolo o situate in zone ad alto traffico turistico possono richiedere 4-6 addetti durante i periodi di punta. La stagionalità influenza molto la gestione del personale, con assunzioni temporanee nei mesi estivi.
La formazione del personale sulla preparazione delle crêpe e sul servizio clienti rappresenta un investimento iniziale importante per garantire qualità e velocità del servizio.
Quando si vende di più durante l'anno?
La stagionalità del mercato delle creperie presenta andamenti ben definiti con picchi e cali prevedibili.
I picchi di vendita si concentrano in primavera ed estate, quando il clima favorisce il consumo di cibo da strada e aumenta il turismo. I periodi di festività come Natale e Carnevale registrano incrementi significativi delle vendite.
I mesi invernali, in particolare gennaio e febbraio, mostrano i cali più evidenti nelle città non turistiche. Al contrario, le località sciistiche e i centri storici delle grandi città mantengono un flusso costante anche in inverno.
Le località turistiche presentano una stagionalità molto marcata, con incassi concentrati in 4-5 mesi dell'anno che devono sostenere l'intera gestione annuale.
Cosa preferiscono mangiare i clienti delle creperie?
Le preferenze dei consumatori italiani per le crêpe mostrano tendenze consolidate e nuove richieste emergenti.
Per le crêpe dolci, la Nutella rimane il gusto più richiesto, seguita da pistacchio, frutta fresca e creme artigianali. Le varianti con gelato e cioccolato sono particolarmente apprezzate nei mesi caldi.
Per le crêpe salate, le combinazioni con formaggi, salumi e verdure fresche dominano le vendite. Le ricette gourmet con ingredienti premium stanno guadagnando popolarità, specialmente nei centri urbani.
Le modalità di consumo vedono predominare il consumo sul posto e l'asporto, mentre il delivery è in crescita nelle grandi città. Le opzioni vegane, senza glutine e salutari rispondono alle nuove esigenze dei consumatori attenti al benessere.
Chi sono i clienti tipici delle creperie?
Il profilo della clientela delle creperie italiane è trasversale e comprende diverse fasce d'età e abitudini di consumo.
I giovani adulti tra 18 e 35 anni rappresentano il core target, attratti dalla praticità, dai prezzi accessibili e dall'aspetto social del prodotto. Gli studenti universitari sono clienti frequenti, specialmente nei centri città con atenei.
Le famiglie con bambini costituiscono un segmento importante, soprattutto per le crêpe dolci consumate come merenda o dessert. La clientela senior apprezza le crêpe salate come pranzo veloce o cena leggera.
La frequenza di consumo media è di 1-2 volte al mese per cliente abituale, con picchi nei weekend e durante eventi speciali. I turisti rappresentano una quota significativa nelle zone ad alta vocazione turistica.
Quanto conta la presenza online per una creperia?
La presenza online e digitale rappresenta un fattore determinante per il successo di una creperia moderna.
Le recensioni positive sui portali specializzati possono aumentare la clientela e la spesa media fino al 31%. Google My Business, TripAdvisor e Facebook sono le piattaforme più influenti per attrarre nuovi clienti.
Il delivery rappresenta fino al 35% del fatturato nelle grandi città, con picchi nelle fasce serali e nei weekend. Le app di consegna come Deliveroo, Uber Eats e Just Eat sono diventate canali di vendita essenziali.
I social media, in particolare Instagram e Facebook, sono fondamentali per la promozione, la fidelizzazione e il lancio di nuovi prodotti. La qualità visiva dei contenuti è cruciale nel settore food per stimolare l'appetito e l'interesse dei potenziali clienti.
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Il mercato è dominato da catene o da locali indipendenti?
Il mercato delle creperie in Italia è prevalentemente composto da locali indipendenti gestiti da piccoli imprenditori.
Le catene e i franchising esistono ma non dominano il settore come avviene per pizzerie o gelaterie. Alcuni brand come Stacco, Maison Bretonne e Creperia da Asporto stanno crescendo ma mantengono quote di mercato limitate.
I format in franchising sono in espansione, soprattutto per le formule ambulanti o chiosco che richiedono investimenti più contenuti. Questi modelli attraggono imprenditori che cercano un supporto nella gestione e nel marketing.
La natura artigianale del prodotto e la preferenza dei consumatori per l'autenticità favoriscono i locali indipendenti che possono differenziarsi attraverso ricette esclusive e rapporto diretto con la clientela.
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Conclusione
Il mercato delle creperie in Italia nel 2025 offre interessanti opportunità per gli aspiranti imprenditori, caratterizzandosi per margini di profitto elevati e un settore ancora frammentato. L'investimento iniziale contenuto, compreso tra 30.000 e 50.000 euro, rende accessibile questo tipo di attività anche a chi dispone di capitali limitati. La chiave del successo risiede nella scelta della location, nella qualità del prodotto e in una strategia digitale efficace che comprenda presenza online e servizi di delivery.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non deve essere interpretato come una consulenza finanziaria. Si consiglia ai lettori di rivolgersi a un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali azioni intraprese sulla base delle informazioni fornite.
Il settore delle creperie in Italia presenta ancora ampi spazi di crescita, soprattutto nelle città di provincia e nelle zone turistiche minori.
La digitalizzazione e l'attenzione alla qualità degli ingredienti rappresentano i fattori differenzianti per distinguersi in un mercato competitivo ma ancora frammentato.
Fonti
- Ufficio Camerale - Creperia Milu
- 2night.it - Le migliori crepes di Roma
- Milano Segreta - Crepes Milano
- Filo Magazine - La creperie compie 40 anni
- Gambero Rosso - Savi Creperia
- FIPE - Rapporto Ristorazione 2024
- Bsness - Quanto si guadagna con le crepes
- Il Mio Business Plan - Redditività Creperia
- Stacco Creperia - Crepes dolci
- Info Franchising - Aprire una creperia